I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

venerdì 2 maggio 2014

Ad aprile 2014 ho giocato a:

Doverosa premessa iniziale: a Play non ho giocato a niente, quest'anno. Da un lato è un bene, perché vuol dire che ho avuto tanto lavoro da fare (e, nello specifico, tanti prototipi da provare, fra l'altro molto buoni, in media), ma dall'altro di certo ho invidiato gli amici della ludoteca con cui ero sceso a Modena e che si sono fatti una due giorni di full immersion ludica.
Ci sono comunque state numerose altre occasioni di gioco, in questo mese, a partire dalla Pasquetta, interamente passata a giocare, fino a qualche serata extra in compagnia di nuovi amici che stanno iniziando a entrare nel dorato mondo dei giochi.
Fra l'altro, ho fatto una partita con la loro scatola di Kingsburg, senza espansione. Era davvero tanto che non lo giocavo così e devo dire che cambia parecchio. Ero piuttosto spaesato, lo ammetto: dopo tantissime partite giocate seguendo certe logiche, l'esperienza di gioco è stata davvero tanto diversa. Infatti ho perso :(
Va beh, vediamo i giochi di questo mese!

In ordine cronologico:

The castle of Burgundy
Storie nere
Florenza Card Game (4)
Imperial
Perudo (2)
Ark & Noah (2)
Otto minuti per un impero
Mamma mia!
Radio Londra (2)
Taluva
Steam Park
Kingsburg
Sator Arepo Tenet Opera Rotas
La Boca
Coyote
Il verme è tratto
7 Wonders
To court the king (2)
Lupus in Tabula
The Resistance
Troyes
Hab & Gut
Room 25

E, come al solito, le opinioni!

  • Spesso dico che Mamma mia! secondo me è il miglior gioco di Uwe Rosenberg, ricevendo in risposta sguardi scandalizzati. Sì, lo ammetto: in realtà è un'affermazione a metà fra la battuta e la provocazione, ma un fondo di verità c'è. Intendiamoci: i suoi gioconi (su tutti, Agricola e Le Havre) mi piacciono molto, ma devo essere nello stato d'animo giusto, per giocarci. Invece una partita a Mamma mia! non la rifiuto mai. Lo trovo davvero semplice, divertente, facilissimo da imparare, ma allo stesso crea una bellissima tensione, sia durante la fase di gioco, sia, soprattutto, in quella di risoluzione. Consigliatissimo.
  • Lupus in Tabula è in assoluto il gioco a cui ho fatto più partite, in vita mia, seguito da The Resistance. Per entrambi, sono 54 quelle segnate su BGG, ma in realtà ne avevo fatte parecchie altre a Lupus, prima di iniziare a loggarle sul sito americano.  Entrambi i titoli mi piacciono davvero tanto: The Resistance (rigorosamente giocato senza carte espansione) ha l'indubbio vantaggio di lasciare tutti in gioco fino alla fine, mentre Lupus può essere giocato da molte più persone. Certo, ha il problema dell'eliminazione del giocatore (che personalmente sento molto poco, visto che faccio quasi sempre il master), ma evidentemente la regola dei fantasmi lo risolve sufficientemente bene, visto che in ludoteca ci sono molte persone che lo giocano volentieri. Personalmente apprezzo anche Wherewolf, ma è molto più difficile da far giocare, perché generalmente chi ama questo genere vuole molta semplicità di regole e poteri. Un po' mi spiace, perché lo giocherei volentieri.
  • To court the king è un titolo a cui gioco volentieri in 2-3 giocatori, mentre trovo che soffra di eccessivo downtime in 4-5. Come ho scritto più volte, amo molto i giochi in cui bisogna gestire i lanci di dadi, quindi parte avvantaggiato nelle mie preferenze, però trovo che sia un po' più banale rispetto ad altri dello stesso genere. Spesso le scelte migliori da fare sono molto evidenti e questo lo penalizza un po'. Come detto, comunque, giocando in pochi ciò non è un problema perché la partita dura poco e lascia lo spazio per bullarsi di un lancio fortunato o per canzonare un avversario quando i dadi gli danno contro :)
  • Di 7 Wonders, e di come viene percepito, ho già scritto qualcosa qui. Anche questo è un titolo a cui gioco volentieri, però soffro un po' la mancanza di strategia a lungo termine che mi aspetterei da un gioco di questo genere: fra i vari punteggi, infatti, ci sono le carte verdi e la guerra, che appunto renderebbero al meglio se inseguiti per tutta la partita e trovo che non sia così scontato riuscire a farlo. Di fatto, ho sempre avuto l'impressione che lo sviluppo della partita dipenda esclusivamente dalle carte che si pescano. Attenzione: non ho detto l'esito, ma lo sviluppo: di norma credo che chi gioca meglio vinca, ma la scelta di quale carta giocare, secondo me è quasi sempre immediata e raramente si può iniziare una partita dicendo "oggi voglio provare a seguire questa particolare strategia". Un po' mi spiace.
L'ultimissima annotazione riguarda le quattro partite a Florenza Card Game: ormai si può dire, visto che i nostri amici (e clienti) di Placentia Games ne stanno già parlando: stiamo lavorando all'espansione e ci stiamo divertendo tantissimo, nel farlo! State sintonizzati!

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