I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 15 febbraio 2017

Gennaio 2017: posso costruire la mia copia di un gioco per renderlo più bello?

Ed eccoci finalmente al primo post mensile del 2017! Prima  di tutto, la notiziona!
Post Scriptum si è ingrandita con l'ingresso di Tambu e questo fatto, oltre a migliorare notevolmente la qualità della mia vita (come ho spiegato qui), mi spinge anche a cambiare la struttura di questi post: tanto ora c'è lui che lavora e io posso dedicarmi a voi, amati lettori! <3

Ho quindi intenzione di inserire delle sezioni fisse che riassumano in modo più organico ciò che è successo nel mese appena trascorso. Potrà capitare che talvolta una sezione non ci sia, o magari in futuro ne inserirò altre, ma mi sembra comunque un buon metodo per dare maggior senso a questi post riassuntivi che ci tengo a continuare a scrivere ma che, diciamolo, sono parecchio disordinati.

Partiamo, quindi!

A cosa abbiamo lavorato
  • Non stupirà sapere che durante il mese di gennaio la maggior parte dei test sono stati dedicati a Grandi Laghi. Il gioco è davvero quasi pronto e stiamo bilanciando le ultime cose. Come spesso succede, il 5% finale dello sviluppo richiede il doppio del tempo rispetto al 95% iniziale. Siamo comunque in linea con il programma e contiamo di avere le regole pronte per fine febbraio.
    Stiamo anche lavorando sull'ambientazione, sia a livello grafico, sia per la scelta del titolo definitivo, che è tutt'altro che banale.
    Inoltre, stiamo scrivendo le regole, processo che normalmente ci impegna per qualche mese.
  • Abbiamo però delle novità anche per i fan di Drizzit! Non mi sbilancio ancora del tutto, ma io, Andrea e Bigio ci siamo incontrati a Torino e abbiamo definito il piano di lavorazione per l'espansione numero 3... E per qualcos'altro che dovrebbe, forse, magari, chissà, uscire prima :)

  • Per finire, ovviamente, abbiamo dedicato anche parecchio tempo al playtest di altri giochi in vista della fiera di Norimberga. Mi sono presentato con parecchi prototipi, alcuni dei quali presi pochi giorni prima a Idea G, perché abbiamo intenzione di aumentare il numero di uscite, sia per quantità, sia per tipologia (nei prossimi mesi avrete maggiori dettagli sulle nostre scelte). Abbiamo in mano alcuni prodotti che ci sembrano davvero validi e confidiamo che la maggior parte di loro vedrà effettivamente la luce, prima o poi. 

Cosa hanno detto di noi
Hanno detto cose buone, come al solito :)
Iniziamo dal contenuto di cui più vado fiero, ovvero il video pubblicato da Link4universe dedicato a S.P.A.C.E.



Come chi ci segue ben sa, infatti, tutti noi siamo appassionati di scienza e convinti fan di questo canale di divulgazione astronomica. Non a caso, avevamo ingaggiato Adrian come consulente scientifico per Kepler-3042. Il video mi piace molto perché spiega bene il gioco, aggiungendo anche alcune curiosità scientifiche extra (oceani di diamanti, rover steampunk, campi magnetici bizzarri e altro ancora). E poi, volete mettere la soddisfazione di vedermi su questo canale???

Sempre di S.P.A.C.E. si è occupato Nerdando. La loro recensione ci piace davvero molto perché secondo noi coglie in pieno lo spirito di questo piccolo, grande prodotto.

Nerdando si è pero occupato anche di Time Bomb, in questo articolo. Personalmente, è un gioco che tengo sempre in tasca perché è davvero veloce e divertente. Provatelo, se ne avete occasione!

Ultima ma non ultima, la recensione di Kepler-3042 su La Tana dei Goblin, a cura di Agzaroth. Come ho già avuto modo di dire, il forum della Tana è stato molto prezioso durante la campagna, e Agzaroth stesso ha partecipato attivamente al dialogo con me riguardo al gioco, quindi sono davvero contento gli sia piaciuto (ma non mi stupisce, eh!).

La polemica del mese
Beh, a dire il vero spero che questa sezione non ci sia sempre, però credo che invece sia destinata ad essere un appuntamento molto frequente. Non è necessariamente una cosa negativa, perché anche le polemiche possono essere una dimostrazione di affetto e, soprattutto, di interesse per questo mondo. Dal canto mio, prometto che starò attento a citare solo contenuti scritti in forum o gruppi pubblici, ovviamente. Di norma cerco di evitare di rispondere direttamente, ma a volte non ce la faccio e mi espongo in prima persona. Questo mese l'ho fatto riguardo ai giochi proxati. Non è stato l'unico argomento interessante di cui si è dibattuto in rete, ma è quello su cui ho più da dire (quantomeno in pubblico).
Di fatto, la domanda dell'utente che ha iniziato il post è molto chiara: se volessi rifare una mia versione di un gioco, ad uso personale e per motivi artistici, sarebbe moralmente corretto averlo prima comprato? E la risposta per me è sì, assolutamente sì. Anche se viene usato solo per giocare coi propri amici e anche se la motivazione è di natura estetica o di sfoggio di proprie capacità di artigiano o artista.
Per esempio Alessio, un socio dei Custodi del Lago di cui faccio parte, ha realizzato una bellissima copia di Carcassonne Lego per suo diletto, ed è stata molto ammirata da tutti. Ma il gioco ce l'ha e ce l'abbiamo anche in associazione, quindi non ci vedo nessun problema.

E bravo Alessio!
Attenzione: non sto dicendo che sia illegale: nel gruppo Facebook linkato sopra si è fatta parecchia confusione riguardo a questo punto. Io stesso non credo affatto che sia reato creare una copia artigianale di un gioco per scopi non commerciali (anzi, probabilmente non è reato neppure farlo per scopi commerciali, se non si usano grafiche e loghi di proprietà altrui). E neppure sto dicendo che un editore dovrebbe perseguire chi lo fa, esponendolo al pubblico ludibrio se lo scopre, o in altri modi che francamente fatico persino a immaginare.
Solo, mi spiace constatare che molti appassionati (che come tali dovrebbero essere più che interessati alle dinamiche che muovono questo settore) si siano focalizzati solo sulla legalità o meno della pratica, dicendo che le regole di un gioco non sono soggette a nessuna tutela, senza considerare il fatto che l'autore (e l'editore e tutto il resto del team di sviluppo) su quel gioco ci hanno passato mesi e mesi di lavoro, hanno investito soldi, tempo ed energie. E se un giocatore ci gioca stampandoselo a casa, per qualsiasi motivo lo faccia, secondo me dovrebbe tributare il giusto compenso a chi gli ha permesso di farlo, perché senza autori ed editori non ci sarebbero i giochi.
Poi, so benissimo che esiste la compravendita di giochi usati e che molte persone giocano a giochi di proprietà dei propri amici un sacco di volte, senza mai comprarli, ma questi aspetti fanno parte del mercato e sono già calcolati nel prezzo di vendita del prodotto. Invece la riproduzione casalinga no, e secondo me è giusto che non lo sia.
E non c'entra neanche il motivo per cui uno riproduca il gioco ed è parimenti irrilevante se spende di più a farlo da sé che a comprarlo. Di fatto, secondo me sta rompendo il patto sociale fra autore/produttore e acquirente, che è alla base del mercato e anche della passione che tutti ci accomuna.
E questo, secondo me (non secondo la legge, sia ben chiaro) è sbagliato.
Poi ovvio che se scoprissi che qualcuno lo fa coi giochi a cui ho lavorato non farei nulla, ma se me lo chiedeste, come ha fatto l'utente che ha avviato il post, risponderei così.

A cosa ho giocato
In ordine cronologico:

Maiali al galoppo
Eldritch Horror
Le case della follia
Diamant (2)
Ta-pum!
8 minuti per un impero
S.P.A.C.E.
Kingsport Festival: the card game
Evolution
Imagine
Tales of the arabian nights
Coup
Time Bomb
Automobiles
King of Tokyo
The game
Port Royal
In alto i calici
Kingdomino
Las Vegas: the card game


  • Il gioco di cui parlo è Ta-pum! che ho avuto occasione di far provare a un paio di nuovi acquisti della ludoteca che si professavano totalmente digiuni di giochi. Per questo motivo ho proposto un collaborativo semplice ma profondo, che li mettesse a proprio agio in quanto dovevano spartire le decisioni di gioco con me e altri due giocatori più esperti, ma allo stesso tempo trasmettesse tensione e li mettesse di fronte a scelte semplici a livello di regole, ma difficili a livello di conseguenze. Penso che come introduttivo sia perfetto, perché per vincere bisogna parlare con i compagni di battaglia, ma non si può dire tutto ciò che si vuole (e ok, questa cosa è comune a moltissimi collaborativi) e le regole sono semplici da spiegare e capire ma, vuoi per l'ambientazione, vuoi per la grafica, l'esperienza secondo me è molto immersiva. Se uno arriva da un universo di tombole, giochi dell'oca e giochi da supermercato vari, di sicuro può rendersi conto di quanta altra bellezza ci sia nascosta nel nostro settore. A volte anche nelle scatole piccole.
    In questo aspetto trovo davvero azzeccata la meccanica del discorso motivatore: entrambi i neofiti hanno dovuto scegliere cosa dire e li ho visti concentratissimi nella scelta dell'elemento da farci scartare... E felici quando si sono resi conto di averci visto giusto :)
    Sì, Ta-Pum! è davvero un gran bel giochino!