I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

lunedì 10 agosto 2015

Tiriamo le somme: luglio 2015

Quanto siamo sexy!
Grande mese, questo luglio, sotto tutti i punti di vista! Come editore innanzitutto, visto che sono stati annunciati i quattro giochi che usciranno a Essen 2015: in ordine cronologico, siamo partiti dalle consulenze, con Zena1814, che ha stimolato enorme curiosità per il fatto di essere l'opera prima della neonata Demoelâ (qui l'annuncio sul blog, qui la recensione minuta, qui l'intervista al team) e con Bretagne, quarto titolo dell'ormai rodata Placentia Games, che i gamers stanno già aspettando con impazienza, visto che l'abbiamo definito (e lo ribadiamo) il degno successore di Florenza.
Proseguendo, abbiamo poi annunciato i giochi che usciranno a marchio nostro: Sator Arepo Tenet Opera Rotas verrà ristampato, sempre in coproduzione con Scribabs, con l'aggiunta della nuova espansione Malleus Maleficarum, che introduce una nuova modalità di gioco più interattiva, e Brick Party, nuovo titolo sfornato dallo stesso team di Fun Farm, dedicato a famiglie e giocatori occasionali.
Insomma, un mese pieno di annunci, che fra l'altro non sono ancora finiti. A settembre  annunceremo ancora una nuova consulenza, un nuovo gioco Post Scriptum e... Qualcosa di incredibile, che ci riempie di orgoglio e trepidazione :)

Fra l'altro, ho anche trovato il tempo di tenere un laboratorio nell'ambito del progetto Exp(o)erience, rivolto a ragazzi provenienti da vari Paesi d'Europa, coi quali abbiamo inventato tre piccoli giochi in due giorni. Certo, il tempo di tre ore per gruppo era veramente poco, ma alla fine credo che abbiano imparato qualcosa e che, soprattutto, si siano divertiti. Uno dei tre giochi alla fine è risultato troppo didattico per essere divertente, ma gli altri due funzionavano bene e tutti ne siamo stati soddisfatti. Bene così, per essere il primo anno.

Uno dei gruppi al lavoro
Luglio, però è stato un gran mese anche se visto con gli occhi di un giocatore: ho partecipato, in compagnia de L'infame (un mio compagno di ludoteca che ha molti soprannomi fra cui questo è il più gentile, anche perché se l'è dato da solo) a due tornei challenge BGL dopo tantissimo tempo che non lo facevo e direi che sono andati bene visto che in quello di Dominion sono arrivato secondo a pari punteggio col primo e in quello di Ticket to Ride ho vinto (sempre per spareggio, ma vabbè, che c'entra! Una vittoria è una vittoria!) :)
Ho potuto tirarmela per un'intera settimana in tutte le ludoteche, anche perché, nel momento in cui scrivo, sono in testa alla classifica nazionale di quel gioco (visto che non si sono ancora disputati altri tornei) :D

Infine, ho partecipato al picnic ludico organizzato da TeOoh e, come potete vedere dalla foto sopra e dal video qui sotto, è stata una giornata parecchio spensierata e divertente. Aspettiamo le prossime edizioni!


Riguardo ai giochi provati, ci sono stati alcuni titoli interessanti.

In ordine cronologico:

Istanbul
Mahé
Lewis & Clark (2)
King of Tokyo
Il Castello
Ubongo
Ticket to ride: Europa
1969
Fresco
Pie Factory
Cuba
Kubb (6)
Dominion (3)
Ticket to ride (2)
Colt Express
Pastiche
Biblios
Il sesto senso
Dead of Winter
Port Royal
Pingo Pingo
Who am I? (2)
Death Note Investigation Card Game (2)
Picchiatello
Cacao
Palastgeflüster
Patchwork


  • Ultimamente in ludoteca stanno arrivando alcuni nuovi iscritti e spesso in questi casi propongo Ubongo: le regole sono semplici e il gioco è sufficientemente diverso da quello che un profano può aver già visto in precedenza da suscitare meraviglia. Il problema che ha è la differenza fra chi già è abituato a giocarci e chi ancora è alle prime armi. Un po' questo si mitiga avendo le schede con un lato facile e uno difficile, ma non sempre basta. Diciamo che fra giocatori di pari livello è parecchio divertente :)
  • Lo confesso: ho sbrigativamente liquidato il Ticket to Ride originale dopo una sola partita fatta dieci anni fa, ricordando sempre il senso di frustrazione provato per non essere riuscito a pescare le carte giuste per completare le tratte che mi servivano. Ho quindi sempre giocato al suo cugino Ticket to Ride: Europa, in cui intervengono le stazioni in aiuto del giocatore. Dopo tutto questo tempo, per via del torneo di cui parlavo sopra, ho finalmente riprovato il capostipite e devo dire che, giocato con la cognizione che ho ora e non con quella che (non) avevo dieci anni fa, in effetti il problema non si sente poi così tanto. Ci sono tante tratte grigie e la ramificazione permette di trovare parecchi percorsi per giungere da un posto all'altro. A occhio, direi che in questo gioco contano di più i punti fatti durante la partita che non quelli dati dagli obiettivi finali, ma non sono un top player, quindi posso sbagliarmi. Comunque, promosso a pieni voti. Scusi, Mr. Alan R. Moon, per aver dubitato :)
  • In occasione della visita di alcuni eminenti esponenti della Ludoteca Galliatese (fra cui il mio Famiglio <3 ), ho rispolverato dall'armadio di SlowGame Death Note Investigation Card Game, che era lì a prender polvere da un po' perché io pensavo che all'Avversario non piacesse e lui pensava che non piacesse a me... Bah, misteri della vita. In realtà, trovo che fra i giochi di questo genere "lupesco" sia uno dei più interessanti, perché è quello che più di ogni altro permette di fare reali deduzioni basate su fatti concreti e non su elementi di metagame o sensazioni personali. Certo, questo lo rende più adatto a chi vuole spaccarsi il cervello e meno gradito a chi vuole qualcosa di leggero, ma io mi trovo a mio agio in entrambe le categorie, quindi trovo che sia un'ottima alternativa ad altri titoli simili :)
  • Non sono né il primo, né l'ultimo a dirlo, ma Patchwork è davvero un gioiellino: si spiega in un minuto ed è bello profondo da giocare. Combina bene alcuni ragionamenti classici dei giochi tattici a due giocatori ("Se io prendo quella tessera, allora lui prende quella e poi tocca ancora a lui, quindi prenderà anche l'altra e io allora..." ecc.) con considerazioni più spaziali, causate dalla concreta disposizione dei pezzi sulla propria plancetta. Alla fine è tutt'altro che facile giocare bene, quindi quando ci si riesce dà sempre parecchia soddisfazione :)