I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 13 aprile 2016

Tiriamo le somme: marzo 2016

Iniziamo questo post dando risalto alla notizia che tutti i giornali internazionali hanno  strillato in prima pagina (*): lunedì 7 marzo sono stato eletto presidente di SlowGame! Mi hanno subito telefonato Mattarella, Obama e gli altri più importanti presidenti del mondo (*).
(*potrebbe non essere vero)

I nomi dei consiglieri, a dire il vero, sono cambiati ben poco: il direttivo è rimasto per 4/5 composto dalle stesse persone, ma tutti abbiamo salutato con gioia l'ingresso di Alex, classe '93, a ringiovanirlo un po', come già era stato fatto un paio di mandati fa con Lele, nato nell'87 e ora diventato ufficialmente vicepresidente e responsabile principale della sezione GdR. Al momento abbiamo quindi due under 30 su cinque e mi sembra un buon segnale, per un'associazione che ha ormai nove anni. Di fatto, dei membri fondatori che costituirono SlowGame nel 2007 è rimasto solo Andrea e penso che sia una cosa positiva: negli anni sono arrivate persone nuove, giovani come quelle citate sopra o meno giovani come il sottoscritto o il presidente uscente Luca, che si sono dimostrate degne di fiducia e stanno portando sempre nuove idee. Molte associazioni che ho conosciuto basano la loro esistenza principalmente sul lavoro di una singola persona ed è bello che per SlowGame non sia così. Il futuro delle nostre attività ludiche è su tante spalle diverse e come tale ben saldo.

Al volo dirò anche che, per la prima volta dal 2008, a marzo ho fatto anche un'intera settimana di vacanza, che ci voleva proprio per ritemprarmi e ricaricarmi in vista degli impegni lavorativi. La meta erano le isole Svalbard, all'estremo nord del pianeta, in compagnia di cinque persone che non frequentano il mondo ludico. Mi ha fatto molto piacere che mi abbiano chiesto di portare dei giochi e che li abbiano davvero voluti provare in varie occasioni: in appartamento quando il tempo era troppo brutto per vedere l'aurora boreale, al pub o in aeroporto in attesa di qualche volo di collegamento.
Alla fine ne sono rimasti entusiasti e mi hanno chiesto di organizzare una serata in Italia appositamente per giocare ancora :)

La selezione di titoli portati in vacanza, adattati alla valigia

Va beh, parliamo un po' anche di lavoro, però, dai!
La notiziona è che Placentia Games ha aperto il suo blog, dove ha già annunciato i prossimi progetti. Il post più letto è stato quello riguardante la campagna Kickstarter per Kepler-3042, che ha suscitato anche una bella discussione su Facebook (la trovate cercando il mio nome in questo gruppo).
L'argomento è delicato e, soprattutto, si tratta di una vera e propria svolta per Placentia, quindi siamo tutti molto ansiosi ed eccitati per questo progetto. Sosteneteci e non ve ne pentirete, perché il gioco merita davvero.

Come link esterno, questo mese ne segnalo solo uno, ma piuttosto carino, cioè il tutorial della versione principianti di Zena 1814 a cura di GiocoNauta. Forse non solleticherà l'interesse dei gamers più esperti, ma ricordiamo che per divulgare la nostra passione bisogna rivolgersi a chi esperto non è ;)

Per finire, fra vacanze, serate ludiche consuete, giorno di Pasqua trascorso a giocare, giorno di Pasquetta trascorso a giocare e qualche sporadica occasione extra, ecco l'elenco di ciò che ho avuto sul tavolo questo mese.

In ordine cronologico:

Grand Austria Hotel
Robinson Crusoe: viaggio verso l'isola maledetta
Lupus in Tabula (2)
One Night Ultimate Werewolf
Dominion, con espansione Prosperity
Time's Up blu (2)
Timeline (3)
Fresco
Storie nere (2)
Brick Party (2)
Diamant
Backgammon (5)
Lettere da Whitechapel (2)
Insoliti sospetti (3)
Port Royal (4)
Bretagne
Terra Mystica
Istanbul (2)
Imperial
Carcassonne
Soqquadro
Shakespeare
Polterfass


  • Timeline è stato davvero molto apprezzato da tutti i neofiti a cui l'ho sottoposto: si spiega in 30" e, nonostante molta gente lo tema perché lo vede come gioco di nozionismo culturale, in realtà ci si rende subito conto che è davvero giocabile da tutti e che spesso conta più il ragionamento che non l'erudizione. C'è anche spazio per un filino di tattica che consiste nella scelta del giusto ordine in cui giocare le carte. A ben vedere, di solito la vittoria va a chi è più fortunato nella pesca (in una partita io avevo la carta "Formazione della Terra"...), però è giusto affrontarlo davvero come un passatempo, che si tiene in tasca e che si gioca al volo ovunque. Le tre partite segnate in elenco in realtà sono tre sessioni in ognuna delle quali abbiamo sempre giocato almeno tre o quattro volte. 
  • Fresco mi piace: di norma mi trovo a mio agio nei giochi di pianificazione ed esecuzione e questo non fa eccezione. La meccanica di gestione del turno è un buon esempio di bash the leader non pesante e funziona bene. Nel complesso è un titolo di media complessità che ho proposto anche a neofiti. L'hanno trovato un po' difficile all'inizio, ma dopo un paio di turni l'hanno capito senza troppi problemi. 
  • In un pub di Longyearbyen, fra vari giochi di scarso interesse, c'era un Backgammon a cui ho subito sfidato un'amica con cui ero in vacanza. Ho sempre ammirato questo gioco e chi lo sa giocare bene. Molti pensano che sia solo questione di fortuna, ma non è così vero: un giocatore con già solo un po' di infarinatura sulle strategie di gioco credo batta un neofita il 99% delle volte. Sfortunatamente per me, l'infarinatura ce l'aveva anche la mia avversaria, quindi la sfida è finita 3 a 2 per lei :)
  • A Lettere da Whitechapel riesco a giocare pochissimo perché è davvero taaaaaanto lungo, ma quando ci riesco è sempre una festa. Ho passato gran parte del pomeriggio di Pasqua a sfuggire all'Avversario e ce l'ho fatta non senza patemi. Il gioco è davvero educativo e ben fatto. Peccato che per apprezzarlo in pieno si debba per forza giocare la partita completa con tutte le notti possibili e quindi risulta davvero impegnativo in termini di tempo. Ma quando c'è l'occasione, cerco di non farmela sfuggire.