I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 31 agosto 2016

Grazie di tutto :(

Sono sconvolto. Ieri ho appreso con sgomento la notizia della scomparsa di una delle persone più importanti per la storia di Post Scriptum e, di conseguenza, mia personale.
Molti lettori del blog e molti appassionati di giochi probabilmente non lo conoscevano, ma Harald Bilz, fondatore e capo di Heidelberger è stato una delle figure più importanti per il mercato italiano dei giochi negli ultimi anni. Ha dato fiducia a molte case editrici emergenti, noi compresi, respingendo senza indugio i prodotti non all'altezza (e quindi spronandoci a migliorarli), ma dando fiducia a quelli in cui vedeva del potenziale. Grazie a quest'omone grande e grosso, che spesso metteva soggezione, abbiamo capito come realizzare giochi validi e come muoverci sul mercato internazionale, abbiamo stretto contatti con partner di altre nazioni, abbiamo scoperto e compreso malizie e segreti del mestiere.
In una parola, abbiamo imparato. Abbiamo imparato tantissimo.
E così hanno fatto anche altri editori, che lui ha sempre supportato e che hanno riportato successi internazionali anche molto importanti, negli anni. La sua visione - o visionarietà, se vogliamo - è stata fondamentale e incoraggiante per tanti di noi.

Insomma. Forse non lo conoscevate, ma se siete appassionati di giochi e se avete acquistato titoli di editori italiani negli ultimi anni, è molto probabile che lo dobbiate ringraziare.
Io di sicuro lo devo fare, perché se faccio il lavoro dei miei sogni è anche grazie a lui,
Mi mancherai, Harald :(

giovedì 11 agosto 2016

Tiriamo le somme: giugno e luglio 2016

Le mie doti oratorie convincono tutti
Oh, no! Il mese scorso ho saltato il solito resoconto! Non è che non abbia avuto il tempo materiale di farlo, eh... Una pagina di sciocchezze si scrive abbastanza velocemente... Me ne sono semplicemente dimenticato! :(
Fra Kickstarter e finalizzazione di sei (SEI!) giochi da mandare in stampa, sono stati due mesi davvero intensi. Continuo a pensare che il mio lavoro sia bellissimo, ma se qualcuno si illude che si tratti solo di "provare i giochi e poi metterci i soldi per produrli" si sbaglia di grosso.
Anche perché i soldi per produrre Kepler-3042 li avete messi voi! :D
La campagna Kicstarter è andata a buon fine: abbiamo commesso alcuni errori di inesperienza, ma siamo riusciti a correggere la rotta in tempo e raccogliere il 125% di quanto richiesto, che non sarà una percentuale stratosferica, ma è comunque un successo al primo tentativo, che ci ha insegnato MOLTISSIMO per le prossime eventuali esperienze.
Gran parte del merito per questo risutato va ad Andrea Pomelli che ci ha fatto da consulente da un certo punto in poi e ad Alan D'Amico e Paolo Vallerga che hanno confezionato a tempo di record le grafiche di cui avevamo bisogno.

Proprio di Kepler-3042 abbiamo parlato in questo post sul blog di Post Scriptum, in cui dichiariamo di metterci un po' in gioco, anche se solo come consulenti, imbarcandoci in un'avventura nuova.
È da sempre una caratteristica della nostra casa editrice e personalmente spero che lo resterà a lungo: sperimentare, esplorare, voler sempre imparare cose nuove sono aspetti entusiasmanti di questo lavoro e, onestamente, sono anche modi per provare a intraprendere nuovi cammini, alcuni dei quali si possono interrompere subito, mentre altri possono portare lontano.
In questo senso si inserisce anche il post successivo, ovvero l'annuncio di ZIUQ!
Fare un gioco inventato da un personaggio televisivo come Andrea Pisani è stato sicuramente divertente, ma dal punto di vista commerciale è senza dubbio una novità non priva di rischi: le persone che lo seguono per i suoi film, sketch e video saranno interessati a un gioco? Purtroppo spesso ho visto che esistono parecchie persone che proprio non vogliono giocare (e non riesco a capire perché). E invece, gli appassionati di giochi come lo prenderanno? Gli daranno una chance o penseranno che è un party game scemo fatto da un vip e, come tale, non meritevole di una prova?
Beh, spero proprio che nessuno che legge questo blog la pensi così, sia perché il coautore è Carlo Emanuele Lanzavecchia, che già ha parecchi giochi alle spalle (e parecchi premi vinti), sia perché comunque dietro al gioco ci siamo anche noi, e ormai pensiamo di poter dire che i giochi scemi siamo capaci di farli! :)
La notizia dell'uscita è già stata rimbalzata da IL GIOCO, ma presto avremo nuovo materiale da fornire ai vari blogger, quindi c'è da aspettarsi che esca ancora qualcosa.

A proposito di blogger e recensori vari, ecco il solito elenco di link!
Brick Party è sbarcato negli USA e di conseguenza arrivano i primi tutorial. Per esempio, TheGameBoyGeek lo spiega molto bene in questo video (in inglese). Ne trovate altri qui!
Nel frattempo, l'edizione italiana è stata recensita da Gioconomicon, che ne ha parlato molto bene qui.
Sempre Gioconomicon ha postato il reportage della tavola rotonda svoltasi a Idea G Roma (di cui avevo parlato nel blog di maggio) con tanto di video integrale. Dura un'oretta, ma è molto interessante. Trovate tutto qui.

Riguardo agli altri giochi, Wired ha inserito Florenza Card Game nella lista dei giochi da portare in viaggio e Educere Ludendo ha intervistato il Prof. Antonio Zarcone, che durante le sue lezioni fa giocare i suoi alunni con vari giochi da tavolo, fra cui Ark & Noah e Sator.

E veniamo a Kepler-3042, che ovviamente ha fatto la parte del leone, con recensioni scritte da:
Geek.pizza
Nerdando
Il Nano Borbone
Balena Ludens
Giochi sul nostro tavolo
The Impenitent Meeple
Opinionated Gamers (in inglese)

Video di:
Sgananzium
Cliquenabend (in inglese)

Interviste di:
Idee Ludiche
La Tana dei Goblin

E, ultimo ma non ultimo, il post sul blog di Alan D'Amico che parla delle illustrazioni del gioco.

Come sempre, sono anche stato un po' in giro, ma più per giocare che per altro. Sono andato anche a Paris Est Ludique, che si conferma sempre un evento molto interessante, ma non vi annoierò con le mie disavventure aeree (chi mi conosce di persona già è stato ammorbato a dovere). Al massimo se proprio volete vedermi posso dirvi di guardare il resoconto del secondo picnic ludico organizzato da TeOoh, da cui è anche presa la GIF in cima. Quest'anno non ho portato l'ukulele, ma ho nuovamente battuto l'Avversario a Kubb, che è la cosa più importante!

Veniamo dunque ai titoli giocati in questo bimestre!
In ordine cronologico:

Giugno
Metro
Stone Age
Sushi Go!
Camel Up (2)
Worm Up!
Can't stop
Hall of fame (2)
Crossing
Karuba
Splash!
La Boca
7 Wonders
Mahé
S.O.S. Titanic
Welcome to the dungeon
Diamant (2)
Ca$h and Gun$ (2)
Colt Express
Insoliti Sospetti
Port Royal
Alcatraz: il capro espiatorio
Dark Tales
Roll for it! (2)
I viaggi di Marco Polo
Tides of Time
Montego Bay

Luglio
Deep Sea Adventure (3)
Eldritch Horror
Istanbul
Battlestar Galactica con espansione Pegasus
I viaggi di Marco Polo
Concordia
Ark & Noah
Capitan Sonar (2)
Kubb
Crossboule
Soqquadro Outdoor
Ricochet robot
A fake artist goes to New York (3)
Lobo 77


  • Da amante dei press your luck non posso non apprezzare Deep Sea Adventure. L'idea che la riserva d'aria sia comune a tutti introduce un concetto che non avevo mai visto, cioè il fatto che in un gioco completamente competitivo, il rischio che decido di prendermi io ricada anche sugli altri. Questo crea momenti molto divertenti, perché ogni giocatore vive la continua alternanza di emozioni fra quanto tocca a lui, ed è tentato a rischiare sulla pelle degli altri, e quando tocca ai suoi avversari che fanno la stessa cosa sulla sua. Divertentissimo.
  • Capitan Sonar è un'idea meravigliosa (d'altronde Roberto Fraga è uno degli autori che ammiro di più proprio per la genialità delle sue intuizioni). Il gioco in sé è tutt'altro che facile e, negli ambienti in cui ci ho giocato io (ludoteca e picnic ludico), ha sofferto un po' del rumore di fondo circostante che rendeva difficile sentire le indicazioni del capitano avversario.
    Diciamo che il possibile problema del gioco è che richiede team ben coordinati, composti da gente sveglia e di pari livello e questo è tutt'altro che facile da trovare. L'impressione è che basti anche una sola persona che non abbia poi così voglia di giocare, o che banalmente sia alla prima partita, per decretare la sconfitta della squadra. Detto questo, comunque, è davvero intrigante e coinvolgente.
  • A fake artist goes to New York è un party game divertente, ma secondo me può soffrire del fatto che per non correre il rischio che il falsario indovini il disegno, la gente tende a tracciare tratti minuscoli o a scegliere soluzioni astruse. Il risultato dell'ultima partita è stato che il cavallo che avevo chiesto di disegnare sembrava preso da Guernica. Andrebbe strutturata un po' meglio questa parte, però per il resto è comunque gradevole.