I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 27 maggio 2015

Non c'è due senza tre. E una nuova edizione del torneo multigioco si è conclusa

Come già successo nei due anni precedenti, con l'associazione SlowGame abbiamo organizzato il torneo multigioco a squadre dedicato alla memoria del nostro amico Francesco Besozzi, che fondò insieme a me e altri la ludoteca in cui da ormai cinque anni ci troviamo ogni lunedì per giocare.
E come già successo nei due anni precedenti, lascio a Ideeludiche la cronaca dell'evento, ancora una volta affidata a Lollo, che stavolta può anche bullarsi del fatto di aver fatto parte della squadra vincitrice (cioè la Ludoteca Galliatese, che, apposta per vincere, non aveva schierato TeOoh Boca).


Ormai, a livello di organizzatore, non ho più molto da dire. L'ultimo aspetto che restava da sistemare era il sistema di punteggio e pensiamo di aver trovato la formula giusta, dando i punti calcolati sulla percentuale di quelli realmente fatti al tavolo, con bonus fissi a seconda delle posizioni occupate. Se non ci avete capito nulla potete leggere qui.

Per il resto, la giornata è andata benissimo e siamo addirittura a rispettare i tempi (grazie a tutti i giocatori che si sono prestati ad apparecchiare i giochi repentinamente appena glielo chiedevo). Unico grosso problema è stato il fatto che la birra sia finita all'inizio dell'ultimo turno. Provvederemo ad averne di più nei prossimi anni!
Personalmente, ciò che mi ha fatto più piacere è stato vedere che le nuove leve della ludoteca, composte da ragazzi nati negli anni '90, hanno partecipato e si sono divertite molto. Addirittura uno di loro mi ha chiesto di poter giocare a Kingsburg al posto mio, perché dopo aver iniziato il torneo al mattino non voleva più smettere :)
Come già detto, Kingsburg è uno dei miei giochi preferiti, ma ho ceduto più che volentieri il posto perché lo scopo del torneo (e della ludoteca) è proprio quello di far giocare più gente possibile a più giochi possibili contro più avversari nuovi possibili.
Da questo punto di vista direi che le tre edizioni hanno sempre funzionato alla grande, visto che le squadre arrivano da posti geograficamente diversi e non hanno spesso occasione di incrociare i cubetti fra di loro. Menzione speciale per la squadra di Spazio Gioco, proveniente da Corbetta, che partecipava per la prima volta e si è portata a casa il terzo posto assoluto e il premio per il miglior giocatore.
Riguardo ai giochi nuovi, quest'anno non c'erano molte perle nascoste, ma abbiamo in mente di cambiare un po' di titoli per la prossima edizione, privilegiandone qualcuno che apprezziamo anche se poco conosciuto (motivo per cui abbiamo anche regalato una scatola di Ark & Noah ad ogni associazione).
Certo, il problema è sempre quali togliere, visto che ci piacciono tutti :)

Altra grande novità di questa edizione è stato l'inserimento di un arbitro ufficiale, nella persona di Andrea Chiarvesio. Come pagamento per questo servigio, ci toccherà coinvolgerlo in almeno un'altra espansione di Drizzit, mi sa :)


In definitiva, organizzare questo torneo è sempre una gran corsa, con mille aspetti da seguire, ma per me è sempre un'iniezione di entusiasmo e penso lo sia anche per gli altri che se ne occupano.
E per chi ci gioca, naturalmente!






 




Quindi, complimenti ai vincitori, grazie a tutti i partecipanti e ci vediamo l'anno prossimo!

giovedì 7 maggio 2015

Tiriamo le somme: aprile 2015

Quanti di voi hanno fatto il master ad Arkham Horror???
Aprile! Mese di Play e, per la prima volta per noi, mese di uscite di giochi, con l'espansione di Drizzit. Non a caso, nell'elenco giochi vedrete 12 partite a questo titolo, contando solo quelle a cui ho preso parte e non quelle, molte di più, che ho solo spiegato. In sostanza, un bel successo, di cui siamo tutti soddisfatti.

Sul blog di Post Scriptum abbiamo iniziato il percorso verso l'addio a Lord Fiddlebottom, con la puntata riassuntiva finale, in cui si spiega se ne vale la pena o no, e quella in cui si parla dei progetti futuri.

Si è parlato parecchio di noi anche su altri siti, però: partendo dalla semplice citazione in questa intervista a Walter Obert su Dado Critico (molto bella), fino ad arrivare ai tre articoli che ci ha dedicato Nerdando.com (che sono poi diventati quattro a maggio, ma ne parleremo il mese prossimo), con la recensione di Drizzit base, la recensione dell'espansione e un'intervista a Bigio in cui si parla tanto di entrambi i giochi.
In mezzo a questi due estremi si collocano la recensione di Gioconomicon del gioco base e quella di Giochi sul nostro tavolo dell'espansione (con inclusa un'altra intervista a Bigio).

Insomma, parecchia visibilità e soddisfazioni sul fronte ludico, rinforzate anche dall'organizzazione dell'VIII Custodi Day insieme agli altri Custodi del Lago, in cui sono intervenute moltissime persone. L'evento principale è stata una partita di Richiamo di Cthulhu con 8 master davvero molto particolare, anche (ma non solo) perché poi al pomeriggio i personaggi sono stati portati al tavolo di Arkham Horror in variante con master, riadattata da noi per l'occasione. I partecipanti sono stati 15 su 24 disponibili (perché Verbania è lontana per molti), che sono comunque stati più che sufficienti per garantire la buona riuscita di questo intricatissimo progetto.
Che sia stato uno sforzo apprezzato è dimostrato dal fatto che che un paio di associazioni ci abbiano chiesto di esportarlo anche da loro... Vedremo :)

Se per un'avventura servono tutti questi master,
dev'essere per forza qualcosa di speciale!
Giace invece, ahimè, in stato di abbandono (spero momentaneo) la Piramide delle Bermuda, per via della mia ormai sempre più grave mancanza di tempo. Mi risolleva un po' il morale il fatto di aver incontrato James Randi dal vivo a Milano, grazie al CICAP, però spero di riuscire a riprendere le redini del progetto al più presto :(

Va beh, bando alle malinconie e veniamo ai giochi di questo mese!

In ordine cronologico:

Sator Arepo Tenet Opera Rotas (3)
Coyote
Vudù (2 di cui 1 con espansione Ninja vs Pigmei)
Drizzit, il gioco di carte, con espansione Draghi, Spose e coccole estreme (12)
Florenza Card Game (2)
Lobo 77
One Night Ultimate Werewolf
Lupus in Tabula
Isla Chupita
Rattus (3)
Seasons (2)
Colt Express
Stay Away!
Fun Farm
Splendor
Pick a Polar Bear + Pick a Seal (1)
Coloni Imperiali
Ticket to ride: Europa
Dominion Intrigo, con espansione Prosperità
Agricola
7 Wonders (2)
Arkham Horror
Steam Park
Dead Man's Draw


  • Coyote è un gioco meraviglioso, secondo me. Lo straconsiglio a tutti, soprattutto se si vogliono "agguantare" dei neofiti. Si spiega in un minuto e, anche se alcuni storcono il naso perché hanno paura quando scoprono che ci sono delle somme da fare, è davvero alla portata di chiunque (E impariamo almeno l'aritmetica di base, che diamine! Una nazione di persone che si spaventa a sommare quattro cifre dove vuole andare? Sgrunt!).
    Unico neo è l'eliminazione dei giocatori, ma la durata è sufficientemente contenuta da non rovinare l'esperienza di gioco. Promosso a pieni voti.
  • Splendor... Boh, trovo che sia ben fatto e, anch'esso, ottimo come introduttivo. Semplice, veloce, ma con qualche scelta tattica non banale. Non mi stupisco che abbia avuto tanto successo, sia di vendite che di critica, però... Francamente non mi ha mai coinvolto più di tanto. Lo trovo un po' troppo freddo. Insomma. Ottimo per far giocare gli altri, ma difficilmente lo proporrei per giocarci io.
  • Agricola non ha certo bisogno del mio endorsement: è un capolavoro nel genere del worker placement e, come ho già detto in passato, amo i giochi con una fase di mantenimento molto esigente, perché mi mettono addosso una tensione pazzesca che mi piace molto. Forse da questo punto di vista Le Havre è ancora meglio, ma è anche un po' più complesso a livello di regole e di interazione.
    Certo, come ho già detto, il miglior gioco di Rosenberg rimane comunque Mamma mia, comunque, eh ;)


lunedì 4 maggio 2015

Buon compleanno, Post Scriptum.

E così, eccoci qui.
Sono passati dieci anni dal giorno in cui Post Scriptum fu ufficialmente fondata, il 4 maggio 2005. Abbiamo ripercorso la nostra storia per mesi, insieme a Lord Fiddlebottom, sperando di avervi divertito e svelato qualche retroscena su quello che per noi è un lavoro e per molti di voi una passione.
Abbiamo iniziato raccontando come tutto partì dalla scatola di Carcassonne che vedete qui a fianco, che porta i segni del tempo, ma è ancora sostanzialmente integra nell'armadio dei giochi di SlowGame, per arrivare ai giorni nostri, con 23 giochi sulle spalle e tanti altri in arrivo.

Ora, quindi, è il momento di uno di quei post che il Lord definisce "noiosi da editore noioso", pieni di nostalgie e (auto)celebrazioni.
Se ce lo avessero chiesto dieci anni fa, probabilmente avremmo risposto che, sì, ci aspettavamo che saremmo arrivati a questo punto, ma solo perché siamo persone estremamente tronfie e vanagloriose :)
In realtà, chiunque ci vedesse da fuori probabilmente non avrebbe scommesso un centesimo, su di noi. E come dargli torto? Voi dareste anche solo un minimo di credito a questi due??


E in effetti, sì, iniziammo davvero in modo ingenuo, con un gioco che a noi pareva perfetto, BauSquitMiao, ma che non lo era per nulla. Vendette bene nelle prime uscite in Italia, ma ci confrontammo ben presto con gli sguardi perplessi degli avventori tedeschi a Essen.
Di quel viaggio ci ricordiamo ancora tanti episodi, dall'arrivo in ritardo in fiera, senza un carrello per portare dentro le scatole e senza un cacciavite decente per montare i tavoli (risultato: stand pronto a mezzogiorno, quando intorno a noi tutti già vendevano da oltre due ore), al fatto di farci seguire in macchina da Carlo Scriptum, padre di Mario, per portare 200 scatole sul camper che ci avrebbe portato in fiera, col risultato di riportarne indietro 150 e di trovare anche la multa per divieto di sosta al termine di una fiera andata malissimo dal punto di vista commerciale, ma da cui abbiamo imparato tanto.
Per esempio a smettere di pettinarci così:



Da quei primi, ingenui giorni, è passato tanto tempo e pensiamo di poter dire di avere fatto tanta strada. Potremmo raccontare mille aneddoti, dalle prime fiere in compagnia di Angelo Porazzi, Federico Faenza, Liga, Sargon e i ragazzi del 3M, o di quelli che allora erano un gruppo di "giovani di belle speranze" e ora sono tutti autori affermati (Paolo Mori, Carlo Rossi, Alex Zucchini, Francesco Berardi e altri), o ancora su viaggi in auto e stanze condivise sia con autori "nostri", come Bigio, Pierluca Zizzi, Andrea Chiarvesio, Carlo Emanuele Lanzavecchia, Stefano Groppi e Luca Bellini, sia con semplici amici come Walter Obert, Marco Valtriani, Diego Cerreti o Luca Borsa.
Fra tutti, ricordiamo l'incredibile viaggio con Davide Finotti di Isla Chupita, alla guida di un furgone in grado di scavalcare i muretti (non chiedeteci come) e la notte del 2009 in cui Mario e Luca Bellini, ospiti di una convention, si ritrovarono a dormire in un letto matrimoniale, promettendosi che, arrivati a quel punto, avrebbero per forza dovuto fare un gioco insieme, prima o poi.
Anni dopo quel gioco è uscito e ora viaggia verso le 60.000 copie.


E poi le cene, i pranzi e le birrette insieme a mille altri addetti ai lavori, come Andrea Angiolino, Roberto Di Meglio, Giacomo Sottocasa, Daniele Tascini, Beniamino Sidoti, ma anche altri editori, che tecnicamente sarebbero nostri concorrenti, ma con cui non è mai stato un problema scambiarsi consigli, considerazioni o a volte anche contatti, come Cranio Creations, Red Glove, Giochi Uniti, Ghenos, Ares, Oliphante, Pendragon e Horrible Games (Lorenzo, lo faremo davvero, prima o poi, il duetto all'ukulele, promesso).
E ancora, i blogger e i giornalisti, da TeOoh e Max che vediamo tutte le settimane in ludoteca, a Gioconomicon, Giochi sul nostro tavolo, River Forge, Nerdando, Andrea Dado o tutti gli altri con cui abbiamo parlato, raccontato e descritto progetti, senza mai farci sfuggire una parola di troppo per non svelare le anticipazioni segretissime, ovviamente! ;)
Tutte queste esperienze sono state fondamentali: abbiamo sempre detto che fare gli editori è (anche) un lavoro di gambe e continuiamo a ribadirlo. Avere a che fare con tante persone ci ha permesso di crescere e ampliare gli orizzonti e pensiamo di poter dire di aver imparato tantissimo da tutti e di aver insegnato qualcosa a qualcuno. Soprattutto, pensiamo di essere in buoni rapporti con tutti (va beh, a parte Grugno, ma un'eccezione c'è sempre), a partire dai semplici giocatori (o, ultimamente, dai fan di Drizzit), fino a star del settore come Spartaco Albertarelli, con cui nei primi anni si parlava solo di calcio e adesso finalmente ci sentiamo in grado di parlare anche di giochi (anche perché il calcio non interessa più a nessuno di noi due).

Sopra a tutte queste esperienze abbiamo costruito un'attività di editori e di consulenti che sta portando grandi frutti e, secondo noi, ottimi giochi. Tutto il nostro blog, e anche questo post, è incentrato sul raccontare quanto siano stati importanti, e lo siano tuttora, l'essere in prima linea e il fare lavoro di squadra per avere successo in questo campo.

Già, a proposito di lavoro di squadra, alla fine di queste righe vogliamo ringraziare chi ha creduto in noi, a partire da Placentia Games, che ci ha affidato tutti i suoi giochi, da Scribabs, con cui collaboriamo da sempre e per sempre (nonostante i continui borbottii reciproci per i lavori da finire sempre di corsa) e da Raven, che ha creduto nei nostri prodotti fin dai tempi di Caligula, fino ad arrivare a Shockdom, che ci ha permesso di esplorare nuove strade, e a tutti i partner internazionali che hanno permesso a Fun Farm di arrivare dove è arrivato, facendo sì che Post Scriptum diventasse un vero lavoro a tempo pieno.
E poi, naturalmente, tutti i nostri autori, disegnatori, clienti e collaboratori di ogni tipo, nessuno escluso. Con tutti abbiamo dovuto coordinarci in modi sempre diversi perché ogni gioco ha le sue esigenze e il suo team composto da persone differenti, ognuna con le proprie idee e con il proprio carattere, con cui interfacciarsi al meglio, quasi sempre senza potersi vedere di persona.

Ci abbiamo messo dieci anni a costruire una bella realtà, ma ogni singola esperienza ci ha dato entusiasmo e voglia di continuare.
Di certo non abbiamo intenzione di fermarci.
WE FORWARD IN THIS GENERATION, TRIUMPHANTLY!



Mario & Matteo

venerdì 1 maggio 2015

Ultima puntata: arrivederci, Lord Fiddlebottom!

E così, finalmente il momento tanto atteso è arrivato. Stavolta ci siamo davvero. La serie regolare di post di Lord Fiddlebottom si conclude con questa puntata, come promesso. Da domani il nostro tornerà un blog serio e rispettato come prima (ahahahahah).
Ma dai, suvvia, non piangete... Può essere che lo rivedremo, prima o poi.
Dopotutto, alla fine ci siamo divertiti con lui!

Mamma mia, il tempo è passato così in fretta.
È quasi passato un anno da quei post in cui narravo le vicende di quella coppia di bambinoni che sono Mario Scriptum e Matteo Post.
Sono quasi passati 10 anni da quanto Mario Scriptum e Matteo Post firmarono il nome “Post Scriptum” all’agenzia delle entrate.
Vi ricordate, quando agli inizi avevano realizzato quel lontano e ingenuone “Medaglia D’Oro”?

È ora di tirare le somme, qui, perché in 10 anni sono successe un sacco di cose.
Tipo che ora Mario Scriptum ha un po’ meno capelli in testa, un po’ di pancia in più, qualche diottria in meno, un po’ di mali alla schiena, memoria deboluccia, ossa che scricchiolano, i reni che funzionano meno bene, bisogno di andare in bagno un po’ più spesso,  memoria deboluccia.
Invece Matteo Post è sempre giovane e bello. Cuoricini a gogò.


L’EPILOGO 
di Lord Fiddlebottom

Quindi, in questi 10 anni, che è successo, a conti fatti?
All’inizio uscì BauSquitMiao, quel bel gioco rosa di cui i nostri baldi protagonisti sono fierissimissimi. Proprio proprio.
10 anni fa il mercato era un po’ diverso rispetto a ora. Non c’era crowdfunding, c’erano molte meno case editrici, lo standard qualitativo era un po’ più basso.
Già ai tempi quel gioiellino di cartone fecero fatica a piazzarlo, ora probabilmente non riuscirebbero nemmeno a vendere nemmeno 4 scatole. E in totale hanno 5 parenti.
Poi iniziarono i primi contattiggiusti, come Scribabs, la cui collaborazione è ancora in corso. I primi giochi insieme, come High Voltage e Sator.
Poi ci furono i primi giochi promozionali, come Salvanèl, e i primi giochi con autori super divi, come Caligula di Zizzi.
Poi ci fu la grande avventura di Florenza, la prima consulenza per un’altra casa editrice, Placentia Games, con cui tuttora collaborano. 
E’ incredibile come tutti “collaborino tuttora” con Mario Scriptum e Matteo Post, una cosa che non riesco molto a comprendere, capirei se la gente volesse continuare a collaborare con me, che sono giovane, aitante, bello e simpatico. Mah!

Poi è arrivato il grande successo, Fun Farm, di Luca Bellini. Stiamo tutti aspettando espansioni su espansioni, soprattutto Fun Aquarium, giusto giusto per vedere Mario Scriptum sudare freddo, combattuto fra il toccare i viscidi pesciolini colorati immersi nella vaschetta (inclusa nella confezione) o rinunciare alla vittoria (chi ha seguito le puntate precedenti capirà di cosa si parla. N.d.Mario).



Grazie a Fun Farm, Post Scriptum ha fatto l’ingresso nell’Olimpo di quelli che con il gioco da tavolo ci campano.
E infine Drizzit, il gioco che apre la strada alle convergenze con altri media, come fumetti, cinema, musica. Certo, musica, perché un giorno li convincerò a quelli lì, a pubblicare il gioco del mio gruppo preferito, i Pop James. Sono troppo bravi quelli lì eh, soprattutto il bassista.
Sul futuro ne abbiamo già parlato nello scorso post e ne abbiamo ben donde. E adesso? Che fine farò io, che sono Lord Fiddlebottom?
Vabbè, per prima cosa andrò a cercare Madame Zsà Zsà, che sarà ancora a nascondersi da quel porcello del Colonnello Bubble.
Poi ritornerò sicuramente a commentare le bischerate che faranno negli anni a venire, i nuovi giochi, le nuove collaborazioni.
Poi oh, se qualche casa editrice è interessata a farsi schernire da me con insolenti post, sono sempre disponibile, eh? Prezzo modico.
Lord Fiddlebottom