I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

giovedì 4 giugno 2015

Tiriamo le somme: maggio 2015

Torneo in corso
Mese ricco di eventi, tanto per cambiare. Su tutti, naturalmente, c'è il torneo multigioco organizzato con Slowgame, a cui hanno partecipato anche i Custodi del Lago di Verbania, la Ludoteca Galliatese, In Ludo Veritas di Varese, i Guerrieri Valsesiani di Vanzone e la new entry ludoteca Spazio Gioco di Corbetta.

Personalmente ho giocato a Ticket to Ride Europa, arrivando terzo (su tre) per un erroraccio nel finale, a Rattus dove sono arrivato secondo, Agricola che ho vinto a pari merito e Dominion dove ho ottenuto un altro secondo posto.
Insomma, non una grande edizione come giocatore, ma sono molto soddisfatto come organizzatore, come già detto qui.

Inoltre, ci sono stati un meraviglioso addio al celibato ludico che ha coinvolto le due ludoteche di Slowgame e Galliate (dobbiamo rifarlo, ragazzi) e le trasferte a Giocacon, Galliate Fanta Comics and Games e Carrarashow, in ognuna delle quali ho avuto occasione di provare parecchi giochi per me nuovi. Riguardo alle prime due c'è poco da dire: ci ero già stato negli anni passati e si sono confermate piacevoli occasioni di gioco, concepite su scala locale e ottime per far appassionare i giocatori occasionali.
Riguardo a Carrara, beh, nell'unico giorno in cui ci sono stato (domenica 31) ho visto una fiera davvero enorme e con un'offerta pazzesca. Purtroppo le smisurate dimensioni dei padiglioni hanno creato un effetto di vuoto che non si poteva non notare. Un po' di gente ai tavoli c'era, ma i suddetti tavoli erano talmente tanti che sembravano comunque vuoti. A quanto mi dicono, non è stata molto pubblicizzata: io sapevo da tempo che ci sarebbe stata, ma fra i miei amici delle varie ludoteche nessuno ne sapeva nulla. Di fatto, quello di loro che mi ha accompagnato, (che chiamerò Waldo anche se non si veste di rosso e bianco) ha giocato insieme a me a parecchi giochi da due, ha fatto un paio di partite con altra gente, ma ha anche vagato da solo e senza trovare compagni di gioco quando io avevo gli appuntamenti di lavoro. Certo, c'erano parecchi stand da visitare, ma non si può dire che fosse una situazione ottima.

Beh, speriamo che comunque ci siano altre edizioni, perché senz'altro è molto promettente (comunque la coda per Bigio c'era anche lì, eh...)

Poi, va beh, durante il mese abbiamo anche celebrato il decimo compleanno di Post Scriptum (e anche salutato Lord Fiddlebottom), ma davvero credo che sia già stato detto nel post dedicato all'evento. Siamo contenti dell'affetto ricevuto e del disegno che ci ha fatto Bigio per l'occasione. Cercheremo di fare ancora tanta altra strada :)


Come al solito, ecco anche due parole sui giochi di questo mese.
In ordine cronologico:

Richard I
Alchimisti
Funny Friends
Ca$h and Gun$ (3)
Can't stop
Blood of the Werewolf (3)
Mysterium
Fake Artist
Alta Tensione
Sator Arepo Tenet Opera Rotas
Animal upon animal
Love Letter (3)
One Night Ultimate Werewolf
Agricola
St. Petersburg
Medina
Historia
Packet Row (2)
El Grande
Alta tensione: Fabrikmanager
8 minuti per un impero (2)
Port Royal
Alhambra
Il piccolo principe
King of Tokyo (con espansione Halloween)
Alta tensione: first sparks
Perudo (3)
Ticket to ride: Europa
Rattus
Agricola
Dominion
Battlestar Galactica
Florenza
Ticket to ride: Nordic Countries
Argent: the consortium
Carcassonne: the city
Tobago
Safranito
Vichinghi selvaggi
Storie nere
Rush & Bash
Mahé
Spinderella
Beasty Bar
Tutti Frutti
Storie gialle: un piede nella fossa


  • Richard I fa parte dei giochi che avevo playtestato prima che uscissero, quando aveva ancora i cubetti al posto delle carte. Avevo sempre detto ad Andrea che era un peccato che non fosse adatto alla nostra linea editoriale, perché lo trovavo un bel gioco. Provandone la versione edita ho avuto conferma della buona impressione iniziale: è sì un classico worker placement, ma le opzioni che si possono scegliere sono molto interessanti. Immagino che ci sia gente che storcerà il naso per la meccanica di risoluzione della crociata, con la rivelazione delle carte inserite dai giocatori, e in effetti è un aspetto delicato, perché durante la partita non si fanno poi molti punti e l'ultima battaglia, che può essere vinta da una fazione per una singola carta, può  essere decisiva per la vittoria. Da una parte anche a me questo aspetto spaventa un po', ma dall'altra dà al gioco quel brivido di imprevedibilità che lo distingue da tanti altri del genere. In pratica, noi siamo tutti a corte in Inghilterra e possiamo fare del nostro meglio per aiutare od ostacolare il re lontano, ma come poi andrà la guerra non può certo dipendere da noi!
  • Love Letter è un gioco che di norma facciamo a tavola in attesa che arrivi il cibo. Confesso che non è il mio preferito, fra i titoli di bluff: è sicuramente semplice e veloce, ma per me lo è anche troppo. Mi mancano gli intricatissimi ragionamenti che spesso sono implicati da giochi di questo genere. C'è però da dire che, giocandolo con TeOoh diventa divertentissimo, soprattutto quando lo batto :)
  • St Petersburg è uno dei miei giochi preferiti. È stato terreno di scontro per eccellenza fra me e l'Avversario, visto che secondo noi rende ottimamente anche in 2. Alcuni giocatori, al torneo multigioco, si sono lamentati della troppa aleatorietà nell'uscita delle carte. Personalmente non sono d'accordo: trovo che costi e benefici siano ben bilanciati e che in genere vinca chi gioca meglio. Spesso mi trovo a dover prendere decisioni difficili e questo, come già detto più volte, mi elettrizza molto. È uno dei titoli che abbiamo preso a modello nello sviluppo di Florenza Card Game: volevamo che le sensazioni ed emozioni provate fossero simili a quelle di questo gioco e rifaremmo questa scelta mille volte :)
  • Carcassonne: the city è un titolo che giaceva in un armadio di casa mia da anni, perché agli albori della ludoteca era stato inserito nella lista di quelli da non portare perché non c'è spazio nell'armadio, visto che non piaceva all'Avversario. Io non sono mai stato d'accordo con questa scelta, ma ammetto che lo avevo proprio dimenticato. L'ho rispolverato (letteralmente!) in occasione di una trasferta a Galliate e ribadisco che per me è validissimo. Trovo che sia più complesso del Carcassonne base, perché ci sono due tipi di mosse senza ritorno, ovvero il piazzamento di meeples nelle aree residenziali (equivalenti ai campi) o sulle torri di guardia. Entrambi i piazzamenti vanno generalmente fatti in momenti in cui non si ha certezza di quanto frutteranno a fine partita, quindi bisogna fare molto attenzione alle decisioni che si prendono in merito (anche perché il numero di meeples a disposizione dei giocatori è lo stesso del gioco base, solo che ne tornano meno). Carina anche la gestione delle torri, che vanno posizionate al momento giusto per ottenere il massimo punteggio col minimo rischio.
  • Tobago ha quest'idea fantastica dei tesori che vengono individuati gradatamente, man mano che si procede col gioco. I giocatori possono contribuire attivamente alla determinazione del punto finale in cui si troveranno, in un susseguirsi di collaborazioni estemporanee e sgambetti improvvisi per ritrovarsi, alla fine, più ricchi di tutti gli altri! Sempre piacevole!