tag:blogger.com,1999:blog-50094370818354874482024-02-20T11:04:08.694+01:00Il mondo è bello perché è MarioI giochi visti da chi li fa e li fa giocare.Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.comBlogger148125tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-42068121291307489562020-03-27T10:50:00.000+01:002020-03-27T10:50:42.281+01:00Come vive un editore in questi giorni?Sì, sì, ok, vi risparmierò la solita manfrina sul fatto che il blog è fermo da una vita e non c'è tempo, c'è troppo da fare, le papille gustative interrotte, il gomito che fa contatto col piede e blah blah blah.<br />
Tanto queste cose (tutte verissime, peraltro) le sapete già benissimo, quindi passiamo direttamente all'argomento del post, ossia la domanda che tutta Italia si sta ponendo in questo momento:<br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">Cosa sta facendo il team di Post Scriptum in questi giorni?</span></b><br />
Beh, sta lavorando a parecchi giochi nuovi: 2 gestionali a marchio Placentia, 2 card games, 2 party, 4 family e a breve riprenderemo in mano il nostro primo american (senza contare i vari giochi promozionali).<br />
<b>Quindi sì, siamo a pieno regime e la cosa mi fa sentire un privilegiato</b>: a differenza di molta altra gente posso continuare a lavorare normalmente, solo con uno schermo più piccolo rispetto al mio abituale 27 pollici (lo so che non sono un grafico, ma è molto utile per controllare ciò che i grafici mandano).<br />
<b>Poter fare il lavoro che amo, poter comunque avere una vita non troppo diversa da quella a cui sono abituato, poter dedicare il mio tempo ai progetti che mi stanno a cuore è una condizione per cui mi sento enormemente grato.</b> Certo, ci sono delle rinunce da fare: niente attività all'aria aperta, niente spettacoli, concerti, mostre e gite. E ovviamente, niente serate in ludoteca.<br />
Ma nonostante questo, davvero, sono contento di come trascorro le mie giornate e non farei cambio con nessuno.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwkbMhNRJZEQtn9zLT_TW2R5NmrJKfte848oiCv0XK8QYN0Y4-5zIMVaKWhpESaepMxMKQ1fZApli-KqDaldAua7q5fQwLaaJ_LLoiIAsSvOBRA_PE6VkUR_mqRCV9kOVnDo5Gmb6mg3g/s1600/IMG_20200326_155139.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwkbMhNRJZEQtn9zLT_TW2R5NmrJKfte848oiCv0XK8QYN0Y4-5zIMVaKWhpESaepMxMKQ1fZApli-KqDaldAua7q5fQwLaaJ_LLoiIAsSvOBRA_PE6VkUR_mqRCV9kOVnDo5Gmb6mg3g/s400/IMG_20200326_155139.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La postazione lavorativa SMART!</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Detto questo, ecco a voi qualche dettaglio in più sul funzionamento della nostra casa editrice in quarantena:<br />
<br />
<b>Game design</b><br />
Procede al ritmo usuale, fra compilazione di fogli di calcolo, brainstorming su Telegram e playtest su Tabletop Simulator. Ovviamente il focus principale è per i due <i>titoloni</i> Placentia, ma c'è spazio anche per gli altri. Certo, alcuni giochi sono molto difficili da provare online (soprattutto quelli che richiedono velocità manuale), ma per la maggior parte delle esigenze ce la caviamo comunque molto bene.<br />
<br />
<b>Edizione e grafica</b><br />
Grafici e disegnatori lavorano regolarmente e i vari produttori mandano comunque preventivi e rispondono alle mail per quanto riguarda le nostre idee sui materiali da usare, quindi anche qui si va avanti come sempre.<br />
Dei giochi elencati sopra, 5 sono in questa fase di lavorazione, quindi c'è parecchia carne al fuoco e parecchia gente al lavoro. Questi aspetti venivano interamente gestiti al PC anche prima, quindi si lavora <b>letteralmente</b> come sempre.<br />
<br />
<b>Produzione</b><br />
La maggior parte degli ordini erano stati fatti a gennaio, quindi abbiamo già mandato in stampa 10.000 scatole quest'anno, e ne abbiamo già ricevute 8.000. È chiaro che però, per quanto riguarda le produzioni future, c'è parecchia incertezza: i produttori italiani sono ovviamente fermi, mentre quelli esteri lavorano, ma con tempistiche dilatate. Per esempio, la settimana prossima dovrebbero arrivare le 2.000 scatole rimanenti, ma nessuno sa dirci con certezza le tempistiche della spedizione.<br />
<br />
<b>Si vive sperando</b><br />
Storicamente, questi mesi dell'anno sono quelli in cui lavoriamo ai progetti in uscita a fra 6, 12, 18 mesi, e anche questo primo trimestre di quest'anno (o "Q1 2020", come diciamo noi super professionisti) non sta facendo eccezione. In questo momento non stiamo avendo particolari ripercussioni sull'azienda, semplicemente perché il fatturato del periodo è sempre basso, rispetto al resto dell'anno, quindi non ci stiamo perdendo granché. Abbiamo anche regolarmente prenotato lo stand a Essen e, non potendo fare altro, speriamo timidamente che per allora la situazione si sarà risolta e che potremo presentare regolarmente il frutto del nostro lavoro in fiera.<br />
Però è chiaro che non tutto è così semplice...<br />
<br />
<b>Pessimismo e fastidio</b><br />
L'inizio d'anno è stato davvero promettente, per noi: Norimberga e Cannes sono andate benissimo e sembrava proprio che avremmo tirato le fila di progetti che stiamo portando in giro da tempo. Siamo tornati carichi di ottimismo e di voglia di lavorare.<br />
Poi però questo macigno è caduto sul mondo e tutto è diventato più difficile: parecchi ordini promessi non sono arrivati (non quelli per il 2020, almeno. I giochi per il 2021 al momento sono confermati) e, nonostante le rassicurazioni dei tipografi, non siamo per niente sicuri che le tempistiche di produzione non ne risentiranno.<br />
<br />
<b>In conclusione</b><br />
Si va avanti, che altro dovremmo fare? Al momento l'unica cosa sensata è proseguire con lo sviluppo a spron battuto, sapendo che più danni il mercato subirà nei prossimi mesi, più serviranno prodotti eccellenti alla riapertura, per non perdere ciò che abbiamo costruito in ormai quindici anni. Le fiere ci saranno? E se sì, saranno frequentate? La gente avrà ancora soldi in tasca da spendere in giochi? Lanciare una campagna Kickstarter sarà sensato? I nostri partner commerciali saranno ancora economicamente in salute? E noi? Saremo riusciti a reggere l'impatto finanziario di questa situazione?<br />
Non lo so. Nessuno lo sa. Non ci siamo mai trovati di fronte a nulla di simile e non possiamo sapere che effetti avrà tutto questo.<br />
<br />
Ma si va avanti, che altro dovremmo fare?<br />
<br />
<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-77150484531756409302019-04-30T17:14:00.000+02:002019-04-30T17:14:40.253+02:00Marzo 2019: mille polemiche su Play!<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZ3MmmXSgTRWxgfjKZ8rz5ybMV0NueDo2dDqTrDhF96d8J1zoDhu1yl8M_Xp0D5jRDkEKUkdzuVg8Xh6RfwYcYsFqibae0y1uAUjnADUDrPHlEriVxZgRlG0oueb9QfSYeY4pCCwyMpw/s1600/54236884_1786569128114573_6210454355611484160_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZ3MmmXSgTRWxgfjKZ8rz5ybMV0NueDo2dDqTrDhF96d8J1zoDhu1yl8M_Xp0D5jRDkEKUkdzuVg8Xh6RfwYcYsFqibae0y1uAUjnADUDrPHlEriVxZgRlG0oueb9QfSYeY4pCCwyMpw/s320/54236884_1786569128114573_6210454355611484160_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Cartoomics!</i></td></tr>
</tbody></table>
Finalmente un post che parla di un solo mese! E lo iniziamo come sempre parlando di vita associativa!<br />
La notizia è che <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a> ha cambiato ancora una volta sede: dal 2009 a oggi è la sesta volta e tutti speriamo che sia l'ultima.<br />
In questo caso, la scelta è stata nostra: il <a href="https://www.facebook.com/polibricafe/">Polibrì cafè</a> che ci ha ospitato nell'ultimo anno era un posto molto accogliente e Laura e Mauri sono stati gestori gentilissimi, che vorrei ringraziare pubblicamente, però purtroppo la struttura è troppo piccola per svolgere anche le attività di <i>wargame</i>, che notoriamente necessitano di molto spazio.<br />
Ci siamo così spostati presso <a href="https://www.facebook.com/circolosantacroce/">il Circolo di Santa Croce</a>, tornando a Borgomanero, che ha una sala dove giochiamo da tavolo un po' più piccola rispetto alla vecchia sede, ma ha altre due sale in cui quei bruti spingitori di miniature si possono menare tranquillamente!<br />
<br />
Per il resto, l'unico evento da segnalare è stato Cartoomics, in cui abbiamo fatto un sacco di demo di <a href="https://www.facebook.com/Radetzky.boardgame/">Radetzky</a> e <a href="https://www.facebook.com/giocogranmilan/">Gran Milàn</a> in area <a href="https://www.facebook.com/RavenDistributionItaly/">Raven</a>. Rispetto ai piani originari abbiamo dovuto raddoppiare i tavoli a grande richiesta perché c'era davvero tanta gente che voleva provarli. Bene così.<br />
<br />
Fra l'altro, proprio a Cartoomics <b>abbiamo incontrato di persona <a href="http://www.giorgialanza.it/">Giorgia Lanza</a></b> e possiamo annunciare ufficialmente che abbiamo raggiunto un accordo con lei <b>e l'abbiamo ingaggiata come disegnatrice del gioco che molto probabilmente NON si chiamerà Masamune!</b><br />
Ci ha già mandato qualche bozza e ci piacciono tutte tantissimo!<br />
Personalmente sono molto felice di questo nuovo acquisto perché trovare disegnatori validi è sempre più difficile e per una casa editrice come la nostra è indispensabile averne in squadra il più possibile. Giorgia ci piace sia artisticamente che umanamente e speriamo possa essere l'inizio di una grande collaborazione.<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>Beh, a scartabellare un sacco di disegni di Giorgia e di altri artisti, ovviamente. È un lavoro di cui si sono occupati principalmente Sara e Tambu.</li>
<li>A testare sempre più <b>il nostro primo American</b>. Io sono esaltatissimo e non vedo l'ora di poterlo annunciare!</li>
<li>All'attività social di Post Scriptum, con il <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2019/03/2018-partiamo-da-come-si-e-concluso_36.html">post di fine anno</a> del blog "istituzionale" e soprattutto con i tanti nuovi contenuti della pagina Facebook di <a href="https://www.facebook.com/LegendRaiders/">Legend Raiders</a>, di cui vi mostro qualcosa qui sotto!</li>
</ul>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn7juSdNuQ3-HHYR2A_89CFxbgBOjzLK5AwDJq0x9UvsSIlkqzT4xRXFQOYvOHGT1oQIgf5ASjk66_zZ7iMbqcYO6LiFtahpqjvyUHRhJRBWxW1vaGHwcAtHd2gBb9L2gMNqcUNDrKGLs/s1600/necronomicon_bis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1083" data-original-width="1600" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn7juSdNuQ3-HHYR2A_89CFxbgBOjzLK5AwDJq0x9UvsSIlkqzT4xRXFQOYvOHGT1oQIgf5ASjk66_zZ7iMbqcYO6LiFtahpqjvyUHRhJRBWxW1vaGHwcAtHd2gBb9L2gMNqcUNDrKGLs/s400/necronomicon_bis.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9aVgzYqFhRVDl2SimeQhGplNf8j67g47dnnR1JrBH2rvo73TsCsIZVi2Epe7JZjvAPkSpDesGWSJ8YmgPb8_46Unqx3xnsLAzfIoMLFgWSL1A0qhtquwi8a-Hlg-8zb5OEcmUFpcq1FU/s1600/uroboro2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1173" data-original-width="1600" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9aVgzYqFhRVDl2SimeQhGplNf8j67g47dnnR1JrBH2rvo73TsCsIZVi2Epe7JZjvAPkSpDesGWSJ8YmgPb8_46Unqx3xnsLAzfIoMLFgWSL1A0qhtquwi8a-Hlg-8zb5OEcmUFpcq1FU/s400/uroboro2.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
A dire il vero non tantissimo, questo mese:<br />
<ul>
<li>C'è <a href="https://www.youtube.com/watch?v=WI262U3NZuI&feature=youtu.be&fbclid=IwAR18J0Mb_g-a927IVXdZStHhk_utcXDeEQl47hRhHpCpIc0pQz0OHehLT3k&ab_channel=TheDiceTower">una recensione di Wendake su The Dice Tower</a></li>
<li>E Alan D'Amico ha parlato (anche) dei nostri giochi <a href="https://www.houseofgames.it/intervista-alan-damico/?fbclid=IwAR0ESgb6XKNFrZZ8G2uCDe8tdf56ZPrmvIItL_c55mE4DcTQdGovaWwNhXk">in questa intervista</a>.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
E veniamo a quella che è la sezione più letta di ogni mio post (o almeno così mi dicono quelli di voi che mi incontrano in giro, spezzandomi il cuore perché io spero sempre che leggiate tutto). Come sempre, visto che scrivo dopo Play, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Qualche esempio:<br />
<ul>
<li>"A Play si devono fare demo veloci, non partite intere" --> (in mille diversi post. Questa è facile! Ne ho già parlato due anni fa <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2017/05/tiriamo-le-somme-aprile-2017.html">qui</a> e resto d'accordo con me stesso anche oggi).</li>
<li>"Non è possibile che con tutti i giochi belli che escono di continuo si vedano in fiera così tante versioni di Monopoly" --> <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157108161877456/">qui</a> (anche di questo ho già parlato <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2017/09/tiriamo-le-somme-agosto-2017.html">qui</a>! Evvai, tutta fatica risparmiata, anche se sulla chiosa finale sugli addetti ai lavori avrei altro da dire, ma non c'è lo spazio per farlo).</li>
<li>"In fiera non ci sono dei veri sconti. Conviene provare i giochi e poi comprarli online" --> <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157099116052456/">qui</a> con un interessante corollario <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157103100542456/">qui</a>.</li>
<li>"Sono felice che il TG5 abbia detto che Play è una fiera dedicata a giochi vecchi, trottole e cosplay: è meglio se il nostro hobby resta di nicchia perché l'affollamento fa scendere la qualità dei giochi" --> <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157104269707456/">qui</a> (fra i commenti).</li>
<li>"Speriamo che a Play non ci siano i cosplayer!" --> <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157093856107456/">qui</a>.</li>
<li>"Ho incontrato un dimostratore antipatico che..." (no, questa non la linko e non la commento, che è meglio).</li>
</ul>
<div>
Sinceramente non vorrei entrare nel merito di una sola di queste (anche se l'argomento cosplay mi stimola, perché non ne ho mai parlato sul blog e prima o poi vorrei farlo), bensì fare una riflessione più ad ampio raggio sulle fiere, e su Play in particolare.<br />
Non ho mai nascosto la mia particolare predilezione per questa manifestazione, che mi sembra sempre meglio organizzata di anno in anno. Una marea di tavoli da gioco, conferenze interessanti e, soprattutto, tigellari molto efficienti che ti servono in fretta nonostante le lunghe code :)<br />
Insomma, dal mio punto di vista di <i>persona che sta da questa parte della barricata</i>, Play sembra il paradiso: non che a Lucca, a Essen o in altre fiere ci siano poche novità o pochi espositori, anzi. Non che siano male organizzate, anzi. Però la quantità di tavoli a disposizione di Modena, in proporzione alle aree commerciali è davvero spropositata. Solo a Gen Con ne ho visti di più (ma si sa che negli USA tutto è <i>HUGE</i>).<br />
Eppure questa fiera più di ogni altra suscita polemiche e malumori nei giocatori. Anche dal vivo ho sentito con le mie orecchie, in diverse occasioni, alcune persone dire che non sapevano se ci sarebbero tornate perché non erano riuscite a giocare a quello che volevano.<br />
Tutto ciò da una parte mi fa riflettere sulla distanza che ho io, come addetto ai lavori, rispetto ai giocatori più appassionati (come avevo già scritto in <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2013/11/un-po-di-sana-invidia.html">questo vecchio post</a>). A me la fiera sembra bellissima e sono convinto che sia lo stesso per un gruppo di visitatori occasionali che, molto probabilmente, troveranno un tavolo a cui sedersi per provare qualcosa di ancora sconosciuto. Ma <b>mi rendo conto che chi già ha consumato montagne di giochi a casa o in associazione ci vada con un altro spirito: provare le ultimissime novità per loro è fondamentale e non poterlo fare è frustrante. </b>Dall'alto del mio scranno sulla Post Scriptum Tower non me ne ero reso conto fino in fondo, ma <b>è innegabile che il problema ci sia e che chi si lamenta abbia valide ragioni per farlo.</b><br />
E stavolta non do neanche la colpa al mercato ipertrofico, perché<b> penso che sia perfettamente normale che tante nuove uscite si concentrino in occasione delle fiere più importanti.</b> Succedeva anche dieci anni fa e succederà ancora a lungo, in questo e in altri settori.<br />
<b>Dall'altra parte, però, è anche normale che ciò accada: le fiere per un editore sono occasioni soprattutto di promozione</b>, perché raramente si va in pari con le spese (ci sono eccezioni, ovviamente: per alcuni piccoli soggetti o per alcuni <i>grandi-ma-specializzati-nelle-vendite-sottocosto</i>, sono ottime anche a livello economico, ma non stiamo a parlarne qui) e sarebbe folle non sfruttarle per lanciare nuovi prodotti, a maggior ragione se organizzatori illuminati come quelli di Play permettono di avere tantissimi tavoli a disposizione per farli provare.<br />
Quindi è un cane (o un Uroboro. Vedi sopra) che si morde la coda? Più una fiera è importante e più usciranno novità? E più gente ne sarà attratta, meno posto ci sarà per provarle?<br />
Beh, secondo me sì, a dire il vero. Non vedo grandi soluzioni.<br />
Però qualcosa si può fare, ed è <b>dare seguito alle fiere nelle settimane successive, frequentando negozi o associazioni che abbiano a disposizione copie dei giochi in questione.</b> Dopotutto, l'eccessivo affollamento può essere un problema, ma è anche sintomo di un grande numero di appassionati sparsi per tutta Italia e allora perché non approfittarne?<br />
<b>Il nostro hobby è <i>di società</i> per definizione. Uscire e andare a cercare altre persone con cui giocare è e resta uno dei punti cardine per goderselo in pieno.</b><br />
<br />
So che per alcuni di voi questo consiglio non vale granché e che continueranno a essere insoddisfatti della situazione e, come scritto sopra, vi capisco. So che siete giocatori che già frequentano associazioni e negozi e che già sono aggiornatissimi su tutto e mi rendo conto che per voi la fiera è principalmente un momento per comprare (o vendere o scambiare) giochi e soprattutto per provare le ultime uscite, ma penso che viverla <b>solo</b> così sia un peccato. La fiera è anche altro: possibilità di giocare dal vivo con gente con cui avete passato ore a scrivere online (anche a un gioco vecchio, perché no? Ce n'erano tantissimi validi nella ludoteca della <a href="https://www.facebook.com/LaTanaDeiGoblin/">Tana dei Goblin</a> che è un altro dei punti di forza della fiera), assistere alle conferenze, conoscere autori e disegnatori, o anche solo guardare un altro gruppo al tavolo, per iniziare a vedere i materiali di un gioco o impararne le regole per quando, finalmente, ci potrete mettere le mani sopra.<br />
Più di ogni altra cosa,<b> la fiera è possibilità di aggregazione e, come detto sopra, di attività <i>di società</i></b>: anche solo insegnare un nuovo gioco a chi non lo conosce è soddisfacente e, soprattutto, è importante e permette di far crescere il nostro hobby. L'ho visto in prima persona in tante serate associative e continuo a pensare che valga sempre la pena farlo.<br />
Quindi lunga vita a Play e lunga vita a tutto il settore ludico di cui questa continua a restare una delle mie facce favorite.<br />
<br />
PS: alla fine il post più bello sulla fiera è stato <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157107828192456/">questo</a>, comunque :)</div>
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
Fiasco (gdr)<br />
Mythos (2)<br />
Flamme Rouge (4), con espansioni Meteo (4) e Peloton (3)<br />
Radetzky - Milano 1848 (3)<br />
No Thanks!<br />
Dice Forge<br />
Clank!<br />
Sagrada (2)<br />
The Game<br />
That's pretty clever<br />
Archipelago (gdr)<br />
T.I.M.E Stories - la spedizione Endurance<br />
<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-21922839926821137622019-03-23T10:46:00.000+01:002019-03-28T17:51:17.449+01:00Gennaio-febbraio 2019: recensori prezzolati dai poteri forti!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYQVoB4tjz-DZwxfz0UPr_Ku2esdOquwH1Hz7_ShyphenhyphenuEkS2XG1IIJaBAMo8HBuFdK0Pa8HSL9iaRnB3guVjpvASUM0NgR_LG4ITTX-HF-vjAfDEb7psSHjl79JQlzswvlRR5qndhxdaC9o/s1600/51334991_2063308610420064_5429409686635937792_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYQVoB4tjz-DZwxfz0UPr_Ku2esdOquwH1Hz7_ShyphenhyphenuEkS2XG1IIJaBAMo8HBuFdK0Pa8HSL9iaRnB3guVjpvASUM0NgR_LG4ITTX-HF-vjAfDEb7psSHjl79JQlzswvlRR5qndhxdaC9o/s320/51334991_2063308610420064_5429409686635937792_o.jpg" width="320" /></a></div>
Ah! Avrei voluto ricominciare a pubblicare post mensili, in questo 2019, ma davvero non è facile riuscirci con regolarità. Quindi, dopo gli ultimi due che hanno abbracciato 3 e 4 mesi, eccone un altro che parla sia di gennaio che di febbraio.<br />
Ma le cose sono destinate a cambiare!!! Sì, perché, come sapranno quelli che hanno letto <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2019/03/2018-partiamo-da-come-si-e-concluso_36.html">il blog di fine anno di Post Scriptum</a>, il team si è allargato ancora!<br />
L'ingresso di Elisa nel 2019 segue quello di Sara nel 2018 e di Tambu (come socio) nel 2017. Ciò è sintomo di uno stato di salute dell'azienda... O di una particolare incoscienza dei suoi capi. Lo vedremo!<br />
Elisa si occuperà principalmente della gestione dei canali di comunicazione, a partire dalla nuova <a href="https://www.facebook.com/LegendRaiders/">pagina Facebook del nostro prossimo gioco, Legend Raiders</a> che abbiamo aperto da poco. L'avete già mipiaciuta tutti? Forza! Forza! Correte a farlo, tanto io vi aspetto qui.<br />
<br />
Bene. Ora che siete tornati parliamo dagli eventi, iniziando col dire che anche in questi due mesi sono proseguiti gli Slow Days organizzati con l'associazione ludica <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>, di cui faccio parte. Abbiamo anche tenuto l'assemblea annuale e i soci sono molto contenti di questa iniziativa, che mi piace molto e mi permette di passare giornate solo a giocare, senza dover playtestare ogni <strike>dannat</strike> benedetto lunedì.<br />
<br />
Poi che dire: fra gli eventi a cui abbiamo partecipato come Post Scriptum spicca ovviamente la fiera di Norimberga, ancora una volta senza stand, ma ancora una volta strapiena di appuntamenti. Probabilmente, vista la volontà di espansione dell'azienda, sarà stata l'ultima volta che facciamo così, ma ammetto che un po' mi diverte correre qua e là e incontrare gente in giro.<br />
Solo che, spoiler sulla vita da editore, se vai in fiera da solo poi ti serve qualcuno da lasciare in stand quando vai a fare appuntamenti altrove e quindi serve un team.<br />
Ma ora un team ce l'abbiamo, quindi, qui lo dico e qui (non) lo nego, l'anno prossimo stand (probabilmente)!<br />
<br />
L'altro evento a cui abbiamo partecipato è stato <a href="https://www.facebook.com/events/201032637500846/">Play on Board</a>, a Grugliasco. Questa manifestazione si propone di essere l'erede di GiocaTorino, che si teneva alla galleria del Lingotto fino a pochi anni fa. In effetti ci è sembrata ben organizzata e piena di gente. Abbiamo fatto giocare principalmente Radetzky, che è ambientato in un'altra città, ma è piaciuto anche ai piemontesi, evidentemente.<br />
<br />
Nello stesso weekend sono anche stato alla <a href="https://scuolaholden.it/">scuola Holden</a> per tenere una lezione al Training Camp "Progettare giochi da tavolo" di Andrea Chiarvesio e Alessandro Avataneo, come abbiamo detto <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2019/02/una-giornata-in-cattedra.html">qui</a>.<br />
Una bella esperienza che mi piacerebbe ripetere, senza dubbio.<br />
<br />
<b>E veniamo quindi all'evento a cui NON abbiamo partecipato.</b><br />
Merita un paragrafo a sé perché è stata la prima volta in 15 anni ed è stato strano leggere gli aggiornamenti su Facebook senza essere lì.<br />
Della nostra assenza a IDeA G 2019 avevo già parlato <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2019/01/ma-cosa-fa-un-editore-tutto-il-giorno.html">qui</a>, ma ci tengo ancora a ribadire che <b>è stata una scelta difficile e sofferta, ma comunque inevitabile e di cui non sono pentito.</b><br />
Abbiamo un sacco di lavoro davanti e dobbiamo concentrarci su di esso al massimo!<br />
<br />
A questo proposito ecco<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li>Ovviamente, all'inserimento di Elisa e alla pianificazione delle attività social sulle varie pagine a noi collegate, in primis quella di di Legend Raiders.</li>
<li>Al nuovo sito, che spero sarà online il più presto possibile.</li>
<li>Alla preparazione della fiera di Norimberga, in particolare ai <i>mock up</i> dei nuovi giochi da presentare. Un lavoraccio!</li>
<li>Ai test di Masamune (che probabilmente non si chiamerà così), che ormai sono praticamente finiti e, soprattutto, alla ricerca del suo disegnatore.</li>
<li>A qualche gioco promozionale, di cui abbiamo sempre richiesta.</li>
</ul>
<b style="font-size: x-large;">Cosa hanno detto di noi</b><br />
<ul>
<li>Si è parlato di Wendake al minuto 49:15 del <a href="https://dunwichbuyersclub.it/episodio-89-the-lost-expedition-volfyrion-preview-wendake-big-trouble-in-little-china/?fbclid=IwAR3VK6kOwb8rvd2kNpO8ArkitPFY7HDVALK8bVhIxtfI3h3wcsxzmCkz2L4">podcast dei ragazzi del Dunwich Buyers Club</a>...</li>
<li>...che gli hanno anche dedicato <a href="https://www.facebook.com/dunwichbuyersclub/posts/2232633710334358?__tn__=C-R">un post su Facebook</a>, in cui hanno messo per iscritto alcune loro impressioni.</li>
<li>Sempre Wendake è il protagonista di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=NtsCSZdgDMQ&feature=share&fbclid=IwAR3W9lmT1aYv4bnLRWXDsRHiP_RGP1ortJtBKtLPpduqALdFPdCuA-_Uafs">questo video</a> del Cercatore di Perle!</li>
<li>Gioconomicon ci ha incontrati a Norimberga e ha dedicato <a href="http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=9761&title=spielwarenmesse-di-norimberga-2019-videoreportage-parte-7&fbclid=IwAR0CN3_L1r90PgSxUe7BloSAm7B5fXDtU0k569L4a7YAzgHEvL2Bwap_Xk0">un breve video</a> e <a href="https://www.facebook.com/gioconomicon.iltuoludicoquotidiano/posts/2063309000420025?__xts__[0]=68.ARAcCYOyjxjp3cvo4m2T-FZZ12z5TJpVsN2hB0gL68RYoE29volOcs-QwjQ8JWO3KeIkxxfuUS_be-Ry0yaVR9cmknHpRM4AZWyhw12lrjwbaXVn6zfAxJetO19QGTXvy-p5CntaXcd-2CzwVXjilc3ww1ZkD8WmUPO2Rwv0Mq9lQwJa_SFPaAn0HF0wmmpI20PNtAGD-8NJ7OelGnslfkI8rE7fvVVNwKCu5slj5QiUhJV_FRlgOYFjacbv3GWV02RxyVU1iixxQ8essU8GJK_ab-uy3OaKJxo3TtixZFcLavfVLBzDxhI-2nJXA58yKSBtvzj6AzIs3tmFATi0nE9SyBuulPtFDqfiUZQ0iWZ6MJFvC5f9u0mBvdWwvY0I7o41fMSe3hU8PYobHM2hP_ygP5gccbIY33EEdcSnreAIYr8nqNwOiWzEi1dNMSIDzgHJXTQnmVOXzsAlCG_e3u8JqZ-Xi42jwJGNaU0qpj1YuPEfPn84JqEj&__tn__=C-R">alcune foto</a> a Legend Raiders...</li>
<li>...e anche <a href="https://www.facebook.com/gioconomicon.iltuoludicoquotidiano/photos/a.716747341742871/2063911553693103/?type=3&theater">una a Masamune</a>!</li>
</ul>
Dulcis in fundo, ben tre recensioni di Radetzky, tutte positive!<br />
<ul>
<li>Quella di <a href="http://www.gioconauta.it/2019/02/radetzky-recensione/?fbclid=IwAR0qwtP_tck6OqXM-Mtm-EfO80vdxeqp-b3mc8-NxiZ4ul6HQoCyr8LG_Qw">Gioconauta</a>,</li>
<li>Quella di <a href="http://www.balenaludens.it/2019/radetzky/?fbclid=IwAR04hayhQai_GKNUwpR6b08kCV5v13zj9Pyy2yixVXbErlV9XZB-6B7XzAo">Balena Ludens</a></li>
<li>E quella di <a href="https://www.nerdgames.it/boardgames/radetzky-milano-1848-recensione/?fbclid=IwAR05FJ3dZ1mkIqgjPEWgYAakrTBhfZsB4sBDQPN93iTBAyMCfyRHqE_GGak">NerdGames</a></li>
</ul>
Inoltre, è uscita la versione francese di Kepler-3042, sempre a cura di Renegade, in una bella scatolona quadrata. Eccola <a href="https://www.facebook.com/AsgardRouen/photos/a.941801945933056/2037322659714307/?type=3&theater">qui</a>!<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
Il post da cui parto questa volta è <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157043402222456/">questo</a>, a cui se ne affiancano in realtà mille altri.<br />
L'argomento è uno di quelli che ciclicamente tornano a far parlare ed è giusto che finalmente lo affrontiamo anche qui, sul blog più puntuale e aggiornato del web.<br />
Ora... Sul perché esistano così poche recensioni negative si è già scritto moltissimo, ma possiamo semplificare raggruppando i fiumi di inchiostro elettronico in queste tre motivazioni:<br />
<ol>
<li>I recensori lo fanno per passione, quindi se provano un gioco che trovano brutto tendono a non parlarne perché per recensirlo dovrebbero provarlo tante volte e nessuno ha voglia di giocare tante volte a un gioco brutto.</li>
<li>I recensori non fanno recensioni brutte perché temono che gli editori smettano di regalar loro le scatole.</li>
<li>I recensori sono pagati dagli editori per parlare sempre bene dei giochi.</li>
</ol>
<div>
<b>Sulla n.1 non ho molto da dire: </b>basandomi sulla conoscenza che ho dei vari recensori italiani, direi che è senz'altro vera. Di norma tutti sono concordi nel dire "se un gioco non mi piace lo capisci dal fatto che non lo recensisco" e trovo che sia una cosa normalissima. Se un recensore vuole essere autorevole deve giocare parecchie volte al gioco che non gli piace, per motivarne la stroncatura, e sinceramente, per una cosa che fa gratis solo per passione, perché una persona dovrebbe dedicare il proprio tempo giocando e rigiocando a qualcosa che non le piace?<br />
Poi per carità, immagino che ci sia gente che scrive le sue opinioni su un gioco dopo averci giocato una volta sola: io stesso ne ho sorpresi alcuni che traevano conclusioni negative basandosi su regole applicate male, avvenimenti figli di strategie insensate ecc. E tutte le volte non mi sono mai tirato indietro dal farlo notare nei commenti. Non so quanto le mie osservazioni possano effettivamente influire sulla reputazione del recensore, ma come capisco io che ci ha giocato giusto una volta, spero lo capiscano anche gli altri.<br />
Poi va beh, qualcuno che ha provato a fare blog che parlassero male dei giochi c'è stato, ma<br />
<i>FLAME MODE: ON</i><br />
Non vorrete mica dire che le recensioni de <a href="http://www.ilpuzzillo.com/">Il Puzzillo</a> erano affidabili e prenderlo come esempio di informazione ludica? Suvvia!<br />
<i>FLAME MODE: OFF</i></div>
<div>
<br />
Discorso teoricamente diverso è quello che riguarda i giornalisti, che in quanto tali si presume che siano pagati dalla testata per cui scrivono. In questo caso però, di norma si tratta di appassionati che sono riusciti a dedicare articoli o rubriche sui giochi in riviste generaliste... E non vorrete mica che ci mettano quelli brutti? È normale che scelgano i loro preferiti, no?<br />
<br />
<b>Anche riguardo alla n. 2 non c'è molto da aggiungere:</b> è legittimo pensare che un blogger possa ragionare così e tutto sommato non ci vedo niente di male, anche perché non credo si possa scindere questa seconda motivazione dalla prima. Immagino infatti che se un gioco non piace a un recensore, preferisca dire all'editore che non lo recensirà per i motivi sopra descritti e, in aggiunta, per non indispettirlo. In carriera a me è capitato una sola volta che un blogger mi dicesse che non voleva fare la recensione di un gioco perché non gli piaceva (si trattava di Kepler-3042... E la storia gli ha dato torto! :P ) e devo dire che non mi ha dato fastidio, anche se ovviamente non ero d'accordo con lui. Anzi, mi ha fatto piacere che abbia scelto di non recensire e si sia preso la briga di scrivermene le motivazioni. Poi in cuor mio penso che se avesse giocato qualche altra partita avrebbe capito che in realtà è un bellissimo gioco, ma almeno non ha fatto uscire un post affrettato :)<br />
<br />
<b>Veniamo però alla motivazione n. 3, che è quella su cui c'è più ciccia di cui trattare!</b> I recensori sono prezzolati dagli editori? Risposta breve: <i>"da noi sicuramente no"</i>. Risposta lunga: qui sotto.<br />
Iniziamo col dire che la maggior parte dei canali di recensioni video offre servizi a pagamento, anche se di norma dicono se è una <i>"marchetta"</i> subito all'inizio del video. Ai fini di una campagna Kickstarter è molto utile avere pareri esterni e anche noi abbiamo pagato più di una volta per averli, ma, appunto, è una cosa palese.<br />
Al di fuori di questa particolare tipologia, però, non ci è mai capitato di pagare un recensore: ad alcuni abbiamo effettivamente dato scatole omaggio, ma di norma le diamo a prezzo ridotto. Addirittura, alcuni se le sono comprate per conto loro e poi hanno semplicemente pubblicato il pezzo in totale autonomia.<br />
In rari casi è capitato che qualcuno mi facesse leggere l'articolo prima della pubblicazione, ma di norma questo non succede (in quelle occasioni ho sempre fatto correzioni di natura puramente tecnica, quando necessarie, senza mai dire nulla in merito alle opinioni espresse).<br />
Quindi, basandomi sul mio caso personale, direi che i recensori non sono pagati dagli editori.<br />
<i>"Eh sì, Mario, ma chi ti credi di essere a poter parlare per tutti? Voi di PS siete solo pesci piccoli, ma chissà i Poteri FortiTM là fuori cosa fanno!"</i>, starete a questo punto pensando voi.<br />
Ora, al di là del fatto che non mi piace che mi diate del <i>pesce</i> e chi mi conosce sa perché, non posso che dire che ovviamente ciò è senza dubbio possibile. Anche alcuni addetti ai lavori lo sostengono, a volte con veemenza, e nessuno si sorprenderebbe della cosa: dopotutto le grandi ditte fanno girare un sacco di soldi e hanno sicuramente a libro paga qualcuno che si occupi della loro immagine pubblica (come detto prima, abbiamo appena preso una persona anche noi!) e non è impensabile che abbiano rapporti privilegiati con gli <i>influencer</i>. <b>È ciò che accade in generale in tutti i settori. Anzi, là dove i fatturati sono ben più alti, i blogger più famosi fatturano cifre da capogiro</b> (ricordatevi sempre che Fedez è quello povero, nella coppia).<br />
Quindi, se da un lato può essere vero, come si dice nei commenti, che i blogger possono quantomeno subire una <i>sudditanza psicologica</i> nei confronti delle grandi case o ricevere trattamenti di favore (quando non addirittura compensi sottobanco), dall'altro è normalissimo che le recensioni positive siano molto di più di quelle negative, per i motivi sopra detti e non serve stare a scomodare complotti misteriosi.<br />
Forse a volte è solo una questione di gusti: per esempio, sempre nei commenti si cita <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/137297/rise-augustus">Augustus</a> come gioco brutto definendolo "nient'altro che una tombola", mentre io, come detto <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2013/08/a-luglio-2013-ho-giocato-a.html">in questo vecchiiiiiissiiiiiimo post</a>, lo trovo geniale e lo propongo spessissimo nelle serate di divulgazione. Il mio parere personale, in questo specifico caso, è che <b>quelli che l'hanno giocato una sola volta siano i commentatori che lo denigrano e non i recensori che ne parlano bene.</b><br />
Ovviamente, i gusti sono gusti e a ognuno può piacere ciò che gli pare, ma il mio parere <i>tecnico</i> è che le differenze rispetto alla tombola siano evidenti e chi dice che non le vede, semplicemente ha tratto una conclusione affrettata. Non a caso, in tante partite fatte, ho sempre visto vincere chi aveva giocato meglio*.<br />
<b>È un vecchio argomento anche questo, più volte affrontato in tanti post. Con così tanti giochi sul mercato, raramente si dà una seconda chance a un titolo che non ha convinto in pieno la prima volta, ma ciò non significa necessariamente che tutti quelli che lo incensano si sbaglino. </b><br />
A questo proposito, vi saluto segnalando <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10157045004477456/">un altro post</a> in cui si chiede cosa effettivamente sia un gioco brutto :)<br />
<span style="font-size: xx-small;">(*) di norma io! :P</span><br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b></div>
<b><br /></b>
<b>Gennaio</b><br />
Pandemic: la caduta di Roma<br />
Cryptid<br />
Tokyo Highway<br />
The Long Road<br />
Flamme Rouge (9) con espansioni Peloton (3) e Meteo (8)<br />
<br />
<b>Febbraio</b><br />
Flamme Rouge (4) con espansione Meteo (4)<br />
Fjords<br />
Pandemic: la caduta di Roma<br />
<div>
Robin (2)</div>
<div>
T.I.M.E. Stories: La profezia dei draghi</div>
<div>
The Game</div>
<div>
Soqquadro<br />
Mythis</div>
<div>
Heimlich & Co.</div>
<div>
Terraforming Mars</div>
<div>
Radetzky - Milani 1848</div>
<div>
Downforce</div>
<div>
Lady Blackbird (GDR)</div>
<div>
<br /></div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-26813089149915407942019-02-22T11:44:00.001+01:002019-02-22T12:11:50.908+01:00Settembre-dicembre 2018: perché non si ristampano i giochi introvabili?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAC9tiHgNoOhpC6wbg1e79OuejYz-PUPHswW3tgpijEhVq_2I1YH7p72Kh7mhRcLKjwMcRiWXNemb1WkHdtIpoajXiR3c8TJDEhsNM7_ttFPe0nfWeVIc4h7RzWwcGY8KJdtgsuMPLoDQ/s1600/44867703_2116894011957744_4643745191923023872_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAC9tiHgNoOhpC6wbg1e79OuejYz-PUPHswW3tgpijEhVq_2I1YH7p72Kh7mhRcLKjwMcRiWXNemb1WkHdtIpoajXiR3c8TJDEhsNM7_ttFPe0nfWeVIc4h7RzWwcGY8KJdtgsuMPLoDQ/s320/44867703_2116894011957744_4643745191923023872_o.jpg" width="320" /></a>Come promesso nei precedenti post, proseguiamo il recupero dei mesi perduti e parliamo di un intero quadrimestre, in cui sono successe tantissime cose, che mi toccherà sintetizzare all'osso.<br />
Niente foto della mia settimana di vacanze in Sardegna, quindi. Mi spiace perché sono davvero belle :P<br />
<br />
Partiamo come al solito dalle mie esperienze in campo associativo, su cui ci sono alcune cose da dire.<br />
La prima è che, dopo 8 anni nel consiglio dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a>, non mi sono più ricandidato per il rinnovo e di conseguenza ne sono uscito.<br />
Lo stesso hanno fatto altri due consiglieri e il motivo è che finalmente, dopo qualche anno in cui ci sentivamo sostanzialmente forzati ad andare avanti, abbiamo visto che c'erano tanti nuovi giovani entusiasti e vogliosi di entrare al posto di noi anziani. Il nuovo consiglio mi piace molto e sono davvero fiducioso per il futuro.<br />
<br />
L'associazione di cui resto invece consigliere, o più precisamente, vicepresidente, è <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>, che in questi quattro mesi è stata parecchio attiva. Anche qui l'ingresso di figure nuove avvenuto a inizio 2018 ha dato nuova linfa alla voglia di organizzare cose nuove (in questo caso si è trattato di un allargamento da 5 a 7 consiglieri, proprio per fare posto a persone che avevano voglia di darsi da fare). Oltre ai consueti <b>Giochi dell'Uva</b> di settembre, infatti, svoltisi un po' in sordina a causa del tempo non troppo brutto per annullarli ma neanche sufficientemente bello per invogliare la gente a uscire di casa, abbiamo iniziato a organizzare delle giornate di gioco mensili, chiamate <b>Slow Days</b>, che hanno permesso di giocare dalla mattina alla sera e, soprattutto, di unire sia gli appassionati di giochi da tavolo sia quelli di wargames nello stesso luogo. La cosa sta piacendo e intendiamo portarla avanti per tutto il 2019.<br />
Infine, durante i weekend di dicembre, abbiamo messo in atto i <b>Giochi alla Grande</b>, ovvero quattro gazebo con versioni giganti di altrettanti giochi da far provare ai passanti. I titoli scelti sono stati Viva il Re, La Boca, Onitama e Ricochet Robots, perché li abbiamo ritenuti particolarmente adatti alle necessità divulgative che avevamo. La risposta è stata decisamente soddisfacente, con tanta gente che si è fermata nonostante il freddo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYIQdy9vNEgOf-21XWAJAE8Acgmu6r23S87fJ_HD-Z6VV0yYuDFS7DChSKTA5UEytIP-QYzg6A6z7ke1g7V8H9Bd4hAS61z1_Iv9XizEgFCyhunSDxV9YIGK7um7kSqsYG1XYEUEsotog/s1600/921.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYIQdy9vNEgOf-21XWAJAE8Acgmu6r23S87fJ_HD-Z6VV0yYuDFS7DChSKTA5UEytIP-QYzg6A6z7ke1g7V8H9Bd4hAS61z1_Iv9XizEgFCyhunSDxV9YIGK7um7kSqsYG1XYEUEsotog/s400/921.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiab5q08ugBUc1GIkL0hajsnoI1oF3JlBj15uacUtwPklNOA6OkkVI6esCVh7msbh2V_psan5wGMJYvJaCj-XerrXOvAdXBnQWfAkEO57f8c4-t0HGINsHMEyGxriOT1P8TXNVjp1nquiE/s1600/918.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiab5q08ugBUc1GIkL0hajsnoI1oF3JlBj15uacUtwPklNOA6OkkVI6esCVh7msbh2V_psan5wGMJYvJaCj-XerrXOvAdXBnQWfAkEO57f8c4-t0HGINsHMEyGxriOT1P8TXNVjp1nquiE/s400/918.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Giochi dell'Uva (con clima uggioso)</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilidYph-SO7GQ6CPGd2oMc-RopEMAP-HFl-DfLNS43svKbKq9Ub9qW3IVx9lHtQz-4dIIweYLcIS_OZQqB6kVNELGTxxsz_5e_1YDi7q5o2zM7OB-7mD4h-_BosBqHAn9LtCMOGgMlnt0/s1600/47221073_1998390153540269_4326258443443765248_n.jpg" imageanchor="1" style="font-size: medium; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilidYph-SO7GQ6CPGd2oMc-RopEMAP-HFl-DfLNS43svKbKq9Ub9qW3IVx9lHtQz-4dIIweYLcIS_OZQqB6kVNELGTxxsz_5e_1YDi7q5o2zM7OB-7mD4h-_BosBqHAn9LtCMOGgMlnt0/s400/47221073_1998390153540269_4326258443443765248_n.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Giochi alla Grande</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW1NkymCY4AOqNbYmlRt1ZAsm5CRbtO4CvoCbuAXfKs6I-NkqoMh7amO_OQ6JEKvHEzsFEP3TXeSEAvQ5WcFj5mqVZSoM-jdMT-l8M5cBdKkHcNkwx6Fioe6q97RyViwbPbTU6ehAF8Gc/s1600/50276841_2068997159812901_8899465596463218688_n.jpg" imageanchor="1" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW1NkymCY4AOqNbYmlRt1ZAsm5CRbtO4CvoCbuAXfKs6I-NkqoMh7amO_OQ6JEKvHEzsFEP3TXeSEAvQ5WcFj5mqVZSoM-jdMT-l8M5cBdKkHcNkwx6Fioe6q97RyViwbPbTU6ehAF8Gc/s400/50276841_2068997159812901_8899465596463218688_n.jpg" width="300" /></a></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUsIHDcV2VMEieE8rrVwPGwOsRaJj4eh4TJAXErGvNa2ZXIWtkB5fH84Ue0MW6SjqUaX8uu8ejN_WMHCkXLj7Y_JMdX7f4A0CP5pRM6ICCg-heOG-6uciA7oUcQRbOXbpXgeEYzK1CfgU/s1600/50500540_2068996983146252_8762527822724988928_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUsIHDcV2VMEieE8rrVwPGwOsRaJj4eh4TJAXErGvNa2ZXIWtkB5fH84Ue0MW6SjqUaX8uu8ejN_WMHCkXLj7Y_JMdX7f4A0CP5pRM6ICCg-heOG-6uciA7oUcQRbOXbpXgeEYzK1CfgU/s400/50500540_2068996983146252_8762527822724988928_n.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Slow Days</i></td></tr>
</tbody></table>
E veniamo quindi agli eventi a cui abbiamo partecipato come Post Scriptum, quindi!<br />
<br />
Accennavo a una settimana di vacanza in Sardegna. Chi mi conosce si sarà stupito di questa scelta, ma in realtà il motivo ufficiale era organizzare a <a href="https://www.facebook.com/montiferruplay/">Montiferru Play</a>, una convention organizzata, fra gli altri, dai ragazzi di <a href="http://www.demoela.com/it/">Demoelâ</a>. Molti bambini, molte famiglie e qualche prototipo interessante. Non metto foto proprio perché sono tutte strapiene di minorenni :)<br />
<br />
Siamo poi ovviamente stati a <b>Essen</b>, dove abbiamo riconfermato lo stand da 40 metri quadri dell'anno scorso. Wendake: New Allies è andato oltre ogni più rosea previsione. Avevamo portato un sacco di copie e le abbiamo finite venerdì! È una sensazione dolceamara, perché da un lato è bello vendere tutto, ma dall'altro è frustrante dover dire di no alla gente che lo vuole comprare :(<br />
Per il resto, solita bella fiera, con una cinquantina di appuntamenti, un sacco di corse qua e là e un team di una dozzina di persone a far andare avanti l'area demo e vendita.<br />
Anche Radetzky ha avuto risultati soddisfacenti: il gioco era stato molto poco pubblicizzato, ma ha comunque avuto i tavoli sempre pieni e quasi tutti coloro che lo giocavano poi lo compravano. Bene!<br />
<br />
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvQLjW7VuEs1K4DGUJaWtLIJabN0bOPix67aYfxGDNTBH_nLfvLATvf6h9AmAazupUpDgwTQ2WjEo87avOhqPf8m3SzPVNu66xr3BLPfB68pt9snP6PEd-epoN8y86octe11QKQkUAFxY/s1600/44896255_2116894095291069_2482481588030406656_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvQLjW7VuEs1K4DGUJaWtLIJabN0bOPix67aYfxGDNTBH_nLfvLATvf6h9AmAazupUpDgwTQ2WjEo87avOhqPf8m3SzPVNu66xr3BLPfB68pt9snP6PEd-epoN8y86octe11QKQkUAFxY/s400/44896255_2116894095291069_2482481588030406656_n.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2y6BxWPIpc8Eh9SQJTN8OB9JWccdNEFEOP2HmSJBnPpUEGge3JYEvhsf9SfRuDOo0rIGb7IVkndthyIT57QfHNBwkA3SZTb4SvHJNzhC5VaYM9d0316LwTyr5_DrUtm64u_nACSWZNjQ/s1600/44862218_1607444519360369_7670526718360158208_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2y6BxWPIpc8Eh9SQJTN8OB9JWccdNEFEOP2HmSJBnPpUEGge3JYEvhsf9SfRuDOo0rIGb7IVkndthyIT57QfHNBwkA3SZTb4SvHJNzhC5VaYM9d0316LwTyr5_DrUtm64u_nACSWZNjQ/s400/44862218_1607444519360369_7670526718360158208_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Neanche il tempo di riposarsi e subito a <b>Lucca</b>, dove avevamo due tavoli demo in area Raven. Anche qui entrambi i giochi hanno riscosso un ottimo successo.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQjcuEPs0NyE-1pJm-Z_wWKj0lSbM0vyyijHcRPn0Dnc3uLVRGVxENgZ1zxIfXI3ctRjtwtt_nqJrLXCrLKhU-R8OqDuYY3vl8ASLHtirUbHww6gc6t19dIbcJ9F6n7ZHO3n1Lu11hm4c/s1600/45299034_1621389424632545_8806494084379181056_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQjcuEPs0NyE-1pJm-Z_wWKj0lSbM0vyyijHcRPn0Dnc3uLVRGVxENgZ1zxIfXI3ctRjtwtt_nqJrLXCrLKhU-R8OqDuYY3vl8ASLHtirUbHww6gc6t19dIbcJ9F6n7ZHO3n1Lu11hm4c/s400/45299034_1621389424632545_8806494084379181056_n.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
<br />
Per finire, prima volta per noi a <b>G! come Giocare</b>, dove abbiamo portato Radetzky insieme a Gran Milàn, l'altro gioco dedicato alla città prodotto con Demoelâ. Personalmente mi ha fatto piacere vedere famiglie e bambini dare la caccia agli Austriaci divertentendosi e apprendendo il gioco con facilità.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgznq9ouZWidIJE-caeOkvrFDb9ATkKxCHWPr99XQu_xJjQKEtuJnnT-oQcj-i0GtouqhoAHuqKKdshRrdhat_F3RPrI1MifCfjmYl_9yIiiZ4wKcTmCLyKuriAKnONuSKXk5O678SezsA/s1600/46893009_2136404056673406_4116812267310284800_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgznq9ouZWidIJE-caeOkvrFDb9ATkKxCHWPr99XQu_xJjQKEtuJnnT-oQcj-i0GtouqhoAHuqKKdshRrdhat_F3RPrI1MifCfjmYl_9yIiiZ4wKcTmCLyKuriAKnONuSKXk5O678SezsA/s320/46893009_2136404056673406_4116812267310284800_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li>Beh, all'allestimento del nostro stand a Essen, ovviamente. Abbiamo confermato i 40 mq dell'anno scorso e preparato nuove grafiche per Radetzky e Wendake: New Allies. Inoltre, abbiamo migliorato la disposizione delle aree ufficio e magazzino per poter svolgere i circa cinquanta appuntamenti previsti nel modo più confortevole ed ergonomico.</li>
<li>Alla realizzazione di grafiche e mock up dei giochi 2019 e 2020 da portare in fiera.</li>
<li>Alla finalizzazione e all'uscita di alcuni giochi promozionali (in primis Gran Milàn e la nuova versione di TorinoXXL, ma non solo). </li>
<li>Al gioco <a href="https://www.ilgiardinodeilibri.it/cartoleria-e-giochi/__w-dislessia-gioco-sinonimi-contrari.php?fbclid=IwAR1YUlQD0dpt20nuP8jYI_lF7TzZ0PoeL1vc5Urpm0Hp6-PHy14f5VBXnug">W la Dislessia</a>, che è sì anche lui un prodotto promozionale, ma gli dedico un punto a parte perché tratta di un argomento delicato e vorrei dargli maggiore risalto.</li>
</ul>
<br />
<div>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
Beh, in quattro mesi hanno detto un sacco di cose, quindi sarò super sintetico:</div>
<ul>
<li><a href="https://lecronachedelgioco.blogspot.com/2018/12/il-cronachino-doro-2018.html?m=1&fbclid=IwAR2QOkKSVB-m9VUR3HE564WsHHLIBbDWTzOkhVm-RF7M7Q2G5JVs1OE-dh4">Le Cronache del Gioco assegna le sue preferenze per il 2018</a> e, fra tanti giochi, menziona un'espansione. Indovinate quale?</li>
<li>Le Recensioni di Chiara pubblica <a data-ft="{"tn":"-U"}" data-lynx-mode="async" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fyoutu.be%2FCKQOAWFE17M%3Ffbclid%3DIwAR12eFPSqU-13Y_tZuL-2wwltyhgNSi0h8BIcZ_U3sdttb1S8wcd9Snofnc&h=AT0NZok_vhmNDLTohAu3BM9doJm2B6zQjV29rexcB2Spa6v-IkNl7cVxnZHgMfhHdDmXdqiXLjrZk0y7zOlf0RCJxemN8ZI-M5uqbkax5g6GeBMrJy69ulAm_rCVOTOhv2zOz8dCndrpPUqoym2J2X0w9q1jStAmnFPiQNAHJHG5mq8T-N_bcM_ACioc0jgy83RGcCloVIL22FJ13HDvELqWOBsSYlxNgGJGz_WQgk-b-9IwKCkm2aRIX8hS42zoxcpqbldbLOUsNRoDvXdAPPgGJkYUAdW_A1Z8W_7AznUFyJ0RxcLFFxQhJDbGF4d-FkZBwK5eetV0eTXxS5ErpQByNcHtWzNclsK60nujBvGhNbuX_hf5NNv8Ol7kjpIe4PaRGTfnxAFUp80H5q-U8cqXdV1IxV088PMnQq4OGRS1BNvI8vI-yVoEsa5juZTJY7XEUIH-RwX_186-7QZ7hgewpNxs4RRZucSeB2pcA1uSfRobxM5V1Hs42FQMHVMH4ZqzIHT7zwIkP9HnPkzRn4vGIsjpcarG7-JIZeOMFaeAUiuzqk6yarUZOl3eXnf-8uX5sKyXTgIxqf7r4mtZDfFooMxu-Mh5gYhKEJEFKvi74TZKdgBlgwEn7fZSmHboXGV9H6vZru5YxCNF6XS5854lbtOan0jCxLE0lBZQym-8ehXD6xWhkjXhdruzDxFl6aTGPVMEYPMqpXAiibd_oWk1g3TynmC5oB7PdrwZYe-GxPLi4ohAO3ncLm0U3Zl_wruVLr4gMa1goQApr6nJ9gUBWjJELfYcPYZ_B_3D9u3Q3cJA5bstN4o3EKTIIshjGhUtJIiAZJw" href="https://youtu.be/CKQOAWFE17M?fbclid=IwAR12eFPSqU-13Y_tZuL-2wwltyhgNSi0h8BIcZ_U3sdttb1S8wcd9Snofnc" rel="noopener nofollow" style="background-color: white; color: #365899; cursor: pointer; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;" target="_blank">tutorial e opinioni su Radetzky</a>, parlandone decisamente bene.</li>
<li>Altro tutorial sullo stesso gioco è quello trasmesso in diretta dal <a href="http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=9705&title=boardgame-studio-radetzky-milano-1848&fbclid=IwAR3ujPN-GnByFbr2RqHlJlku3Ewft5Ok5Mo0r_emMfUfI0l1RZpq1FyP_14">Boardgame Studio</a> di Lucca, in cui il sottoscritto, evidentemente a corto di sonno, spiega le regole del gioco con tono particolarmente monocorde :(</li>
<li>Sempre in tema di pessime apparizioni, segnalo quella nello <a href="https://www.board-games.it/news/board-games-it-live-show-terza-puntata/?fbclid=IwAR3OMwFSxMWTMo1bViVoa0rhmC67HDtmuZPEYmkhZa-iA_aCeWZc6YXzV-U">streaming su Board-games.it</a>, non tanto per quello che dico (ossia, l'annuncio delle uscite di Essen e Lucca), ma per come appaio, visto che l'unico device che ero riuscito a far funzionare era un telefono che dovevo tenere in mano puntandomelo in faccia :)</li>
<li>La puntata de <a href="https://www.spreaker.com/user/drpbrock/il-dado-incantato-55?autoplay=true&fbclid=IwAR1Omb3mCM82djGnyGvlNrAOIZddXaKi9x61ImCoF30tnnpXVeRjE5u8-jo">Il dado incantato</a> in cui si cita, fra le altre, l'uscita di Radetzky.</li>
<li>La <a href="http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=9678&title=wendake&fbclid=IwAR3zqKwcQ4_IFEon3cG2pOkZZzpBy1G7dDeFW15Z-jk2oytEXqWfK1C2SOY">recensione di Wendake</a> a cura di Gioconomicon.</li>
<li>Una breve <a href="https://riverforgeproject.blogspot.com/2018/10/novita-autunnali-post-scriptum.html?fbclid=IwAR3TybPEnMeB2PGtADTByzOnhH7MOJX_fGw7SuwXChmBDt7nsA9LAkVlhoE">intervista sulle novità di Post Scriptum</a>, su River Forge.</li>
<li>La puntata di <a href="https://pinco11.blogspot.com/2018/10/recensioni-minute-radetzky-milano-1848.html?fbclid=IwAR0Fnvb9Xpnm6dYsEjRWyY92KAJPshnbti7wsshxGq49VXXLtbYQjXqqB5Q">Recensioni minute</a> dedicata a Radetzky.</li>
<li>L'<a href="https://geek.pizza/2018/09/20/anteprima-wendake-new-allies/?fbclid=IwAR11EwKbNP2w00QwAyT3_PctTOnenPuJ74ItI5eFl8fPdeoboL66pFvtTcA">anteprima di Wendake: New Allies</a> su Geek.Pizza...</li>
<li>...quella su <a href="https://www.gamelegends.it/274893/new-allies-anteprima-dellespansione-di-wendake/?fbclid=IwAR2bAn73sE2uksKqldhb88sW922dERkC8dHwTePxoOZbgGPaVPHMNKHFfzo">Game Legends</a>...</li>
<li>...e quella su <a href="https://lecronachedelgioco.blogspot.com/2018/09/anteprima-wendake-new-allies.html?fbclid=IwAR0mWsqF5bLexHbdmGwuSs62Q_AeKFJZ0yxnSgrq7npT6QwJhE6afh1COgw">Le Cronache del gioco</a>.</li>
<li>Il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=NHTfyDyRXl4&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2tAbPtbvVsb9Hetrmn5sTHB-XWoSAucds58bPM95YG2r4R7WbKJSi0Y0U">video di 3 things in 3 minutes su Wendake</a>. È in inglese, ma mi piace molto questa formula molto essenziale e sintetica.</li>
<li>E per finire, il video di Progetto Gaming in cui Danilo Sabia e Gabriel Cernuschi parlano della <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Ag9XLMr7HtI&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2jDgRZGlHRdNPJgoTD9PkEDSnC4PphaJI-vo0GXgXyjSL-FnLunwXbflc">storia dei Nativi americani che fa da ambientazione per Wendake</a>.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
Qualche polemica interessante ci sarebbe, a dire il vero, ma preferisco dare spazio a una riflessione che ritengo importante e che prende le mosse da <a href="https://boardgamegeek.com/blogpost/85073/one-print-era?fbclid=IwAR3Lj1nhTO3NpboG-RY7Vv9DSTRfP5OzvJp5wqsGU8-7YkQjo9JUk-Tw4LI">questo post</a> su Boardgamegeek di Ignacy Trzewiczek (sì, ho copincollato il cognome dal suo profilo, per scriverlo), editore di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgamepublisher/2726/portal-games">Portal Games</a>, nota casa editrice polacca con un sacco di ottimi titoli in catalogo.<br />
L'autore parte da un annuncio fatto dall'altra casa editrice polacca Lacerta, che si rivolge agli acquirenti dicendo <i>"questa è la lista di nuove uscite che non saranno mai ristampate. Se vi interessano, prendetele ora o mai più"</i>.<br />
Il post prosegue con la frase che più mi ha colpito: l'autore dice infatti che stava parlando con un suo amico dicendo che Lewis & Clark è uno dei suoi 5 giochi preferiti di sempre (e devo dire che piace tantissimo anche a me, come ho scritto <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2014/12/tiriamo-le-somme-novembre-2014.html">qui</a>) e l'interlocutore rispose che non l'aveva mai neppure sentito nominare.<br />
Il commento è tanto triste quanto vero (traduco letteralmente): <i><b>"Era ovvio che non l'avesse [sentito nominare]. Il gioco è stato pubblicato 5 anni fa. Nei giochi da tavolo è una decade. Mai ristampato, non più disponibile, perso nel tempo. Uno dei migliori giochi gestionali. Coperto dalle sabbie del tempo.</b>"</i><br />
L'autore poi prosegue citando una conversazione con un suo amico editore (di cui non fa il nome) che aveva un gioco attesissimo da tutti in uscita e che gli raccontava di averlo esaurito in un lampo, perché era davvero la <i>hit</i> del momento. È quindi corso a ristamparlo, ma fra il tempo per la stampa vera e propria, quello per la spedizione e quello per la distribuzione, gli è arrivato quando ormai non interessava più a nessuno, ritrovandosi così col magazzino pieno di scatole che nessuno voleva e perdendo un sacco di soldi.<br />
L'amara chiusura di Trzewiczek recita: <i>"è contro il mio DNA, è contro la mia filosofia, io amo i giochi che pubblico. Penso che Robinson Crusoe, Imperial Settlers, Cry Havoc, Tides of Time e altri giochi siano ancora validi oggi come lo erano 2, 3 o 5 anni fa. Mi sforzo e combatto. Negli ultimi mesi abbiamo avuto discussioni devastanti con i distributori riguardo alla ristampa di 51st State. Ogni giorno, ogni singolo giorno, riceviamo email da fan che chiedono se il gioco verrà ristampato. E ogni volta chiediamo ai distributori se intendono ordinarlo e la loro risposta è "No, grazie, non lo vogliamo". È un titolo vecchio, per loro. Non sono interessati a rimetterlo sugli scaffali, né lo sono i giocatori, che stanno già cercando la prossima luccicante novità. È l'intera industria che guarda solo le nuove proposte.</i><br />
<i>Non sto dicendo che l'industria sia malata e vada curata, ma sto dicendo che potrebbe necessitare di alcune vitamine, giusto per sicurezza. Lewis and Clark è uno dei migliori gestionali mai creati. E voi non lo giocherete mai, perché tutti preferiscono le luccicanti novità."</i><br />
<br />
Non ho molto da aggiungere a quanto scritto da Trzewiczek: è verissimo ed è un aspetto che abbiamo visto anche sulla nostra pelle. Le vendite di un gioco di norma si concentrano tutte nei primi mesi e dopo diventa sempre più difficile svuotare i magazzini. Anche noi, come lui, riceviamo continuamente richieste di ristampa dei nostri giochi (specialmente Florenza), ma è davvero difficile accontentare chi ci scrive, perché a fronte di una disponibilità economica forzatamente limitata, la stragrande maggioranza dei giocatori preferisce le novità alle ristampe.<br />
<br />
Peraltro, questo post mette l'accento anche su <b>uno degli aspetti più difficili della vita di un editore, e cioè decidere quale sarà la tiratura iniziale di un nuovo gioco.</b> Ovviamente abbiamo dei dati da cui partire, ma la verità è che una parte della decisione è sempre una questione di caso e di indole più o meno prudente: stampare troppo poco fa rodere le mani, perché se vendi migliaia di scatole in poche settimane, ti rendi conto che potresti venderne parecchie altre, se solo le avessi. Ma stampare troppo e avere merce ferma in magazzino è un problema enorme per un editore, come testimonia l'amico che Trzewiczek cita nel suo post.<br />
<br />
Ulteriore corollario: <b>per chi come noi fa giochi complessi e ci tiene ad averli molto ben curati e bilanciati, il problema della velocità di fruizione è doppiamente impattante, perché il mercato ci mette MOLTO meno ad assorbire un gioco rispetto a quanto ci mettiamo noi a farlo</b> e quindi a volte ci troviamo a dover saltare un anno, almeno per quanto riguarda i giochi più complessi (spoiler: sì, quello che sto cercando di dirvi è che non sono previste nuove uscite Placentia nel 2019).<br />
<br />
Sinceramente, trovo poco realistico l'invito a somministrare <i>vitamine</i> al mercato: <b>la tendenza a buttarsi subito sulle scintillanti novità durerà a lungo, secondo me</b>, perché le capacità produttive migliorano di anno in anno e i materiali saranno sempre più sfavillanti e attraenti.<br />
Certo, in uno scenario simile non tutti sopravviveranno, per via delle difficoltà elencate sopra, il che porterà forse, prima o poi, a una riduzione delle uscite, con conseguente riduzione della frenesia da gioco nuovo. Da parecchio tempo, ormai, si parla del mercato dei giochi come di <i>"una bolla che fra non molto scoppierà"</i> e personalmente ritengo che in un certo senso è necessario che ciò accada al più presto (anche perché, diciamocelo, non è che TUTTE queste nuove uscite siano poi davvero belle e divertenti da giocare). Può sembrare cinico aspettare che altri falliscano, ma ehi, è il capitalismo baby: non a caso fra le risposte al post c'è chi dice che è una dinamica comune a molti settori dell'intrattenimento.<i> </i><br />
E comunque c'è da vedere se il numero di editori che soccomberanno non sarà superato da quelli nuovi che si affacceranno nel settore.<br />
Insomma, è un bel caos. Per dare una replica finale al post su BGG, direi che probabilmente no, l'industria non è <i>malata</i>, ma sta vivendo una crescita molto problematica e incontrollabile, che non sappiamo dove porterà.<br />
Sostanzialmente, sta vivendo la sua adolescenza,<br />
E, come tutti sanno, l'adolescenza è un gran casino.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
<b>Settembre</b><br />
Tsuro<br />
Can't Stop<br />
Lorenzo il Magnifico<br />
Puerto Rico<br />
Azul<br />
Trax<br />
Jenga (2)<br />
Cranium Zigity<br />
Brick Party<br />
Coloretto<br />
Jaipur<br />
Sam Bukas Bande (2)<br />
Diamant (2)<br />
Clank!<br />
T.I.M.E. Stories: il caso Marcy<br />
<br />
<b>Ottobre</b><br />
Pandemic Legacy: stagione 1<br />
Welcome To...<br />
Coal Baron: the great card game<br />
Radetzky: Milano 1848<br />
Nome in codice visual (2)<br />
Lettere da Whitechapel<br />
<br />
<b>Novembre</b><br />
Radetzky: Milano 1848 (6)<br />
Wendake (2)<br />
Vektorace (4)<br />
Crown of Emara<br />
Quinque<br />
Funny Friends<br />
Imperial<br />
Concept<br />
Dominion, con espansione Prosperità<br />
<br />
<b>Dicembre</b><br />
Modern Art<br />
FATAL<br />
Flamme Rouge (13), con espansioni Pelotòn (9) e Meteo (7)<br />
Nimble<br />
ThemAtìk<br />
Cortex<br />
The quacks of Quedinburg<br />
<br />
<br />
Dopo qualche mese senza commenti, dico la mia su due giochi!<br />
<br />
<ul>
<li><a href="https://www.boardgamegeek.com/boardgame/256839/vektorace">VektoRace</a> mi ha colpito subito. Per me è una ventata d'aria fresca: meccaniche semplici e pulitissime e partite davvero avvincenti. È vero che se uno guida bene ed è in vantaggio è terribilmente difficile andarlo a riprendere, ma a volte basta una piccola imprecisione e si assiste a rimonte incredibili. Super divertente, secondo me.</li>
<li><a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/199478/flamme-rouge">Flamme Rouge</a> è meno rivoluzionario, ma ha un sistema di gioco super semplice e super intuitivo, che si spiega in due minuti. Le gare sono emozionanti e spesso la vittoria si decide all'ultima carta. Sì, la fortuna conta parecchio, ma come ho già detto in molte occasioni, questo per me è tutt'altro che un difetto. Io e <b>l'Avversario</b> stiamo facendo una corsa a tappe molto avvincente, il che spiega l'elevato numero di partite.</li>
</ul>
<div>
Insomma, forse mi piacciono i giochi di corse :)</div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-66639176182824735342019-01-21T12:01:00.002+01:002019-01-21T12:01:59.884+01:00Giugno-agosto 2018: tipologie di giocatori e scelte editoriali.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_XixdDk9tRDWhuBRiYvN9aU4KNDUqoihlCr6cypR0h8HOFY4uGeQ8XsPilJiEUE9F6_TTfcOQh4NmI3KvvnLzQ4BHmgUxDRWAhgdaAyUvq0CQoHZnyidWi46QJfNvjWXdxlTHBq8_Sc/s1600/35435945_1435667786538044_6942563094929342464_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_XixdDk9tRDWhuBRiYvN9aU4KNDUqoihlCr6cypR0h8HOFY4uGeQ8XsPilJiEUE9F6_TTfcOQh4NmI3KvvnLzQ4BHmgUxDRWAhgdaAyUvq0CQoHZnyidWi46QJfNvjWXdxlTHBq8_Sc/s320/35435945_1435667786538044_6942563094929342464_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>A Giochi Con! Questo diventerà Radetzky!</i></td></tr>
</tbody></table>
Ed eccoci qui alla prima parte degli esami di riparazione! Ho spiegato <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2019/01/ma-cosa-fa-un-editore-tutto-il-giorno.html">nell'ultimo post</a> i motivi della scomparsa del blog e l'auspicio di recuperare i mesi persi. Questo è il primo dei due post in cui lo farò (se riesco, ovviamente).<br />
Dunque, via a razzo, saliamo sulla Delorean senza indugiare oltre e torniamo a quando faceva caldo e le scadenze di Essen e Natale sembravano ancora tranquillamente lontane! Ah, com'ero ingenuo, da giovane!<br />
<br />
Iniziamo parlando della sesta edizione del Torneo Multigioco a Squadre "F. Besozzi", che si è tenuta il 17 giugno, organizzata da <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>.<br />
Il torneo ha visto coinvolti 29 giocatori divisi in 6 squadre, ed è stato vinto nuovamente dai <a href="https://www.facebook.com/itennistidatavolo/">Tennisti da Tavolo</a>, che già si erano imposti l'anno scorso.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG7iVljB1JX1_Svi6Noi-qnHMJ_1iuqlrzVjQEZmSoc6rRCLz9M2m6r1D347BAJkV2FuRBFzNk8P4EP0OWqrXEjgD7g_8Tsy9isYs-kV6CQkKV2XSaEyHLbPle3i_HavvvRm9HADaRuhI/s1600/35628554_1764285526950734_8625753047290609664_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="903" data-original-width="1000" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG7iVljB1JX1_Svi6Noi-qnHMJ_1iuqlrzVjQEZmSoc6rRCLz9M2m6r1D347BAJkV2FuRBFzNk8P4EP0OWqrXEjgD7g_8Tsy9isYs-kV6CQkKV2XSaEyHLbPle3i_HavvvRm9HADaRuhI/s400/35628554_1764285526950734_8625753047290609664_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Luca, il Presidente di SlowGame premia i Tennisti da Tavolo</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Sinceramente, non starò a dilungarmi sulla formula e i dettagli dell'evento, visto che si trova materiale a bizzeffe <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/search/label/Tornei">nei vecchi post</a>.<br />
Quello che scriverò qui è che, <b>nonostante i molti complimenti ricevuti negli anni per la formula e per l'organizzazione, è sempre più difficile trovare giocatori e squadre</b>. Quella che era nata come una manifestazione che voleva essere principalmente amichevole, ha progressivamente visto l'allontanamento di molti giocatori meno competitivi.<br />
Sia chiaro: a parte alcuni screzi avvenuti nella seconda edizione, causati da qualche malinteso fra giocatori e da inesperienza organizzativa (di cui abbiamo però fatto tesoro per gli anni successivi), il clima è sempre stato molto positivo e leggero. La competizione c'è ed è sentita, ma le rivalità sono sempre vissute col sorriso sulle labbra e tutti vanno sempre a casa felici e divertiti.<br />
Però...<br />
Però sempre meno gente, fra i partecipanti storici, ha voglia di allenarsi, competere e gareggiare.<br />
Per intenderci, a fianco degli iscritti, ci sono state per tutto il giorno una decina di persone che hanno giocato liberamente ai vari titoli che avevamo messo a disposizione, approfittando del fatto di avere un'intera giornata per intavolare quelli troppo lunghi per una normale serata. Qualcuno si è anche fatto un bel po' di km per venire a <b>NON</b> giocare il torneo.<br />
Se ne può trarre qualche conclusione? Beh, forse sì.<br />
So bene che è un campione troppo piccolo, per essere significativo, ma <b>mi sembra comunque un ulteriore indizio del fatto che il mondo dei giochi è fatto da una piccola parte di super appassionati e di una maggioranza di "altri"</b>. Prendendo ad esempio le associazioni invitate (so che è una statistica che lascia il tempo che trova, ma pazienza), si può dire che per ogni giocatore "da torneo" ce ne sono almeno altri 9 attivi e appassionati che si ritrovano regolarmente a giocare ma non sono interessati ad attività più agonistiche. E, in progressione, per ognuno di questi ce ne sono TANTI altri che giocano ogni tanto, in famiglia o con gli amici, senza neppure frequentare un'associazione, ma che conoscono i giochi "moderni". E per ognuno di questi ce ne sono chissà quanti che invece amano giocare, ma per un motivo o per l'altro non sono mai andati oltre a ciò che offrono i supermercati.<br />
Quindi sì, anche se è un campione molto parziale, mi sembra che anche per questo torneo alla fine i dati combacino con quanto accade su scala più grande: i membri più attivi sui social, più disposti a muoversi, più propensi a partecipare od organizzare eventi sono i più visibili, ma "gli altri" sono molti di più.<br />
Tornerò sull'argomento nella sezione dedicata alle polemiche.<br />
<br />
Riguardo a Post Scriptum, invece, siamo stati a <b>Giochi Con</b> il nostro tavolo, a Genova, dove abbiamo presentato in anteprima <a href="https://boardgamegeek.com/boardgameexpansion/257159/wendake-new-allies">Wendake: New allies</a> e <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/258693/radetzky-milano-1848">Radetzky - Milano 1848</a>, il collaborativo edito con <a href="http://www.demoela.com/it/">Demoelâ</a> che ha assorbito gran parte delle nostre energie nella seconda metà dell'anno, ma della cui qualità siamo tutti super soddisfatti.<br />
<b>Riguardo a quest'ultimo gioco, i test di Genova sono stati particolarmente utili: è lì che abbiamo sistemato alcuni aspetti chiave grazie ai quali siamo davvero convinti che funzioni alla grande.</b><br />
<br />
Per quelli di voi che l'avessero ancora provato, consiglio di farlo, se ne avrete occasione, perché a me piace davvero molto: offre un sacco di possibilità tattiche e quasi tutte le partite si risolvono in un tesissimo ultimo round in cui tutto può accadere. Ho visto vittorie quasi certe trasformarsi in sconfitte e viceversa<br />
NOTA: ciò non è dovuto a eventi casuali o cose simili, eh. C'è ovviamente dell'alea nel combattimento ma si può tenere sotto controllo giocando bene.<br />
<br />
Siamo anche tutti stati al <b>Picnic Ludico</b> organizzato da TeOoh, come ogni anno. Alla fine ho lavorato praticamente tutto il giorno, però è stato bello vedere nuova gente alle prese con i prototipi dei giochi per l'anno prossimo. Si sono divertiti tutti e siamo davvero convinti della loro validità, tanto che li ho successivamente portati a <b>Gen Con</b>, dove hanno riscosso ottimi pareri da parte di tutti i partner commerciali e i blogger a cui li ho mostrati. Sono davvero soddisfatto dell'andamento della fiera e penso che i prossimi titoli in uscita faranno divertire molta gente.<br />
Sì, senza dubbio è un periodo esaltante, questa estate 2018.<br />
Fra l'altro, in fiera sono anche apparso nel primo video dedicato a Wendake: New Allies<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/TtWQRf3XiVM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/TtWQRf3XiVM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Come per Radetzky, il consiglio è di provare anche questa espansione, di cui siamo super soddisfatti perché aggiunge davvero nuove dinamiche interessantissime al gioco base, a parer nostro.<br />
<br />
Infine, sono stato come sempre a <b>GiocAosta</b>, anche se è stata solo una toccata e fuga di un giorno. Volevo andare solo per divertirmi, ma alla fine ho visionato prototipi, parlato con autori e fatto testare Radetzky ai blogger, con la conseguenza di aver giocato a un solo gioco. Me tapino! Quanti sacrifici bisogna fare, per portare avanti i propri sogni!<br />
Ma la manifestazione è sempre meravigliosa e sono contento di esserci stato, ovviamente.<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>Beh, in tre mesi abbiamo lavorato a un sacco di cose: il gioco che ha assorbito più tempo è stato Radetzky, di cui abbiamo affinato le regole <b>(l'ho già detto che secondo me è fichissimo???)</b> e concluso la grafica.</li>
<li>Riguardo a Wendake: New Allies, le regole erano già ormai pronte, ma abbiamo ultimato gli ultimi ritocchi grafici.</li>
<li>Alla stesura dei regolamenti di entrambi i giochi, con relativa traduzione nelle varie lingue.<br />Li trovate online <a href="https://boardgamegeek.com/filepage/170451/regolamento-italiano-ufficiale">qui</a> e <a href="https://boardgamegeek.com/filepage/170341/regolamento-italiano-ufficiale">qui</a></li>
<li>Ai nuovi <i>mock up</i> da portare a Gen Con: un gran lavoro di forbici e colla (principalmente, da parte di Tambu). </li>
<li>A tutti gli appuntamenti e gli altri dettagli organizzativi per Gen Con e, successivamente, per Essen.</li>
<li>A playtest forsennatissimi di Masamune, che sta crescendo davvvero bene!</li>
</ul>
<div>
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpg7-qaxdKwUodizfsvd0NFntyCLxZcSIWE8XXhhFNhzLc_0LnZcXxVt8vdP5vR0_E-C66h5-TDK5581DW_ZRqfVCuVC5OTf8xlTHB50Dy1VqK5v7lTHlDyME5sT6a8tXZB5J7HJJzC14/s1600/40129706_1422744821191562_5168903564898074624_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpg7-qaxdKwUodizfsvd0NFntyCLxZcSIWE8XXhhFNhzLc_0LnZcXxVt8vdP5vR0_E-C66h5-TDK5581DW_ZRqfVCuVC5OTf8xlTHB50Dy1VqK5v7lTHlDyME5sT6a8tXZB5J7HJJzC14/s400/40129706_1422744821191562_5168903564898074624_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Playtest di Masamune con autore!</i></td></tr>
</tbody></table>
<div>
Alla fine, la maggior parte del tempo è comunque stata dedicata alla sistemazione di questioni grafiche e devo dire che su questi aspetti siamo davvero pignoli oltre ogni limite. Però i disegnatori rispondono sempre con estrema cortesia e disponibilità alle nostre richieste. Evidentemente anche loro, in fondo in fondo, pensano che siano giuste e non ho dubbi che vogliano veder uscire il miglior risultato possibile.<br />
Certo, poi le bamboline vudù di cui parlavo nell'ultimo post le confezionano lo stesso, eh!</div>
<div>
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
Grande protagonista del trimestre è stato <b>Wendake: New Allies</b>, di cui sono uscite tre anteprime!<br />
<ul>
<li>Quella di Le <a href="https://lecronachedelgioco.blogspot.com/2018/09/anteprima-wendake-new-allies.html">Cronache del Gioco</a></li>
<li>Quella di <a href="https://www.gamelegends.it/274893/new-allies-anteprima-dellespansione-di-wendake/">Game Legends</a></li>
<li>E quella di <a href="https://geek.pizza/2018/09/20/anteprima-wendake-new-allies/">Geek.Pizza</a><span id="goog_279788463"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_279788464"></span></li>
</ul>
<div>
Anche <b>il gioco base</b> è stato protagonista di due <i>bloggate</i> molto interessanti:</div>
<div>
<ul>
<li><a href="https://pinco11.blogspot.com/2018/07/solo-sul-mio-tavolo-wendake.html">Giochi sul Nostro Tavolo</a> ha dedicato un articolo alla modalità solitario</li>
<li>Ed è uscito <a href="https://youtu.be/Ag9XLMr7HtI">questo video di Progetto Gaming</a> in cui si parla dell'aspetto storico del gioco.</li>
</ul>
<div>
Ma ovviamente c'è stato spazio anche per <b>Radetzky - Milano 1848 </b>di cui sono uscite un paio di anteprime!</div>
</div>
<div>
<ul>
<li>Come prima, ecco quella di <a href="https://lecronachedelgioco.blogspot.com/2018/08/anteprima-radetzky-milano-1848.html?m=1">Le Cronache del Gioco</a></li>
<li>E quella di <a href="https://geek.pizza/2018/08/28/anteprima-radetzky-milano-1848/">Geek.Pizza</a>!</li>
</ul>
</div>
Questo limitatamente al materiale in italiano. Sono comunque usciti anche alcuni video interessanti in inglese, che trovate raccolti <a href="https://www.youtube.com/watch?v=ypwAzNDnlYA&list=PL0A7igeJ__jB0Tx_jYQN3r4Be9irIC4gc">qui</a>!<br />
<br />
Ricordo a tutti che per restare aggiornati su tutto ciò che parla di noi, potete iscrivervi al <a href="http://t.me/postscriptumgames">canale Telegram</a> di Post Scriptum!<br />
<br /></div>
<div>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b></div>
<div>
Il post che ho scelto è stato <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10156477234767456/">questo</a>, in cui riaffiora un'annosa questione che mi dà lo spunto per riallacciarmi a quanto scritto all'inizio del post riguardo alle tipologie di giocatori.<br />
Mia risposta breve: <i>"se parliamo solo di giochi su Kickstarter in effetti non hai torto. Se parliamo in generale non ne sarei così sicuro".</i><br />
<br />
La spiegazione è nella risposta lunga, qui sotto.<br />
Ovviamente che non mi sento titolato a parlare per tutti gli editori del mondo quindi non so cosa spinga i colleghi a fare inserti precisi per le carte <b>non</b> imbustate. A volte saranno questioni di spazio, a volte di soldi (nel senso di riutilizzare uno stampo già in possesso dell'editore), a volte in effetti menefreghismo o mancanza di attenzione o dimenticanza, perché no? Ognuno lavora a modo suo e non esistono regole fisse o un manuale del perfetto editore da seguire punto per punto.<br />
Però a volte la questione può essere un'altra, ossia il fatto che l'editore reputa che lo spazio più grande per le carte fornite di <strike>preservat</strike> bustina renderebbe meno efficiente la sistemazione di quelle non lo sono. Magari l'editore pensa che quello spazio extra farebbe "ballare" le carte nella scatola col risultato di farle spargere in giro alla minima inclinazione.<br />
E magari, quindi, pensa che <b>gli acquirenti che non proteggono le carte siano molti di più di quelli che lo fanno</b>.<br />
È qui che torniamo a ciò che ho scritto nella prima sezione: su internet si sviluppano <i>community</i> di giocatori super appassionati che passano molto tempo a leggere o scrivere di giochi. È un fenomeno che esiste dagli albori della rete (e da prima, in altre forme) in tutti i settori della cultura e dell'intrattenimento. Ma questi utenti sono una punta dell'iceberg minima rispetto alla massa di persone che effettivamente entreranno in possesso nel gioco.<br />
Per dire, nel gruppo stesso<i> Giochi da Tavolo</i> su cui è stato pubblicato il post ci sono oltre 17.000 persone, ma quante di queste imbustano davvero i giochi? Innanzitutto, molti utenti sono giocatori occasionali: alcuni si sono iscritti per chiedere consigli per regali, altri amano i giochi vintage o da supermercato, altri semplicemente amano giocare ma non sono feticisti dei materiali.<br />
Giusto per capirci, dando un'occhiata alle <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/photos/">foto</a> pubblicate sul gruppo, si può notare che quelle in cui le carte sono libere e felici sono parecchie. A occhio, almeno quanto quelle in cui si vedono bustine, e lo stesso vale per <a href="https://www.facebook.com/groups/1836303779960522/photos/">l'altro grande gruppo</a>, <i>Giochi da Tavolo e di Società</i>. Quindi per intenderci, andando a prendere le persone che fanno parte delle community online che già sono una nicchia, e andando a prendere, fra queste, quelle che postano foto dei loro giochi, che sono un'ulteriore nicchia, vediamo che gli imbustatori non sono affatto la maggioranza.<br />
Anche perché, oh, 'ste bustine mica costano poco, a conti fatti!<br />
Quindi la spiegazione della mia "risposta breve" (che, come già per quanto detto nella prima sezione si basa su dati tutt'altro che oggettivi e verificabili) è che sicuramente esiste un'utenza che ha effettivamente le manie citate nel post e che sicuramente gli editori farebbero bene ad accontentarla, quando possibile (soprattutto se si parla di Kickstarter), quindi sì, all'utente in questo senso mi sento di dare ragione.<br />
Però facendo un discorso più ampio, visto che questo argomento è saltato fuori in mille altre occasioni, va detto che <b>l'ergonomia di un vassoio dove le carte si incastrino precisamente, probabilmente accontenta più persone, nella maggior parte dei giochi.</b><br />
E aggiungo che in generale eviterei sempre di scrivere cose come <i>"ma cosa ci vuole a fare così", "ma cosa volete che costi fare così", "ma se ci arrivo io che faccio il pescivendolo come fanno a non arrivarci loro"</i> e altre frasi simili lette nei commenti a questo e a mille altri post, perché il mondo (compreso quello dell'editoria) è molto più complesso di come appare su internet.<br />
<br />
Detto questo, noi nei giochi per <i>gamers</i> privilegiamo la scelta di lasciare la scatola senza spazi predefiniti, ma con adeguata quantità di ziplock grandi abbastanza per far stare tutto anche con le bustine :P<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b></div>
<div>
A pochi titoli, ma importanti, visto che ho finalmente fatto le mie prime partite a Gloomhaven, T.I.M.E. Stories (persa malissimo per colpa mia e <b>dell'Avversario</b>. Si vede, che non dobbiamo giocare insieme!), This War of Mine, Black Orchestra e, soprattutto, Exploding Kittens :)<br />
Soprattuto ad agosto ci sono davvero poche partite. Un po' è dovuto al fatto che sono stato a Gen Con, un po' al fatto che in ludoteca ho davvero testato o fatto testare tantissimo e non c'è stato tempo per altro.<br />
L'ho già scritto "me tapino"? Sì, l'ho già scritto.</div>
<div>
<br />
<b>Giugno</b></div>
<div>
Port Royal</div>
<div>
7 Wonders</div>
<div>
Apokalypsis</div>
<div>
Exit: l'isola dimenticata</div>
<div>
Timebomb: Sherlock vs. Moriarty</div>
<div>
Wendake</div>
<div>
Zombie 15' (2)</div>
<div>
Expedition: the roleplaying card game (2)</div>
Triple Agent<br />
Gloomhaven<br />
Exploding Kittens<br />
T.I.M.E. Stories<br />
Clank!<br />
7 Wonders Duel<br />
Drizzit, il gioco di carte<br />
D&D: rock, paper, wizard (2)<br />
<br />
<b>Luglio</b><br />
Viva il re!<br />
Mezzanotte: delitto in alto mare<br />
One Night Ultimate Werewolf<br />
Pandemic Legacy: stagione 1<br />
This War of Mine<br />
The Resistance (2)<br />
Black Orchestra<br />
Clank!<br />
Arcanum<br />
The Mind (2)<br />
Panico da pecora<br />
Mammuz<br />
Shipwreck Arcana<br />
Imhotep<br />
<br />
<b>Agosto</b><br />
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<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-37533627475878328792019-01-11T16:51:00.002+01:002019-01-11T16:51:46.159+01:00Ma cosa fa un editore tutto il giorno???<div style="text-align: left;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0aMhX8bEuduG94hDJ431ibm9epc7BRPRicsBgmK5EebT6VRg2N73cUb7sRrEO_qi7JrYsxynCd5lNqzR1NUzI7hqbVfkecZSWH7r3dGYsq5cZIeDbYFBBynQgLXsIjEWiiDkEmtm2Xn0/s1600/Excalibur.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="538" data-original-width="540" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0aMhX8bEuduG94hDJ431ibm9epc7BRPRicsBgmK5EebT6VRg2N73cUb7sRrEO_qi7JrYsxynCd5lNqzR1NUzI7hqbVfkecZSWH7r3dGYsq5cZIeDbYFBBynQgLXsIjEWiiDkEmtm2Xn0/s320/Excalibur.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Stiamo lavorando a nuovi giochi? Sì.</i></td></tr>
</tbody></table>
Ehilà! Ben ritrovati! Come state? È da un po' che non ci si legge, eh?</div>
Sì, lo ammetto, potrebbe essere colpa mia, perché se non scrivo niente, non posso lamentarmi di non venire letto.<br />
<br />
Riparto quindi con questo post, in cui spiego perché il blog si è fermato ed esprimo l'auspicio che possa ripartire.<br />
Sostanzialmente la causa dei mancati aggiornamenti è stata... Rullo di tamburi... Attenzione alla notizia bomba che nessuno si aspetta... <b>LA MANCANZA DI TEMPO (e di energie)</b>.<br />
<br />
La domanda che quindi vi starete facendo è: <b>ma cosa fa un editore tutto il giorno per non avere neanche il tempo di buttar giù un post di qualche centinaio di parole una volta al mese?</b><br />
E, cari amici, sappiate che noi di <i>Il mondo è bello perché è Mario</i> siamo qui per rispondervi!<br />
<div>
<br />
Prendiamola un po' larga, visto che ormai avete capito che se di centinaia di parole non ne scrivo almeno un milione a post non sono contento.<br />
Iniziamo dunque da<br />
<b>L'EVOLUZIONE DI POST SCRIPTUM (E DEL MERCATO) NEGLI ULTIMI DUE ANNI:</b><br />
In breve: nel 2017 è entrato in società Tambu, come spiegato <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/01/2016-si-chiude-unera-2017-si-riparte.html">qui</a>, mentre nel 2018 abbiamo assunto la nostra prima dipendente, Sara, come raccontato <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2018/06/aprile-2018-editori-incapaci-o.html">qui</a>. Una delle conseguenze di questa evoluzione è stata la necessità di <b>aumentare il numero di giochi a cui lavorare</b> (sapete, per via di quella storia delle bocche da sfamare), mentre una conseguenza del sempre maggiore affollamento del mercato è stata la necessità di portare lo sviluppo <b>preventivo</b> dei giochi a livelli sempre più definitivi: in pratica, vista la concorrenza di tantissimi nuovi autori e game studio che nascono di continuo, per far colpo sui distributori e partner commerciali (che al contrario sono sempre meno, viste le acquisizioni e le fusioni degli ultimi anni) bisogna presentare <b>fin dal primo appuntamento</b> tanti progetti fichissimi non solo a livello di regole ma<b> già di prodotto finito</b>. A volte capita ancora di far vedere in anteprima qualcosa di molto abbozzato, ma è sempre più raro e comunque al massimo suscita curiosità e voglia di rivederlo quando sarà sviluppato.<br />
<br />
<b>MA QUINDI, IN COSA SI TRADUCE TUTTO QUESTO?</b><br />
Beh, in un sacco di lavoro. Per darvi un'idea parliamo di:<br />
<br />
<ul>
<li><b>playtest</b>, ovviamente. Una marea di playtest.</li>
<li>Successivamente, <b>stesura del regolamento</b>, almeno in italiano e inglese, che è un processo sempre lunghissimo (anche perché la cura di questo aspetto è un nostro vanto e quindi non siamo mai contenti).</li>
<li>E poi di ore e ore passate anche solo a <b>cercare il disegnatore</b> giusto per ciascun gioco. </li>
<li>Figuriamoci poi quante ne servono per <b>valutare le prime bozze</b>, decidere su quale puntare, richiedere le prime <b>modifiche</b> macroscopiche e poi via via quelle sempre più minuscole su ogni dettaglio (per la gioia dell'artista stesso che probabilmente nel frattempo avrà confezionato delle bambole vudù con le nostre fattezze. Meno male che non funzionano).<br /><b>Ve detto che alla fine i risultati sono immagini come quella che apre questo post, quindi ne vale decisamente la pena!</b></li>
<li>E una volta che i disegni sono pronti c'è da preparare una <b>grafica</b> che sia armonica ed efficace, ovviamente.</li>
<li>E poi bisogna <b>impaginare i regolamenti</b>, nelle varie lingue, rispondendo a tutte le varie domande sia dei traduttori sia del grafico, con la consapevolezza che aggiungere, togliere o spostare una frase potrebbe <i>sminchiare</i> (scusate il termine tecnico) la pagina, con la conseguenza di far perdere altro tempo e far confezionare altre bamboline vudù.</li>
<li>A poi realizzare i <i>mock up</i> il più possibile simili al prodotto definitivo: è un processo lunghissimo (e peraltro noiosissimo), che a volte possiamo far fare esternamente, ma non sempre. A volte capita di dover dedicare ore a lavori di forbici e colla anche a noi super mega professionisti del settore.</li>
<li>E poi bisogna <b>metter giù i comunicati stampa</b>, in italiano e inglese, decidere le <b>campagne promozionali</b>, preparare le scatole da inviare ai recensori (sì, anche noi super mega professionisti del settore dobbiamo dedicare del tempo a impacchettare giochi e produrre lettere di vettura per il corriere che li venga a prendere), creare le pagine almeno su Facebook e Boardgamegeek.</li>
<li>Nel frattempo, si saranno <b>scelti i fornitori</b>, scartabellando tutte le loro offerte e tenendo conto di chi è bravo a fare cosa, stando attenti a tutti i dettagli e cercando di capire come mai questo nuovo che si sta proponendo oggi riesce a costare così poco. Dove sarà la fregatura? Ah, no, ecco! È che la roba che mi sta offrendo non è quella che ho chiesto io, ma una versione più brutta. E come mai quell'altro ha alzato così tanto il prezzo rispetto alla sua ultima offerta (e stavolta è proprio per ciò che ho chiesto io), ora lo chiamo e vediamo cosa mi dice, perché se conferma quel prezzo mi si sballano tutti i conti e devo cercare un altro fornitore o modificare altri dettagli del progetto, ecc. ecc. ecc.</li>
</ul>
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Tutto questo per ogni singolo gioco.</div>
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E tutto questo non in questo bell'ordine sequenziale, che renderebbe le cose un filo più facili, ma con le fasi che si accavallano le une alle altre in base alle velocità di chi le deve realizzare o, più frequentemente, in seguito a qualche <b>nuova fantastica idea che renderebbe il gioco ancora più fico</b> (peccato però che ci sia da disfare e rifare qualcosa che si dava già per definitivo)!</div>
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<br /></div>
<b>Ovviamente tutto questo si fa in squadra: dietro a ogni gioco c'è sempre il lavoro di oltre una decina di persone</b> (per i Kickstarter, molte di più), ma alla fine tutto deve tornare sotto gli occhi miei e di Tambu che siamo gli editori, anche solo per approvazione, perché abbiamo questa ambizione di fare giochi belli e curati in ogni dettaglio e di voler verificare tutto con estrema puntigliosità, maledizione a noi. </div>
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Speriamo di non finire a confezionarci bamboline vudù a vicenda!</div>
<div>
<br /><br />
E questo discorso riguarda i <b>giochi futuri</b>, ma nel frattempo, ovviamente ci sono anche quelli <b>presenti</b>: nel 2018 abbiamo pubblicato <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/258693/radetzky-milano-1848">Radetzky-Milano 1848</a> e <a href="https://boardgamegeek.com/boardgameexpansion/257159/wendake-new-allies">Wendake: New Allies</a>, ma abbiamo anche lavorato a <a href="https://www.facebook.com/giocogranmilan/">Gran Milàn</a> e ad altri 10 giochi promozionali, ognuno dei quali sicuramente porta via molto meno tempo rispetto a quelli di cui curiamo anche tutta la parte creativa, ma nel complesso reclamano giustamente la loro quantità di attenzioni anche loro, soprattutto perché fanno riferimento a clienti diversi, ognuno dei quali ha domande e richieste (quasi sempre) legittime che vanno accontentate.<br />
Piccola chiosa su questo argomento: i giochi promozionali sono una parte minoritaria ma comunque importante della nostra attività e contribuiscono a tenere in piedi l'azienda. Se possiamo permetterci di non far uscire un gioco fino a quando non è <b>davvero pronto</b>, senza dover sfornare prodotti affrettati per far quadrare i conti è (anche) grazie alla filiera e al <i>know-how</i> che negli anni abbiamo messo in piedi per questo tipo di prodotto, che sappiamo realizzare in fretta e bene (sì beh, forse quest'ultima frase poteva essere vagamente pubblicitaria, ma non per questo meno vera).<br />
<br />
<b>QUINDI, IN CONCLUSIONE, NIENTE PIÙ BLOG? (spoiler sul futuro)</b><br />
Spero proprio di no. Al blog non voglio rinunciare.<br />
Però è vero che i ritmi degli ultimi mesi sono stati davvero forsennati e che spesso durante la giornata non c'è stato il tempo per scrivere e alla sera non ci sono state più le forze.<br />
Ma ora il 2018 è finito e quindi è tempo di buoni propositi, dunque chiudiamo questo post con un piccolo elenco che li riguardi:<br />
<ol>
<li><b>Allargare ulteriormente l'organico</b>. Ci stiamo già lavorando e se tutto andrà in porto come previsto, ciò dovrebbe avvenire a breve.</li>
<li>Puntare al massimo sui giochi che abbiamo già in lavorazione, senza distrazioni e senza indugi. Per questo motivo abbiamo soffertamente deciso che, <b>per la prima volta non saremo i IDeA G quest'anno</b>. Ci rendiamo conto che così facendo potremmo farci sfuggire qualche gioco davvero buono, ma non possiamo permetterci di farci sviare da quelli che già abbiamo, che sono tanti, sono belli e vogliamo far uscire in pompa magna in tutto il mondo.<br />Tanti amici ci hanno chiesto di passare anche in veste ufficiosa, anche solo per un giorno, ma abbiamo risposto che <b>non vogliamo cadere in tentazione</b>. Sappiamo che qualche bel gioco finirà a qualcun altro, ma non possiamo fare diversamente, al momento.</li>
<li>Beh, parlando del blog mi piacerebbe riuscire a pubblicare almeno due post riguardo ai mesi mancanti del 2018, più uno conclusivo sull'annata in generale, anche dal punto di vista associazionistico, visto che c'è parecchio da dire in merito anche a quell'argomento.</li>
</ol>
<div>
Bene. Direi che mi sono dilungato abbastanza. Ora devo proprio tornare a <strike>giocare a Marvel's Spider-Man</strike> lavorare.</div>
<div>
Alla prossima!</div>
</div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-49172417938800141032018-07-03T14:56:00.000+02:002018-07-03T15:57:15.704+02:00Maggio 2018: giocatori o accumulatori?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSr2-L4vfr-TSRU4iVxG6A9bscoX6Cbnq_zLpUjJzywyR60Z7wK3PbloVGg3tI8mcX91O3aN8zQqZ2AQuMJ8B-ygF9ucHFkKL35q93vbo6xGqoC9V9SdwDfA6znCZtzia9B5fWco-gui8/s1600/VassalWendake.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="1000" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSr2-L4vfr-TSRU4iVxG6A9bscoX6Cbnq_zLpUjJzywyR60Z7wK3PbloVGg3tI8mcX91O3aN8zQqZ2AQuMJ8B-ygF9ucHFkKL35q93vbo6xGqoC9V9SdwDfA6znCZtzia9B5fWco-gui8/s400/VassalWendake.png" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Spoiler (per chi ha la vista buona)</i></td></tr>
</tbody></table>
Uh! riguardando la cronologia di google, pare proprio che maggio sia stato un mese tranquillo in cui non ho partecipato a nessun evento ludico (o meglio, ESPRESSAMENTE ludico, visto che sono stato al Salone del Libro dove ho effettivamente avuto qualche incontro lavorativo). Ora, immagino già che fra voi che state leggendo ci possa essere l'organizzatore di <i>Paesesperduto Comics & Games</i>, che immediatamente mi scriverà per dirmi che gli farebbe immenso piacere se partecipassimo alla prossima edizione e la parte di me sempre immensamente soggetta a <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Fear_of_missing_out">FOMO</a> spingerà per rispondere che aderiremo con entusiasmo.<br />
Però è pur vero che anche le domeniche in cui <b>non</b> ci si alza alle 5 hanno la loro importanza per una vita sana e bilanciata in cui si possa continuare a fare il proprio lavoro con entusiasmo, quindi preparatevi all'eventualità di ricevere risposte come "<i>mi spiace, verrei volentierissimo in quell'amena località a soli 980 km da casa mia, ma quel giorno ho il corso di nausea/gara di orzoro</i>".<br />
Va beh, dopo questa pessima citazione molto anni '90 (se non l'avete colta, mi spiace per voi), passiamo ad argomenti più seri.<br />
<br />
Sul fronte associazionistico non ci sono state grosse novità: la vita in <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a> si è ormai stabilizzata molto bene nella nuova sede e sono persino riuscito a dedicare qualche serata al gioco anziché al lavoro. Purtroppo, sono riuscito a frequentare troppo poco le serate dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a> e questo mi spiace molto. La logistica si sta rivelando un problema più grave del previsto, per le mie povere ossa stanche. In compenso, non salto mai una serata alla <a href="https://www.facebook.com/LudotecaGalliatese/">Ludoteca Galliatese</a>, dove spesso provo i titoli più nuovi (su questa cosa ci tornerò più in basso).<br />
<br />
Il sito <a href="https://www.inutile-erudizione.it/">Sfoggiare Inutile Erudizione</a> continua a sfornare contenuti di altissimo livello (anche se i miei sono quantitativamente minori) e non posso che consigliarvelo. Per dire, si è parlato di religione, di astronomia, di guerra, di malattie assai fastidiose e del padre del satanismo. Mi sembra che di carne al fuoco ce ne sia, no?<br />
<br />
E veniamo a Post Scriptum, suvvia!<br />
Abbiamo firmato un nuovo contratto! E quindi il numero di giochi non ancora annunciati, ma già sicuramente pianificati si è ulteriormente ampliato. Siamo già pieni per tutto il 2018 e il 2019... Anzi, abbiamo già qualche idea molto chiara anche per il 2020!<br />
Su, dai, che l'ottimismo è il profumo della vita!<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li>All'espansione di Wendake. Sì, ancora! Siamo sempre più vicini al risultato che vogliamo, ma per bilanciare bene tutto, servono tantissimi playtest... Ormai li facciamo quasi solo online, come vedete nella foto d'apertura del post, ma sono comunque molto fruttuosi. È vero che certe operazioni sono meno immediate, però non dover setuppare e desetuppare il gioco ogni volta è una gran comodità!</li>
<li>Al gioco con Demoelâ di cui ho aggiornato in precedenza. Visto che nel frattempo abbiamo anche pubblicato un paio di foto su Facebook, posso ormai dire che sarà sulle 5 giornate di Milano... Si sta rivelando un parto particolarmente laborioso, ma devo dire che il risultato a cui siamo giunti al momento è davvero incoraggiante.</li>
<li>Alla grafica di nuovi progetti ormai pronti a livello di regole, ma che vogliamo sottoporre ai nostri partner internazionali nelle prossime fiere, per vedere i loro occhi riempirsi di meravigliosa meraviglia.</li>
<li>Ad alcuni giochi promozionali, perché anche quelli fanno parte del lavoro e ci aiutano a portare avanti i nostri sogni e i nostri progetti.</li>
<li>Abbiamo poi rinnovato il nostro sistema contabile e amministrativo, il che ha portato via parecchio tempo (soprattutto a Sara. Anzi, diciamo che non vedevo l'ora di assumere una persona principalmente per farle fare questo lavoro). So che vorreste che ora mi dilungassi per pagine e pagine sulla categorizzazione dei prodotti, sull'applicazione dei codici iva e su altri ameni argomenti di pari interesse, ma temo che vi toccherà restare delusi.</li>
</ul>
<div>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b></div>
<div>
<br /></div>
Grande protagonista del mese, ancora una volta, è stato Wendake!<br />
<ul>
<li>Board Legends ne ha prima steso <a href="https://www.gamelegends.it/261469/wendake-recensione/">una recensione</a>...</li>
<li>...e poi addirittura una <a href="https://www.gamelegends.it/261634/wendake-la-prima-guida-strategica-al-gioco-di-danilo-sabia/">guida strategica</a>!</li>
<li>Inoltre, Il gruppo ludico Game of Sthrones <a href="https://www.gruppoludicogos.com/single-post/2018/05/17/WENDAKE---Intervista-allautore-Danilo-Sabia">ha intervistato l'autore Danilo Sabia</a>.</li>
<li>E sempre in tema di interviste, ecco <a href="https://liceorivolta.wordpress.com/2018/05/30/bigio-lautore-dietro-il-fumetto/">quella a Bigio</a>, sulla pagina del liceo Rivolta.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<br />
Allora, non mi sono imbattuto in nessuna vera polemica, recentemente. Probabilmente ciò deriva dal fatto che ho trascorso meno tempo su Facebook, ma di solito quando ci sono grossi argomenti me ne accorgo. Il post che ho selezionato è quindi <a href="https://www.facebook.com/groups/theboardgamegroup/permalink/1744621248925220/">questo</a>, che in realtà probabilmente è più scherzoso che polemico, ma l'importante è che sia un valido spunto di riflessione.<br />
Per mia zia e quegli altri due lettori che non masticano l'inglese, l'immagine dice: "Sono giunto alla conclusione che comprare giochi da tavolo e giocarli effettivamente siano due hobby separati" e devo dire che sono d'accordo, anche se non è un fenomeno che si applica solo ai giochi da tavolo.<br />
Il fenomeno degli acquisti compulsivi esiste da sempre in ogni settore, dai fumetti, alla musica ai libri di scacchi di cui è piena casa mia e di cui ho letto a malapena la metà (ormai da tempo ho fatto pace con me stesso e non mi illudo più che <i>"li avrei letti se avessi continuato a giocare"</i>: so bene che se avessi continuato a giocare ne avrei comprati ancora parecchi altri).<br />
Non sarò certo io a lanciarmi in una filippica sui mali del consumismo, sia perché non sono in grado di farlo, sia perché noi editori viviamo anche di questo :)<br />
Frequentando gruppi Facebook e ludoteche, mi chiedo però quale sia la reale portata del fenomeno. A leggere quello che si scrive sui social (compresi i canali privati delle varie associazioni a cui sono iscritto), sembra effettivamente molto esteso: ogni nuova offerta su uno store online o ogni nuova partenza su Kickstarter fanno <i>salire la scimmia</i> a un numero di persone che personalmente trovo difficile da stimare. La sensazione è comunque che nell'ambiente dei <i>gamers</i> siano una percentuale considerevole, probabilmente maggiore rispetto a quella presente in altri settori. Forse il fatto è che il nostro hobby non è ancora conosciuto come fumetti, musica & Co., quindi chi arriva ad appassionarsi di giochi è già più predisposto a lasciarsi travolgere da essi, o forse c'entra anche il fatto che l'età anagrafica media dei giocatori è probabilmente più alta rispetto ad altre passioni e quindi generalmente si tratta di persone con qualche euro in tasca in più rispetto ad adolescenti e ventenni vari.<br />
Fatto sta che la sensazione è che coloro che pensano principalmente al <b>possesso</b> dell'ultima uscita, anche a costo di non giocarla per mesi, siano parecchi. Ne sono prova anche alcuni <i>bakers</i> di Wendake che scrivono ora di aver appena aperto la scatola, chiedendoci spiegazioni su qualcosa o dando ora le loro impressioni da prima partita su BGG. E, almeno in un caso, si è trattato di una persona che mi aveva scritto più volte per sincerarsi che il pacco fosse partito e per chiedere dove fosse (pur non essendoci stati particolari ritardi: eravamo nei tempi promessi).<br />
<b>Aveva fretta di riceverlo, ma l'ha giocato 7 mesi dopo</b>, e la cosa non mi stupisce.<br />
Un po' accade lo stesso che accadeva con i miei libri di scacchi: ci vuole un secondo per <i>acquistare con un click</i>, ma poi per leggere o giocare ciò che è arrivato ci vuole del tempo, quindi per chi ha clickato tante volte, l'accumulo di arretrati da smaltire sarà fisiologicamente sempre più grande.<br />
Veniamo però alla vera domanda che scaturisce da tutto ciò, ovvero: <b>è un male se questo succede?</b><br />
Beh, visto nell'ottica della società consumistica a cui accennavo prima probabilmente sì, ma non è davvero questo il posto in cui dibattere di questi massimi sistemi (o meglio, potete farlo voi nei commenti, e probabilmente non riuscirò a trattenermi dal rispondere, ma non mi arrogo il diritto di dare le mie opinioni in merito qui nel testo).<br />
Diciamo che è un impulso umano molto radicato e parecchio comune (di nuovo: se questo impulso venga dalla sopracitata società è un tema che qui schiverò con la grazia che mi contraddistingue) e quindi non è giusto ricoprire di biasimo chi ne sia coinvolto.<br />
Tutto sommato, queste persone non sono che la punta dell'iceberg di un mercato che sta andando sempre più verso materiali curatissimi ed edizioni deluxe: al di là di chi proprio brama il possesso di oggetti sempre più lussuosi e lussuriosi, anche l'acquirente occasionale è sempre più esigente da questo punto di vista. <b>E questa tendenza, pur significando un sacco di lavoro extra per noi poveri vituperati editori, ha oggettivamente portato un miglioramento nei prodotti. Le loro componenti sbrilluccicose attirano senz'altro di più rispetto ai <i>soliti vecchi e banali</i> dadi, carte, pedine e tabelloni e possono destare curiosità anche nei passanti occasionali, contribuendo alla crescita del nostro settore.</b><br />
Certo, il rovescio della medaglia che escano giochi dai regolamenti farraginosi e mal testati esiste, eh. Chi dice che ormai si bada solo ai materiali trascurando le regole è decisamente troppo assolutista (esistono giochi con materiali belli e regole ottime, in giro. Per esempio, lo conoscevate <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/229265/wendake">questo</a>?), però in parecchi casi non ha tutti i torti. A questo proposito, però, che dire? A chi ha la smania da accumulo, probabilmente nulla: spesso c'è una componente irrazionale che va oltre alla fredda realtà oggettiva e tutto sommato non c'è nulla di male a comprare qualcosa che piace, anche solo a livello visivo e tattile, quantomeno fino a che non si va al parco a puntare una miniatura infetta contro i passanti per rubare i soldi per la prossima dose.<br />
A tutti gli altri, invece, dico di cercare di conoscere qualcuna di queste persone, così da poter giocare le loro copie dei giochi più sulla cresta dell'onda (anche se c'è il rischio che li intavolino un anno dopo), per poter così decidere se valga la pena acquistarli o no. A volte, ve lo assicuro, ce ne sono di validi anche fra quelli che vanno di moda.<br />
È anche così che il verbo si diffonde.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<span style="font-size: medium;">Anche questo mese non darò pareri sui giochi provati, anche se alcuni di essi mi sono piaciuti molto. Ho deciso che scriverò le mie opinioni solo quando ci sarà qualcosa di davvero importante da dire, così magari ci metto un po' meno a scrivere questi post :)</span><br />
<span style="font-size: medium;">Ecco dunque la fredda lista!</span><br />
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
Kepler-3042<br />
Clans of Caledonia<br />
Timebomb: Sherlock vs. Moriarty<br />
Pandemic Legacy: stagione 1<br />
Wendake<br />
Fuorisalone<br />
Spywhere<br />
Omegha: il gioco<br />
Santa Maria<br />
Glen More<br />
Fields of green<br />
Saint Petersburg<br />
San Juan<br />
Port Royal<br />
7 Wonders<br />
Dominion<br />
7 Rosso<br />
Clank!Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-38219657075092336942018-06-01T13:09:00.000+02:002018-06-01T16:24:52.629+02:00Aprile 2018: editori incapaci o commentatori saccenti?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zURNfc6RhYGaCJYDGjJJOgECVoOfeQIDlQhUgkzdWNHmOX-GLqd3hKE56h1Ds0LyIGrLIADWGqp5Q43eqFTJOuPqzo2kWGmp8qS2JEy81EhtpN7N8pmbwQz1-C1zt4dMvSKE3z5jd8k/s1600/Team1.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="769" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zURNfc6RhYGaCJYDGjJJOgECVoOfeQIDlQhUgkzdWNHmOX-GLqd3hKE56h1Ds0LyIGrLIADWGqp5Q43eqFTJOuPqzo2kWGmp8qS2JEy81EhtpN7N8pmbwQz1-C1zt4dMvSKE3z5jd8k/s320/Team1.png" width="299" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>In prima fila, Dorothy. In seconda fila decidete voi...</i></td></tr>
</tbody></table>
Sì, sì, lo so... Tutti vi aspettate che il blog di aprile inizi parlando di Play, ma dovrete aspettare qualche riga, perché prima devo fare <b>due importanti comunicati ufficiali!</b><br />
Il primo, da me attesissimo, è l'<b>allargamento del team!</b><br />
Ormai ne sentivo la necessità da parecchi mesi e finalmente io e i miei soci ci siamo decisi ad assumere una persona che ci aiutasse con la gestione della compagnia. Ecco quindi Sara, che potete vedere nella foto d'apertura. Dite ciao a Sara!<br />
Sara sta affiancando Tambu nell'art direction e nella realizzazione di materiale grafico (le abbiamo anche fatto fare alcune illustrazioni, di cui siamo decisamente soddisfatti), e soprattutto sta aiutando me nelle questioni amministrative e pratiche, permettendomi di organizzare meglio tutti i lavori da cui sono sempre circondato, occupandosi in prima persona di parecchi di essi.<br />
In pratica, Sara è ormai diventata la Pepper Potts di Post Scriptum: ora dobbiamo solo trovare un Tony Stark e siamo a posto!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggG_tvvzfq2mSvJAUqY7V4B8ejkJ4CP66PyMOClAgFSk_5YTqIGndhWoh60d9uS37_FjMM9NnEoD-6xMk-K-xp8EIhlpy-eave7pfAtLs4F1lK6C0xgUx4u_VTyD6wn_nYmZtANW0aahU/s1600/Tony-Stark-Pepper-Potts-Iron-Man.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1600" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggG_tvvzfq2mSvJAUqY7V4B8ejkJ4CP66PyMOClAgFSk_5YTqIGndhWoh60d9uS37_FjMM9NnEoD-6xMk-K-xp8EIhlpy-eave7pfAtLs4F1lK6C0xgUx4u_VTyD6wn_nYmZtANW0aahU/s400/Tony-Stark-Pepper-Potts-Iron-Man.png" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Secondo comunicato: <b>Wendake sbarca (o forse, sarebbe meglio dire "torna"?) in America, grazie a Renegade</b>, che già aveva localizzato Kepler-3042! Siamo molto contenti di aver rafforzato la nostra partnership con loro e non vediamo l'ora che i nostri Nativi preferiti si espandano in tutto il continente. <a href="https://www.renegadegamestudios.com/news/2018/4/30/get-ready-to-harvest-wendake-this-august">Qui</a> trovate l'annuncio ufficiale.<br />
Per chi se lo chiedesse: no, stavolta non rifaranno le illustrazioni. Sarà identico alla nostra versione, ad eccezione del fatto che sarà solo in inglese.<br />
<br />
Ok, veniamo quindi agli eventi, inziando ovviamente da Play, in cui avevamo uno stand grande il doppio rispetto all'anno scorso.<br />
Il weekend è iniziato dal venerdì, con Play Trade, in cui ho anche tenuto un paio di conferenze, di cui trovate le slide sulla nostra <a href="https://www.instagram.com/postscriptumgames/">pagina Instagram</a>, su cui fra l'altro ci sono un sacco di immagini della fiera e anche le splendide infografiche sui nostri giochi, che trovate anche in <a href="https://www.facebook.com/pg/postscriptumgames/photos/?tab=album&album_id=1369633153141508">questo album Facebook</a>.<br />
Ah, come siamo fighi e <i>social</i>, noi di Post Scriptum!<br />
Stavo dicendo?<br />
Ah, sì, Play Trade.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_nKlZrvJ1tNH5y5pFTuW9jT1I22o-KhHAcZ2YwvbUke9hCDS1H0PAZpwEZZ8M24C2k7QSKnCPCo8ICO81_f0_0etGSSghmOJGkDO3OpRwcv0iTEiDHeSVeuFYncpW4iQW-CiP4QvbtLM/s1600/30127838_1371350109636479_5094437864301658112_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_nKlZrvJ1tNH5y5pFTuW9jT1I22o-KhHAcZ2YwvbUke9hCDS1H0PAZpwEZZ8M24C2k7QSKnCPCo8ICO81_f0_0etGSSghmOJGkDO3OpRwcv0iTEiDHeSVeuFYncpW4iQW-CiP4QvbtLM/s400/30127838_1371350109636479_5094437864301658112_n.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>La nostra postazione a Play Trade</i></td></tr>
</tbody></table>
Per essere una prima edizione, direi che è stata molto interessante: c'era parecchio pubblico, c'erano tanti espositori, c'erano tanti eventi. A dire il vero, secondo me erano persino troppi, per una sola giornata: l'unica vera critica che ho alla manifestazione è che mi sono trovato sballottato in giro per tutto il giorno, correndo verso l'impegno successivo. Addirittura, alcuni si sono accavallati e ho dovuto rimandare alcuni incontri al sabato, che sarebbe dovuto essere il giorno dedicato solo alla fiera.<br />
Insomma: un buon inizio. Ora si può migliorare.<br />
La fiera in sé è andata piuttosto bene, per noi: ci siamo trasferiti nel padiglione B per poter raddoppiare le dimensioni del nostro stand e la scelta pare aver funzionato, visto che i nostri tavoli sono sempre stati pieni tutto il tempo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgldEHwlaXvJEQGmmFs2733mXDQk3r614kj5bStLWNWxo9Wwzuq-uZpLWrFH9oOKHd3Ua9MBdFUeP0y5N706ga9B_LkgIvAkAiPUtc-LYH4n0jxreieacX2J_r9SzZM33L2qf0qJowXgNo/s1600/30127303_1372343586203798_2105539070401708032_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgldEHwlaXvJEQGmmFs2733mXDQk3r614kj5bStLWNWxo9Wwzuq-uZpLWrFH9oOKHd3Ua9MBdFUeP0y5N706ga9B_LkgIvAkAiPUtc-LYH4n0jxreieacX2J_r9SzZM33L2qf0qJowXgNo/s400/30127303_1372343586203798_2105539070401708032_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Anche il nuovo gioco annunciato per l'anno prossimo (<i>il-german-che-attualmente-chiamiamo-Masamune</i>) è stato molto apprezzato, come vedrete poi nella sezione dedicata ai link. In generale, ci hanno detto tutti che è all'altezza dei suoi predecessori, e ne siamo convinti anche noi.<br />
Ultima nota: Danilo si è aggiudicato il premio come miglior autore italiano scelto dagli utenti di Board-Games.it, che fa sempre piacere :)<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSvBn3f0H7tcFexxRjOvu4UYl6w35yUVhrNOQmTIwLt1QP-doTbVZIMAQF8KD7_PAlTTyC-D4pO0vBulZpjdwbCAXE2Us6T0MKId7i3eutn8ojjatI2wCdSXupvaMps4n64nR0sID3I4k/s1600/34089940_10156481244727769_9008514966432514048_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSvBn3f0H7tcFexxRjOvu4UYl6w35yUVhrNOQmTIwLt1QP-doTbVZIMAQF8KD7_PAlTTyC-D4pO0vBulZpjdwbCAXE2Us6T0MKId7i3eutn8ojjatI2wCdSXupvaMps4n64nR0sID3I4k/s400/34089940_10156481244727769_9008514966432514048_n.jpg" width="300" /></a></div>
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Prima di passare al prossimo punto, inserisco al volo qui qualche considerazione su una polemica che ha tenuto banco dopo la fiera (lo so che la sezione delle polemiche è un'altra, ma state tranquilli che c'è anche stavolta), cioè l'annosa questione delle demo, che già avevo trattato dodici mesi fa e vi rimando <a href="https://mariosacchi.blogspot.com/2017/05/tiriamo-le-somme-aprile-2017.html">al mio vecchio post</a>, perché la penso ancora allo stesso modo.<br />
Aggiungo che, per quanto riguarda i nostri giochi Placentia, io personalmente penso che sarebbero sempre da provare dall'inizio alla fine, perché una componente presente in molti di essi è il senso di crescita che si avverte durante la partita e, spesso, vista la loro complessità, non è proprio possibile valutarli in mezz'ora. In generale, sono abbastanza convinto che chi afferma di poter capire in pochi turni qualsiasi gioco stia sopravvalutando sé stesso, perché molte volte non è possibile, come dirò poi anche nella sezione dedicata alla Polemica vera e propria (<i>disclaimer: se tu che stai leggendo sei un autore a cui ho detto la stessa cosa, probabilmente il tuo gioco aveva un difetto di design, o comunque una caratteristica che lo rendeva inadatto al nostro catalogo, che si vedeva fin da subito</i>).<br />
Poi, nella realtà dei fatti, in fiera di solito il team che si occupa dello stand fissa dei tempi massimi per la partita perché deve gestire le tante richieste di demo che riceviamo. Io li lascio liberi di agire come meglio credono, tanto per me è fondamentale che il lato <i>B2C</i> possa essere gestito interamente senza di me, che di solito sono in altre faccende affaccendato. A Modena facevano demo di un'ora e mezza compresa spiegazione, che di norma lasciavano soddisfatti tutti.<br />
<br />
Doverosa citazione anche per<b> Torino Comics</b>, dove abbiamo avuto uno stand in area games. Come di consueto, a farla da padrone in questa manifestazione è stato Drizzit, di cui abbiamo ormai esaurito la scatola base, che abbiamo in programma di ristampare.<br />
<br />
Abbiamo inoltre partecipato alla <b>Gioca Con di Piacenza</b>, come ogni anno, dove ci siamo dedicati a playtest matto e disperatissimo... E abbiamo portato a casa un nuovo prototipo ;)<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
Beh, una volta passata la frenesia da fiera abbiamo proseguito il lavoro di sviluppo sui vari giochi:<br />
<ul>
<li>L'espansione di Wendake ci piaceva già due mesi fa, ma abbiamo deciso di non accontentarci e proseguire cercando nuove strade. Sinceramente, abbiamo perso un paio di settimane cercando di introdurre un nuovo concetto che ci piaceva molto sulla carta, ossia il fatto che Inglesi e Francesi venissero a ostacolare i Nativi, ma purtroppo l'esperienza di gioco era molto più frustrante di quanto ci aspettassimo. La cosa buona è che da quei tentativi andati a vuoto sono uscite idee molto interessanti, che ci stanno convincendo parecchio e che sembrano davvero ben indirizzate.</li>
<li>Ovviamente, a mente fresca dopo Play, abbiamo dedicato qualche sessione anche a <i>Il-german-che-attualmente-chiamiamo-Masamune</i> e ci convince sempre di più, di partita in partita. Questo è per l'anno prossimo, ma ci teniamo a lavorare con parecchio anticipo per evitare le super corse degli ultimi due anni.</li>
<li>Abbiamo dedicato parecchie ore alla grafica dei giochi più leggeri. Per la precisione, tre party games e un family. Ancora non sappiamo quando usciranno, ma l'obiettivo è PRIMA POSSIBILE, perché secondo noi meritano.</li>
<li>Abbiamo inoltre proseguito il lavoro sul nuovo progetto con Demoelâ, di cui parlo ormai tutti i mesi senza dire nulla... Ma prima o poi lo farò!</li>
<li>Approfittando di Torino Comics, abbiamo messo giù il piano dell'opera della terza espansione di Drizzit, perché ormai il fumetto sta per volgere al termine e anche il gioco deve fare lo stesso.</li>
<li>Sempre a proposito di Drizzit, abbiamo pubblicato <a href="https://www.facebook.com/pg/postscriptumgames/photos/?tab=album&album_id=573964206041744">le carte Print&Play di Ugi da Quaggoth</a>. Godetevele!</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<ul>
<li>Iniziamo da Wendake, con questa <a href="http://www.balenaludens.it/2018/wendake/">recensione di Balena Ludens</a>. Sì, sì, è positiva... Ormai dovreste esserci abituati! :)</li>
<li>Stiamo sempre in tema, con una nuova <a href="https://www.giocareinscatola.it/articoli/intervista-a-danilo-sabia/1">intervista a Danilo Sabia</a> su Giocareinscatola!</li>
<li>Passiamo invece a <i>il-german-che-attualmente-chiamiamo-Masamune</i>, di cui <a href="http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=9461&title=lame-affilate-nel-nuovo-boardgame-di-post-scriptum-e-placentia-games">ha parlato Gioconomicon</a> (sì, questo è uscito a maggio, ma si lega a Play, quindi lo segnalo in questo post... Che peraltro sta uscendo a giugno...).</li>
<li>Sempre di <i>Masamune</i> si parla anche in <a href="https://www.board-games.it/news/zaress-start-play/">questo articolo</a> post Play su Board-games.it...</li>
<li>...E nella relativa <a href="https://www.facebook.com/BoardGamesIt/videos/631647613851517/">diretta streaming</a>.</li>
<li>Per finire, segnalo <a href="https://oggiscienza.it/2018/04/18/esplorazione-ricerca-tavoli-gioco/">questo articolo su OggiScienza</a> in cui si parla di giochi scientifici, e che non poteva che iniziare con S.P.A.C.E. e Kepler-3042!</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
Il post da cui prendo le mosse questa volta è <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10156224771722456/">questo</a>, che non ha invero scatenato accesissime polemiche, ma offre parecchi spunti interessanti ai miei occhi.<br />
Vado quindi di seguito ad elencarli:<br />
<ol>
<li>Sempre la solita solfa, sempre la solita minestra, questo Mario Sacchi scrive sempre le solite cose, uff. <br />Sì, lo so, ma che ci devo fare? Alla fine <b>pare proprio che il pettine a cui vengono tutti i nodi sia sempre il solito mercato ipertrofico</b>: escono tantissimi giochi, sempre di più, e questo crea, fra mille altre conseguenze, anche le due che cito qui sotto:</li>
<li><b>Sì, succede che escano giochi mal testati, a volte. In realtà è sempre successo, perché la lotta con le tempistiche esiste da quando esiste questo mestiere, ma ultimamente il problema si sta probabilmente acuendo</b>. E a volte le tempistiche impongono di tagliar corto e andare in stampa(*), sacrificando la grafica, o l'ergonomia, o la qualità dei materiali, o il game design.<br />Oppure succede perché non tutti gli editori sono poi così bravi e può capitare che sbaglino. Può anche capitare ripetutamente, come certamente anche voi avrete visto in alcuni casi.<br />Come ho già scritto più volte, fare l'editore è un lavoro parecchio complesso, fatto di mille diverse fasi. Senza considerare tutta la parte amministrativa e quella commerciale, che pure portano via un sacco di ore e richiedono sforzi notevoli (ma che sono comuni a tutte le realtà imprenditoriali), va detto che la creazione di un gioco è davvero fatta di tante diverse competenze, che si devono incastrare alla perfezione. Di norma, include il lavoro di parecchie persone, magari che parlano ognuna la propria lingua, che devono essere coordinate al meglio perché un singolo errore di uno, che è sempre in agguato, può diventare un serio problema sul prodotto finale.<br />Ovvio che comunque non è una scusante: se un prodotto è davvero <i>buggato</i>, o se ha una grafica incomprensibile o materiali pessimi, l'editore ha lavorato male, senza se e senza ma. Di casi simili me ne vengono in mente parecchi.<br />Però, a volte non è questo il caso...</li>
<li>Già, perché a volte il problema non sta davvero nel gioco, bensì nell'utente. Un'altra conseguenza del punto 1 è che <b>spesso i giocatori hanno fretta di recensire un gioco perché presto ne avranno altri, quindi corrono a dare le loro valutazioni dopo una sola partita, a volte neanche completa</b>. È vero che questo tipo di giocatori spesso ha davvero una grande esperienza, a livello di titoli provati, proprio perché non vede l'ora di giocare al successivo, ma può essere che tale esperienza si traduca più in un'esigenza di criticare, che in reale competenza per farlo, soprattutto nei casi citati dal post linkato, che parla espressamente di giochi apprezzati dalla critica, <b>e soprattutto se tutte queste partite sono appunto PRIME partite, magari neanche complete.</b><br />A volte succede proprio ai giocatori più appassionati, che cadono nel circolo vizioso del <i>i giochi da tavolo sono la mia super passione -> li voglio provare tutti tuttissimi subito -> li voglio sempre più fichi e perfetti -> me ne piace uno ogni dieci -> quello che mi piace lo rigioco all'infinito, degli altri nove scrivo peste e corna sui social perché sono un appassionato e parlare di giochi mi interessa più di qualsiasi altro argomento. </i>So bene che è una dinamica comune a molti altri settori, ma secondo me non è particolarmente positiva in nessuno di essi. Intendiamoci: il feedback dei giocatori a volte è preziosissimo e spesso e volentieri l'ho tenuto in grande considerazione in fase di sviluppo prodotto. Altre volte però mi sembra sia proprio solo figlio della voglia di dimostrare la propria (presunta) competenza.<br />Faccio un paio di esempi che riguardano i nostri giochi, per far capire meglio a cosa mi riferisco:</li>
<ul>
<li><i>"Ah, guarda, con Wendake ci avete preso, ma Kepler proprio no: le carte Progresso casuali rovinano completamente il gioco. Io non sono neanche riuscito a finire la prima partita".</i><br />Ok, per carità... Tutti i pareri sono legittimi e se uno non riesce a finire una partita perché trova una regola così insopportabile, io non sono nessuno per giudicare i suoi gusti. Però il fatto che me lo venga a dire in fiera con tale sufficienza, aggiungendo pure che Wendake <i>l'abbiamo azzeccato</i> (wow! Che fortuna averlo azzeccato! Neanche ci avessimo fatto due anni di playtest intenso, eh...) mi ha davvero irritato<span style="font-style: normal;">. La regola in questione è stata provata</span><span style="font-style: normal;"> con una marea di gente per oltre un anno, durante una pletora di partite e l'abbiamo inserita nel gioco nella formulazione che a nostro parere funzionava meglio. E per carità, noi siamo fallibili, come tutti, però vedere la spocchia con cui un giocatore qualunque si stava rivolgendo all'editore di un gioco che aveva ricevuto la quasi totalità di critiche positive mi ha davvero fatto girare le scatole (ah, come bisogna essere educati, qui sul blog!). Ma più che l'opinione in sé, mi ha seccato il fatto che tale opinione venisse presentata come un <b>fatto</b>, incontrovertibile e assoluto... E scaturito da una partita neanche finita.<br />Sgrunt.</span></li>
<li><i>"Eh, sì, Wendake è carino, ma si vede proprio che la scala delle maschere l'avete aggiunta all'ultimo per far quadrare le cose. Peccato, avreste potuto fare di meglio, ma si capisce che avevate fretta".</i><br />No. La scala delle maschere esiste fin dal primo prototipo e anzi è una delle poche meccaniche che è giunta nel prodotto finale senza alcuna modifica, perché Danilo era partito dall'ambientazione e questo ne è un aspetto fondamentale (praticamente, è ciò che distingue gli Irochesi da tutte le altre tribù).<br />Questo secondo esempio non mi ha dato fastidio quanto il primo, forse perché mi è stato espresso con un sorriso, ma analizzandolo non è poi così diverso. La critica sul fatto che la scala maschere sia slegata dal resto è accettabile, per carità. Lo sappiamo anche noi, e abbiamo deciso di tenerla perché ci piaceva lasciare un modo di fare punti che fosse indipendente da ciò che succedeva sulla plancia di gioco.<br />Quello che invece disturba è l'accenno alla meccanica aggiunta in fretta e furia alla fine. Spiace, perché dopo anni a testare giochi fino alla nausea per sfornare prodotti sempre accolti benissimo dalla critica, fa male che qualcuno pensi che lavoriamo così.<br />Per carità, non sto dicendo che la gente non debba più esprimere le proprie opinioni sui giochi, eh. Anzi, sono importanti e spesso interessanti. Dico solo che, nella maggior parte dei casi, le scelte editoriali (comprese quelle di game design) hanno alle spalle precise motivazioni, e che liquidarle con sufficienza senza un'analisi approfondita è sbagliato. <b>Precipitarsi online a sparare fango su un gioco prima di tutti gli altri non ha alcun effetto positivo sul settore, né sulla propria reputazione</b>. Si generano solo flame dannosi, che presto fanno stancare la gente e che danno l'idea di una community con la puzza sotto il naso. <b>Poi è chiaro che le critiche meritate esistano e siano anche utili, ma se vengono sommerse da quelle immotivate, rischiano di sparire nel mare di fastidio.</b></li>
</ul>
</ol>
<div>
In conclusione: stiamoci attenti noi editori, a far uscire dei prodotti in grado di soddisfare il pubblico appassionato, ma stia attento anche il pubblico appassionato a non avere troppa fretta di valutare.</div>
<div>
Il discorso si ricollega anche un po' a quanto scritto sopra riguardo alle demo in fiera e in particolare a chi sostiene che "in mezz'ora di partita si riesce a valutare qualsiasi gioco".<br />
No, ragazzi. Io cito i miei giochi perché sono quelli che conosco, ma vi assicuro che né Kepler, né Wendake (né nessun altro gioco di Placentia) sono valutabili in mezz'ora di partita, davvero.</div>
<div>
Giocateli bene, questi giochi. Date loro la possibilità di conquistarvi. Vi assicuro che ne vale la pena.</div>
<div>
<br /></div>
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(*)</div>
<div>
È successo anche a noi, a volte, di cedere alla fretta su qualche aspetto del gioco, ma si trattava sempre di questioni che ritenevamo del tutto secondarie. I prodotti effettivamente usciti ci hanno sempre convinto in pieno. In più di un'occasione abbiamo rimandato l'uscita di un gioco perché per noi non era pronto.</div>
<div>
<br /></div>
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
Alhambra<br />
The Game<br />
La Granja<br />
Drizzit: il gioco di carte, con tutte le espansioni (3)<br />
Wendake (4)<br />
Deep Sea Adventure (3)<br />
The mind (2)<br />
Imhotep (2)<br />
Panico da pecora (2)<br />
Castles of Burgundy<br />
Santorini<br />
St. Petersburg<br />
<ul>
<li>A volte mi imbatto in giochi semplicissimi, ma con un <i>twist</i> geniale e penso "ma perché non è venuto in mente a me?" <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/244992/mind">The mind</a> è un perfetto esempio di questa categoria. 100 carte, 2 regole e una tensione pazzesca. Già mi aveva affascinato <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/198110/kreus">Kreus</a>, relativamente a questa tipologia, ma The mind riduce ancora più tutto all'osso e si presenta come una meccanica pura, pulitissima ed elegantissima.<br />So che molta gente lo potrebbe odiare, perché il divertimento sta tutto nel <i>metagame</i>, ma da parte mia, davvero, <i>chapeau</i>!</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-36944619994716890242018-04-30T16:28:00.001+02:002018-04-30T17:53:21.319+02:00Marzo 2018: i giochi di miniature rovinano il mercato?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzsfJlGkb947Jwp1DJ9PPH9gamD-aISTnsbM-_GEtxlS5ZsY00qkDhHWeikEYYhNy26DhwWNARfECiODaR8tkbstEj1ln4h_I6p2wxiOacdtmFYBtSkFotWKzQkOmjGeXZDdLZZC62WY/s1600/28423285_464818377270518_1590851138136951669_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1440" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzsfJlGkb947Jwp1DJ9PPH9gamD-aISTnsbM-_GEtxlS5ZsY00qkDhHWeikEYYhNy26DhwWNARfECiODaR8tkbstEj1ln4h_I6p2wxiOacdtmFYBtSkFotWKzQkOmjGeXZDdLZZC62WY/s320/28423285_464818377270518_1590851138136951669_o.jpg" width="320" /></a></div>
Scrivere il post di marzo dopo aver già vissuto tutte le emozioni di Play, svoltasi ad aprile (in occasione della quale abbiamo anche inaugurato il nostro <a href="https://www.instagram.com/postscriptumgames/">profilo instagram</a>), è sempre un po' strano, ma una delle caratteristiche di noi editori è la capacità di astrazione (di solito, usata per capire che un gioco è brutto già solo leggendo le regole), quindi vedrò di applicarla.<br />
<br />
Iniziamo subito dagli argomenti più importanti, ovvero quelli di cui si è parlato sul blog <a href="https://www.inutile-erudizione.it/">Sfoggiare Inutile Erudizione</a>: Piccioni che guidano bombe, donne intelligentissime, tortillas con volti famosissimi, eroici marinai, calciatori cialtroni, Stephen Hawking e i viaggi nel tempo, San Patrizio e i serpenti, efferati assassini, viaggi spaziali e persone colpite da meteoriti.<br />
Se non basta questo a solleticare la vostra curiosità, siete dei bruti, sappiatelo! <br />
<br />
Va beh, parliamo di giochi, cominciando dalla vita associativa e dagli eventi: il secondo mese nella nuova sede di SlowGame è andato alla grande e siamo tutti molto soddisfatti dell'accoglienza e degli spazi. Abbiamo in mente di allargare ulteriormente le attività e, pian pianino, tempo permettendo, lo faremo.<br />
<br />
In veste di editore, invece, sono tornato al Politecnico di Torino per il consueto workshop per gli studenti della facoltà di design (ne avevo parlato <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2013/02/post-scriptum-al-politecnico-di-torino.html">qui</a>, qualche anno fa). In <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2014/03/considerazioni-su-giochi-studenti.html">un vecchio post</a> dicevo di essere triste perché in un'occasione, l'esperienza del Politecnico mi aveva suscitato amare riflessioni sulla cultura ludica in Italia. Non dico che le cose siano radicalmente migliorate, ma un po' sì: gli studenti di quest'anno conoscevano molti più giochi moderni, rispetto al passato e penso che sia un piccolo segnale di inversione di tendenza. Chiariamoci: so benissimo che non è un campione su cui trarre alcuna conclusione, eh. Però mi ha fatto piacere.<br />
Penso che il lavoro fatto negli ultimi anni dai tanto odiati (da qualcuno) addetti ai lavori, stia dando sempre più frutti. Sia che si tratti di associazioni o blogger, sia che si tratti di creatori come noi, sia che si tratti di localizzatori molto presenti in fiere e negozi. <b>Come ho già avuto modo di scrivere in passato, chi sceglie di fare questo lavoro lo fa principalmente per passione. Ovviamente poi ci deve anche lucrare, ma non è un settore che offra particolare ricchezza: il mercato, soprattutto italiano, è ancora piccolo e i rischi sono ancora tanti. Facciamo quello che facciamo principalmente perché ci piace e perché è una soddisfazione personale impagabile, riuscire a vivere delle proprie passioni.</b><br />
<br />
Va beh, dopo questa botta di corporativismo, passiamo alla sezione probabilmente meno interessante, per la maggior parte dei miei lettori (ma voi, minor parte che invece la leggete con interesse, siete delle persone fantastiche. Bravi! Vvtb).<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li>Marzo è tipicamente un mese di transizione, fra Norimberga e Play, e l'abbiamo trascorso come tale, principalmente lavorando per allargare il nostro team (ne parleremo meglio il mese prossimo, ma i frutti già si stanno vedendo) e per preparare lo stand di Modena, che doveva essere, ed è in effetti stato, grande il doppio rispetto all'anno scorso.</li>
<li>Abbiamo continuato il lavoro sul nuovo gioco con Demoelâ e sull'espansione di Wendake. Entrambi i progetti ci stanno mettendo di fronte a delle notevoli sfide di game design, ma abbiamo tirato fuori una marea di idee per superarle e questo mi riempie di entusiasmo. È sempre la parte del lavoro che mi piace di più.</li>
<li>Stiamo anche finalizzando dal punto di vista produttivo alcuni party games che abbiamo sotto mano da tempo. L'ultimo uscito è Brick Party, nel 2015, e vogliamo assolutamente proseguire su questa strada. Tanta gente mi chiede perché stiamo trascurando questa linea e io rispondo sempre che non è vero che lo stiamo facendo. Semplicemente, è molto difficile trovare dei giochi davvero <i>WOW</i> di questo tipo. Ne abbiamo sottomano tre o quattro e stiamo lavorando all'edizione, che dev'essere perfetta. Non sappiamo ancora in che ordine usciranno, ma speriamo che vedano tutti la luce.</li>
<li>Beh, un po' di lavoro (non tante ore, ma molta concentrazione) è stato anche dedicato al controllo dei file delle versioni estere di Kepler-3042 e Wendake, che speriamo vengano annunciate al più presto dai nostri partner :)<br />Ormai anche i nostri <i>german</i> riescono a fare numeri davvero interessanti e questo ci fa molto piacere! :)</li>
<li>Oh, abbiamo anche firmato un nuovo contratto, eh! È successo di soppiatto a Cartoomics, mentre eravamo impegnati a girare per gli stand di fumetti per comprare dei cartonati di Batman ;)<br />Per ora è ancora tutto top secret, ma secondo noi il gioco è super spettacolare. Inizierò a far trapelare qualcosa quando avremo abbastanza materiale.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<ul>
<li>Dadocritico ha dedicato <a href="http://dadocritico.blogspot.it/2018/03/il-mondo-non-e-pronto.html">una delle sue storie</a> (perché chiamarle recensioni sarebbe riduttivo) a Wendake, ovviamente con parole d'elogio per Danilo, di cui è un fan della prima ora.</li>
<li>Una vera e propria recensione (sempre di Wendake) invece è <a href="https://www.goblins.net/recensioni/wendake-perche-non-tutti-sono-tipi-da-tenda">quella sulla Tana dei Goblin</a>, che apprezzo molto perché l'autore, Rosengald, dice che all'inizio il gioco non lo aveva colpito particolarmente, ma poi ha voluto dargli una seconda chance e l'ha apprezzato riprovandolo. Grazie mille!</li>
<li>Conseguentemente alla recensione, Wendake è stato citato, sempre con parole di elogio, anche <a href="https://youtu.be/U56LmMUdNDI">nel Tg Goblin</a>!</li>
</ul>
<div>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ovviamente, prima della stesura di questo post ci sono state un sacco di polemiche post Play, ma sono abbastanza simili a quelle dell'anno scorso, quindi ne ho scelta un'altra. Visto che comunque il mese prossimo parlerò della fiera, non escludo di dedicare un po' di spazio extra anche ad alcuni argomenti su cui potrei voler dire qualcosa. Vedremo.</div>
<div>
Quello di cui invece mi interessa parlare qui è l'argomento sollevato da <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10156227284907456/">questo post</a>, che non a caso ha suscitato oltre cento risposte, alcune delle quali molto interessanti.<br />
Nel post si toccano principalmente tre punti, che sintetizzo in:<br />
<ol>
<li>I giochi con miniature stanno facendo alzare troppo i prezzi e rovinando il mercato;</li>
<li>Kickstarter fa fare successo a giochi non meritevoli e rovinando il mercato;</li>
<li>La classifica di BGG segue solo le mode del momento e non vale nulla.</li>
</ol>
<div>
Veniamo quindi alle mie considerazioni in merito (spoiler: su uno di questi tre punti sono d'accordo... Indovinate quale??), che con un inaspettato <i>plot twist</i> non dividerò in tre capitoli, perché secondo me funziona meglio un discorso organico. Ah! Quanta dedizione e quanta accortezza che metto in questi post!</div>
<div>
Iniziamo quindi parlando dei materiali e dicendo che, sì, è innegabile che negli ultimi anni, anche a causa di alcune campagne Kickstarter di successo, gli standard si sono alzati moltissimo, ma con essi anche i prezzi di vendita di molti prodotti. Questo ad alcuni fa storcere il naso, perché, come dice l'autore del post, prima si potevano trovare giochi a 20/30 euro con materiali discreti e regole ottime, mentre ormai costano tutti di più. Io sinceramente, da giocatore, sarei anche d'accordo: per me le regole sono la parte più importante di un gioco e basta che materiali e grafica siano adeguati e per me vanno bene, non scelgo a cosa giocare basandomi su questi aspetti.<br />
Anzi, giudico del tutto comprensibile la sua posizione, tanto che davanti a certi prodotti ho avuto pensieri simili.</div>
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Però...</div>
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Però ci sono almeno tre considerazioni da fare:</div>
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<b>1: ogni anno escono migliaia di nuovi giochi e il pubblico, per potersi orientare fra un'offerta così spaventosa deve partire da qualcosa, e spesso questo qualcosa sono i materiali</b>. Tambu stesso lo disse subito, al suo ingresso in società: "se non riusciamo ad attirare l'attenzione con un grande <i>packaging</i>, possiamo avere le regole migliori del mondo, ma nessuno se ne accorgerà". E io subito gli risposi che aveva assolutamente ragione e ne approfittai per nominarlo seduta stante <i>art director</i> di Post Scriptum e scaricargli addosso tutti i compiti che questo ruolo richiede <i>(N.b: non basta venire a dirmi una cosa giusta per vedersi immediatamente attribuito un ruolo in Post Scriptum. È un privilegio riservato solo a chi è già socio dell'azienda)</i>.</div>
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<b>2: anche se di giochi ne uscissero un decimo, è comunque riduttivo badare solo alle regole. Un gioco è un prodotto complesso, fatto sia da meccaniche che da grafica e chi lo valuta nell'insieme va ascoltato.</b></div>
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Di nuovo: io DA GIOCATORE bado più alle regole che ad altro, ma mi accorgo che per <b>la maggior parte</b> delle persone con cui mi interfaccio non è così, e non solo in campo ludico.</div>
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Prendiamo ad esempio i film, così abbiamo un campione statistico immensamente più ampio rispetto a quello di appassionati di giochi. A me, personalmente, interessano solo la trama e soprattutto i dialoghi. Faccio caso alla recitazione degli attori se è particolarmente buona o particolarmente cattiva. Di regia, fotografia, effetti speciali, montaggio e altro non capisco assolutamente nulla (anche perché di norma guardo i film sul pc, fermandomi ogni 2 minuti per fare altro, ma non ditelo a nessuno) e quindi non ci bado. Quando però ho parlato di ciò a Sara (di cui vi parlerò nel prossimo post, giusto per farvi aumentare la curiosità), lei mi ha risposto "ma non serve che tu ci capisca nulla, Mario. Un'immagine, un'inquadratura, una scelta estetica ti possono emozionare tanto quanto la trama, anche inconsapevolmente, perché anche quelli sono aspetti che fanno parte del film". Anche in questo caso le ho dato ragione e le ho assegnato un sacco di ruoli in Post Scriptum (<i>N.b: ok, non era davvero un privilegio riservato ai soci, ma ormai l'unico posto da non socia se l'è preso lei</i>).</div>
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E il discorso è proprio questo: LA MAGGIOR PARTE delle persone che conosco guarda oltre alla trama! Anzi, osserva e dà grande importanza agli aspetti più estetici di un film. E allo stesso modo LA MAGGIOR PARTE degli appassionati di giochi guarda oltre alle regole, a maggior ragione alla luce della sovrabbondanza citata nel punto 1.</div>
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Di fatto, anche se è vero che certe grandi aziende possono trainare un mercato e imporre delle tendenze, <b>è sempre chi compra a decidere</b>. Se tutti vogliono i materiali megagalattici, evidentemente l'esigenza c'è, e per uno che preferirebbe spendere meno, ce ne sono nove che invece si coccolano il loro nuovo gioiellino fra le mani con occhi scintillanti.</div>
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<b>3: questa tendenza non è una novità: è forse più visibile negli ultimi anni, ma c'è sempre stata.</b> Faccio un esempio personale, di cui ho già parlato più volte. Nel 2009 pubblicammo <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/50862/caligula">Caligula</a> (gioco d'esordio del poi prolificissimo Pierluca Zizzi), con l'intento dichiarato di fare un <i>giocone spaccacervelli</i> a 20,00 euro, che durasse un'intera serata e avesse dinamiche complesse, ma che costasse poco. Espressamente per questo motivo non abbiamo inserito alcun tabellone (sostanzialmente inutile, ai fini del regolamento) né dischetti di legno quali erano quelli del prototipo originario.</div>
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Ora, è chiaro che questo specifico caso lascia il tempo che trova: ha quasi venduto tutte le tremila scatole prodotte, senza però esaurirle, ma era un gioco di una casa editrice ancora molto piccola e molto poco pubblicizzato, quindi manca tutta un'enorme serie di termini di paragone per poterne valutare il successo, però <b>tantissimi</b> addetti ai lavori o anche semplici giocatori mi hanno detto che se avessimo fatto lo stesso identico gioco, ma con scatola grande, tabellone e legnetti e se l'avessimo venduto a 40,00 euro, avrebbe potuto avere molto più successo e col tempo me ne sono convinto anch'io (e fra l'altro un pensiero di una ristampa in questo senso è sempre lì, in un angolino del mio cervello).</div>
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Allo stesso modo, sono perfettamente consapevole del fatto che le risorse, i <i>meeples</i> e le canoe sagomate di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/229265/wendake">Wendake</a> siano parte integrante del successo del gioco: sicuramente, le sue meccaniche innovative e il suo bilanciamento, a cui abbiamo lavorato a lungo, hanno contribuito parecchio a collezionare recensioni positive, ma è innegabile che senza il colpo d'occhio dato dai materiali, molta gente l'avrebbe ignorato e molte di quelle recensioni non sarebbero mai state scritte.</div>
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Con questo, sto quindi dicendo che non esistono giochi con materiali belli e regole brutte? Ovviamente no. E neanche sto dicendo che non esistano giochi in cui sono stati inseriti materiali completamente inutili o poco affini al tema. Addirittura mi vengono in mente casi di giochi in cui sono state inserite componenti sceniche talmente astruse da ridurne l'ergonomia, maledetti editori che vogliono strafare.</div>
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<b>Sto dicendo che, volenti o nolenti, gli standard si sono alzati e ormai la gente vuole una cura del dettaglio sempre più alta e non ci si può permettere di non fornirla</b>, con buona pace di chi invece preferirebbe materiali ridotti all'osso in nome di un minor prezzo al pubblico. Ormai la strada è quella, almeno per il momento. Poi cosa riserverà il futuro, non si può sapere.</div>
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Veniamo quindi al ruolo di Kickstarter in tutto questo, che esiste, è innegabile: l'affermarsi di questa piattaforma ha contribuito in modo determinante a far esplodere questa attenzione sui materiali, anche se per i primi tempi è rimasta molto confinata solo su quel mondo. Poi si è diffusa anche nei canali più classici, secondo me principalmente sulla scia del successo di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/148228/splendor">Splendor</a> (ma c'erano segnali già prima con <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/70919/takenoko">Takenoko</a>) e dell'editoria francese, molto attenta a questi aspetti.</div>
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E sicuramente, esiste anche una frangia di <i>backers</i> che vive il suo rapporto con il crowdfunding in modo simile a quello di un giocatore d'azzardo, ossia sostenendo compulsivamente progetti che fanno salire l'acquolina, senza avere idea di cosa arriverà. In pratica facendo un <i>all in</i> del suo pledge per poi vedere se la puntata andrà a buon fine oppure no.</div>
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Altrettanto sicuramente, esisteranno giochi infarciti solo di miniature (magari solo promesse e poi neanche realizzabili), senza regole adeguate, ma la questione è... Perché tali progetti esistono? Torniamo a quello che ho scritto sopra: perché c'è gente che vuole questo tipo di prodotti.</div>
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<b>Ciò che ha fatto Kickstarter è stato semplicemente dare possibilità concrete di realizzazione a progetti che prima potevano essere solo sogni libidinosi: come sempre, non ha generato qualcosa di nuovo, ma ha amplificato ciò che c'era già.</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<i>"Sì, vabbè, Mario, chiudila qui che hai già scritto tantissimo"</i>, starete dicendo. E avete ragione. Torno quindi ai punti toccati in cima e do le mie risposte:</div>
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<b>1: I giochi con miniature stanno facendo alzare troppo i prezzi e rovinando il mercato.</b></div>
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Sì, hanno contribuito anche loro a far alzare i prezzi, ma la mia impressione è che il mercato stesse già annusando l'aria in quella direzione e non vedesse l'ora di buttarvicisi. Inoltre, non possiamo neanche ignorare i continui cambi di assetti societari che di certo hanno conseguenze anche sui prodotti finali. Il mercato si evolve e i giocatori pure, a prescindere dalle miniature.</div>
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<b>2: Kickstarter fa fare successo a giochi non meritevoli e rovinando il mercato.</b></div>
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Qualche gioco non meritevole sicuramente ci sarà, ma di norma quelli che fanno successo lo sono. E soprattutto, possono portare alla crescita di chi lavora bene (state tranquilli che se qualcuno lancia un gioco di miniature su KS senza fare benissimo i conti ne pagherà le conseguenze). Di solito tendo a non fare nomi di altri editori, ma per una volta faccio un'eccezione perché questo specifico caso è davvero esemplare: Cool Mini Or Not/CMON, che tutti sicuramente conoscete (se state leggendo questo blog e non la conoscete, probabilmente siete mia zia. Ciao zia!) ha sfruttato molto bene le possibilità offerte da Kickstarter, puntando moltissimo, fin dal suo stesso nome, proprio sulle miniature, ma, ha poi contribuito a portare su altri mercati anche giochi di altro tipo, anche attraverso i canali classici (e poi secondo me Eric Lang è molto bravo, ma questo è un altro discorso).</div>
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Questo è solo il caso più eclatante e famoso di <b>crescita e sviluppo</b> del mercato originata da Kickstarter, ma non è certo l'unico. </div>
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Per dire, nel nostro piccolo ci siamo anche noi, che grazie a questo strumento siamo riusciti a sbarcare là dove prima ci era impossibile (ok, noi non facciamo giochi di miniature, quindi questo accenno era più promozionale che altro, ma mi perdonerete, vero?).</div>
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Ah, scusate, mi sono dimenticato il terzo punto riguardo alla classifica di BGG che seguirebbe solo le mode del momento e non varrebbe nulla! </div>
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Beh, ma questo è vero, non c'è mica niente da dire, in merito. Al limite, si può dire che è una caratteristica comune a molte altre classifiche, non solo di giochi!</div>
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<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b></div>
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Photosynthesis</div>
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Kingdomino (2)</div>
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Pandemic Legacy: Season 1 (3)</div>
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Wendake (5)</div>
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Micropolis</div>
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Le case della follia</div>
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Clank! (2)</div>
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Heaven and Ale</div>
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Bang (con espansioni High Noon e Dodge City)</div>
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Hanabi</div>
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Space Alert (2)</div>
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Welcome to the dungeon</div>
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Sheepland</div>
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Abyss</div>
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Nessun gioco da recensire, stavolta: sono tutti titoli di cui ho già parlato o a cui non ho ancora fatto abbastanza partite. Tanto ho già scritto tantissimo prima.<br />
Alla prossima!Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-73807541549893923612018-03-28T10:01:00.001+02:002018-03-28T10:01:22.493+02:00Febbraio 2018: i costi di produzione dei giochi da tavolo.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB2Uf2ODKEGB11GYQqKxI3None72otw_dv9u9_E-TQq0-Dh7dWToP57qP188I0dF0GUdGu3-lAk2zj0p2gAg9t536wewkP2IuPBd-3g3QBq6uxEyXu6LrSmI1NeNe11zY2GZuZC_cjYI4/s1600/27751565_1874397152634345_4506628587122283675_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB2Uf2ODKEGB11GYQqKxI3None72otw_dv9u9_E-TQq0-Dh7dWToP57qP188I0dF0GUdGu3-lAk2zj0p2gAg9t536wewkP2IuPBd-3g3QBq6uxEyXu6LrSmI1NeNe11zY2GZuZC_cjYI4/s320/27751565_1874397152634345_4506628587122283675_n.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Nella nuova sede di SlowGame!</i></td></tr>
</tbody></table>
Ed eccoci a parlare di febbraio, iniziando da una grandissima e importantissima notizia, ovvero l'apertura del nuovo blog <a href="https://www.inutile-erudizione.it/"><b>Sfoggiare Inutile Erudizione</b></a>, che non c'entra nulla con i giochi, ma è davvero assai lepido e divertente. Visitandolo potrete trovare sia gli articoli che erano stati originariamente pubblicati su La Piramide delle Bermuda (che ora si chiama <b>Occulturiamoci</b>), opportunamente aggiornati, sia le nuove rubriche Personalità Buffe e Pillole di Erudizione.<br />
Si è già parlato, fra le altre cose, di efferati assassini, eroi di guerra, fondatori di religioni, cani spaziali, calciatori cialtroni e poi arte, scienza, allucinazioni, esoterismo e tirannosauri.<br />
Come potete resistere???<br />
[SPAM MODE = OFF]<br />
<br />
Veniamo quindi agli argomenti ludici, iniziando dal fatto che <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>, l'associazione di cui sono vicepresidente, dopo le peripezie degli ultimi mesi ha finalmente <a href="https://www.facebook.com/polibricafe/">una nuova sede adatta alle sue esigenze</a> e che sembra possa durare a lungo. Anche stavolta ci siamo appoggiati a un bar che avesse caratteristiche a noi adatte, visto che per noi è la scelta migliore.<br />
Avevo parlato nel dettaglio della situazione <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2018/01/2017-ludico-come-ci-vedono-i-non.html">nel post di fine anno</a>, e molti di voi si erano preoccupati della nostra sorte, quindi ci tengo a tranquillizzarvi: tutto procede per il meglio e il lunedì sera è tornato più affollato che mai (ma io gioco pochissimo perché devo sempre playtestare...). Inoltre, abbiamo anche partecipato a una giornata di autogestione del liceo locale, dove abbiamo tenuto 4 ore di laboratorio ludico, che mi sembra abbia riscontrato un buon successo fra i ragazzi. Sono cose che fanno piacere!<br />
<br />
A proposito di SlowGame, stiamo anche organizzando la sesta edizione del torneo multigioco a squadre. Lo schema dei titoli scelti è qui sotto, mentre l'evento Facebook è <a href="https://www.facebook.com/events/186298561982626/">qui</a>!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeqZBrBmVdwzgPQ3XQixDEdwcgAVOwKlqM46zEIa71CCsj23OdxZ0N7dnupty2NB0nLP2YOsgeUi7VU7qWHeH2MwR7DawGHmc1pSYw3K5grMmJyRJntUQihabszmyISbxMXzzP-dI-jmA/s1600/Besozzi2018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="1000" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeqZBrBmVdwzgPQ3XQixDEdwcgAVOwKlqM46zEIa71CCsj23OdxZ0N7dnupty2NB0nLP2YOsgeUi7VU7qWHeH2MwR7DawGHmc1pSYw3K5grMmJyRJntUQihabszmyISbxMXzzP-dI-jmA/s400/Besozzi2018.jpg" width="400" /></a></div>
Ovviamente, io e Tambu siamo stati anche a Norimberga, dove abbiamo passato quattro intensissimi giorni a guidare in mezzo alla neve e a fare accordi di distribuzione per i nostri giochi presenti e futuri.<br />
In generale, tutti i nostri partner continuano a dirci che abbiamo davvero dei giochi interessanti e contiamo che la maggior parte di essi vadano effettivamente in porto. Di certo, rispetto agli anni scorsi, alcune cose sono cambiate (anche per via di alcune acquisizioni) e questo è uno dei motivi per cui c'è sempre più lavoro da fare. Un altro è la nostra intenzione di aumentare il numero di uscite.<br />
Ma abbiamo già dei piani su come fare a starci dietro, state tranquilli ;)<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li>Beh, innanzitutto ai follow up post Norimberga: contratti, bozze grafiche, preventivi e accordi vari. Un turbine di mail e telefonate parecchio eccitante e foriero di grande fibrillazione. Spero di non essermene dimenticata nessuna! :D</li>
<li>Abbiamo poi proseguito con l'espansione di Wendake, che ha ancora parecchi dettagli da limare, ma siamo davvero convinti di essere sulla strada giusta. I test stanno evidenziando delle possibilità di gioco davvero interessanti, con tattiche e strategie nuove, rese possibili anche dalla possibilità di realizzare alcune <i>combo</i> davvero notevoli.</li>
<li>Nel frattempo, siamo al lavoro su altri cinque giochi, senza contare quelli promozionali. In particolare, il nuovo progetto che stiamo portando avanti insieme a <a href="http://www.demoela.com/">Demolâ</a> è davvero promettente!</li>
</ul>
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<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b></div>
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Iniziamo da due video che hanno analizzato Wendake da punti di vista diversi dal solito:</div>
<ul>
<li>TeOoh ha pubblicato il <a href="https://youtu.be/TcceAAy-WCw">gameplay di una partita in solitario</a>, che era una cosa che mancava e che abbiamo apprezzato molto. Come potete vedere, anche giocare contro l'automa può essere decisamente stimolante!</li>
<li>Il progetto BEC (Boardgame E Cultura) del Boardgame Empire Club ha dedicato una puntata alla <a href="https://youtu.be/CBuoFlu-Qbs">recensione di Wendake dal punto di vista storico</a>. Ci fa molto piacere, perché è un aspetto a cui noi teniamo tantissimo!</li>
<li>Infine, sono usciti alcuni video in altre lingue. Li trovate, come sempre, nella <a href="https://www.youtube.com/user/postscriptumgames/playlists">nostra playlist</a> International videos, su YouTube.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
Innanzitutto: la polemica in questione è di marzo, non di febbraio, ma <strike>sticazz</strike> come già scritto in passato ho deciso che mi terrò libero dai riferimenti temporali del titolo, che valgono per le altre sezioni ma non ha senso ripescare argomenti vecchi quando ce ne sono di più nuovi e attuali.<br />
Ancora una volta, non metto nessun link, ma in questo caso il motivo è che vorrei parlare più di un argomento generale, che non del caso particolare da cui sto prendendo spunto.<br />
Tale caso è presto descritto: una nota casa editrice italiana ha localizzato un gioco estero cambiando alcuni materiali e in particolare eliminando un libretto e trasformando degli elementi di legno in cartonati. Ciò ha suscitato alcune polemiche, a cui la casa editrice ha risposto dicendo che il mantenimento dei materiali originali avrebbe alzato il prezzo di vendita di circa 7 euro. Molti giocatori hanno però detto che lo avrebbero preferito e alla fine, in un comunicato successivo. si è offerta di vendere i componenti aggiuntivi a prezzo di produzione, ovvero a 1,50, ed è da qui che la cosa inizia a diventare interessante.<br />
In sostanza, in mezzo ad alcuni plausi e, ovviamente, ad alcune critiche, si sono alzate delle voci che hanno accusato l'editore di mentire, perché "<i>se ora lo vendete a 1,50 perché l'altra volta avete detto 7? Potevate metterli da subito e alzare il prezzo di 1,50!"</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgun6eYcLKZZNTtaCnxTuaZbEsh6OAxSyd7CEbB2DFFh4EoI7NQjBUIjPVa5kQcuGzjYHKNygjzGxkLr5E0Dy4R5t5N99m7isVKT5fiFnU-Ora82rpLW45_tv__Nx39w5B623WgRqejRXI/s1600/1d7bh7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="258" data-original-width="600" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgun6eYcLKZZNTtaCnxTuaZbEsh6OAxSyd7CEbB2DFFh4EoI7NQjBUIjPVa5kQcuGzjYHKNygjzGxkLr5E0Dy4R5t5N99m7isVKT5fiFnU-Ora82rpLW45_tv__Nx39w5B623WgRqejRXI/s400/1d7bh7.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ricordo che un ragionamento simile saltava fuori ogni tanto anche in anni passati, in cui qualcuno chiedeva che gli editori mettessero già le bustine dentro alle scatole di giochi perché <i>"tanto loro ne comprano tante e quindi le pagano poco"</i>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivWTNOuIoX1yW9uvHxmkxnhrfFp5dzseadPAv3eui385PdXTDx0z-ScYWLgihQbPGO5yAUEZLQPlKJ83fjLCWf8qEETfxpythyj4EAdBZtGydqpenypsG9TGKIbzYAlumjj-v12BYVuKc/s1600/Facepalm_collage_by_Kat_Lady04-s1213x690-82167.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="690" data-original-width="1213" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivWTNOuIoX1yW9uvHxmkxnhrfFp5dzseadPAv3eui385PdXTDx0z-ScYWLgihQbPGO5yAUEZLQPlKJ83fjLCWf8qEETfxpythyj4EAdBZtGydqpenypsG9TGKIbzYAlumjj-v12BYVuKc/s400/Facepalm_collage_by_Kat_Lady04-s1213x690-82167.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ora, sinceramente qui non ci sono opinioni da esporre, ma, in linea con gli scopi di questo blog, semplicemente un meccanismo da spiegare, che secondo me dovrebbe essere assolutamente scontato per tutti, ma evidentemente non è così.<br />
<b>Il costo a cui viene venduto un gioco al pubblico NON È il costo di produzione del gioco </b>e se volete saperne di più dovete venire alla <a href="https://www.play-modena.it/2018/programma/costi-e-prezzi-dei-giochi-da-tavolo/">Tavola rotonda organizzata a Play dalla SAZ</a>, a cui parteciperò anch'io.<br />
Quindi a posto, ci vediamo lì. Possiamo andare a casa.<br />
<br />
Come dite? Ormai ho lanciato il sasso e ne devo parlare già qui? Uff, per una volta che volevo svicolare...<br />
Ok, dai.<br />
Il fatto è stucchevolmente semplice: fra il costo di produzione e quello di vendita ci sono di mezzo le possibilità di guadagno dell'editore (e l'autore, ovviamente), il distributore, il negoziante e infine dello Stato, che ci mette su il 22% di iva alla fine.<br />
Quindi, 1 euro in più di spesa per l'editore, per cubetti o bustine o qualsiasi altro elemento, si traduce in <b>almeno</b> 5 euro in più al pubblico ed <b>è giusto</b> che sia così.<br />
Davvero, mi rendo conto che siano ragionamenti banali, ma esplicitarli mi aiuta a far capire meglio alcuni aspetti che vedo ancora troppo sottovalutati da parte della community ludica:<br />
<ol>
<li>Un gioco da tavolo è un prodotto decisamente complesso, da realizzare. Ho già spiegato in passato che non esiste una macchina che sforna giochi, ma ne esistono tante diverse che producono carta, cartone (no, non sono la stessa cosa e vanno incollati una sull'altro), legno, plastica, metallo, resina, biglie di vetro e altri <a href="https://boardgamegeek.com/image/2827169/fun-farm">materiali meravigliosi</a>. </li>
<li>Il lavoro di un editore, sia che si tratti di un colosso multinazionale, sia che si tratti di piccole povere ditte come noi, consiste nello scegliere accuratamente ciò che va messo nella scatola, stando attenti a estetica, ergonomia, fruibilità, comprensibilità e, sinceramente, anche ad ogni singolo centesimo di costo di produzione, perché o alzerà il prezzo al pubblico, o ridurrà il margine di guadagno. Altre opzioni non ci sono.</li>
<li>Il mercato, soprattutto per i titoli per appassionati dedicati solo al mercato italiano come quello da cui era partita la polemica, è ancora troppo piccolo per poter agire concretamente sul punto precedente. Su tirature piccole, i costi di produzione sono enormi e ogni singolo elemento può fare la differenza, anche per editori che sono spesso presenti in fiera e quindi possono vendere a prezzo pieno direttamente al pubblico (non illudetevi che questo appiani i conti: le fiere costano parecchio e comunque non è pensabile vendere solo lì saltando la normale filiera).</li>
</ol>
In conclusione, quindi, ripeto una frase già scritta tante volte, ma visto che non ho la presunzione di pensare che tutti conosciate a memoria i miei post, la ribadisco nuovamente: gli editori di giochi non sono entità malvagie e senza cuore che vi succhiano i soldi dalle tasche e che realizzano i giochi tritando bambini e trasformandoli in cubetti, ma persone appassionate che hanno avuto il coraggio o l'incoscienza di provare a creare qualcosa che, vi assicuro, può dare grandissime soddisfazioni.<br />
Farsi strada in un mercato sempre più affollato e competitivo, rispettando richieste qualitative sempre più elevate e sapendo che ormai è normalissimo che gli acquirenti possano ordinare all'estero per avere prezzi migliori, è tutt'altro che facile. Portare in Italia titoli validi che possano far diffondere la cultura ludica anche al di fuori del nostro cerchio magico di forum e gruppi facebook è opera lodevole e meritoria, senza dubbio alcuno.<br />
Poi per carità, le cazzate le possiamo fare tutti ed è più che legittimo che il pubblico critichi se ritiene che sia necessario, però almeno lasciatemi tentare di spiegare certi meccanismi di base, perché se una critica non parte quantomeno da lì, difficilmente potrà avere un minimo di sostanza.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
Caligula<br />
13 Minutes: the cuban missile crisis<br />
Pandemic Legacy: Season 1<br />
Sulle tracce di Marco Polo<br />
Alta Tensione<br />
Ca$h and Gun$ (2)<br />
Takenoko<br />
Diamant (2)<br />
Wendake<br />
Timebomb: Moriarty vs. Sherlock<br />
<br />
<ul>
<li>E finalmente, con ingiustificabile ritardo, sono riuscito a intavolare <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/161936/pandemic-legacy-season-1">Pandemic Legacy</a>! Mettere insieme un gruppo di gioco disponibile a vedersi con regolarità almeno due volte al mese ha richiesto quasi due anni di ricerche, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.<br />Doverosa premessa: a me Pandemic non ha mai fatto impazzire. Non sono un fan dei collaborativi puri di questo tipo, in cui un alpha player (che di solito è <b>l'Avversario</b>, che su queste cose è parecchio bravo) trova al volo la soluzione migliore e dice a tutti cosa fare (peggio ancora se in realtà non è neanche la soluzione migliore). Preferisco i giochi in cui ci siano dei traditori (qualcuno ha detto Battlestar Galactica???) o che impongano ai giocatori di decidere in fretta e/o senza poter condividere tutte le informazioni con gli altri (esempio classico: Space Alert).<br />Devo però dire che questa versione Legacy, di cui tutti hanno sempre parlato benissimo, è davvero all'altezza delle aspettative. Nel momento in cui scrivo siamo a MARZO e sono già successe un sacco di cose super entusiasmanti. In qualità di proprietario della scatola, poi, mi sono anche occupato in prima persona di stracciare la prima carta. Son soddisfazioni!<br />Insomma, al momento sta proprio rispettando tutte le promesse. A tutti i detrattori della modalità legacy dico che secondo me è davvero coinvolgente, al punto da trasformare un gioco nella media (pur arricchito da alcune meccaniche buone, su tutte quella di Contaminazione/Intensificazione che è davvero notevole) in un'esperienza di gioco incredibilmente appagante.<br />E se alla fine non lo potremo più giocare... Ma chissenefrega!</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-53372399753471912792018-03-09T16:52:00.001+01:002018-03-09T16:54:21.327+01:00Tre chiarimenti riguardo ai rapporti fra autori ed editori.Entriamo subito nel vivo: scrivo questo post perché a <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2018/02/gennaio-2018-il-giusto-compenso-per-gli.html">quello precedente</a>, dedicato fra le altre cose ai compensi per gli autori di giochi, hanno risposto moltissime persone, alcune delle quali mi hanno convinto a spiegare un po' meglio alcuni punti.<br />
<br />
Iniziamo quindi dal più importante:<br />
<ol>
<li><b>Non sostengo affatto che un autore esordiente debba rassegnarsi a ottenere un 4-5% di royalties sempre e comunque</b>. Alcuni si sono soffermati solo sulle percentuali che ho riportato e hanno mal interpretato il mio pensiero. Ogni editore ha la sua struttura, la sua rete vendita e, in una parola, le sue peculiarità. Alcuni editori offrono agli esordienti il 4% di default, altri il 7% (e Post Scriptum non appartiene a nessuna di queste due categorie, per la cronaca). Sicuramente la differenza è notevole, ma non è l'unico dato da valutare. In sostanza, quello che mi preme far capire è che <b>una percentuale bassa non è per forza una truffa, nè una miseria. Ricordate sempre che un 4% su 10.000 copie è molto di più di un 7% su 1000.</b></li>
<li>In realtà però il mio sfogo derivava più che altro da un atteggiamento in cui mi sono imbattuto più volte, ultimamente, ovvero quello di<b> sfiducia nei confronti dell'editore</b>. Quello che volevo sottolineare è che alcuni esordienti con cui ho parlato in prima persona (non tanti... ma troppi), mi sono sembrati molto timorosi nel confrontarsi con me, mentre altri mi sono sembrati arroganti. Credo che l'uno o l'altro atteggiamento dipendano dal carattere della persona in questione, ma siano entrambi figli di una visione in cui <b>l'editore sembra quasi visto come un nemico, che abbiamo come scopo principale quello di fregare il povero ingenuo autore implume </b>(fra l'altro, cambiandogli tutte le regole del gioco e rovinandoglielo irrimediabilmente). L'ho detto e ripetuto tantissime volte: <b>autore ed editore devono formare una squadra, perché un gioco esca bene.</b> Devono lavorare fianco a fianco per mesi e devono andare d'accordo. Se manca la fiducia iniziale, manca tutto.<br />Il senso fondamentale del mio post è che non vanno posti paletti irrinunciabili su un unico aspetto della relazione (in questo caso, la percentuale di royalty). Dire <i>"se a me non danno almeno il 7% non firmo mai"</i> potrebbe chiudervi porte che invece vi converrebbe tenere aperte.<br />Come ho scritto sopra, non dico che dobbiate <b>accontentarvi</b>, ma ciò non significa che sia giusto <b>pretendere</b> condizioni che l'editore non giudica congrue al progetto.<br />A livello personale, tengo in grandissima considerazione l'impressione che l'autore mi fa, sia nel primo incontro, sia in quelli successivi, di persona o da remoto. Certo, il mio primo interesse è il gioco (ci devo vivere, pubblicando giochi, quindi devo essere convinto che siano davvero buoni), ma non posso prescindere dal fatto che con la persona che me lo sta offrendo dovrò rapportarmi a lungo, in continui scambi di idee e pareri. E se ogni volta che lo faccio, dall'altra parte c'è un muro... Beh, non si va da nessuna parte e al secondo contatto finisce che si chiude tutto e il gioco non va in porto.<br />Poi, per carità: l'editore che vi vuole sfruttare ci potrà magari anche essere, eh. Io mica li conosco tutti. Però la norma è che se un editore fiuta un autore bravo, cercherà di soddisfarlo per poterci lavorare anche in futuro. Al di là dell'onestà, è semplice strategia imprenditoriale.</li>
<li>Ultimo punto da chiarire, che forse non traspariva abbastanza dal post: <b>la fretta è spesso cattiva consigliera! Non abbiate fretta di dire di sì o di no a un editore senza aver sviscerato tutte le possibili variabili</b>: ovviamente dovete valutare anticipo, royalties e tempistiche, ma anche la storia dell'editore. In carriera mi è capitato di parlare sia con autori che mi hanno detto che preferivano cercare altrove perché i miei tempi sono piuttosto lunghi (è vero), o perché pensavano di trovare un editore più grande (in alcuni casi in effetti avevano ragione e anzi, almeno una volta io stesso ho detto "a me interessa, ma secondo me questo lo potresti piazzare a qualche colosso"), o che viceversa hanno deciso di pubblicare con me anziché con altri nonostante dovessero aspettare a lungo, perché ci tenevano a essere nel mio catalogo.<br />E se avete dubbi o perplessità, parlatene chiaramente: la fiducia è un elemento importante in un rapporto e tutto entro certi limiti può essere contrattato, o quantomeno potreste ricevere una spiegazione che vi convinca del perché l'editore vi sta offrendo certe condizioni. Mal che vada, avrete maggiori elementi per valutare!</li>
</ol>
<div>
In una frase: non abbiate timori ad avanzare <b>richieste</b>, ma attenti con le <b>pretese</b>. Il vostro atteggiamento è parte integrante del prodotto che state cercando di vendere!</div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-70083817294357565342018-02-27T09:58:00.001+01:002018-03-09T16:45:08.690+01:00Gennaio 2018: il giusto compenso per gli autori di giochi.<div style="text-align: left;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDfWEWyyt27ZqIjN9V2GGJ_52Md5B6AkLokxUJR8LX8OrfMDDFJXHQbdw27YNM2Fxgv4HTtGw5wUSP0K6mIsXx7oGfMIKvHmQbaIvM0j80LvS-1Jau982RhJ5EKV2Huc_672Jz9i8iQIg/s1600/27073030_10215669900639437_1506819082077394868_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDfWEWyyt27ZqIjN9V2GGJ_52Md5B6AkLokxUJR8LX8OrfMDDFJXHQbdw27YNM2Fxgv4HTtGw5wUSP0K6mIsXx7oGfMIKvHmQbaIvM0j80LvS-1Jau982RhJ5EKV2Huc_672Jz9i8iQIg/s320/27073030_10215669900639437_1506819082077394868_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Conferenza a IDeA G!</i></td></tr>
</tbody></table>
Partiamo subito dalla notizia bomba, che ha sconvolto tutti i giornalisti politici della nazione: non sono più Presidente di <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>! Sono stato infatti promosso al ruolo di Vicepresidente, carica assai più ambita grazie alla quale posso esercitare il mio potere senza incorrere in alcun rischio di natura civile o penale<span style="font-size: xx-small;">(1).</span><br />
<span style="font-size: xx-small;"><br /></span>
Prometto comunque fin da ora di rivestire questo ruolo con dedizione e impegno, ispirandomi alla più autorevole figura vicepresidenziale di cui si abbia memoria nella storia dell'umanità:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguz9wk5fp1NHTDxJaiwTRBiWC3_RYLX8a7o8mf9McXJuy6dmM6MjiNVOx2rrMqJDfjfXDRTvOc_EzkWzmfaJgARlLH1P1R_gOWp8ia3bdbyl9XFR4YlmbFlLzRN_eqm5IFN7zY3IXCzMU/s1600/e37ffdda90a2f9a17026c6e29bb4ea16.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="385" data-original-width="685" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguz9wk5fp1NHTDxJaiwTRBiWC3_RYLX8a7o8mf9McXJuy6dmM6MjiNVOx2rrMqJDfjfXDRTvOc_EzkWzmfaJgARlLH1P1R_gOWp8ia3bdbyl9XFR4YlmbFlLzRN_eqm5IFN7zY3IXCzMU/s400/e37ffdda90a2f9a17026c6e29bb4ea16.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: xx-small;">(1)Sì, ho scritto questa frase perché so benissimo che l'attuale Presidente la leggerà :)</span><br />
<br />
Scherzi a parte, il clima nel Consiglio direttivo di SlowGame è davvero buono: andiamo d'accordo e decidiamo tutto all'unanimità da anni, ormai. Se qualche volta capita che non la pensiamo allo stesso modo, ne parliamo fino a che non si trova una soluzione di cui siamo realmente tutti convinti. Per questo nuovo biennio appena iniziato, il gruppo è stato allargato da 5 a 7 membri, in previsione dell'aumento delle attività delle sezioni wargame e gdr previsto grazie alle soluzioni trovate per risolvere il problema della sede (le tante persone che hanno letto <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2018/01/2017-ludico-come-ci-vedono-i-non.html">il mio ultimo post</a> sanno di cosa parlo) e sono certo che anche i nuovi membri troveranno un ottimo clima e porteranno nuove energie ed entusiasmo alla causa.<br />
La situazione creatasi nel 2017 rischiava di far crollare tutto, ma siamo stati tutti pronti a reagire e a fare in modo che l'associazione potesse continuare a vivere. Grazie quindi a tutti i soci che hanno continuato a frequentare imperterriti i nostri <i>ludedì</i>, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà.<br />
<br />
Dal punto di vista lavorativo, invece, gennaio vuol dire soprattutto <a href="https://sites.google.com/view/ideag-2018/home">Idea G</a>, come sempre. Quest'anno siamo riusciti a provare pochi giochi, perché avevamo parecchi appuntamenti già presi per proseguire su progetti già avviati (sì, ci sono state delle firme!), e perché volevamo presenziare alle conferenze organizzate da SAZ Italia (<a href="https://www.facebook.com/Ideag2018/videos/1559087240873689/">una delle quali parlava di Kickstarter e mi ha visto in veste di relatore</a>). Abbiamo comunque cercato di accontentare più gente possibile, restando giù in sala test fino alle 2.00 del sabato e fino alle 19.30 della domenica, che come orario è sicuramente meno impressionante, ma va considerato che la manifestazione finiva alle 19.00...<br />
<a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2017/12/settembre-ottobre-novembre-2017.html">Come ho già scritto</a>, in realtà abbiamo già sottomano più prototipi di quanti riusciamo a svilupparne, quindi l'obiettivo dichiarato era essere disponibili come tester ma cercare di non portare a casa niente.<br />
E ce l'abbiamo <b>quasi</b> fatta, perché alla fine un prototipo l'abbiamo comunque preso (oltre a quelli che già erano concordati) e c'è almeno un altro gioco che ci potrebbe interessare. Vedremo.<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>A un po' di giochi nuovi, finalmente! Finite le corse del periodo natalizio (e dopo qualche giorno di vacanza) sono iniziate le corse del periodo pre-Norimberga. Come ho già avuto modo di scrivere, alcuni progetti in cui crediamo molto erano rimasti fermi negli ultimi mesi e ora li stiamo facendo ripartire. Nello specifico, abbiamo due <i>party games</i> e un <i>family</i> di media complessità, più un paio di giochi di carte. Non sappiamo ancora se usciranno tutti nel 2018, ma ci teniamo pronti all'eventualità :)</li>
<li>Nel frattempo, stiamo anche lavorando al rimodernamento del sito di Placentia, che non è aggiornato da troppo tempo. Ma ci siamo quasi, promesso!</li>
<li>Abbiamo anche aperto <a href="https://t.me/postscriptumgames">il canale Telegram di Post Scriptum & Placentia Games</a>, per chi volesse essere sempre aggiornato su tutto ciò che ci riguarda!</li>
</ul>
<div>
E a questo proposito....</div>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<ul>
<li><a href="http://dadocritico.blogspot.it/2018/01/le-creature-speciali-che-ho-incontrato.html">Dado Critico stila la classifica dei suoi giochi preferiti del 2017</a> e al primo e quarto posto troviamo due titoli che conosciamo molto bene!</li>
<li><a href="http://www.giocareinscatola.it/top2017">Giocare in scatola tira le somme dell'anno appena concluso</a> e certifica che l'annuncio di S.P.A.C.E è stato l'articolo più letto dell'anno e che Wendake è al secondo posto fra i giochi più discussi!</li>
<li><a href="http://www.ilsa-magazine.it/project/ilsa-n-48/">Sul numero 48 di ILSA</a> c'è la recensione di Wendake...</li>
<li>...Mentre <a href="http://www.ilsa-magazine.it/wendake-unboxing/">qui</a> c'è l'unboxing, sempre curato da loro.</li>
<li>Altri due unboxing sono contenuti nella playlist <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PL0A7igeJ__jB0Tx_jYQN3r4Be9irIC4gc">International videos</a> sul nostro canale Youtube, insieme ad altre recensioni in lingue straniere.</li>
<li>Infine, <a href="https://www.instagram.com/p/BefGjQqFshr/">sulla pagina Instagram di Sandro Sacchini</a>, si parla di Ziuq!</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<br />
La polemica di questo mese non deriva da nessun post, ma sono io a farla (beh, non è una cosa poi così incredibile).<br />
Mi è capitato a Idea G di sentirmi chiedere da un aspirante autore, che ancora non ha pubblicato nulla, se fosse il caso di autoprodursi, perché nonostante ci fosse un editore (un <b>ottimo</b> editore, a mio parere) seriamente interessato a un suo gioco, riteneva più conveniente A LIVELLO ECONOMICO (!!!) tentare di fare da solo, producendo mille scatole.<br />
Convincere lui che fosse sbagliato non è stato difficile: aveva già dei preventivi sottomano, me li ha mostrati, gli ho fatto i conti in tasca svelandogli tutti i costi nascosti che non vedeva e facendo un rapido calcolo delle tasse che avrebbe dovuto pagare in caso di vendita di tutta la tiratura e dimostrandogli quindi che la percentuale che gli era stata offerta gli avrebbe in realtà reso parecchio di più, fra l'altro evitandogli una marea di ore di lavoro, che avrebbe potuto dedicare a ideare altri giochi.<br />
Ma il punto non è quel singolo caso, bensì una tendenza che ultimamente noto sempre di più, ovvero quella a sbagliare clamorosamente la dimensione economica del rapporto fra autori ed editori, in un senso (<i>"a fare l'autore non si guadagna niente, mi autoproduco"</i>) e nell'altro (<i>"hurrà, c'è un editore interessato, potrò smettere di lavorare"</i>).<br />
Il fatto che il numero di autori editi sia cresciuto molto, negli anni, è stato sicuramente un bene, e vedo di buon occhio anche l'apertura della <a href="https://www.facebook.com/SazItalia/">filiale italiana della SAZ</a>, però penso che tutto ciò abbia generato un rovescio della medaglia che forse non era facile prevedere: ora l'esordiente entra facilmente in contatto con chi già ha pubblicato parecchi giochi, anche con importantissimi nomi internazionali e temo pensi che sia facile trasformare le proprie idee in un bel mucchio di sacchi di iuta col simbolo del dollaro stampato sopra.<br />
Quando ho iniziato, c'erano meno autori ed editori in giro, e tutti più o meno sapevamo che <i>"un autore esordiente prende il 5%"</i> e da quello si partiva per poi trarre le proprie considerazioni.<br />
Gli autori, inoltre, sapevano che <i>"essere pubblicati è difficilissimo e spesso anche se riesci a firmare un gioco con un editore ci può volere un sacco di tempo prima che venga effettivamente realizzato"</i>, il che non era SEMPRE vero, ovviamente, ma era la prima cosa che tutti pensavano.<br />
Ora, li situazione è cambiata molto e mi sembra che la percezione iniziale sia opposta, per due motivi:<br />
<ol>
<li>Ci sono molti più editori in giro, e altri ne continuano a nascere. Quindi è numericamente possibile accontentare più autori. </li>
<li>Grazie a social ed eventi dedicati, è sempre più facile venire in contatto con loro, anche all'estero, e sottoporre i prototipi alla persona giusta all'interno dell'azienda.</li>
<li>(Sì, lo so, uno dei motivi è anche il fatto che il contatto fra autori abbia effettivamente alzato la qualità delle proposte, ma è un punto che esula da questo discorso).</li>
</ol>
Da qui arriva la percezione di cui parlavo sopra, che davvero a volte è <b>tanto</b> distorta.<br />
Per esempio, in una fiera dell'anno scorso stavo parlando con un autore che ha <b>decine</b> di giochi pubblicati alle spalle e gli ho detto che esordiente mi ha chiesto 2000 (duemila!!!) euro di anticipo su un gioco di carte. Lui si è messo a ridere e mi ha detto <i>"se mi firmi queste condizioni, do tutti i miei giochi a te"</i>.<br />
Sia chiaro, <b>non sono richieste inaccettabili sempre e comunque</b>, ma lo sono per un gioco di carte di un autore esordiente. Il problema è che quando me le ha chieste, non aveva idea che fossero condizioni assurde e totalmente fuori mercato.<br />
<b>Intendiamoci: il contatto con gli autori editi non può che far bene agli esordienti e il livello medio dei giochi ideati si è alzato parecchio, ma la consueta ritrosia che tutti abbiamo nel parlare di soldi in realtà è un problema, perché i novizi vengono istruiti su tantissimi aspetti della vita di un game designer, ma mai su questo, che pure è molto importante.</b><br />
Sempre a Idea G, si è tenuta anche <a href="https://www.facebook.com/Ideag2018/videos/1559028684212878/">una conferenza in cui si parlava di come è fatto un contratto di edizione</a>, e arrivati al punto in cui si parlava di anticipi e percentuali, sono intervenuto dal pubblico per chiedere che si facessero dei numeri. Il moderatore ha dapprima risposto che avevano pensato di non farli, ma dietro mia insistenza si sono convinti che fosse il caso, perché un punto così importante non deve essere oscuro.<br />
Quindi lo scrivo anche qui: un esordiente riceve di norma offerte di royalties del 4, 5 o 6% su quanto effettivamente fatturato (non sul prezzo di copertina), mentre l'anticipo è una cifra molto più variabile a seconda del progetto, ma diciamo che può aggirarsi sui 250/500 euro. Può anche essere 0, a seconda delle altre condizioni e della natura del progetto.<br />
Sono cifre basse? Per quanto riguarda l'anticipo a volte sì, per quanto riguarda le royalties sicuramente no: da editore vi assicuro che gli equilibri di produzione di un gioco sono molto delicati e dare, per esempio, il 10% all'autore li farebbe completamente saltare, a meno che non si tratti di un autore talmente famoso da assicurare grandi vendite solo perché il gioco è suo (ma ne esistono davvero pochi, di questi casi).<br />
<b>Vi assicuro anche, però, che un 5% su un gioco che abbia un minimo di successo può comunque portare a compensi decisamente interessanti. Tale cifra non è affatto "una miseria", anzi, è assai probabile che porterà guadagni parecchio più alti di quanto un autore alle prime armi possa ottenere con un'autoproduzione, <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2017/07/tiriamo-le-somme-giugno-2017.html">a maggior ragione se intrapresa su Kickstarter</a>.</b><br />
<b><br /></b>
Detto questo, <b>va anche detto però che gli autori freelance che possano vivere solo di questo sono davvero pochissimi nel mondo e, che io sappia, nessuno in Italia</b>. Anche i nomi più famosi svolgono anche altre attività, spesso legate al mondo ludico (agenti, editori, scrittori, giornalisti, ecc.) e non ESCLUSIVAMENTE i game designer. Se vi aspettate che la pubblicazione di un gioco vi sosterrà economicamente per il resto della vostra vita, vi sbagliate. Diciamo che se sarete bravi, potrete sicuramente riuscire a portare a casa delle belle cifre che vi permetteranno di togliervi un po' di sfizi, ma uno stipendio annuale è un'altra cosa.<br />
C'è però una buona notizia, ossia che quella del freelance non è l'unica strada possibile: sempre più case editrici stanno assumendo game designer interni e credo che per molti sia un lavoro dei sogni. Pensate: piacerebbe farlo persino a me!<br />
(No, noi per il momento non abbiamo intenzione di farlo, mi spiace. In effetti un game designer ci serviva, ma l'abbiamo preso come socio l'anno scorso :p )<br />
<br />
Quindi, che dire in conclusione di questa lunghissima sezione?<br />
Beh, che spero di aver chiarito un po' le idee a chi ancora le aveva confuse. Come già detto mille volte, ogni gioco fa storia a sé, così come ogni editore e ogni autore ha le sue caratteristiche. <b>Il vero consiglio è quello di ponderare bene cosa fare, prima di prendere ogni decisione</b>, e spero con questo post di aver dato qualche base da cui partire per farlo.<br />
Ecco quindi qualche spunto di riflessione finale:<br />
<ul>
<li>Non dico che l'autoproduzione sia un male sempre e comunque: molte case editrici, fra cui Post Scriptum, hanno iniziato così e io stesso ho scritto <a href="http://postscriptum-games.it/files/guida-all-autoproduzione.pdf">una guida in merito</a>. Ma non pensiate che sia una scorciatoia, perché non lo è. Il lavoro da fare è tantissimo e le probabilità di portare a casa una cifra interessante sono inferiori rispetto alla pubblicazione tramite editore.</li>
<li>Fra i tanti editori nuovi che si affacciano sul mercato, ce ne saranno inevitabilmente anche alcuni improvvisati, che sostanzialmente stanno facendo lo stesso ragionamento del ragazzo di cui parlavo sopra. Il discorso è simile a quello del punto precedente: molti di noi, comprese aziende ora grandi e prospere, hanno iniziato così, ma almeno altrettanti, se non di più, sono spariti nel giro di due anni (cioè quando hanno dovuto iniziare a pagare le tasse, più o meno).</li>
<li>Fra gli editori improvvisati, ce ne sarà inevitabilmente una buona parte che non ha le competenze per far uscire un prodotto all'altezza del mercato, che già è iper-saturo di suo, quindi il gioco potrebbe avere una grafica scarsa, potrebbe non essere ben playtestato e in sostanza potrebbe non vendere, che è una di quelle cose che fanno chiudere la casa editrice dopo due anni. Un'altra possibile causa è il fatto di aver firmato contratti con clausole fuori mercato, a causa dell'inesperienza, senza rendersi conto di non poterselo permettere.</li>
<li><b>Più importante di tutto: un editore esperto non cercherà mai di fregarvi, perché sa benissimo che un buon autore è una risorsa preziosissima e cercherà di tenervi stretti. Magari cercherà di risparmiare, se può, ma mi sembra impossibile che vi possa fare un'offerta ridicola, se ha fiutato un buon gioco.</b></li>
</ul>
Chiosa finale: per alcuni addetti ai lavori, questo discorso non sarà sorprendente, perché l'ho già fatto a voce più volte e immagino si aspettassero che prima o poi ne avrei parlato diffusamente anche qui: è un tema che mi sta molto a cuore perché <b>sono davvero convinto che per fare un gioco di qualità serva prima di tutto essere una squadra</b>, e se l'autore è scontento perché si aspettava di più, l'ingranaggio non funziona bene. Se invece è scontento l'editore, la macchina neanche si avvia.<br />
<div>
<br /></div>
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
Wendake<br />
Brick Party (4)<br />
8 minuti per un impero<br />
Kingsburg<br />
Betrayal at Baldur's Gate<br />
Kitchen Rush<br />
Tybor der baumeister<br />
When I dream (2)<br />
Finca<br />
Century: la via delle spezie<br />
Nome in codice visual (3)<br />
Kingdomino<br />
Jungle brunch<br />
<ul>
<li><a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/198454/when-i-dream">When I dream</a> mi è sembrato geniale, la prima volta che l'ho giocato, ma più lo provo, meno mi convince. La differenza di difficoltà fra il ruolo di Fata e quello di Babau è davvero elevata e per un giocatore alle prime armi può essere frustrante. Se un giocatore alla prima partita si trova fare due o tre manche di fila da Babau dubito che si possa divertire, e per un gioco di questo genere è un problema non da poco. Non di solo meccaniche si può vivere.</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-6175927484273519572018-01-31T15:29:00.003+01:002018-01-31T16:39:53.279+01:002017 ludico: come ci vedono i non giocatori?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjya4xIDlhkorpMbLRIoasKe9CmyG7Oh_1v1bq4N97HJurmzGoP2crLjg-TxPGlWSN2a5GkIiKXb-A2Uage6bzSc5943UTB98GzFEKBn3Y-BSfCjDOTHLPAW7PjZav9I2qoTXWdH2ShdgE/s1600/logo_slowGame+ufficiale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjya4xIDlhkorpMbLRIoasKe9CmyG7Oh_1v1bq4N97HJurmzGoP2crLjg-TxPGlWSN2a5GkIiKXb-A2Uage6bzSc5943UTB98GzFEKBn3Y-BSfCjDOTHLPAW7PjZav9I2qoTXWdH2ShdgE/s320/logo_slowGame+ufficiale.jpg" width="320" /></a></div>
Ormai è consuetudine che, dopo il <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2018/01/2017-lanno-di-wendake-include-alcuni.html">post ufficiale sul blog di Post Scriptum</a> col bilancio dell'anno appena trascorso, arrivi anche quello più personale che riguarda le mie altre attività ludiche, principalmente come presidente di <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a> e consigliere dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a>, ma non solo.<br />
<br />
Lo dirò senza mezzi termini: questo 2017 è stato in assoluto l'anno più difficile a livello associativo. Il primo motivo è più personale: ho saltato tantissime serate e di conseguenza ho giocato ancor meno dell'anno scorso :(<br />
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<b>VITA DA GIOCATORE</b><br />
<b><br /></b>
Il totale è 234 partite a 146 giochi diversi. Un po' meno rispetto al 2017, molto meno rispetto agli anni precedenti.<br />
Un po', ovviamente, queste cifre risentono dell'alto numero di playtest (soprattutto di Wendake) svolti in associazione, ma quelli ci sono sempre stati, anche quando riuscivo a giocare molto di più. Il problema principale è stato che ho proprio saltato tante serate, specialmente presso i Custodi del Lago, un po' per via di impegni vari nei weekend, un po' per via della stanchezza che, lo confesso, in qualche occasione mi ha tenuto a casa anziché farmi spostare per 50 km.<br />
Poi, va beh, per la prima volta da anni ho anche fatto dieci giorni di vacanza consecutivi negli USA dopo la Gen Con, ma quello me lo sono meritato :)<br />
<br />
Escludendo i titoli di Post Scriptum o Placentia, il podio fra i più giocati vede in testa <b>Nome in codice</b>, al secondo posto <b>Diamant</b> e al terzo <b>Port Royal</b>, principalmente proposti nelle serate con giocatori occasionali, come quelle mensili presso la Ca' Buiota, o altre saltuarie qua e là.<br />
Per trovare il primo <i>cinghiale</i> bisogna invece scendere molto in basso, ma non significa che non ne giochi: semplicemente, ne ho provati tanti diversi, la maggior parte dei quali solo una volta. Non è il massimo, perché una sola partita non fa sempre capire bene tutto quello che un gioco di quel genere ha da dare, ma ovviamente per interesse professionale mi interessa provarne il maggior numero possibile, preferendo sempre un titolo nuovo rispetto a una seconda partita a uno già giocato.<br />
<br />
Ho anche giocato un torneo, ovvero la terza edizione del Winter is gaming, organizzato da <a href="https://www.facebook.com/inludoveritas/">In Ludo Veritas</a>, in cui ho ottenuto un punteggio molto buono con quattro vittorie e un terzo posto, ma va detto che ho giocato solo a titoli che conoscevo benissimo (<b>Ticket to ride: Europa, Cacao, Stone Age, Carcassonne e Kingdomino</b>) perché avevo già detto ai miei compagni di non avere tempo per allenarmi nelle settimane precedenti :)<br />
Comunque, una bella giornata, che è la cosa più importante.<br />
<br />
<b>VITA DA ASSOCIATO</b><br />
<br />
E qui veniamo al secondo motivo di cui parlavo sopra e a cui si riferisce il titolo del post: SlowGame, l'associazione di cui sono stato presidente negli ultimi due anni e consigliere nei precedenti sei (e per almeno altri due), ha perso improvvisamente la propria sede, proprio nel momento in cui stava conoscendo una fase di grande entusiasmo, con grande affluenza sia nelle tre occasioni settimanali del lunedì sera, giovedì sera e sabato pomeriggio, dedicate rispettivamente a giochi da tavolo, wargames e giochi collezionabili, sia nella serata mensile in cui stavamo portando avanti la campagna di ruolo multitavolo.<br />
Stare ora a scrivere nel dettaglio quali siano state le cause scatenanti dello sfratto non è opportuno, né particolarmente interessante, secondo me, ma il discorso di fondo è che <b>il mondo è un posto complicato</b> e a volte gli equilibri possono essere minati anche da piccoli episodi. Più volte ho cercato di sensibilizzare gli associati riguardo al fatto che i rapporti con altri enti e istituzioni vadano gestiti con estrema attenzione e diplomazia e a non minimizzare i loro possibili effetti futuri. <b>Difficilmente, al giorno d'oggi, un'associazione ludica è vista come un interlocutore interessante, purtroppo. Per riuscire a strappare spazi, sovvenzioni o qualsiasi altro tipo di beneficio, bisogna lavorare con estrema attenzione e far capire che il ruolo che svogliamo sul territorio può ben amalgamarsi a molte altre attività, sia ricreative, sia culturali. Altrimenti si corre il rischio di passare anni a organizzare eventi, spesso e volentieri anche fornendo tempo e forze ad altre associazioni per dimostrare buona volontà, e poi alla fine essere visti come dei bambocci che giocano coi soldatini.</b><br />
Fa male, e sono certo che chi legge questo blog mi può capire benissimo.<br />
<b>Si torna quindi nuovamente a un punto già toccato in passato, ovvero al rischio che gli appassionati di giochi si credano parte di un'<i>elite</i> superiore e che guardino con disprezzo <i>i babbani</i>, come li chiamano alcuni.</b> Anche nelle associazioni di cui faccio parte io mi è capitato di sentire qualcuno dire <i>"ma a me interessa solo venire qui a giocare. Non ho nessuna voglia di fare gli eventi aperti al pubblico, le cose per i bambini e tutte quelle menate lì"</i>, ma quello che vorrei far capire, a chi la pensa così, è che se hai un posto per giocare, con riscaldamento, servizio bar e armadio pieno di giochi è proprio grazie agli eventi aperti al pubblico, organizzati in collaborazione con altre associazioni o con le istituzioni.<br />
<b>NESSUNO là fuori ci guarda con ammirazione e occhi sognanti come fossimo dei dell'Olimpo. </b>Qualcuno ci guarda con curiosità, molti ancora ci vedono come dei bambinoni perdigiorno, che magari stanno occupando uno spazio che "servirebbe a qualcosa di utile davvero".<br />
A livello culturale siamo ancora immensamente indietro, nella promozione del valore del gioco. Certo, internet aiuta a diffondere sempre più la nostra passione, ma allo stesso tempo rischia di accentuare ancora di più il divario fra chi è sufficientemente interessato da frequentare siti e social network e chi invece non lo fa e quindi non saprà mai che esistiamo.<br />
L'unico modo è darsi da fare nelle piazze, nelle scuole, negli eventi. E instaurare un dialogo convincente con il proprio Comune, la propria Pro Loco o altre istituzioni che di norma sono anche disponibili a collaborare, <b>se riusciamo a spiegare cosa facciamo</b>, perché di certo non saranno loro a venire a cercare noi.<br />
Il nostro settore sta crescendo a ritmo indiavolato. Gli appassionati sono sempre di più, sempre più affamati di novità, sempre più disposti a spendere e sempre più disposti a muoversi per partecipare alle fiere, ma non lasciamoci ingannare pensando di aver già raggiunto una massa critica tale da provocare una rivoluzione culturale.<br />
Dobbiamo farlo, sì. E possiamo farlo, perché siamo motivati e sappiamo che il nostro hobby ha un'infinità di effetti positivi su chi lo pratica, ma al momento siamo ancora solo una scintilla.<br />
La strada per riuscire a illuminare tutto è ancora parecchio lunga.Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-88277302982506272622018-01-16T10:11:00.001+01:002018-01-16T19:38:11.038+01:00Dicembre 2017: l'importanza del gruppo di gioco e la passione negli addetti ai lavori.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuejo6L3yI6HX1piFTGmXUFtEU-TZbZPaern33L71qcIA6KDnrrE3vy9Gye2wE0Qn5oHEQv-CDEcTRQYiu5xnOGXvEcqXHP37_cSPO_TLo8jRCtqFfGuA5LUjNx1i8IxIPCVpRrJyRDe0/s1600/26171550_10215477231789252_7446465601713524715_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1296" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuejo6L3yI6HX1piFTGmXUFtEU-TZbZPaern33L71qcIA6KDnrrE3vy9Gye2wE0Qn5oHEQv-CDEcTRQYiu5xnOGXvEcqXHP37_cSPO_TLo8jRCtqFfGuA5LUjNx1i8IxIPCVpRrJyRDe0/s320/26171550_10215477231789252_7446465601713524715_o.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Lo Ziuq Team a Torino Comics con il responsabile dell'area Games</i></td></tr>
</tbody></table>
Dicembre abbastanza impegnativo, quest'anno! Se avete letto <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2017/12/settembre-ottobre-novembre-2017.html">l'ultimo post</a> (probabile, visto che l'hanno davvero fatto in tanti), saprete già che sono stato a Genova, oltre che per riscriverlo da capo dopo averlo perso (sì, ancora mi rode), anche per la prima edizione di <a href="https://www.facebook.com/smackgenova/">Smack & Play</a>, dove ero ospite di <a href="http://www.demoela.com/">Demoelâ</a>, con cui collaboriamo da un paio d'anni e con cui abbiamo in cantiere dei progetti molto interessanti per questo 2018.<br />
A seguire, siamo stati a <a href="http://www.torinocomics.com/">Torino Xmas Comics and Games</a>, dove per la prima volta avevamo un vero e proprio stand, in cui abbiamo ospitato sia Bigio, sempre impegnato a fare disegni e a escogitare nuovi giochi da proporci, sia la coppia Pisani&Lanzavecchia, impegnata a promuovere Ziuq in questo modo:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ZehXsj2ECZE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ZehXsj2ECZE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Ma non di solo lavoro è fatta la vita! C'è spazio anche per le mie grandi passioni, ovvero mangiare e bere alle cene di Natale delle ludoteche!!!<br />
In ordine cronologico, abbiamo iniziato con quella dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a>, in occasione della quale ho proposto per la seconda volta il <i>Torneo Open davvero Open</i> da me ideato in un momento di estrema emergenza in cui dovevo tirar fuori una proposta al volo (in pratica, la condizione in cui lavoro meglio), ma che mi piace davvero tanto.<br />
Si tratta di una formula totalmente libera, senza giochi né accoppiamenti prestabiliti, che penso sia ancora da perfezionare, ma che già mi sembra abbia funzionato meglio della prima volta (in cui comunque era già piaciuta).<br />
Se siete curiosi di sapere come funziona, andate <a href="https://docs.google.com/document/d/1ULZPIdNqsXXVw73uNphhHzwPpBpSReis7aOeUZ-CaeI/edit?usp=sharing">qui</a>.<br />
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A parte questo, comunque, ogni cena di Natale ha le sue caratteristiche:<br />
<ul>
<li>Presso i Custodi del Lago si svolge ogni anno una lotteria i cui premi possono essere cose banali come giochi o dolciumi, ma anche ambitissimi buoni usa e getta per assicurarsi di usare un colore (e tutti ovviamente vogliono il blu per toglierlo a me), oppure mette il veto su un gioco per una serata, oppure, al contrario, la possibilità di obbligare un altro associato a giocarne uno. E questo, con mia grande gioia e con grande disperazione del mio <b>Ex Famiglio</b>, l'ho vinto io. Sai già cosa ti aspetta, maledetto! Finalmente sarai mio!</li>
<li>Anche alla <a href="https://www.facebook.com/LudotecaGalliatese/">Ludoteca Galliatese</a> ha avuto luogo una lotteria, ma di tipo più tradizionale: chi voleva poteva portare dei giochi che non usava più e ricevere in cambio un biglietto per estrarne uno degli altri. Io non dirò che due giochi ho portato (non erano editi da me, ma li avevo scambiati con dei giochi miei in una vecchia fiera), ma ho portato a casa <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/198773/codenames-pictures">Nome in Codice Visual</a> e <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/37734/cavum">Cavum</a>, quindi direi che mi è andata molto meglio che a tanti altri!</li>
<li>La grande tradizione di <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a> è giocare al gioco che su BGG si chiama <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/30618/eat-poop-you-cat">Eat Poop You Cat</a>, coinvolgendo più persone possibili. Come sempre è stata una mezz'ora di risate a crepapelle ed è bello vedere come anche i gamer più accaniti si divertano sempre con questo passatempo, che sarà anche infantile, ma senza dubbio stimola parecchio la creatività.<br />Sì, beh, certo, in occasione di questa cena c'è stato anche un <strike>pessimo</strike> discorso del Presidente dell'associazione(*), che come al solito ha chiesto attenzione e serietà, ma ha resistito meno di un minuto prima di iniziare a fare battute terribili... Va però detto che quel minuto ha portato dei frutti che spero siano forieri di grandi novità nelle prossime settimane.<br /><span style="font-size: x-small;">(*)Sì, sto parlando di me stesso.</span></li>
</ul>
<div>
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b></div>
<ul>
<li>Principalmente ci siamo dedicati ai giochi promozionali, che sono stati cinque e che ovviamente dovevano tutti arrivare nei negozi prima di Natale. Il fatto che potessero essere stampati dopo Essen ci ha lasciato un po' di agio nel periodo tradizionalmente più impegnativo dell'anno, ma appena dopo ci siamo ritrovati di nuovo alle prese con file da controllare e mille altri imprevisti da risolvere a tempo di record per far arrivare tutto sugli scaffali in tempo. Meno male che ormai abbiamo parecchia esperienza in questo campo!<br />Li trovate <a href="http://postscriptum-games.it/it/promozioni">qui</a>... E lo so che voi lettori guardate questi titoli con disprezzo, ma come ho già scritto, sono comunque un modo per far giocare la gente e credo di non sbagliare se dico che tutti abbiamo iniziato lanciando dadi e muovendo pedine di un pari numero di passi, no? Stanno avendo successo, il che significa che vengono utilizzati da tantissime persone, quindi meglio che si trovino davanti dei prodotti ben realizzati e curati, in modo che possano far nascere una passione, anziché dei giochi pieni zeppi di errori di inesperienza come spesso capita di vedere in contesti simili.</li>
<li>Abbiamo iniziato a lavorare seriamente sullo sviluppo di altri nuovi prodotti per il 2018: uno era già pronto a livello di regole e abbiamo iniziato a occuparci della grafica, mentre su altri due stiamo ancora dando gli ultimi ritocchi di regolamento. Un altro è ancora in fase iniziale, ma pensiamo davvero che sarà bellissimo.<br />Insomma: tanta carne al fuoco, come sempre.</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<ul>
<li>In un impeto di <strike>voglia di tirarmela</strike> autocompiacimento, non posso che iniziare con questa <a href="http://riverforgeproject.blogspot.it/2017/12/intervista-mario-sacchi-di-post-scriptum.html">intervista su River Forge</a>, in cui parlo un po' del 2017 appena trascorso e un po' di Idea G. È breve ma interessante, secondo me.</li>
<li>Sempre da Torino Comics, arriva anche il video di Around the Game in cui potete vedere <a href="https://www.youtube.com/watch?v=kiyrCkNVkM8&feature=youtu.be&ab_channel=AroundTheGame">un'intera partita di Ziuq con gli autori</a>. Se avete dubbi su come si gioca, eccovi accontentati!</li>
<li>Passiamo quindi a Wendake, iniziando dal <a href="http://www.gioconauta.it/2017/12/wendake-il-videotutorial/">videotutorial di Miss Meeple su Gioconauta</a>,</li>
<li>Proseguendo con la <a href="https://www.houseofgames.it/recensione-wendake/">recensione di House of Games</a>.</li>
<li>E per finire un'<a href="http://www.milanopost.info/2017/12/07/da-vigile-del-fuoco-a-creatore-di-sogni-lincredibile-storia-di-un-creatore-di-giochi/">intervisa a Danilo Sabia</a> su Milano Post. Il sito definisce "incredibile" la sua storia, ma fortunatamente sappiamo che non è affatto così, anzi gli autori di giochi italiani sono sempre di più!</li>
<li>Wendake è inoltre fra <a href="http://www.gamesoverboard.it/giochi-lalbero-le-proposte-andrea/2/">i giochi consigliati per Natale da Games Overboard</a>.</li>
</ul>
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<br />
Non una vera e propria polemica, ma uno scambio di opinioni che ho seguito con interesse si cela fra i commenti di <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10155884287977456/">questo post</a>. Era stata poi ripresa in un altro, effettivamente più acceso, che però è stato poi cancellato.<br />
L'argomento che mi sembra interessante è quanto la percezione di un gioco possa essere influenzata dal gruppo di giocatori. Certo, so benissimo di stare scoprendo l'acqua calda (che comunque è utilissima, eh), ma vorrei approfondire un po' l'argomento. Nel post in oggetto si "affrontano" un giocatore che sconsiglia un gioco perché a suo dire è <i>buggato</i> e due esperti autori di giochi di ruolo e da tavolo, che spiegano che non lo è. Da qui parte un dialogo fra due parti totalmente discordanti, in cui gli autori portano argomentazioni tecniche per definire cosa sia bug e cosa no, mentre il giocatore risponde citando il proprio gruppo di gioco. Alla fine tutti perdono un po' la pazienza, ma si sa che <i>l'internèt</i> è così, quindi non ci stupiamo.<br />
Ora, io da addetto ai lavori ovviamente do ragione agli autori, perché le argomentazioni che hanno portato sono sostanzialmente oggettive ed è giusto che persone come loro o come me, ma anche come i semplici appassionati, le conoscano e sappiano discernere un gioco ben fatto da uno che ha dei problemi o che, come si dice a volte, <i>è invecchiato male</i>.<br />
Però è anche molto probabile che il giocatore non stia rispondendo solo per amor di discussione (non ci metterei la mano sul fuoco, perché la suddetta internèt pullula di troll in ogni anfratto, ma secondo me non è questo il caso), ma perché effettivamente porti esperienze che ha vissuto in prima persona.<br />
E il fatto è proprio questo: le argomentazioni <i>oggettive</i> degli autori sono validissime, su questo non ho nulla da ridire. Ma non dobbiamo fare l'errore di sottovalutare quelle <i>soggettive</i>, perché dopotutto, chi gioca lo fa per divertirsi e passare il tempo, principalmente. Quindi sì, è nostro assoluto dovere cercare di sfornare giochi ben testati, bilanciati e soprattutto <b>non <i>buggati</i></b>, ma, così come nell'ultimo post (che ho dovuto riscrivere da zero, ve l'avevo detto?) ho messo in guardia i <i>gamers</i> dal rischio di essere troppo elitari, allo stesso modo <b>invito anche noi creatori a non perdere mai la propria anima di giocatori</b>, soprattutto se si sta parlando di party games, magari anche di parecchi anni fa, ma che continuano a mietere grandissimo successo in tutto il mondo.<br />
Anche perché, pur vedendone i limiti oggettivi, ad almeno uno dei giochi citati io stesso gioco sempre con entusiasmo, passando serate in grande allegria. E sì, come nel caso del giocatore in questione, il mio gruppo di amici è sempre stato fondamentale per la buona riuscita di quelle decine e decine di partite e so benissimo che con in altre ludoteche non devo neppure azzardarmi a proporlo.<br />
Sia chiaro, non sto scrivendo che i due autori hanno torto in questo caso: di fatto la penso come loro, però apposta non scrivo né i loro nomi, né i titoli dei giochi (che sono comunque visibili nel post linkato sopra), proprio per esplicitare che non mi riferisco a questo episodio in particolare, ma al fatto generale che ogni giocatore ha i suoi gusti e le sue particolarità, e lo stesso vale per i gruppi di gioco. Personalmente, lo vedo molto spesso con il gioco <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/478/citadels">Citadels</a>, che per molti è considerato un <i>filler</i>, mentre da noi non dura mai meno di un'ora e mezza e viene giocato facendo fumare le meningi per scoprire i vari ruoli. Addirittura a questa questione avevo dedicato <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2013/01/la-percezione-di-un-gioco.html">il secondo, brevissimo, post di questo blog</a>. Quale era l'intenzione del suo autore? Aveva tenuto conto delle diverse possibili interpretazioni? Lui come lo gioca?<br />
Mi sa che se lo trovo in giro a Norimberga glielo chiedo :)<br />
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<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
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A poco o niente: ero troppo impegnato a mangiare, bere e sciare, come scrivo più in basso.<br />
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Brick Party (2)<br />
Splendor<br />
Imagine<br />
Thunderstone<br />
Drizzit, il gioco di carte, con tutte le espansioni (2)<br />
Eat Poop You Cat<br />
Riga<br />
In alto i calici<br />
Ethnos<br />
Century: la via delle spezie<br />
Rattus<br />
When I dream (2)<br />
Time's Up blu<br />
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Stavolta non darò nessuna impressione su nessuno di questi giochi, perché sono tutti titoli su cui mi sono già espresso o a cui non ho ancora giocato abbastanza partite. Scrivo allora una cosa che forse farei meglio a tacere: il 25 e il 31 dicembre quest'anno non ho giocato a nulla, ma mi sono occupato solo di mangiare e bere. Mi ha fatto piacere vedere che tanta gente ha postato su Facebook la lista dei titoli intavolati sotto le feste, a volte anche costringendo i parenti a giocare controvoglia, ma mi sono anche chiesto perché io invece non lo faccia mai. Sono forse meno appassionato rispetto ai semplici giocatori? Questo lavoro mi ha tolto il gusto di <i>giocare solo per giocare</i>?<br />
Facendo un esame di coscienza, in realtà penso di no: giocare mi piace ancora e quando non riesco a farlo mi manca tantissimo. Però credo che la differenza stia tutta nel fatto che per chi ha un altro lavoro, il gioco sia davvero un'oasi in cui rifugiarsi per staccare dalla vita di tutti i giorni e dimenticare le tensioni professionali, mentre per me, inevitabilmente, è un po' il contrario. Quando sono in famiglia, o con gli <i>amici del bar</i>, per me lo stacco consiste nel <b>non</b> giocare. Il che non significa che se un interlocutore non ludico mi chiede di fargli fare una partita a qualcosa mi dispiaccia, eh. Anzi, in tutta sincerità quando succede sono sempre contento (anche perché, avendo un terreno vergine davanti a me, posso scegliere e proporre qualcosa che davvero ho voglia di intavolare), però difficilmente sono io a proporre a questo genere di persone un gioco in scatola. È più frequente che proponga una birretta, in effetti ;)</div>
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Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-65932681424391317962017-12-11T09:43:00.000+01:002018-03-01T12:55:32.677+01:00Settembre, ottobre, novembre 2017: rapporti con autori e giocatori (alto tasso di polemica)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvUyHJNOD4fff4hk8ps2tiaju1_2_3dMeNwzF5JX2wjBs5QEgGxzTcHCcUWTycB9YvtPbToHDdd2xc70DW7zQjZg6o3A-5v9oKYuijkPLSh8dCimSry1wPGoFrIW3pOha_9L3syXeq4QY/s1600/2.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="1000" height="156" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvUyHJNOD4fff4hk8ps2tiaju1_2_3dMeNwzF5JX2wjBs5QEgGxzTcHCcUWTycB9YvtPbToHDdd2xc70DW7zQjZg6o3A-5v9oKYuijkPLSh8dCimSry1wPGoFrIW3pOha_9L3syXeq4QY/s320/2.png" width="320" /></a></div>
Allora... Premetto che sto riscrivendo nuovamente questo blog durante la sera di sabato 2 dicembre, dopo aver passato tutto il giorno in fiera a Genova. Mentre voi vi state ingozzando di birrette ballando la trap (ma la trap si può ballare? Boh?), io sono solo in una stanza a due passi dal mare, ma non lo vedo perché è buio.<br />
Buio come il mio umore, perché se c'è una cosa che odio è riscrivere qualcosa che ho già scritto o, più in generale, dover rifare qualcosa che avevo già fatto perché per qualche motivo è andata perduta.<br />
Perché sia andato perduto il post dovete chiederlo alla piattaforma blogger. Io posso solo inveire contro di essa agitando il pugno al cielo.<br />
Va beh, comunque ormai nel frattmpo è passato anche novembre, quindi questo post abbraccerà un trimestre. Ci sarebbe quindi un sacco di roba da dire, ma per i motivi sopra esposti sarò molto sintetico.<br />
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Un trimestre in cui è compreso ottobre, come noterete. E tutti i miei blog di ottobre iniziano sempre dicendo che è il mese di Essen e parlando di come è andata la fiera. Fortunatamente la norma è che sia sempre migliore dell'edizione precedente e quest'anno non fa eccezione, ma mi sono portato avanti e ne ho già parlato <a href="https://mariosacchi.blogspot.it/2017/10/la-miglior-essen-di-sempre.html">qui</a>, quindi passiamo subito al resto!<br />
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Partiamo dalla trasferta a Idea G Alessandria, dove ho avuto modo di visionare qualche idea interessante, ma non mi sono fatto lasciare alcun prototipo. Ad alcuni ho comunque detto di ricontattarmi dopo aver sistemato alcune cose, e di alcuni ho parlato ai miei soci quando sono tornato.<br />
Ovviamente sono poi stato anche, con entrambi i soci, all'edizione di Piacenza, dove ormai giochiamo in casa. Qui in effetti abbiamo preso un prototipo, anche se ci eravamo ripromessi di tornare a mani vuote! Nonostante trovi sempre piacevole partecipare anche alle edizioni piccole di questi incontri, il rovescio della medaglia è che ogni nuova idea interessante genera potenzialmente un sacco di nuove ore di lavoro e rende più ardua la scelta.<br />
La prima volta che avevo scritto questo post avevo scritto che avevamo sottomano una ventina di prototipi, fra quelli che sicuramente pubblicheremo e quelli a cui semplicemente vogliamo dare un secondo sguardo, ma nel frattempo abbiamo dovuto contattare la maggior parte degli autori dicendo che, nonostante troviamo interessanti le loro idee, semplicemente, non abbiamo tempo per lavorarci e preferiamo lasciarli liberi. Poi, se fra qualche tempo avremo bisogno di nuovi giochi, saremo ben lieti di chiederli nuovamente. E se nel frattempo avranno trovato altri editori, buon per loro.<br />
Purtroppo, sviluppare bene un gioco richiede tantissimo tempo, soprattutto perché siamo pignoli e ci teniamo che il prodotto finale sia all'altezza delle aspettative: quando un nuovo autore entra in contatto con noi lo avviso sempre di questa cosa, e spesso noto facce deluse. Io mi dilungo sempre volentieri a spiegare perché ci serve tanto tempo, e alla fine alcuni scelgono di aspettare, pur di avere una possibilità con noi, mentre altri, comprensibilmente cercano di battere altre strade.<br />
E a volte ne sono felice, non lo nego, perché il fatto di tenere in sospeso un autore non ci fa piacere. Lo so che in pubblico li tratto sempre male, ma in verità mi sento in colpa quando succede. Anche se è sempre una loro scelta volontaria, di aspettare che ci liberiamo, sia chiaro.<br />
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Ah, beh, ovviamente sono stato anche a Lucca. Non avevo uno spazio vendita, ma solo un punto ritiro kickstarter e demo di Wendake, che è sempre andato a pieno regime per cinque giorni. È piaciuto a tutti e io e Danilo abbiamo ricevuto davvero un sacco di complimenti. Mi ha fatto piacere.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBKmfQQWKy84faHKCqRhC6PvfDYBHfFKVZQq1yXcOEFmlAj9saYg0PKBae4KWC8-8bb2waVb-YlI249t0bl86L1QY-MRyk18pXbQ9eDsdEMdVpGrSd-mg4ZibFs8CwHfynURaGqbXN7LA/s1600/1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="705" data-original-width="1000" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBKmfQQWKy84faHKCqRhC6PvfDYBHfFKVZQq1yXcOEFmlAj9saYg0PKBae4KWC8-8bb2waVb-YlI249t0bl86L1QY-MRyk18pXbQ9eDsdEMdVpGrSd-mg4ZibFs8CwHfynURaGqbXN7LA/s400/1.png" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Fra l'altro, scrivo una cosa controcorrente: io vorrei che Essen e Lucca fossero così vicine tutti gli anni (e almeno le prossime due edizioni effettivamente sarà così). Mi piace fare tutto il lavoro fieristico in una volta e poi non doverci pensare più!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<br />
Anche qui avevo scritto un sacco di cose, sigh ;(<br />
In realtà ora sintetizzo tutto in due grandi filoni:<br />
<ul>
<li>Impacchettare e spedire circa un migliaio di scatole di Wendake in giro per il mondo: è stato un lavoro che ha richiesto parecchie acrobazie per incastrare tutto a dovere, ma abbiamo sostanzialmente mantenuto la promessa fatta in campagna, visto che, anche se abbiamo avuto un ritardo di produzione sugli organizer, alla fine abbiamo spedito il primo dicembre, quindi il ritardo è stato di un solo giorno! Viva noi!</li>
<li>Abbiamo inoltre lavorato a ben cinque nuovi giochi promozionali, ovviamente tutti tassativamente da consegnare per Natale! Alcuni miei amici addetti ai lavori mi prendono in giro per questo ramo d'attività, ma la cosa mi entra da un orecchio ed esce dall'altro. Ho visto troppi giochi "fatti in casa", composti da materiali imbarazzanti e costati un occhio della testa ai loro creatori. Il mio lavoro permette loro di fare meglio e più economicamente una cosa che avrebbero fatto comunque, quindi sinceramente sono contento di farlo. Il fatto che la gente voglia regalare giochi per me è sempre positivo, anche se si tratta di varianti territoriali di giochi classici. Dopotutto, è dai giochi noti che siamo partiti tutti, ricordiamocelo.</li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Cosa hanno detto di noi</b></span><br />
<br />
Eh, beh, parliamo di tre mesi, e con l'uscita di Wendake di mezzo. C'è davvero un sacco di roba!<br />
<br />
Partiamo da Wendake, dunque!<br />
<br />
<ul>
<li><a href="https://www.goblins.net/articoli/wendake-anteprima-essen-2017">Anteprima sulla Tana dei Goblin</a>;</li>
<li><a href="http://www.gioconauta.it/2017/09/wendake-anteprima-gli-indiani-damerica-sbarcano-ad-essen/">Anteprima su GiocoNauta</a>;</li>
<li><a href="https://www.goblins.net/articoli/essen-2017-mercoledi-report-di-pennuto">Report di Pennuto da Essen</a>;</li>
<li><a href="https://www.board-games.it/news/10-giochi-italiani-piu-attesi-essen-2017/">Lista dei 10 giochi italiani più attesi a Essen a cura di board-games.it</a>;</li>
<li><a href="https://nerdando.com/2017/11/06/wendake-german-italiano-dedicato-ai-pellerossa/">Recensione di Nerdando</a>;</li>
<li><a href="http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/cards/lucca-comics-and-games-ecco-migliori-giochi-tavolo/per-abili-amministratori.shtml">Lista dei migliori giochi di Lucca su corriere.it</a> (corriere.it!!! Hurrà!!!!);</li>
<li><a href="https://youtu.be/zyQPBSOo_38">Unboxing video de Il Meeple con la camicia</a>;</li>
<li><a href="https://www.board-games.it/unboxing/wendake-unboxing/">Unboxing su board-games.it</a>;</li>
<li><a href="https://www.facebook.com/pg/nerdandocom/photos/?tab=album&album_id=1717201555018041">Unboxing sulla pagina Facebook di Nerdando</a>;</li>
<li><a href="https://youtu.be/5aVAyYtkT-I">Il parere de Il Meeple con la camicia</a> (con link ai video su set up e flusso di gioco);</li>
<li><a href="https://youtu.be/PU7YiaNnUno">Io assonatissimo e con voce impastata spiego il gioco a Luca Bonora</a>.</li>
</ul>
<div>
E per finire, la cosa che più ha fatto piacere, ovviamente! I meme sul fatto che chi aveva ritirato il gioco in fiera già l'aveva e gli altri no!</div>
<div>
<ul>
<li><a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1994087367537986&set=a.1556789847934409.1073741830.100008102256789&type=3&theater">Meme di Dadocritico</a></li>
<li><a href="http://dadocritico.blogspot.it/2017/11/pillola-del-giorno-dopo-thank-you-for.html">Che però poi è riuscito a giocarci!</a></li>
<li><a href="https://www.facebook.com/gamesonboard1/photos/a.1446714185441686.1073741828.1446680108778427/1459022087544229/?type=3&theater">Meme di Games on board</a></li>
</ul>
</div>
<br />
Si è comunque parlato anche di altri giochi, eh!<br />
<ul>
<li><a href="http://boardgamefriends.blogspot.it/2017/11/backlog-dove-ci-siamo-lasciati.html">Board game friends adora sia Kepler-3042 che Bretagne</a> <3</li>
<li><a href="https://youtu.be/Yv7nQEu3M1k">Miss meeple ha inserito un nostro gioco nella sua classifica di più belli di tutti i tempi</a> (wow!)</li>
<li><a href="https://www.blogger.com/"><span id="goog_252430854"></span>Dadocritico ci dice la sua su Drizzit e le sue espansioni<span id="goog_252430855"></span></a>.</li>
</ul>
E per finire, come non linkarvi <a href="https://youtu.be/LVwUgE0wqGo">questo fantastico video</a> "tutto in famiglia", in cui io, Paolo Vallerga (con cui ho collaborato in una ventina di giochi), Alan D'Amico (Bretagne, Kepler-3042 e Wendake) e Andrea Chiarvesio (Drizzit e sue espansioni) abbiamo risposto alle domande di TeOoh e Agzaroth riguardo a ciò che c'è dietro alle quinte di un gioco da tavolo? Mi spiace solo che la mia connessione fosse pessima e che salti un po'. Evidentemente ultimamente io e la tecnologia non andiamo d'accordo (l'ho già scritto, che blogger mi ha cancellato la versione precedente di questo post? Acc... Dannaz... Malediz...)<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Le polemiche del trimestre</b></span><br />
<br />
Nel post originale avevo scritto di voler rivedere questa sezione per evitare di parlare un mese dopo di quello di cui si è discusso il mese prima, quindi probabilmente in futuro la slegherò dai riferimenti temporali contenuti nel titolo. Però nel frattempo è passato tutto novembre e gli echi della polemica di cui volevo parlare ancora si sentono, quindi siamo in pari :)<br />
<br />
Partiamo quindi da un paio di cose emerse nei mesi precedenti, su cui sarò super sintetico:<br />
<ol>
<li>Sul profilo Facebook di un noto addetto ai lavori, si è tenuta un'accesa discussione sull'utilità del <a href="http://www.giocodellanno.it/">Gioco dell'Anno</a> come premio. I post sono stati tantissimi e molto articolati: i detrattori sostengono che è un premio inutile perché clone dello Spiel des Jahres e perché escono giochi più meritevoli, innovativi e interessanti, rispetto alla ristretta categoria di cui si occupa il premio. Inoltre, viene anche contestato il semplice requisito di avere un'edizione italiana, col risultato di mettere in lizza anche localizzazioni di titoli che all'estero sono ormai vecchi, magari a scapito di produzioni totalmente nostrane. I sostenitori invece dicono che il premio serve, perché avvicina i profani al nostro mondo, visto che vincitori e finalisti sono ottimi per iniziare e quindi questo riconoscimento può fungere da bussola per chi vuole sapere da che parte cominciare.<br />Io, seppure capisca le ragioni della prima fazione, mi schiero apertamente con la seconda.<br />Nessuno dei miei giochi è mai finito neanche in finale ed è probabile che anche in futuro non avrò titoli adatti, però credo davvero che il suo scopo sia più che condivisibile e che stia percorrendo la giusta strada per ottenerlo. E ogni nuovo giocatore che entra nel nostro mondo è un potenziale cliente per noi editori e un potenziale avversario con cui divertirci per noi giocatori, ricordiamolo!</li>
<li>Non è una polemica, ma una riflessione mia, che parte da <a href="https://www.goblins.net/articoli/elogio-glen-more-ovvero-del-prezzo-dei-giochi-e-delle-olimpiadi">questo articolo</a> sulla Tana dei Goblin, che mi è piaciuto davvero molto. Da editore, ho sempre tenuto in grande considerazione i materiali che compongono un gioco e ho sempre cercato di sceglierli di alto livello, anche se ho sempre voluto anche stare attento a non alzare troppo il prezzo di vendita. Ultimamente, però, è innegabile che l'aspetto puramente estetico e componentistico sia sempre più importante e la cosa mi provoca sentimenti contrastanti. Ovviamente, ammetto senza problemi che, guardando come è uscito alla fine Wendake, mi sento davvero orgoglioso e penso che sia una goduria per gli occhi, ma è parimenti vero che durante i mesi di campagna, le continue domande riguardo alle risorse sagomate mi abbiano un po' infastidito. Intendiamoci: non le domande in sé, ma il fatto che fossero TUTTE su quell'argomento, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE su quell'argomento. Confesso che più di una volta ho pensato <i>"Ma capperi </i>(potrei aver usato un'altra parola)<i>, vi stiamo offrendo un gioco con una meccanica innovativa e una rigiocabilità eccellente e a voi interessano solo le risorse sagomate? Con quelle lo comprate e coi cubetti no? È questa l'unica discriminante? Non conta nient'altro?".</i><br />In realtà questa domanda l'ho fatta anche ad alta voce in ludoteca e mi è stato risposto che per alcune persone, sì, i materiali sono effettivamente la prima discriminante, mentre per altre, soprattutto italiane, la preoccupazione era quella solo perché davano già per scontato che il gioco sarebbe stato ottimo e quindi non c'erano altri aspetti su cui sincerarsi.<br />Beh, sarà come sarà, ma sta di fatto che questo trend mi sembra irreversibile, il che significa che per ogni gioco ci sarà da lavorare sempre di più...<br />E pensare che un sacco di gente continua a pensare che io passi le giornate a giocare!</li>
<li>Ed eccoci qui, alla polemica principe di questo post, e anche di millanta altre discussioni su Facebook!<br />Riassunto per quei quattro che leggono il blog solo perché ammaliati dal mio stile di scrittura, ma sono al di fuori del mondo dei giochi e quindi non hanno visto l'elefante muoversi nella cristalleria: in un freddo giorno di novembre, un utente ha chiesto sul più grande gruppo Facebook dedicato ai giochi da tavolo d'Italia, di avere i materiali italiani di un titolo che possiede in inglese con l'esplicito scopo di poterlo modificare. Gli ha risposto l'editore italiano del gioco, dicendo che quello che stava chiedendo era materiale coperto da copyright e gli ha chiesto di rimuovere il post, cosa che l'utente ha fatto. Dopodiché, lo stesso editore, ha chiesto pubblicamente all'admin del gruppo di vietare richieste di materiale pirata. A questo secondo post hanno risposto sia l'autore della richiesta originale (che a dire il vero non era stato menzionato esplicitamente), sia tantissimi altri utenti, per un totale di circa 1000 (mille!!!) commenti, che io non ho letto che in piccolissima parte perché, mentre tutto questo succedeva, io mi trovavo insieme a Tambu a impacchettare scatole di Wendake per la spedizione, all'interno del <strike>garage</strike> magazzino ipermoderno e superautomatizzato di Post Scriptum.<br />Il post poi è stato cancellato, ma la polemica è proseguita per parecchi giorni in decine di altri simili, alcuni dei quali erano altre richieste di regolamenti tradotti in italiano, mentre altri erano espressamente dedicati a questa diatriba, vista da una o dall'altra parte.<br />Ora, quello che penso sulle richieste di regolamento per italianizzare un gioco comprato all'estero l'ho già scritto <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2017/04/tiriamo-le-somme-marzo-2017.html">qui</a>. E, visto che anche questo argomento è stato toccato seppur in misura minore, ho anche parlato della pratica di <i>proxare</i> i giochi (cioè rifarseli in casa), <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2017/02/tiriamo-le-somme-gennaio-2017.html">qui</a>.<br />Non ho quindi intenzione di ripetere quanto già espresso, ma vorrei invece soffermarmi su quello che davvero mi preoccupa, ovvero <b>l'astio da parte di molti giocatori, nei confronti di editori, negozianti e addetti ai lavori in generale.</b><br />Intendiamoci, so benissimo che:<br />a: alcuni di quelli che hanno scritto sono <i>troll</i> puri e semplici, che si divertono a far casino a prescindere;<br />b: nessuno o quasi ce l'ha con noi di Post Scriptum, anche perché noi non localizziamo nulla dall'estero, ma ideiamo e produciamo interamente i nostri giochi, i cui regolamenti sono sempre tutti online.<br />Tuttavia, non nascondo che la situazione mi ha scosso e preoccupato molto e anche io, come qualcun altro ha fatto, ho pensato di abbandonare il gruppo.<br />È brutto leggere certe cose, credetemi.<br />È brutto e frustrante, perché sono accuse ingiuste.<br />Vedere che per molti appassionati di giochi, che dovrebbero essere in prima linea nella divulgazione del nostro hobby preferito, editori e negozianti siano <i>il nemico</i>, è una coltellata al cuore per me. Chiedere che veniamo bannati dal gruppo, o leggere che sarebbe meglio se chiudessimo, <i>perché tanto localizzare i giochi esteri non serve a niente: li compriamo in inglese </i>oppure perché <i>il mercato siamo noi, hanno più bisogno gli editori di noi, che noi degli editori, </i>fa raggelare il sangue. E mi getta in un profondo sconforto, sia per l'ingratitudine in sé nei confronti di chi un hobby lo crea materialmente, sia per la mancanza di consapevolezza di stare agendo come il proverbiale marito che si evira per fare dispetto alla moglie (tanto per utilizzare un paragone alto e culturale).<br /><b>Quello che alcune persone non riescono a capire è che il mercato non è formato solo dagli appassionati che scrivono su Facebook</b>, che per carità sono importanti, vanno ascoltati, sono preziosi per molti aspetti e si impegnano spesso a fare opera di divulgazione (o anche di difesa dei miei giochi le rare volte che vengono attaccati)!<br />Però, <b>numericamente, sono infinitamente meno rispetto a <i>tutti gli altri</i>, semplicemente.</b><br />Quindi, forse è vero che per il singolo <i>gamer</i> super esperto non cambierebbe nulla, se i giochi esteri non venissero più localizzati, perché lui potrebbe trovarli altrove, ma per moltissimi altri appassionati sì. Immagino che esistano persone a cui non freghi niente di potersi ritrovare a giocare da soli, con i soliti tre amici per tutta la vita, senza nuovi avversari nelle associazioni, senza fiere, senza nessuna attività di supporto, ma non possono certo avere la mia approvazione.<br />Anche guardando la questione da un punto di vista puramente egoistico ed economico, più gente gioca meglio è: io frequento abitualmente tre ludoteche e, sinceramente, se non le avessi a disposizione conoscerei molti meno giochi. Il fatto che in totale incontri regolarmente quasi un centinaio di persone che comprano giochi e me li fanno provare, mi permette di coltivare la mia passione spendendo immensamente meno di quanto mi sarebbe richiesto se dovessi acquistarli io.<br />Ma al di là di questo, ci sono talmente tanti effetti positivi nell'avere tanta gente appassionata di giochi, che mi sento ridicolo a doverli scrivere, francamente: nuovi amici, nuove esperienze, maggiori occasioni per fare quello che vi piace. O anche solo il fatto di smettere di essere considerati come <i>dei bambinoni</i>, da chi ci guarda con superficialità. O magari, chissà, un giorno i giochi potrebbero essere considerati prodotti culturali come i libri e avere le stesse agevolazioni fiscali che permetterebbero di ridurre i prezzi (no, non ci credo davvero, ma immagino che esistano universi paralleli in cui questo è possibile).<br />O ancora, per chi ha figli: non è bello che possano trovare mille altri amici con cui giocare a qualcosa di diverso rispetto al gioco con la M e il gioco con la R?<br />Il problema è che secondo me, quelli che ragionano in questo modo (che sono pochi, credo. Rumorosi e fastidiosi, ma pochi), <b>godono nel sentirsi parte di un'elite</b>: si sentono patrizi aristocratici e intelligenti perché loro giocano e gli altri no. <b>E questo è triste e patetico, secondo me.</b><br />Anch'io mi sento intelligente perché gioco e mi trovo particolarmente a mio agio fra i frequentatori delle ludoteche, ma proprio per questo spero che essi diventino sempre di più e non mi sognerei mai di ergere delle barricate per proteggere la mia passione dall'arrivo di altra gente. Mi sembra un atteggiamento assurdo e ridicolo.<br />Ok, ho divagato un po', anche perché spero che chi la pensa così sia davvero una piccola minoranza, quindi torniamo all'argomento principale.<br />So bene che alcuni addetti ai lavori a volte (o spesso) usano un linguaggio forte e trattano gli utenti con eccessiva superiorità e, sinceramente, trovo anche questo un atteggiamento poco sensato, anche se si tratta di gente che magari ha ingoiato rospi per anni, ma lo stesso bisognerebbe cercare di non scendere mai di livello, secondo me. Se un giocatore ha delle rimostranze legittime, va ascoltato. Se ha delle pretese assurde, gli va spiegato perché lo sono, con calma e chiarezza, altrimenti si finisce a dare man forte a chi ci vede come <i>il male</i> e si scatenano tempeste come quella che sta tutt'ora investendo il web.<br />Quella che invece rigetto con forza è l'idea che gli editori pensino solo ai soldi e dei giochi non gliene freghi nulla. Quell'atteggiamento da <i>i veri appassionati siamo noi, loro sono solo delle aziende senza cuore</i>, che alla fine è un altro aspetto della ricerca di superiorità di cui parlavo prima. E che, soprattutto, <b>è sbagliato</b>. Mettetevelo bene in testa, se la pensate così: <b>TUTTI gli editori, e anche gli addetti ai lavori di vario tipo, sono appassionati di giochi. Tutti, dal primo all'ultimo. Nessuno sceglie di fare giochi perché sia un settore in cui si diventa ricchi, ve lo assicuro. Tutti lo scelgono perché è quello che amano a tal punto da essere disposti a rischiare la propria stabilità economica su di esso (o, nel caso di blog e recensori, sono disposti a sacrificare una mole impressionante di tempo in cambio di nulla, o tutt'al più di qualche scatola di gioco).</b><br />Se leggete questo blog, o se mi conoscete di persona, avrete una mezza idea di cosa sia questo lavoro e di quanti sabati sera passati al computer, quanti weekend in fiera, quante ore di lavoro giornaliero comporti. E vi assicuro che a volte è frustrante leggere critiche dettate da ragionamenti superficiali o da mancanza di conoscenza dell'argomento. Però vale comunque la pena frequentare i vari gruppi, perché a lato di queste, ce ne sono altre motivatissime, che fanno capire meglio le dinamiche del mercato di iper-appassionati. E allo stesso modo, dovrebbe essere un'opportunità positiva anche per i giocatori, il potersi confrontare direttamente con chi produce o commercializza i giochi. Gli scambi di vedute motivati sono produttivi e interessanti come non mai, ma in questo clima è davvero difficile che ci siano.<br />Il fatto poi che sia stato addirittura creato un gruppo dedicato ai soli <i>semplici giocatori</i>, in cui è vietato l'ingresso a tutti gli addetti ai lavori, mi sembra ridicolo e assurdo. Leggere una cosa del genere mi avvilisce, come purtroppo ormai mi succede sempre più spesso, quando mi arrivano notifiche da Facebook. Mi sembra un infantile tentativo di voler avere ragione a tutti i costi, perseverando in convinzioni infondate, senza nessuno che le possa smentire.<br />O forse, semplicemente, è un luogo dove potersi scambiare materiale pirata senza farcelo sapere. Il sospetto mi sembra più che legittimo, no?<br />Sì, lo so, questa volta non sono stato per nulla diplomatico, ma la situazione è preoccupante e quando ci vuole ci vuole :(</li>
</ol>
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
Dai, passiamo a qualcosa di più piacevole: ecco i titoli a cui ho giocato, grazie al fatto che il mercato editoriale sia florido e offra sempre nuovi prodotti di alto livello!<br />
Fra questi, ci sono quelli in cui mi sono cimentato in occasione della terza edizione del torneo Winter is Gaming, organizzato da <a href="https://www.facebook.com/inludoveritas/">In Ludo Veritas</a> (in cui fra l'altro ho vinto 4 partite su 5 senza essermi minimamente allenato!!!), a cui hanno partecipato tantissime persone per un totale di una dozzina di squadre agguerritissime.<br />
Anche questo, ovviamente, è una diretta conseguenza del buon momento che sta vivendo il nostro settore e spero che nulla lo possa rovinare.<br />
<br />
<b>Settembre:</b><br />
Port Royal (4)<br />
Century: la via delle spezie<br />
Oh my goods!<br />
Banana Bandits<br />
Ice Cool<br />
Sherlock Holmes consulente investigativo<br />
Pick a polar bear (4)<br />
BauSquitMiao<br />
Frutta Fatata<br />
Cosmic Encounter<br />
Magic Maze (2)<br />
Kepler-3042 (2)<br />
Fun Farm (2)<br />
Clans<br />
Cacao<br />
The lost expedition<br />
1000 Blank White Cards<br />
Montana<br />
Bali<br />
7 Rosso<br />
Augustus<br />
King of New York<br />
7 Wonders Duel<br />
Small World<br />
Nome in codice visual (2)<br />
Sheepland<br />
Terraforming Mars<br />
<br />
<b>Ottobre:</b><br />
Unlock!<br />
Raccontami una storia: fiabe<br />
Dragon Castle<br />
Samurai<br />
Splendor<br />
Dungeon Fighter<br />
Florenza<br />
Memoarr!<br />
Photofinish: the final rush<br />
Majesty: for the realm<br />
<br />
<b>Novembre:</b><br />
Wendake (4)<br />
Sushi war: all you can hit!<br />
Noria<br />
Il padrino: l'impero dei Corleone<br />
HOP!<br />
Concordia<br />
Dice Forge<br />
Cat lady<br />
Century: la via delle spezie<br />
Wild vikings<br />
Ticket to ride: Europa<br />
Cacao<br />
Stone age<br />
Carcassonne<br />
Kingdomino<br />
Kryptos<br />
<br />
<ul>
<li><a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/209685/century-spice-road">Century: la via delle spezie</a> è un gioco che trovo interessante perché con un set di regole davvero semplicissimo offre scelte sia tattiche che strategiche tutt'altro che banali. In particolare, riuscire a creare un motore di <i>combo</i> che generi tanti cubetti preziosi usando meno carte possibili in modo da non sprecare turni prendendone troppe, è difficile, ma, se ci si riesce, molto appagante. Poi è chiaro che una parte di fortuna c'è comunque, essendo un gioco di carte (se quella che serve a me esce appena dopo il mio turno, sarà ben difficile che riesca a prenderla), ma sapete bene che per questo non è affatto un difetto.<br />A livello produttivo, mi piacciono molto le ciotoline dove tenere i cubetti, molto pratiche ed ergonomiche.<br />Certo, i cubetti non sono sagomati, ma <b>per me</b> non è un dramma ;)</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-80249154899499570882017-10-30T09:25:00.002+01:002017-10-30T09:25:59.160+01:00La miglior Essen di sempre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK5sJQ62QH0QNhq-TC3pVhZ82NTHT9oDcGeNqbhgd2GtYdFLUboziTdmBrzXI-stqJ8UUrgkn7aXL6sWArkScJVt0BuqdGhJ0oKDtvZ4d5S_1j7TP3gtVhonkt9BR-oTqIFsPKrrumj0g/s1600/IMG_20171028_091032.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK5sJQ62QH0QNhq-TC3pVhZ82NTHT9oDcGeNqbhgd2GtYdFLUboziTdmBrzXI-stqJ8UUrgkn7aXL6sWArkScJVt0BuqdGhJ0oKDtvZ4d5S_1j7TP3gtVhonkt9BR-oTqIFsPKrrumj0g/s320/IMG_20171028_091032.jpg" width="320" /></a></div>
Innanzitutto, dico subito che il post mensile uscirà dopo Lucca (*) e comprenderà settembre e ottobre. Nel frattempo, scrivo questo dalla mia stanza d'albergo tedesca per dire subito qualcosa sulla fiera appena conclusa.<br />
<span style="font-size: x-small;">(*)spero non TROPPO dopo Lucca!</span><br />
<br />
È stata la mia tredicesima Essen ed è stata in assoluto la migliore sotto tutti i punti di vista:<br />
<br />
<ul>
<li>lo stand era il più grande e meglio arredato della mia carriera (l'arrivo di Tambu ha inciso molto sulla cosa, visto che ne ho affidato la progettazione a lui), con financo un VERO ufficio e un VERO magazzino.</li>
<li>le vendite sono andate molto bene: il sold out è arrivato all'ultimo giorno, quindi direi che avevamo fatto i conti giusti! Fra l'altro abbiamo finito anche Fun Farm, che fa sempre piacere (e ne avevo portati più dell'anno scorso!).</li>
<li>Gli appuntamenti sono stati tantissimi: più di 40. Abbiamo mostrato giochi editi e prototipi a tantissimi vecchi e nuovi partner commerciali, ricevendo molti complimenti. Parecchi ci hanno detto che abbiamo davvero dei giochi molto interessanti e noi abbiamo risposto che ne visioniamo tantissimi e siamo molto critici nella selezione, quindi se un prototipo arriva a loro, è perché secondo noi è davvero valido.<br />A questo proposito, anche due o tre autori ci hanno mostrato delle buone idee. Vedremo cosa ne salterà fuori.</li>
<li>La squadra che ha permesso a me e Tambu di realizzare questi risultati è stata grandiosa: in ordine alfabetico ringrazio davvero di cuore Alex, Andrea, Carmine, Franco, Hardy, Ingo, Lello, Luna, Renata, Sandro nonché, ovviamente, Danilo, senza il quale non avremmo avuto questo splendido gioco. Mi spiace che alla fine, nella fretta e nella confusione, la foto tutti insieme non l'abbiamo fatta. Però mi raccomando, non nascondete le caramelle e i cioccolatini e continuate a chiamarmi <i>the boss</i>, che mi piace :D</li>
<li>E veniamo all'ultimo punto: il gioco! È uscito benissimo, mi piace un sacco e piace un sacco anche a tutti quelli che l'hanno provato. I tavoli erano sempre pieni, dall'apertura alla chiusura e mi sono sentito immensamente orgoglioso anche di questo prodotto. Sono cose che mi fanno amare il mio lavoro, ma immagino che questo già lo sappiate, no?</li>
</ul>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFemJCq1olS91JWzFXsHbsDR-PMKqVt4X5G9Hs_83Vcu3Qf19AHX3B5ZbRW7I82CnUq2KjdibL38ug7gJp-5T8q-YcHb3MH5Gx7uQSkRMzs8Ft6wEH-wi49eQNVqoULhJ044glyXBO-D8/s1600/IMG_20171028_105553.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFemJCq1olS91JWzFXsHbsDR-PMKqVt4X5G9Hs_83Vcu3Qf19AHX3B5ZbRW7I82CnUq2KjdibL38ug7gJp-5T8q-YcHb3MH5Gx7uQSkRMzs8Ft6wEH-wi49eQNVqoULhJ044glyXBO-D8/s400/IMG_20171028_105553.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
E quindi, grazie a tutti gli amici che sono passati a trovarci in stand, grazie a tutti i giocatori che hanno provato il gioco e grazie a tutti i lettori di questo post.</div>
<div>
Io ora farò la valigia e partirò verso l'Italia. Domani meritato riposo, a parte qualche urgenza (traduzione: scaricare l'auto e ricopiare tutti gli appunti dalla moleskine finché ancora i ricordi mi permettono di interpretare la mia scrittura) e poi si parte per Lucca.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ci vediamo là, se ci siete!</div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-64661235973224613112017-09-30T20:31:00.001+02:002018-01-16T11:47:41.455+01:00Agosto 2017: Monopoly è il male?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb9A4vAIiOPOWY93LA8DLpRM5veUeeWvENeXSG72DvpVLa7OEOR88KoR0ba8K4L9TSUQoMeITM201hsRIKg0l8MMXqPAdljyXX-8v5bJK35pscYVCELabl4NdQ8mXwuDmmrzRmnQ05Aq0/s1600/PANO_20170818_112213.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="297" data-original-width="1600" height="73" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb9A4vAIiOPOWY93LA8DLpRM5veUeeWvENeXSG72DvpVLa7OEOR88KoR0ba8K4L9TSUQoMeITM201hsRIKg0l8MMXqPAdljyXX-8v5bJK35pscYVCELabl4NdQ8mXwuDmmrzRmnQ05Aq0/s400/PANO_20170818_112213.jpg" width="400" /></a></div>
Iniziamo questo post partendo dalle brutte notizie: l'associazione ludica <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>, di cui sono attualmente presidente, è stata sfrattata da quella che era la sua sede da un anno e mezzo per questioni che poco hanno a che vedere con le sue attività. Essendo agosto, ne abbiamo approfittato per mettere in pausa le serate ludiche e attualmente siamo alla ricerca di un nuovo posto fisso dove passare il lunedì sera (abbiamo trovato una sede provvisoria, ma non è a Borgomanero ed è anche un po' piccola, per le nostre normali affluenze).<br />
Personalmente, la cosa mi ha ferito molto (segno che anch'io ho dei sentimenti), oltre a mettermi in difficoltà perché avevo un sacco di lavoro da fare prima di partire per gli USA ed era una grana che mi sarei risparmiato volentieri.<br />
Vabbè, vi terrò aggiornati, non temete...<br />
<br />
Veniamo quindi alla parte più piacevole, anzi piacevolissima! Nonostante faccia questo lavoro dal 2005, ci sono sempre nuove esperienze da fare! Quest'anno, per la prima volta, sono stato a <a href="http://www.gencon.com/">Gen Con</a>!<br />
Mi avete chiesto in tanti come sia e a tutti ho risposto che è enorme (beh, tutto negli USA è enorme). Ovviamente, rispetto a Essen, in cui si trovano visitatori di millemila nazioni, è molto orientata sul mercato statunitense, ma meglio così, perché mi riesce difficile immaginare di poterci mettere dentro altra gente. Non a caso, i biglietti d'ingresso, piuttosto costosi (beh, tutto negli USA è costoso), erano esauriti da tempo e io stesso ho faticato un po' a trovare un pass per entrare.<br />
In tre giorni e mezzo, ho girato a malapena il Convention Center e lo stadio, senza neanche visitare gli eventi che si tenevano negli hotel e negli altri luoghi nei dintorni. Va detto che ero lì per lavorare e non per curiosare, ma davvero è qualcosa di enorme.<br />
Ah, sì, gli appuntamenti sono andati benissimo e stiamo lavorando per concretizzare tanti nuovi progetti, a partire dall'anno prossimo :)<br />
<br />
Dopo la fiera, comunque, c'è stato spazio per una decina di giorni di vacanza (anche se con computer al seguito, eh), fra Nashville, Pittsburgh, Washington e New York. Una mia vacanza così lunga non si verificava dall'interrail del '95, ma devo dire che non è poi così male... Dovrei rivalutarle, questo tipo di esperienze :)<br />
Chi mi segue <a href="https://www.facebook.com/mario.post.scriptum">su Facebook</a> ha già visto tutti i miei divertentissimi aggiornamenti quotidiani, dall'eclisse totale di sole a Nashville alle scorribande in bicicletta di notte nel National Mall, fino al pellegrinaggio al n. 3 di Washington Mews. Se per caso foste curiosi, guardateli lì... Ma probabilmente non lo siete, quindi procediamo con le solite cose!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>Beh, la Gen Con stessa era lavoro! Come detto, tanti appuntamenti interessanti, tanti progetti, tante mani strette, tanti sogni da realizzare. Dai dai dai.</li>
<li>Nel frattempo, comunque, c'era un gioco da mandare in stampa, eh! Quindi, la mia serata tipo anche negli USA era stare in albergo al pc a controllare file di stampa o a mandare correzioni.<br />Ma ne è valsa la pena, perché Wendake sta davvero venendo benissimo!</li>
<li>Altri aspetti di Wendake di cui ci siamo occupati sono stati la stesura del libretto storico e gli ultimi playtest sulla modalità solitario. Ciliegine sulla torta che secondo noi stanno davvero bene!</li>
<li>Nel frattempo è anche uscita la ristampa di Kepler-3042, quindi abbiamo seguito le fasi di produzione e distribuzione del gioco.</li>
</ul>
<div>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b></div>
<ul>
<li>A proposito degli ultimi due punti scritti sopra, <a href="https://youtu.be/Gwp2jGjbqVk">Kepler-3042 è fra i consigliati nella puntata del Tg Goblin</a> che si occupa dei giochi in solitario. Mi fa molto piacere, perché la campagna ideata da Simone è davvero, lunga, stimolante e appagante, secondo me!</li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>La polemica del mese</b></span><br />
<br />
Più che "del mese" è la polemica "di ogni mese", perché è un argomento ciclico che torna spesso, ma siccome non l'avevo mai trattato, eccoci qui.<br />
Il pretesto è <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10155560068397456/">questo post</a>, ma come detto poteva essere uno dei mille altri. E come mille altri è stato commentatissimo, con opinioni di vario tipo: da chi vede Monopoly e Risiko come il male assoluto (spesso, i <i>gamer</i> più accaniti) e chi invece li difende per il loro valore storico (spesso, gli adetti ai lavori). Io, che mi sento parte di entrambi i sottoinsiemi, sto nel mezzo :)<br />
Per sicurezza, ho effettivamente giocato una partita a Monopoly, come potete notare leggendo l'elenco qui sotto, stando bene attento a rispettare le regole <i>vere</i>, quindi a giocarlo in modo <i>giusto</i> e devo dire che... non mi è piaciuto lo stesso.<br />
È comunque durato tantissimo (di fatto, abbiamo interrotto la partita per limiti di tempo) e i segnalini delle altre giocatrici saltavano sempre regolarmente i miei tre elegantissimi, preziosissimi e arredatissimi terreni verdi, causandomi indicibile frustrazione :(<br />
Va detto che, dopo aver giocato, ho letto un intervento di <a href="http://spartacoalbertarelli.blogspot.it/">Spartaco Albertarelli</a> che diceva che l'edizione italiana fa partire i giocatori con più soldi rispetto a quella originale, il che dà il via a partite più lunghe del previsto. Però il problema resta comunque, perché gli Italiani di fatto giocano con quella e su quella si devono necessariamente basare i giudizi.<br />
Inoltre, a differenza di alcuni altri addetti ai lavori, io non rifuggo neanche la definizione di <i>gioco intelligente</i> che viene associata al nostro hobby. Non la uso mai, a dire il vero (di solito parlo di giochi moderni), ma non sono contrario al fatto che venga usata: per me i giochi da tavolo <b>sono</b> un modo intelligente di passare il tempo e non vedo che problema ci sia a dirlo. Se poi qualcuno dicesse apertamente che tutti i giochi "vecchi" sono stupidi, allora potrei contraddirlo, ma sono certo che anche alcuni titoli datati possano essere apprezzati e giudicati imparzialmente. Per esempio, mi è capitato alcune volte di parlare di Inkognito o Scotland Yard con appassionati e tutti hanno sempre concordato nel dire che sono ottimi titoli che non sfigurerebbero se uscissero oggi.<br />
(Gamer mode: OFF / Editore mode: ON)<br />
Sta di fatto, comunque, che un fronte che vede in Monopoly <i>il male assoluto</i> e che accolga con derisione chiunque lo giochi esiste davvero, e anche questo non è bene. I giocatori <i>snob</i> ci sono e, come ho già avuto modo di scrivere in passato, non fanno bene al nostro movimento. <b>Essere entusiasti delle proprie passioni va benissimo, ma se arriva un neofita disposto ad ampliare i propri orizzonti, sminuire le sue esperienze passate non è un buon modo per accoglierlo. Porsi in posizione di superiorità è sempre arrogante e comporta sempre alte probabilità di non rivedere mai più il nuovo venuto. </b><br />
Poi, questo non vuol dire che per forza a chi arriva in ludoteca per la prima volta si debba sempre proporre qualche <i>party game</i> o un gioco per forza semplicissimo, col rischio di annoiarsi (perché lo so che per alcuni è così): basta scambiare due chiacchiere con la persona che si ha davanti per decidere cosa proporle. Se è vero che un gioco come Twilight Imperium non può sicuramente essere la scelta giusta per chi non ha mai giocato a nulla, ciò non significa necessariamente che si debbano per forza intavolare La Boca o Dobble (o meglio, Brick Party o Fun Farm!). Personalmente, per esempio, penso che Agricola nella versione senza carte sia utilizzabilissimo come <i>entry level</i> per un certo tipo di persone, perché non ha regole per nulla complicate da spiegare o da comprendere. E comunque sia, non è che proporre Dobble o Fun Farm sia per forza di cose un male: anche se non vi piace il genere potete resistere un quarto d'ora per vincere le diffidenze di chi si affaccia per la prima volta in associazione. Io partecipo spesso a serate aperte al pubblico occasionale (per esempio, una volta al mese al bar La Ca' Buiota, o in eventi come Verbania Gioca a cui abbiamo partecipato questo agosto con i <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a>) e agli sconosciuti propongo spesso un gioco super semplice e veloce per "calibrarli" e capire cosa cercano, ma non è raro che già nel corso della stessa serata si passi a titoli più impegnativi e generalmente da quel momento in poi, i party games iniziali non vengono più cercati.<br />
Insomma, per tornare in tema, se una persona arriva (dal vivo o su internet) dicendo di aver giocato solo a Monopoly, è legittimo dire <i>"allora oggi ti faremo giocare a un sacco di altri giochi, tutti diversi fra loro e tutti divertenti, e in nessuno di loro dovrai lanciare i dadi per muoverti"</i>, però non è affatto necessario aggiungere che Monopoly vi fa schifo, anche se magari lo pensate.<br />
Ricordate sempre che un nuovo giocatore è un patrimonio inestimabile per ciascun appassionato!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa ho giocato</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
Un discreto bottino, considerando che sono stato negli USA dal 17 al 31!<br />
<br />
Frutta Fatata<br />
Kingdomino<br />
Colt Express<br />
Onitama (5)<br />
Viva il re<br />
Magic Maze<br />
Dominion<br />
Diamant (4)<br />
Perudo<br />
Nome in codice (4)<br />
Sheepland<br />
In alto i calici (2)<br />
UNO<br />
Monopoly<br />
Quoridor (2)<br />
Fun Farm<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Tanto per stare in <i>giochi da supermercato</i>, aggiungerò che ad agosto mi sono anche trovato a passare una serata a giocare a <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/2223/uno">UNO</a> e devo dire che mi sono abbastanza divertito. Sarà una scoperta dell'acqua calda, ma in effetti è chiarissimo perché questo gioco abbia il successo che ha, visto che è semplicissimo da spiegare e parecchio <i>bastardo </i>(o meglio, "ad alta interazione diretta"), che al di fuori della nostra cerchia di appassionati è spesso un gran pregio. Certo, si può obiettare che è un'operazione puramente commerciale, perché il gioco già esisteva da tempo immemorabile, si chiamava <i>Dernier</i> e si faceva con le normali carte da scala quaranta, ma se di fatto Dernier non lo conosceva nessuno e UNO lo conoscono tutti qualcosa vorrà dire.<br />Comunque a fine serata ho giocato per più di un'ora a scopa d'assi e mi è piaciuto molto di più ;)</li>
<li><a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/160477/onitama">Onitama</a> mi ha impressionato favorevolmente. Lo trovo geniale nella sua semplicità: si spiega in un minuto, ma le partite sono davvero intense, interessanti e, ovviamente, sempre diverse. Le carte con disegnate le possibili mosse dei vari pezzi sono chiarissime e il fatto di doverle mettere a disposizione dell'avversario dopo averle usate lascia spazio a considerazioni tattiche davvero profonde. Direi che è l'astratto più interessante in cui mi sia imbattuto negli ultimi anni.</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-56439426751810292622017-08-14T12:06:00.001+02:002018-01-16T11:54:55.951+01:00Luglio 2017: serve avere una rivista cartacea?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHE6gddrzD7y3obe4Y0jX3PfNdpNgIxd_9OhLogtnSH0KMQClC6nIA0EEbEfZXpNu0OxzVDTHx3hyphenhyphensxjI5hf8LhwcT6nO7T-P-8K2_bviTaw-lQnpr37XMY7fuhhBd0Zoj6BeXOIv32bk/s1600/SGblog.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="903" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHE6gddrzD7y3obe4Y0jX3PfNdpNgIxd_9OhLogtnSH0KMQClC6nIA0EEbEfZXpNu0OxzVDTHx3hyphenhyphensxjI5hf8LhwcT6nO7T-P-8K2_bviTaw-lQnpr37XMY7fuhhBd0Zoj6BeXOIv32bk/s320/SGblog.png" width="309" /></a></div>
<b>€ 49.543!!!</b><br />
Peccato, mi ero ripromesso di scappare coi soldi se fossimo arrivati a 50.000 ;)<br />
Scherzi a parte, il primo pensiero di questo post va a tutti coloro che hanno sostenuto <a href="https://www.kickstarter.com/projects/postscriptum-games/wendake">Wendake</a>: la campagna è stata difficile (come ho scritto <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2017/07/tiriamo-le-somme-giugno-2017.html">qui</a>), ma entusiasmante, ed è andata oltre le nostre previsioni. È vero che ci sono stati momenti in cui era un po' ferma e molta gente mi chiedeva di rivelare lo Stretch Goal delle risorse sagomate, ipotizzandolo a 30.000, ma noi siamo andati avanti per la nostra strada, l'abbiamo messo a 40.000 ed è andato tutto alla grande. Ora dobbiamo produrre il gioco e vi terrò aggiornati nei prossimi post in merito :)<br />
<br />
Altra grande notizia di questo mese è stato <a href="http://www.renegadegamestudios.com/news/2017/7/25/kepler-3042-releasing-fall-2017">l'annuncio ufficiale della versione USA di Kepler-3042, pubblicata da Renegade</a>. Personalmente mi spiace un po' che abbiano voluto cambiare la grafica, che noi avevamo intenzionalmente voluto rendere <i>german</i>, ma capisco che quella da loro scelta sia più adatta al pubblico d'oltreoceano. E, soprattutto, era un passo che davvero volevamo fare e per cui abbiamo tutti lavorato tanto: uno degli obiettivi dichiarati delle campagne Kickstarter di Kepler-3042 (e Wendake) era portare i titoli Placentia in America e far crescere la notorietà dei nostri marchi. Questo è ottimo inizio in tal senso e non posso che esserne felice.<br />
<br />
A livello di eventi, ho partecipato alla prima edizione della <b>GIOCHI CON</b> il nostro tavolo, in cui, tanto per cambiare, ho fatto provare Wendake, suscitando ottimi riscontri. Il tour è poi continuato presso spazio MAST a Rho, Dadi Ducali a Vigevano, Spazio Gioco a Corbetta e BASE a Milano, che ringrazio per la disponibilità. Ormai il gioco era finito al 99%, ma finché non si va in stampa si può sempre migliorare e i test sono preziosi anche per capire se migliorare l'ergonomia del prodotto (cosa che in effetti abbiamo fatto, aggiungendo gli aiuti di gioco).<br />
<br />
Sono inoltre stato alla terza edizione del <b>Picnic Ludico organizzato da TeOoh</b>, dove io e i miei soci abbiamo lavorato parecchio, ma fortunatamente c'è stato anche spazio per giocare a qualcosa :)<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<br />
<ul>
<li>Beh, visto che la campagna era nel vivo, questa sezione sarebbe molto simile a quella del post di giugno, ma una differenza c'è: durante i giorni in cui siamo stati <i>live</i>, gran parte del mio tempo è stato speso nel rispondere a messaggi e commenti sulla pagina Kickstarter del gioco e non solo. Per esempio ringrazio tantissimo <a href="https://www.goblins.net/phpBB3/wendake-t92611.html">il forum della Tana dei Goblin</a>, che anche quest'anno è stato preziosissimo, come già lo era stato per Kepler: ho cercato di rispondere a tutti e devo dire che mi è davvero piaciuto confrontarmi con utenti entusiasti e competenti. Grazie davvero.</li>
<li>Ovviamente, il fatto di aver sbloccato lo <i>stretch goal</i> delle risorse sagomate, ha dato il via a tutta una serie di attività che erano già pronte sulla carta, ma che aspettavano di essere concretizzate. Seguire la produzione di questo tipo di elementi è particolarmente delicato e complesso e per questo non ho ceduto alle richieste di porre il traguardo più in basso: sono parecchie ore di lavoro in più ed è giusto che siano valorizzate.</li>
<li>Nel frattempo, abbiamo portato avanti i test degli altri giochi che avevamo portato a Burg Stahleck, in vista della Gen Con di agosto. Ovviamente mi sono anche occupato di prendere appuntamenti e organizzare il viaggio, anche se come sempre ai dettagli finali ci penserò all'ultimo momento :(</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<br />
<ul>
<li>Non tantissimo, questo mese: <a href="http://www.ilnanoborbone.it/nanoanteprima-wendake/">il Nano Borbone ha pubblicato una bella anteprima di Wendake</a>;</li>
<li>E Sandro Sacchini <a href="https://www.instagram.com/p/BWkM-i3ldE9/">mi ha intervistato</a> per il suo profilo Instagram.</li>
</ul>
<div>
Poca roba da leggere sotto l'ombrellone, mi spiace!</div>
<br />
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
Nessun link, questa volta, perché di questo argomento si è parlato a macchia d'olio in mille topic, ma vorrei dire la mia sulla rivista <a href="https://www.thegamesmachine.it/editoriali/85187/iogioco-giochi-da-tavolo-rivista/">Io Gioco</a> e rispondere in particolare a chi dice che su di essa si leggono <i>sempre le solite cose</i>, magari neanche tanto approfondite e che non ha senso comprarla avendo gli stessi autori che le scrivono gratis sull'internet.<br />
Sono considerazioni comprensibilissime e assolutamente legittime, ma non riesco a non vederle come un segnale di chiusura, purtroppo. Mi spiego: è vero che alcuni lo hanno scritto come constatazione, ma altri hanno sostanzialmente sentenziato l'inutilità di una rivista simile e questo mi sembra grave.<br />
È un discorso che ho già fatto mille volte, ma penso che non siano mai abbastanza: avere nuovi canali che diffondano la nostra passione è <b>bene</b>. Che in edicola, luogo generalista per eccellenza, si possa trovare una rivista dedicata ai giochi da tavolo è una cosa molto positiva. E se qualcuno pensa che non venderà, sarà un flop ecc... Beh, innanzitutto immagino che se un editore esperto ci ha puntato, evidentemente avrà fatto delle indagini di mercato e si sarà fatto i suoi conti, ma soprattutto... E allora??? È comunque un'iniziativa potenzialmente utilissima per <b>tutti</b>, e se dovesse fallire sarebbe un peccato, ma non è un buon motivo per non sostenerla.<br />
Non è con questo atteggiamento che si fa crescere il settore e si trovano nuovi avversari da sfidare!<br />
A voler fare il puntiglioso, secondo me dalla copertina non è chiarissimo che si parli di giochi da tavolo, ma non mi permetto di giudicare le scelte editoriali altrui, soprattutto visto che si tratta di un settore di cui non sono esperto.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
Siamo ancora più o meno sui numeri di luglio, quindi non bassissimi, ma neanche soddisfacenti :(<br />
<br />
Carcassonne: gold rush<br />
3 Segreti<br />
Patchwork<br />
Century: la via delle spezie<br />
Russian Railroads<br />
Schmatzspatz<br />
Crockinole<br />
Level 9<br />
8 minuti per un impero<br />
Sheepland<br />
Dominion<br />
Hive (2)<br />
Magic Maze<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/2655/hive">Hive</a> apprezzo il set di regole, molto ben congegnato e che permette tattiche e strategie estremamente varie e interessanti. Sarei folle a non riconoscere le indubbie qualità di un gioco che è ormai diventato un classico nel suo genere.<br />Però ammetto che questo genere di astratti per due giocatori a informazione completa mi emoziona poco: sarà perché gli anni da scacchista hanno irrimediabilmente compromesso la mia possibilità di apprezzare altri giochi di questa categoria, ma resta il fatto che le rare volte che gioco è più per mettermi alla prova che per divertirmi.<br />E infatti perdo, ma questo è un problema mio, non del gioco :(</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-9445779171480607962017-07-31T10:39:00.001+02:002018-01-16T11:55:49.858+01:00Giugno 2017: autoproduzione o Kickstarter?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7eQg3H6Gf07YCvh8uKLE-bhXJm2XbTI6hyphenhyphenpMKdJFBfsBYx6Cv-fXy6PCOtAQoBM4jZF668MZe1m8pK3m9sLZo0NrOa_o-kk1g3hHcyOHd90PPBFWLMXFpB5CVeWJ7rZtkR65xqns3g7o/s1600/19388343_10212141011707900_303497263915300074_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1440" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7eQg3H6Gf07YCvh8uKLE-bhXJm2XbTI6hyphenhyphenpMKdJFBfsBYx6Cv-fXy6PCOtAQoBM4jZF668MZe1m8pK3m9sLZo0NrOa_o-kk1g3hHcyOHd90PPBFWLMXFpB5CVeWJ7rZtkR65xqns3g7o/s320/19388343_10212141011707900_303497263915300074_o.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Demo di Wendake a Burg Stahleck</i></td></tr>
</tbody></table>
Non so da dove partire, con questo post.<br />
Facciamo così: parto da ciò che mi fa divertire e amare il mio lavoro sopra ogni cosa, e poi mi tengo i piagnistei per dopo (e per il mese prossimo, naturalmente).<br />
Quindi: come ogni anno dal 2011 a questa parte, sono stato a Burg Stahleck per la convention privata di Heidelberger-Asmodéé Germania (ecco perché qualcuno di voi potrebbe avermi visto in giro con un power bank col logo della nota multinazionale. Non correte subito a pensare che siamo stati comprati!).<br />
Questa manifestazione mi piace moltissimo: è sempre un'ottima occasione per sottoporre i <i>cinghiali</i> a tester di alto livello, nonché, ovviamente, per mostrare i progetti futuri ad alcuni clienti importanti. Abbiamo fatto entrambe le cose con successo: Wendake è stato molto apprezzato e gli altri giochi segretissimi altrettanto ;)<br />
Poi, va beh, potrei anche parlare della riunione della <i>Lega degli Editori Malvagi</i> che si è svolta durante il viaggio, ma poi mi toccherebbe uccidervi e questo potrebbe avere ripercussioni negative sulle vendite future. Sappiate solo che è stata molto interessante ;)<br />
Veniamo quindi ai piagnistei: a giugno è iniziata la campagna Kickstarter di Wendake (spoiler: nel frattempo è finita ed è <a href="https://www.kickstarter.com/projects/postscriptum-games/wendake">andata benissimo</a>), il che mi ha causato una notevole riduzione delle ore di sonno. Intendiamoci: è partita subito bene, raggiungendo il goal in meno di 24 ore e salendo con costanza tutti i giorni. Inoltre, la <i>community</i> è stata molto propositiva e il dialogo è andato alla grande per tutto il tempo, ma nonostante ciò è comunque ancora logorante per me. Meno che per Kepler, ma comunque non sono stati giorni facili.<br />
Ne parlerò comunque meglio sotto, nella sezione dedicata alla Polemica del mese.<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
A Wendake, sia prima che durante la campagna. Nella fattispecie:<br />
<ul>
<li>Alla grafica del gioco: al consueto rimpallo di opinioni fra me, Matteo Post, il team Placentia, Paolo Vallerga e Alan D'amico si sono aggiunti questa volta il nuovo socio di Post Scriptum, Tambu, e l'esperto di cultura nativa americana, Angelo Lacerenza, a cui abbiamo sottoposto varie bozze. Tante teste, tutte con competenze, sensibilità e gusti diversi, che hanno fatto sì che il lavoro fosse lungo, difficile e che richiedesse alcuni rifacimenti. Su qualche piccolo dettaglio mi sono dovuto imporre per non sforare con le tempistiche, ma alla fine il risultato secondo me è davvero mozzafiato.</li>
<li>Alla stesura dei testi, del video e delle immagini per la campagna, sia su Kickstarter che <a href="https://www.facebook.com/wendakeofficial/">su Facebook</a> insieme ad Andrea Pomelli, Andrea Bianchin e ai ragazzi di BTREES: un lavoro che trovo personalmente parecchio faticoso, perché, lo confesso, non ragiono molto da <i>backer</i>, ma più da <i>gamer</i>, quindi non è detto che alcuni dettagli di gioco e di meccanica che vorrei mettere in evidenza io siano effettivamente i più indicati per una campagna di comunicazione. Alla fine però, visto il risultato (vedi spoiler più in alto), direi che ne è valsa la pena :)</li>
<li>Alla preparazione dei prototipi per i blogger e per le serate demo. Traduzione: a incollare tanti tanti tanti piccoli adesivi!</li>
<li>All'aggiornamento del regolamento in base ai report dei vari tester e alle note del traduttore William Niebling.</li>
</ul>
<span style="font-size: large;"><b>Cosa hanno detto di noi</b></span><br />
<br />
Ho poco tempo per scrivere e i link sono parecchi, quindi mi limito alla fredda lista :)<br />
<br />
<ul>
<li><a href="http://boardgamefriends.blogspot.it/2017/06/tedesco-italiano-purosangue-kepler-3042.html">Board Game Friends parla nuovamente di Kepler</a></li>
<li><a href="http://www.ilgioco.news/kepler-3042-vs-hawkwind-sottofondo-ludico/">E Il Gioco consiglia una colonna sonora per giocarci</a></li>
<li><a href="http://www.ilgioco.news/arriva-wendake-tutti-in-riva-ai-grandi-laghi/">Dopodiché presenta Wendake</a></li>
<li><a href="http://boardgamefriends.blogspot.it/2017/06/wendake-grandi-laghi-x-giocatori-duri.html">Ancora Board Game Friends, stavolta a proposito di Wendake</a></li>
<li><a href="http://pinco11.blogspot.it/2017/06/prova-su-strada-wendake-levoluzione-del.html?m=1">Prova su strada di Wendake a cura di Giochi sul Nostro Tavolo</a></li>
<li><a href="http://geek.pizza/2017/06/27/anterprima-wendake-su-kickstarter/">Presentazione di Wendake su Geek.Pizza</a></li>
<li><a href="https://oggiscienza.it/2017/06/28/gioco-tavola-pianeti-astronomia/">OggiScienza mette S.P.A.C.E. in cima alla lista dei giochi scientifici consigliati</a></li>
<li><a href="https://youtu.be/5l4GC0dqs04">Bower's game corner recensisce Florenza (video inglese)</a></li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>La polemica del mese</b></span><br />
<br />
Il post che ho scelto è <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10155309493542456/">questo</a>, non tanto per l'effettiva polemica che si è scatenata sotto, quanto per l'argomento trattato: avendo sperimentato in carriera sia l'autoproduzione classica, sia Kickstarter, penso di essere titolato a parlare... E lo farò :)<br />
L'idea che investire di tasca propria sia coraggioso e rivolgersi a Kickstarter non lo sia è parecchio sbagliata secondo me. Prendendo in esame le mie esperienze personali, vi posso assicurare che la campagna di Wendake è costata più dell'intera produzione di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/18584/bausquitmiao">BauSquitMiao</a> e ha richiesto molte, molte più ore di lavoro. Certo, in mezzo ci sono 12 anni di esperienza, molta più cura dei dettagli e i prodotti sono MOLTO diversi fra loro, ma se anche avessimo voluto ipotizzare un lancio su Kickstarter del gioco in scatola rosa più famoso d'Italia, sicuramente avremmo speso di più che a produrlo come abbiamo fatto.<br />
Il fatto è che al giorno d'oggi Kickstarter ha delle regole non scritte, ma ferree, che non possono essere ignorate. Un'autoproduzione <i>casalinga</i> è spesso destinata a un pubblico occasionale, di fiere e mercatini non solo ludici, in cui è più facile incontrare una famiglia che un <i>gamer</i> esperto. Le esigenze di tali acquirenti sono sicuramente molto più semplici e, cosa da non sottovalutare, hanno sottomano l'oggetto, l'hanno appena giocato e se si sono divertiti non hanno bisogno di altro per procedere all'acquisto.<br />
Su Kickstarter invece la situazione è molto diversa: si tratta di convincere persone che vivono i giochi come la loro passione principale a darti parecchi soldi con mesi di anticipo, privilegiando il tuo progetto in mezzo a molti altri. Ovviamente, questo è possibile, ma richiede mesi e mesi di lavoro e molto denaro. Come ho già avuto modo di scrivere, per questa campagna, senza contare i playtester, hanno lavorato quasi venti persone, che alla fine dei conti facevano capo a me. Wendake è il quarantesimo progetto a cui ho lavorato (limitandoci a quelli che sono effettivamente arrivati a compimento) e in assoluto è stato il più complesso e difficile da mettere in piedi. Sfornare un ottimo gioco è già di per sé un processo lungo e difficile, ma è ciò che più mi appaga in assoluto. Convincere più di 700 persone a sostenerlo a scatola chiusa, invece è stato faticoso e logorante e mi è costato stress e notti insonni come non mai.<br />
Ah, sì. Questo era il piagnisteo di cui parlavo all'inizio ;)<br />
Comunque, tornando <i>in topic</i>,<b> secondo me ci vuole più coraggio a lanciarsi su Kickstarter che ad autoprodursi in modo tradizionale. Anzi, ci vuole più incoscienza. E non lo scrivo in modo positivo, sappiatelo:</b> <b>pensateci dieci, cento, mille volte, prima di far partire una campagna!</b> Non è affatto una scorciatoia, ma anzi è un amplificatore che ingigantisce tutto: la visibilità sicuramente, ma anche la fatica. Già solo le ore che dovrete dedicare a rispondere a commenti e messaggi sono molte di più di quelle che pensate, ve lo assicuro. E le risposte devono essere quelle giuste, o non sarete perdonati.<br />
E se fosse un successo, è vero che avrebbe una portata maggiore, ma ce l'avrebbe anche un fallimento. Fare brutta figura davanti a tutto il mondo non è qualcosa che vi piacerà fare, vero?<br />
Inoltre, cosa più importante di tutte, <b>Kickstarter amplifica il principale problema dell'autoproduzione, ossia la mancanza di un filtro editoriale</b>! Il prodotto che a voi e ai vostri amici sembra così divertente, potrebbe non esserlo realmente. E i disegni di vostro cugino che vi piacciono così tanto, potrebbero apparire brutti alla maggioranza dei possibili <i>backers</i>. Senza contare che, non avendo i contatti giusti con i fornitori (soprattutto a livello logistico), potreste trovarvi ad aver sbagliato i conti e quindi a non riuscire a produrre la tiratura richiesta senza perderci.<br />
Quindi, dirà qualcuno, Kickstarter ha completamente perso il suo spirito di aiuto a chi vuole rendere concreto il proprio sogno ed è diventato solo un altro strumento in mano a chi già fa editoria ludica?<br />
Beh... <b>Secondo me sì</b>. Ci sono delle eccezioni, ma sono persone che affrontano la campagna esattamente come lo farebbe un editore... E sono comunque una minoranza.<br />
In conclusione, a costo di sembrare ripetitivo, lo scrivo ancora chiaramente: se volete autoprodurvi, non illudetevi che Kickstarter vi semplificherà il compito e che vi inonderà di soldi, perché non succederà. <b>Autoprodursi su Kickstarter senza avere esperienza in campo ludico (e aziendale) è una pessima, pessima idea</b>, secondo me. E non lo dico per spingervi ad assumerci per seguire la vostra campagna, beninteso: a molti che ce l'hanno chiesto abbiamo già detto no, perché è un lavoro, molto lungo, molto costoso e da pianificare con grandissimo anticipo. Il rapporto che abbiamo con Placentia è particolare e non è molto facile replicarlo. Comunque, se volete chiedere consigli, ovviamente non fatevi problemi.<br />
Ma aspettatevi risposte ben poco incoraggianti, vi avviso! :)<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
A poco o niente, ancora. :(<br />
<br />
Pitchcar<br />
Bohemian villages<br />
Isle of Skye<br />
Specie Dominanti<br />
Arkham Horror<br />
Sherlook<br />
Nome in codice (2)<br />
Tragedy Looper<br />
In alto i calici<br />
Il piccolo principe<br />
Abyss<br />
<br />
<ul>
<li><a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/148319/tragedy-looper">Tragedy Looper</a> mi intriga parecchio, anche se non dico sempre sì alla richiesta di giocarci, perché è davvero spaccacervelli. Però amo molto i deduttivi e questo è uno dei più difficili e appaganti in circolazione: la tematica delle ripetizioni dei cicli mi piace assai, ed è resa molto bene. Inoltre, permette di effettuare deduzioni nient'affatto banali, dando indizi subdoli e machiavellici, il che mi esalta davvero. La regola di non poter parlare con i compagni di squadra durante un ciclo è frustrante però alza la tensione e risolve un po' il problema del giocatore che dice agli altri cosa fare: è vero che ci si può accordare fra un ciclo e l'altro, ma poi le decisioni vanno prese in base alle mosse della Mente Suprema.<br />Ovvio che, come spesso accade in questi giochi, lo stile di gioco del master influenza molto l'esperienza, ma colui che ha assunto questo ruolo in tutte le partite da me fatte se l'è cavata davvero bene. Brava Mente Suprema :)</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-77601407092152218502017-06-14T18:26:00.003+02:002018-01-16T11:56:37.703+01:00Maggio 2017: Heroquest e i suoi diritti d'autore.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaUAxXkZnnCQ3jxdI3b0GkZ_emIOdMsFiMkKke7aiBzxSMUuB_A8DvC3SpC9jRW3T6RLDboCIrzmW5O9lyspn6BJDhyrfidylDohP31RZTKurIxffiQsPVNNXOFEBBaApQFEX5w-_7boc/s1600/18671132_1394100433969247_411606964501596324_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaUAxXkZnnCQ3jxdI3b0GkZ_emIOdMsFiMkKke7aiBzxSMUuB_A8DvC3SpC9jRW3T6RLDboCIrzmW5O9lyspn6BJDhyrfidylDohP31RZTKurIxffiQsPVNNXOFEBBaApQFEX5w-_7boc/s320/18671132_1394100433969247_411606964501596324_n.jpg" width="320" /></a></div>
OOOOOOhhhhhhhh, che bello! Questo mese posso parlare degli eventi organizzati con le ludoteche, così variamo un po' rispetto alle solite cose da editore.<br />
<br />
Che però poi ci saranno, più sotto.<br />
<br />
Perché non è che si possa smettere di lavorare solo perché devi organizzare un torneo.<br />
<br />
<br />
<i>You can check out anytime you like but you can never leave.</i><br />
<br />
Va beh, dicevamo: eventi organizzati con le associazioni. Sono stati due, sono usciti bene e mi hanno tolto tempo prima ma sollevato il morale dopo. Li vediamo in ordine non cronologico, ossia parlo prima di quello svoltosi per secondo.<br />
Domenica 28 maggio si è svolta <b>la quinta edizione del torneo multigioco a squadre "F. Besozzi"</b> organizzato da <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>. Per una serie di <strike>sfig</strike> imprevisti, quest'anno c'erano solo 7 squadre, ma nonostante ciò tutto si è svolto per il meglio. Contrariamente a quanto successo nelle prime quattro edizioni, abbiamo finito nei tempi previsti (anzi, addirittura un po' in anticipo) e senza nessun intoppo. Anche il pranzo tutti insieme è stato ottimo e divertente e alla fine tutti sono tornata a casa soddisfatti.<br />
Dico la verità: è un torneo complesso da organizzare perché bisogna decidere i giochi tenendo conto dei gusti delle varie squadre, ma anche della reperibilità delle scatole, di quanto siano adatti al sistema di punteggio (per fare un esempio, il nostro <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/181235/sator-arepo-tenet-opera-rotas-malleus-maleficarum">Sator</a> non potrebbe essere selezionato perché non restituisce punteggi finali sufficientemente distanziati, visto che si vince facendo 4 punti) e della loro durata. I titoli scelti si devono accoppiare bene in modo tale da non sforare le due ore per ciascuna fascia e questo non è banale (chi fosse interessato a leggere il funzionamento del torneo lo può trovare <b><a href="https://drive.google.com/open?id=0ByiBQie8-qn1UUladGR2TGtURTQ">QUI</a></b>).<br />
Inoltre mi devo studiare bene tutti i 18 regolamenti per poter rispondere ai quesiti arbitrali e per essere disponibile a spiegare le regole a chi volesse allenarsi nelle settimane precedenti.<br />
E tutto questo l'ho dovuto fare mentre avevo una campagna Kickstarter parecchio complessa da coordinare.<br />
<div>
Per questo motivo ho forzato la mano con i miei compagni di ludoteca rifiutandomi categoricamente di giocare e di occuparmi delle squadre di SlowGame per dedicarmi solo a organizzazione e arbitraggio, costringendo quindi alcuni nuovi arrivati in associazione a imparare dei nuovi giochi, che è uno degli scopi per cui questo torneo è nato nel 2013 (e poi tanto non giocava neanche <b>l'Avversario</b>, quindi non avrei potuto misurarmi con lui. Senza lo stimolo a batterlo non è la stessa cosa).</div>
Alla fine comunque è andato tutto talmente bene che non vedo l'ora sia l'anno prossimo per mettere in piedi la sesta edizione... E visto che so che stai leggendo te lo dico subito, caro <b>Presidente Emerito</b>: non ho intenzione di giocare neanche l'anno prossimo ;)<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh31Y3hu4vF4kA9KOSBLOgQBE5e6rtoVyu4m6Lv7i8-s9h-naXryhGI0cqrVnOFe4BgP_0gQVzs7PoWspVgTmJXqsJHEgqteF9ExsVZcO0A-9XMStezEtxrVB-3RthMmKrUM9JG_sI68Mg/s1600/IMG_20170528_161318.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="916" data-original-width="1222" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh31Y3hu4vF4kA9KOSBLOgQBE5e6rtoVyu4m6Lv7i8-s9h-naXryhGI0cqrVnOFe4BgP_0gQVzs7PoWspVgTmJXqsJHEgqteF9ExsVZcO0A-9XMStezEtxrVB-3RthMmKrUM9JG_sI68Mg/s400/IMG_20170528_161318.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Torneo in corso</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijGBqsKDngBhfamnAHiIVsHwuRR4ZlDSwns7qK_6LuCcit17882bh8LhqUdWPYS2s8H5UI3vS8m86p4_0xDEEuEgD9ofG6kUzkhZozMIZYXpoFaDh-EBIqK6CK6WjWry8d4m1I-aSx-Cw/s1600/18698320_1393793440666613_9002354758703764066_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijGBqsKDngBhfamnAHiIVsHwuRR4ZlDSwns7qK_6LuCcit17882bh8LhqUdWPYS2s8H5UI3vS8m86p4_0xDEEuEgD9ofG6kUzkhZozMIZYXpoFaDh-EBIqK6CK6WjWry8d4m1I-aSx-Cw/s400/18698320_1393793440666613_9002354758703764066_n.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>A pranzo tutti insieme!</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbK5FRMIGyYENzok6MZM0jflC9oR3dw8q2XE3gl9K5WqSYetLl6L57BN8Ef7dpbajEK2AJtAz6f0BAStGziR0YJMRC9pdoy6kk4VhyphenhyphenosYJbAcWRPvhEckS81gTh1t46LYgQVAlFdypwA4/s1600/18740129_1394100383969252_4574237402511506262_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbK5FRMIGyYENzok6MZM0jflC9oR3dw8q2XE3gl9K5WqSYetLl6L57BN8Ef7dpbajEK2AJtAz6f0BAStGziR0YJMRC9pdoy6kk4VhyphenhyphenosYJbAcWRPvhEckS81gTh1t46LYgQVAlFdypwA4/s400/18740129_1394100383969252_4574237402511506262_n.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Primi classificati: Tennisti da tavolo</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7WrROIkxTgJRkR2FEnthAiJQXdjZujut-8zKNTcnl3RZzayhfD_f98_k0N3tZv3RY1ZT4VDKXivlGaXmk60AdtjNdovGLcRQcuje-EYD8DozsuFwOIfzgnDnYLAPprqcIBEM7XOJrOIs/s1600/18698133_1394100393969251_4840786196834820565_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7WrROIkxTgJRkR2FEnthAiJQXdjZujut-8zKNTcnl3RZzayhfD_f98_k0N3tZv3RY1ZT4VDKXivlGaXmk60AdtjNdovGLcRQcuje-EYD8DozsuFwOIfzgnDnYLAPprqcIBEM7XOJrOIs/s400/18698133_1394100393969251_4840786196834820565_n.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Secondi classificati: SlowGame 2</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyPhNmCT3tJG7_o-La_sbswRjOoq6zuLQJroO4_Tef53aL_VhYTXsn8Ymio7o55FKnSjGW6Ke1g8VM5UgGeAQ-d_P-mTcB5kYB9CInrJ66mOuR9MZ7VngEAGnYwTFUnjw-LLGkUIM0yhk/s1600/18700344_1394100413969249_3905277813747049700_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyPhNmCT3tJG7_o-La_sbswRjOoq6zuLQJroO4_Tef53aL_VhYTXsn8Ymio7o55FKnSjGW6Ke1g8VM5UgGeAQ-d_P-mTcB5kYB9CInrJ66mOuR9MZ7VngEAGnYwTFUnjw-LLGkUIM0yhk/s400/18700344_1394100413969249_3905277813747049700_n.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Terzi classificati: Le due torri</i></td></tr>
</tbody></table>
L'altro evento di cui voglio parlare mi ha riempito di ancora maggiore entusiasmo, soprattutto perché si tratta di un'idea nuova che non avevo mai tentato prima. Si è svolto presso la sede dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a> a Verbania il 7 maggio ed è nato da un'idea balzana che abbiamo provato a mettere in pratica, ma che è risultata davvero divertente: un <b>torneo Open davvero Open</b>, in cui non c'erano accoppiamenti prestabiliti, ma ognuno poteva prendere la scatola del gioco che voleva e giocarci contro chi voleva. Ho scelto di organizzarlo limitandolo ai soli titoli che sarebbero stati usati nel multigame che si sarebbe svolto due settimane dopo, in modo da dare ai Custodi e agli ospiti venuti da fuori (fra cui, non a caso, proprio coloro che hanno poi vinto il "Besozzi") un'occasione per allenarsi.<br />
<b><a href="https://drive.google.com/open?id=0ByiBQie8-qn1MG1HdGFFalp4ZkU">QUI</a></b> potete trovare il regolamento. Dico già che il sistema di punteggio non è perfetto: ho usato lo stesso che avrei poi usato a Borgomanero, sempre per la questione del possibile allenamento, ma di fatto ciò ha avvantaggiato troppo chi ha giocato ai titoli lunghi. Ho già comunque pensato a come cambiarlo e non vedo l'ora di riproporre questa formula al più presto.<br />
Comunque sia, i 21 partecipanti e le 31 partite a 13 giochi diversi secondo me sono un risultato assolutamente ottimo. Mi rendo conto che perché funzioni ci debba essere il giusto spirito <i>competitivo ma non troppo</i>, volto più a divertirsi che a guardare la classifica finale, ma fortunatamente fra i Custodi del Lago è proprio questa, l'aria che si respira :)<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWKBcZAm7n0pJ9mtichGz04CE2xT-8UARqL5b4xTuqPTKLDTFjt9LiZxMS_tA1cVsdBdmQH6ZuQGUW3SDL2ERsP7-HRwnHv0PSBt-GxfPwEafo0sGdFaDSsAC4Un_zb566LWh4HZCB4b0/s1600/IMG_20170507_102225.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="224" data-original-width="299" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWKBcZAm7n0pJ9mtichGz04CE2xT-8UARqL5b4xTuqPTKLDTFjt9LiZxMS_tA1cVsdBdmQH6ZuQGUW3SDL2ERsP7-HRwnHv0PSBt-GxfPwEafo0sGdFaDSsAC4Un_zb566LWh4HZCB4b0/s400/IMG_20170507_102225.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Torneo in corso!</i></td></tr>
</tbody></table>
Ultima citazione veloce per un evento a cui invece abbiamo partecipato come visitatori interessati, ovvero <a href="https://www.facebook.com/GiocaCon/">GiocaCon</a>, organizzata a Piacenza da Orizzonte degli Eventi. È stata l'occasione per mostrare Wendake a un po' di persone, fare il punto con l'autore riguardo agli ultimi dettagli e testare anche qualche gioco che sembra parecchio promettente. Vedremo se sboccerà qualcosa.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<br />
<ul>
<li>Potrei copincollare il post del mese scorso, a dire il vero: quasi solo <b>Wendake</b>! La campagna Kickstarter è ormai alle porte (mi sono imposto di far uscire questo post prima che parta) e davvero non c'è tempo per nient'altro. Abbiamo altri progetti e altre idee, ma per ancora un mesetto almeno staranno nei cassetti. Ora c'è troppo da fare.<br />Per intenderci, al gioco stiamo lavorando in 16, senza contare playtester, blogger e fornitori, e il mio compito consiste nel coordinare tutto (inclusi, appunto, playtester, blogger e fornitori). Aggiungeteci che con qualcuno parlo al telefono, qualcuno via skype, altri via messenger, altri via hangout, altri via whatsapp, altri via telegram e i restanti via email e potete immaginare cosa siano le mie giornate in questi periodi.<br />Comunque sia, sappiate che il regolamento ormai è scritto, la copertina è pronta, la plancia anche, gli stretch goal decisi, le grafiche e i video stanno arrivando e siamo molto soddisfatti di tutto.<br />E dai dai dai.</li>
<li>Va beh, ho dedicato qualche serata a playtest di nuovi prototipi, dai. Principalmente <i>party game</i> brevi che hanno portato via poco tempo. Quasi tutti si sono meritati una seconda possibilità e prima o poi gliela daremo :D</li>
<li>Beh, questo non l'abbiamo proprio fatto noi, ma l'abbiamo testato e avallato, quindi conta come lavoro! <a href="https://tabletopia.com/news/kepler-3042">Kepler-3042 è su Tabletopia</a> e potete giocarci gratuitamente (in 2). Buon divertimento :)</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
<ul>
<li>Iniziamo proprio da Wendake, di cui ha parlato Idee Ludiche, <a href="http://ideeludiche.blogspot.it/2017/05/wendake-il-tedesco-italiano-nativo.html">decantandone le lodi e intervistando anche l'autore, Danilo Sabia</a>. Era un po' emozionato perché era la prima volta, ma di certo non sarà l'ultima! Grazie, Max!</li>
<li>La Tana dei Goblin <a href="https://www.goblins.net/recensioni/space-esplorazione-spaziale-tascabile">si è invece occupata di S.P.A.C.E.</a>, di cui ogni volta ripeto di essere orgoglioso. E questo articolo è un ennesimo motivo per esserlo.</li>
<li>Bower's Game Corner ha invece <a href="https://www.youtube.com/watch?v=5l4GC0dqs04&ab_channel=Bower%27sGameCorner">dedicato un video molto positivo a Florenza</a>, in inglese.</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
Ok, dai. Ho evitato l'argomento a lungo, quantomeno in pubblico, ma è giunto il momento (<i>in realtà potevo evitarlo tranquillamente. <b>N.d.A.</b></i>) di fare <i>coming out</i> e dire la mia su <b>Heroquest venticinquesimo anniversario</b>, prendendo spunto da <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10155172746907456/">questo post</a>. Se state leggendo questo blog, probabilmente la storia la conoscete, ma la riassumo al volo nel caso passasse mia zia che ogni tanto mi legge: qualche anno fa (2014, se non mi sbaglio) è uscita una campagna Kickstarter(*) dedicata alla riedizione di Heroquest, che ovviamente ha scatenato enormi entusiasmi. Il problema è che i tizi di Gamezone, che hanno lanciato la campagna, non avevano i diritti sul gioco e per questo sono stati respinti sia da Kickstarter (dopo un iniziale successo), sia da una seconda piattaforma di crowdfunding(*), riuscendo poi a raccogliere oltre 600.000 euro sulla terza piattaforma, in Spagna, approfittando del fatto che in quella nazione il nome <i>Heroquest</i> non era registrato da nessuno.<br />
Soldi raccolti, dunque, però peccato che ora siamo nel 2017 e i simpatici signori di Gamezone non hanno ancora consegnato alcunché.<br />
E qui iniziano le polemiche: il mondo ludico si divide in chi vede Gamezone come <i>i novelli Robin Hood che sottraggono il tesoro al principe Hasbro Senzaterra</i> e lo regalano al popolo e in chi li vede come... Beh, come dei semplici truffatori. In questa seconda schiera si annidano anche alcune persone che vedono i backers(*) del progetto come <b>complici</b> e, come tali, meritevoli di restare a becco asciutto.<br />
Per questo motivo è un argomento molto delicato, ma vorrei fare chiarezza su due punti:<br />
<ol>
<li>Non è possibile tutelare <b>le meccaniche</b> di un gioco, come dimostrano per esempio i casi di Bang, Scarabeo, Uno/Solo/Dernier, e le varie versioni non ufficiali di Monopoly. Personalmente, sono anche contento che non lo sia, perché il lavoro di game design include sempre il riutilizzo di meccaniche già note e non poterlo fare ucciderebbe totalmente il settore (ma questo è un altro discorso). <br />È però possibile (e più che giusto) tutelare <b>un marchio</b>!</li>
<li>Gamezone ha i diritti sul NOME Heroquest in Spagna, non sul MARCHIO, il che fa una grossa differenza. Non può usare quel font, quella grafica, quei disegni ecc. Può quindi chiamare un gioco Heroquest (solo in Spagna, però. Spedirlo all'estero sarebbe illegale), ma non può essere <b>quell'</b>Heroquest che tutti avete presente.</li>
</ol>
<div>
Detto questo, a me appare evidente che Gamezone ha coscientemente messo in piedi una furbata, confidando in un sicuro successo visto il richiamo (principalmente nostalgico) che quel gioco ha su moltissime persone, sapendo benissimo di non avere i diritti per farlo e scegliendo di non richiederli in modo ufficiale.<br />
Quindi sì, io sono fra quelli che sostanzialmente li vede come truffatori.<br />
Riguardo ai backers, penso che al terzo tentativo la situazione fosse chiara e non sto dalla parte di chi ha voluto comunque sostenerli, però neanche me la sento di scrivere che siano <i>complici</i>. Diciamo che li capisco, a livello sentimentale, ma penso che <b>sostenere questo progetto sia un errore</b>, senza se e senza ma. E penso che ci sia stato il tempo di accorgersene, viste le due campagne cancellate, prima di sostenere la terza.<br />
È un errore perché un progetto così fumoso e così poco legale potrebbe stare bloccando le possibilità di uscita di una vera riedizione di HQ. Hasbro non è interessata a farla direttamente, e questo è comprensibile, perché probabilmente non farebbe numeri all'altezza delle loro aspettative, ma altre case editrici avrebbero potuto esserlo. Una riedizione <i>seria</i> del gioco avrebbe potuto avere senso, ma ora come ora potrebbe scoraggiare molti editori: andarsi a infilare in quel ginepraio, col rischio che in qualche modo Gamezone butti fuori qualcosa, che i backers non siano disposti a sostenere un nuovo progetto, che Hasbro non sia propensa a cedere i diritti, che altri incredibili accadimenti possano accadere... Beh, non mi sembra molto saggio.</div>
Mi spiace per chi invece pensa sinceramente che Dionisio sia un combattente per la libertà, o che Hasbro <i>meriti</i> ciò che Gamezone sta facendo, ma davvero penso abbiano torto e che davvero sia un classico caso di <i>strada per l'inferno lastricata di buone intenzioni.</i><br />
Avrei molto altro da scrivere, ma aggiungerebbe poco ai fiumi d'inchiostro digitale già versati. Se volete la mia opinione su qualcosa di specifico, chiedetemela nei commenti :)<br />
<i><span style="font-size: x-small;">(*)Va beh, non mi metto a spiegare a mia zia anche cosa siano Kickstarter, crowdfunding, backers ecc.</span></i><br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<br />
A molti giochi del torneo "F. Besozzi", non perché dovessi allenarmi io, ma per insegnarli a chi ci avrebbe poi giocato. Anzi, diciamo che tengo in lista sempre <b>Race for the Galaxy</b> principalmente per avere l'occasione di <strike>stracciar</strike> preparare i ragazzi della ludoteca :)<br />
<br />
7 Wonders con espansione Leaders<br />
Glen More (2)<br />
Tragedy looper<br />
Can't stop<br />
Cacao (2)<br />
Ark & Noah<br />
Beyond Baker Street (2)<br />
Il verme è tratto<br />
Dominion<br />
Race for the Galaxy (3)<br />
No thanks (2)<br />
Alhambra<br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Palastgeflüster</span><br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Fabled Fruit</span><br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Sheepland</span><br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Port Royal</span><br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Bang! The dice game</span><br />
<span style="background-color: white; color: #161616; font-family: "latoweb" , "arial" , serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">FUSE</span><br />
<br />
<br />
<ul>
<li>E parliamo di <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/28143/race-galaxy">Race for the Galaxy</a>, dunque! In realtà <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2013/11/a-ottobre-2013-ho-giocato-a.html">l'avevo già fatto tempo fa</a>, ma avevo sospeso il giudizio. Ora, a distanza di tre anni e mezzo posso dire senza mezzi termini che è un gioco che adoro: </li>
<ul>
<li>Super tattico per via della continua scelta fra quali carte giocare e quali usare come moneta, che a me piace moltissimo (non a caso ho approvato in pieno il riutilizzo di questa meccanica in S.P.A.C.E.); </li>
<li>Bello teso e interattivo per la scelta delle fasi di gioco da giocare: saper leggere le intenzioni degli altri è fondamentale per la vittoria;</li>
<li>Strategico per via degli sviluppi che danno tanti punti a fine partita e per le opportunità offerte dalle fasi IV e V;</li>
<li>In definitiva, un grandissimo gioco da giocare e rigiocare per provare strade sempre nuove. Mi piace tantissimo e ve lo stra-consiglio :)</li>
</ul>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-24154867717436654232017-05-31T11:05:00.001+02:002018-01-16T11:57:28.380+01:00Aprile 2017: partite complete in fiera o demo di durata ridotta?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9g7nfFquLaSFoVuz8I-31qHYcjXnPfgK8pvkrsjTnEjmhf7I3qbhm6ZC5VtBqUGRd9MzeY7Ms8g0myji-3wFSqEQrmg2SOJD0OLBC6y6UU6JhMnnuZDYsXFq3qMuqN9kg5ivRYToX1m8/s1600/17796170_10210888722406014_476463678998863109_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9g7nfFquLaSFoVuz8I-31qHYcjXnPfgK8pvkrsjTnEjmhf7I3qbhm6ZC5VtBqUGRd9MzeY7Ms8g0myji-3wFSqEQrmg2SOJD0OLBC6y6UU6JhMnnuZDYsXFq3qMuqN9kg5ivRYToX1m8/s320/17796170_10210888722406014_476463678998863109_n.jpg" width="320" /></a></div>
Aprile! E di conseguenza... <b>Play</b>!!!! <3<br />
Oh, sì, non ho mai nascosto di amare moltissimo questa fiera! Sì, è sempre stata parecchio stancante anche quando ci andavo senza stand, perché passavo due giorni a playtestare, far giocare o correre da un appuntamento all'altro, ma queste sono le cose che davvero mi fanno amare il mio lavoro!<br />
E infatti tali attività non sono mancate anche quest'anno, nonostante la decisione di prendere uno stand Placentia/Post Scriptum, il primo per noi dopo la prima edizione del 2008 (non è un mistero che io non ami particolarmente il lavoro di venditore in fiera).<br />
Quindi sì, questa edizione è stata ancora più stancante delle ultime, anche se va detto che eravamo in 9 a gestire lo stand, quindi io mi sono potuto dedicare comunque ai miei compiti da boss supremo, ad esempio:<br />
parlare con clienti, parlare con fornitori, parlare con autori, parlare con blogger correre in giro per parlare con altra gente ancora, testare prototipi, valutare illustrazioni, comprare panini, portar fuori pass, trovare qualcosa che serve e che non si è portato, rispondere a svariati tipi di domande e risolvere svariati tipi di problemi, rigorosamente posti da almeno 3 persone diverse in contemporanea.<br />
Inoltre, occasionalmente, spiegare giochi e venderli, ma solo quando gli altri <strike>scagnozz</strike> collaboratori erano occupati.<br />
Comunque sia, la fiera è andata davvero molto bene: i nostri 7 tavoli sono stati SEMPRE occupati e anche le vendite sono state superiori alle aspettative, quindi sono soddisfatto.<br />
Certo, siamo ancora poco organizzati in questo senso (l'ho già scritto che non mi piace vendere in fiera?), ma alla fine il nostro stand non era così male, dai.<br />
<br />
Ho inoltre fatto un giro a <b>Torino Comics</b> come visitatore e immagino vi interessi moltissimo sapere che ho comprato altri volumoni cartonati di Batman, fra cui ho apprezzato particolarmente <i>Il Lungo Halloween</i>. Ma essendo il seguito di <i>Anno Uno</i>, di cui ricrea le atmosfere, non poteva essere altrimenti :)<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>A Wendake, tantissimo! Abbiamo ritoccato e bilanciato gli ultimi aspetti di regolamento, stiamo testando al massimo la variante in solitario e stiamo procedendo a spron battuto con le grafiche. Stiamo inoltre impostando la campagna Kickstarter, ovviamente.</li>
<li>Non ci è rimasto tempo per molto altro... Abbiamo ricevuto parecchi regolamenti da valutare, ma riusciamo a fare neanche quello. Meno male che alla fine Wendake sarà davvero un gran bel gioco!</li>
</ul>
<span style="font-size: large;"><b>Cosa hanno detto di noi</b></span><br />
<br />
<ul>
<li><a href="http://pinco11.blogspot.it/2017/04/anteprima-play-2017-placentia-games.html#more">Giochi sul nostro tavolo si è occupato di un'anteprima di Wendake</a>, ovviamente provato a Modena, e conferma ciò che ho scritto sopra: sta davvero promettendo bene.<br />In generale, anche sui vari gruppi e forum, chi l'ha provato in fiera ne ha scritto molto bene. Siamo ovviamente felici e speriamo che il nostro marchio diventi sempre più garanzia di qualità.</li>
<li>Sempre Giochi sul nostro tavolo ha anche dedicato <a href="http://pinco11.blogspot.it/2017/04/drizzit-personaggi-e-poteri-espansione-bigio-fumetto-origini-gioco-carte.html">un'entusiastica recensione all'espansione 2.5 di Drizzit</a> e all'albo ad essa allegato. Concordiamo con l'autore quando dice che, associata al base, questa scatoletta può essere un ottimo punto di partenza per entrare nel mondo del nostro elfo scuro preferito.</li>
<li>Grazie a Drizzit siamo anche sbarcati su Instagram, visto che <a href="https://www.instagram.com/p/BSwVVjrl5XC/?taken-by=sandrosacchini">Sandro Sacchini si è occupato del gioco base</a> e poi anche di tutte le espansioni, nei post successivi. Abbiamo visto che ha ottenuto parecchi like, quindi siamo soddisfatti che anche il popolo, notoriamente giovane, che frequenta questo <i>social</i> sia attratto dal gioco :)</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">La polemica del mese</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
Polemica ormai un po' vecchia, visto che se ne è parlato appena dopo Play: in fiera bisogna giocare partite intere o liberare il tavolo al più presto? In <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10155079351507456/?match=bWFyaW8gc2FjY2hp">questo post</a> sono stati chiamati in causa direttamente alcuni editori (fra cui io) per dire la loro. Al di là di quanto ho già scritto nel topic, riassumibile in "alcuni giochi si prestano a demo ridotte, altri no", la domanda che mi faccio è: a chi serve una fiera come Play? Ai giocatori esperti? O agli occasionali? O agli editori?<br />
Beh, la mia risposta è "a tutti". Già vi sento sospirare che <strike>sono il solito paracul</strike> sto cercando di non scontentare nessuno, ma in realtà sono sinceramente convinto che la strada giusta sia trovare l'equilibrio più costruttivo possibile. I giocatori esperti sono una parte importante del settore: sono esigenti a livello di meccaniche, grafica e produzione, sono spesso severi nei giudizi, ma altrettanto spesso entusiasti e pronti a far conoscere i titoli che più ritengono meritevoli. Per una certa tipologia di prodotti (e nel mio caso ovviamente penso a quelli di Placentia Games), sono indispensabili. Il ruolo di <i>ambassador</i> che svolgono è importante e spesso decisivo per le sorti di un titolo o a volte di un'intera casa editrice. E, soprattutto, solo loro si metterebbero a leggere un blog come questo :)<br />
Però una fiera come play non può essere pensata e concepita <b>solo</b> per loro: i giocatori occasionali e le famiglie, in Italia e nel mondo, sono molte di più e sono un'immensa massa di persone che potrebbero scoprire il nostro hobby. Lo vedo settimanalmente in ogni ludoteca che frequento: continuano ad arrivare persone nuove, che nel 90% dei casi diventano frequentatori assidui, ma la prima volta che entrano non conoscono nulla di ciò che giochiamo e facciamo. E allora, sì, il lavoro dei <i>gamers</i> associati è fondamentale, ma è altrettanto fondamentale la presenza di qualcuno su cui svolgerlo (<i>merci, monsieur De Lapalisse</i>)! Ma queste "vittime" vanno trovate e coccolate anche in eventi come Play: la fiera è ormai parecchio conosciuta e pubblicizzata anche al di fuori del cerchio magico degli iper appassionati, quindi è frequentata anche da famiglie e giocatori occasionali, che devono ricevere le giuste attenzioni per reagire positivamente e capire quanto è bello e interessante il nostro mondo.<br />
E poi, ovviamente, la fiera (come ogni fiera) <b>deve</b> essere per gli editori, perché anche se a qualcuno stanno antipatici e li critica o li considera avidi, di fatto senza editori non esisterebbero giochi, e senza giochi... Beh, non serve neanche scriverlo no?<br />
<i>En passant</i>, questa tutela degli editori è lo stesso motivo per cui storco il naso ogni volta che leggo pretese (si badi bene: non richieste, ma pretese) di sconti enormi in fiera: se un editore sceglie di non farli ha i suoi motivi, che possono essere di non concorrenza verso i negozianti suoi clienti o semplicemente può essere che la fiera abbia dei costi molto alti e che banalmente non ci si possa permettere di chiedere troppo poco.<br />
Come dite? Sto andando fuori tema? Tutto questo non c'entra nulla con la durata delle demo?<br />
Beh, ma su quello ho risposto proprio all'inizio della sezione, se ci fate caso :)<br />
In realtà quella diatriba è stato uno spunto per dare un'occhiata a come vengono viste le fiere da parte di alcuni giocatori, che le vorrebbero dedicate esclusivamente a loro, ma questo non è possibile, quantomeno per gli eventi più grandi.<br />
La crescita del settore fa bene a tutti, e passa necessariamente per l'allargamento dell'utenza. Se per qualcuno questo comporta un imbarbarimento, è un problema di quel qualcuno, non certo del nostro hobby :)<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
A un po' di titoli, finalmente! Complici la pasquetta ludica e qualche serata finalmente strappata al playtest, ho potuto giocare decisamente di più degli ultimi mesi e confesso che mi serviva davvero!<br />
<br />
Brick Party (3)<br />
La isla<br />
Glen more<br />
Kubb<br />
Artè<br />
Jórvík<br />
Boss Monster<br />
La ricerca della felicità<br />
La casa dei sogni (2)<br />
Imhotep<br />
Concept<br />
Mammuz! (2)<br />
Kepler-3042<br />
Time Bomb<br />
Unlock!<br />
Le case della follia<br />
Maiali al galoppo<br />
Cacao<br />
Kingdomino<br />
Abyss<br />
Nome in codice (2)<br />
Splendor<br />
Trotte Quenotte<br />
The networks<br />
Orléans<br />
<br />
<ul>
<li>I giochi di piazzamento tessere mi piacciono e <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/171499/cacao">Cacao</a> non fa eccezione: pur non avendo regole particolarmente innovative, gira bene e il suo sistema di attivazione dei vari effetti permette qualche colpo tattico niente male. Non un capolavoro, ma un gioco gradevole e veloce, che tutto sommato male non fa: ammetto che questa fascia intermedia è quella che più trovo difficile da giudicare (anche quando mi sottopongono giochi simili per la pubblicazione), ma non di soli cinghiali e party game si può vivere!</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-44183657250783852012017-04-28T13:10:00.002+02:002018-01-16T11:58:39.126+01:00Marzo 2017: la diffusione dei regolamenti coperti da copyright.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHl2KNx_u9cUFhmREQuGwohyphenhyphenWj9MZPo2qmz_zfvFaOHDRCFzzW7w7ctSjTYyQfXuAg2ssF6JhXNqNBwTWZW_-1mmqXBfDja2ZraS3T50yn8EXkRYMxAJZUAVysDkACIypt4KYTncCIqp8/s1600/Proto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHl2KNx_u9cUFhmREQuGwohyphenhyphenWj9MZPo2qmz_zfvFaOHDRCFzzW7w7ctSjTYyQfXuAg2ssF6JhXNqNBwTWZW_-1mmqXBfDja2ZraS3T50yn8EXkRYMxAJZUAVysDkACIypt4KYTncCIqp8/s320/Proto.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Prototipo di Wendake (ancora senza grafica)</i></td></tr>
</tbody></table>
Terza puntata del 2017 con la nuova <i>frizzantissima</i> (cit. <a href="http://www.breakingitaly.it/">Shy</a>) formula che tanto vi lascia indifferenti, ma che a me piace assai e che mi fa venire sempre più voglia di scrivere questi blog :)<br />
Come sempre, parto dedicando qualche parola agli eventi a cui ho partecipato, che sono stati due:<br />
A <b>Cartoomics</b>, come di consueto, sono andato da visitatore, unendo un po' di lavoro (principalmente, chiacchiere e playtest) a molto svago (giochi e soprattutto fumetti). Tappa fissa, come sempre, lo stand della DC comics dove ogni anno compro 3-4 volumoni cartonati per scoprire un universo che conosco abbastanza poco, visti i miei trascorsi giovanili da accanito Marvel fan. Per la cronaca, quello che mi è piaciuto di più (non solo fra quelli di quest'anno, ma in assoluto) è stato <i>Batman: anno uno</i>, anche se immagino che per molti di voi sia una scoperta dell'acqua calda.<br />
L'altro evento a cui ho partecipato, stavolta in veste più ufficiale, è stato <b>IDeA G Mantova</b> dove ho avuto modo di provare qualche prototipo fra cui un paio davvero interessanti. Vedremo se salterà fuori qualcosa :)<br />
<br />
Ah, dimenticavo: ovviamente Cartoomics è stata anche un'occasione per vedere Bigio, il che ci porta al punto successivo!<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">A cosa abbiamo lavorato</span></b><br />
<ul>
<li><b>Al nostro primo fumetto! </b>Sì, perché la scatola di carte di Drizzit: Personaggi & Poteri (più altre carte fichissime), che abbiamo annunciato <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/03/si-riparte-da-drizzit-nuove-carte-e.html">qui</a>, era già stata mandata in stampa a febbraio, ma l'albo allegato Drizzit Classic + Guida Strategica è stato realizzato tutto durante questo mese. Era la prima volta che lavoravo a un prodotto di questo genere e mi sono dovuto confrontare con esigenze per me nuove. Fortunatamente c'era Bigio a darmi qualche dritta e tutti pensiamo che il risultato finale sia davvero ottimo. Ad essere sincero, non so se ripeteremo mai quest'esperienza, ma sicuramente è stato interessante farla :)</li>
<li>Grandi Laghi procede a spron battuto: ormai abbiamo mostrato qualche prima immagine delle tessere ufficiali e abbiamo definito materiali e grafica. A livello di regole, come sempre, stiamo continuando a testare e ritestare mille idee, perché per noi un gioco è sempre migliorabile fino al giorno in cui va in stampa. Comunque abbiamo sviluppato una versione quasi definitiva da portare a Play, dove la gente ha apprezzato e provato il gioco.<br />Altra cosa che ha riempito molto le mie giornate è stata la stesura del regolamento, che è ormai terminata, perlomeno nella sua prima versione "inglese maccheronico", che è quella che passo ai traduttori madrelingua per trasformarla in inglese vero. Di norma preferisco partire da quella italiana, ma per alcune esigenze editoriali stavolta l'ho scritta direttamente in questa lingua e a breve inizierò la traduzione.<br />Abbiamo inoltre deciso il titolo, che sarà <b>Wendake</b>. Se volete scoprire cosa vuol dire, seguite i canali social di Post Scriptum :)</li>
<li>I test su <b>Touché</b> sono continuati per tutto il mese, dopodiché abbiamo mandato il nostro report alla Repos: ora proveranno a giocarlo loro con i nostri suggerimenti e poi toccherà di nuovo a noi. Sinceramente mi piace molto questo continuo scambio di pareri :)</li>
<li>Ovviamente abbiamo preparato <b>Play</b>: per la prima volta dopo la prima edizione, quest'anno avevamo preso uno stand Post Scriptum/Placentia, di cui parlerò il mese prossimo. Non ho mai nascosto di non amare particolarmente il lavoro di venditore: mi piace visitare le fiere, parlare con clienti, fornitori, blogger o anche semplici giocatori o referenti di associazioni, ma preferisco non avere l'assillo delle vendite. Non ho l'anima del commerciante, evidentemente.<br />Però ci tenevo ad avere un'area demo tutta nostra dove mostrare sia Kepler, sia Grandi Laghi, sia tutti gli altri giochi, quindi sono stato favorevole a prendere lo stand, ma proprio per la mia scarsa propensione a questo aspetto del mestiere, non eravamo particolarmente organizzati. Meno male che Tambu ha una grossa esperienza di giocatore e visitatore, quindi non gli pareva vero di potermi guidare nell'organizzazione. A dire il vero non abbiamo realizzato neanche la metà delle sue idee, ma comunque direi che alla fine qualcosa di decente l'abbiamo messo in piedi :)</li>
</ul>
<div>
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Protagonista indiscusso del mese è stato Kepler-3042!</div>
<ul>
<li><a href="http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=8979&title=kepler-3042">Gioconomicon</a>: "Sapevo che Kepler 3042 era passato attraverso una profonda fase di test, dove ogni suo aspetto è stato vagliato a lungo e provato largamente prima di arrivare nella sua configurazione finale. Devo dire che questa attività svolta a monte si sente tutta: in partita la scorrevolezza dei turni è qualcosa che lascia a bocca aperta."</li>
<li><a href="http://dadocritico.blogspot.it/2017/03/i-german-vengono-da-marte-gli-american.html%20https://youtu.be/_zJuuEWWbC4">Dado Critico</a>: "Kepler-3042 è un gioco di lucida programmazione a 3-4 mosse avanti, che non premia l'improvvisazione nè le giocate boh io ce provo. Il sistema di gestione delle tre risorse: energia, materia e antimateria, è stretto, asfissiante, severo, e concede poco margine agli errori e alle giocate creative: bisogna programmare cosa si spende e quando si spende, calcolare cosa entra e cosa esce dalla propria riserva. La plancia delle azioni è burrosa, voluttuosa, una tentazione continua, con tutte quelle azioni bonus che sembrano incastrarsi così bene e dar l'accelerazione giusta. Ma il prezzo da pagare è alto perchè le risorse che finiscono nel Pozzo di Clausius, sono difficilissime da recuperare."</li>
<li><a href="http://boardgamefriends.blogspot.it/2017/03/un-grande-passo-per-lumanita-kepler3042.html">Board Game Friends</a>: "Mentre manovro sulle plance percepisco la rotondità dei materiali e delle meccaniche, tutto si inserisce perfettamente come un ingranaggio nel corpo di un rolex."</li>
</ul>
<br />
C'è stato però spazio anche per S.P.A.C.E. di cui è uscita anche <a href="https://www.youtube.com/watch?v=_zJuuEWWbC4&feature=youtu.be">la Recensione Minuta</a>, con tanto di autore, che come ormai sapete, proprio grazie a questo gioco, è ormai diventato a tutti gli effetti parte di Post Scriptum.<br />
Dai, non se l'è cavata male, no?<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>La polemica del mese</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
Devo pensare bene a come sistemare questa sezione, perché mentre scrivo, la polemica che cito qui è già sepolta e altre mille stanno infuocando i forum e mi piacerebbe parlare di esse. Ma io sto scrivendo ad aprile, quindi potrete magari leggere qualcosa il mese prossimo.<br />
Vedremo se troverò un sistema migliore per organizzare questi contenuti, perché penso che possano essere interessanti (o quanto meno cerco di selezionare quelli che secondo me lo sono).<br />
<br />
Comunque, una delle tante discussioni che hanno popolato il web è stata relativa all'annosa questione dei <a href="https://www.facebook.com/groups/1836303779960522/permalink/1840103282913905/">regolamenti tradotti e del loro copyright</a>.<br />
Ora, premesso che io vivo la questione dalla parte opposta, cioè non localizzo giochi esteri, ma do all'estero i miei giochi da localizzare, ho comunque presente in cosa consista il lavoro di chi importa le edizioni nazionali in Italia e penso sia importante per la crescita del mercato. Certamente per alcuni appassionati duri e puri non servirebbero neanche, tanto si possono comprare in inglese o in altre lingue, ma per il mercato sono fondamentali. Il lavoro che fanno i vari localizzatori ha sicuramente contribuito alla crescita della nostra passione presso il grande pubblico. Personalmente, quando devo proporre giochi a gente nuova, evito quelli con testo in inglese perché per molti (purtroppo) è ancora un ostacolo. Senza contare che i giochi per bambini e famiglie DEVONO assolutamente essere disponibili in italiano per far sbocciare oggi l'amore nei giocatori di domani. E se qualcuno di questi localizzatori non rilascia versioni online dei propri regolamenti per timore che qualcuno vada a comprarli all'estero, è una scelta legittima; personalmente vedo pro e contro in entrambe le opzioni, che vanno incontro a esigenze diverse. Sono politiche editoriali sicuramente ben ponderate e valutate: in un mondo piccolo come il nostro, la <i>brand reputation</i> conta e anche le piccole scelte possono influire su di essa, quindi dubito vengano fatte alla leggera. Non siete d'accordo e volete scrivere all'editore per fargli cambiare idea? Benissimo. Non siete d'accordo e volete che qualcuno pubblichi online le scansioni delle regole italiane per poter acquistare il gioco in tedesco a 5 euro meno? Beh, questo invece è <b>illegale e immorale</b>.<br />
Quelle regole italiane sono un lavoro dell'editore italiano e solo lui ha il diritto di divulgarle pubblicamente o meno.<br />
Ve lo dico da esportatore: giochi come Fun Farm e Brick Party sono totalmente ideati ed editi da autore, disegnatrice, grafico ed editore italiani, eppure stampare le loro edizioni italiane ci costa di più di quelle USA. Nonostante i giochi siano nati in italiano, siano già disponibili le regole, non ci siano impaginazioni e traduzioni aggiuntive da fare, non ci siano problemi di magazzino ecc.<br />
Semplicemente, le tirature per gli Stati Uniti sono più alte, quindi la produzione costa meno, perché i costi fissi si spalmano su più copie.<br />
Rifletteteci un attimo: costa meno produrre le copie USA che quelle italiane di due giochi completamente concepiti in Italiano e poi tradotti per il mercato estero (per intenderci, i costi di traduzione e impaginazione per le versioni estere sono a carico dei nostri partner, non le sosteniamo noi). Credo sia chiaro quindi che se costa di più comprare le versioni tradotte non è per italica cupidigia, ma perché nel nostro Paese questo settore non è ancora sviluppato e florido come altrove.<br />
E quindi, sto dicendo che dovete pagare di più e stare zitti? No.<br />
Sto dicendo che non è lecito comprare giochi all'estero avendone la possibilità? No.<br />
Sto dicendo che è disonesto sfruttare materiale protetto da copyright senza averne il diritto. Ed è biasimevole farlo anche sapere in giro e vantarsene. E non è una <i>battaglia giusta contro il grande impero malvagio degli editori che si arricchiscono alle vostre spalle</i>. È solo un furto e come tale va considerato.<br />
<b>Al di là di questo, ci tengo a dire un'altra cosa: in generale, sostenere il mercato dovrebbe essere il primo interesse di ogni appassionato di giochi</b>. Magari per un <i>gamer</i> super incallito non è importante lo stato di salute degli editori nostrani, perché tanto i giochi si possono comprare all'estero, ma per la stragrande maggioranza degli acquirenti non è così. Un mercato in salute è fondamentale, per creare un pubblico di appassionati, indispensabile per avere sempre più titoli, sempre più cura del cliente o, semplicemente, sempre più avversari con cui giocare,<br />
<div>
Francamente, mi deprime molto leggere in continuazione polemiche sui prezzi dei giochi e vedere gente che <b>si vanta</b> di comprare all'estero a pochi euro meno. Chi mi conosce sa che sono avverso ai nazionalismi e anzi sogno un mercato (e un mondo) davvero globale, quindi non invoco politiche di protezione né voglio fare la morale a chi ne vuole approfittare, però, oltre a non poter giustificare chi tenta di aggirare il sistema in modo non legale e magari ne fa una battaglia di principio, invito tutti anche a prendere in considerazione conseguenze a lungo termine, prima di decidere dove comprare.</div>
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<br /></div>
<span style="font-size: large;"><b>A cosa ho giocato</b></span><br />
A poco o niente, ancora una volta :(<br />
Però devo dire che se la quantità è stata scarsa, la qualità è invece stata parecchio interessante. In particolare Magic Maze, Kreus e Tragedy Looper mi hanno fatto davvero una buona impressione, ma avendoli provati una sola volta non me la sento ancora di parlarne.<br />
<br />
Escape Room: the game (2)<br />
Story Line: fairy tales<br />
Youtopia<br />
Magic Maze<br />
Dungeon heroes manager<br />
Dead men tell no tales<br />
Kreus<br />
Holmes: Sherlock & Mycroft<br />
Tragedy Looper<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>A <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/204836/escape-room-game">Escape Room: the game</a> ho in realtà giocato 2 volte, che sono comunque poche, ma visto che contiene 3 avventure in tutto, direi che posso esprimermi con cognizione, tutto sommato :)<br />Lo dico apertamente, le escape room in scatola non mi convincono del tutto: la loro controparte <i>live</i> mi appassiona moltissimo, ma non è facile trasporre in scatola quel tipo di esperienza.<br />Comunque è un trend del momento e cercherò di provarne il più possibile.<br />Riguardo a questa, devo dire che il marchingegno che contiene è davvero una buona idea (anche se esteticamente mi lascia alquanto perplesso), sia per le 4 chiavi da inserire per generare i codici, sia per tutte le informazioni scritte in modo più o meno palese su di esso.<br />Si sarebbe potuto fare tutto con una app, come effettivamente accade in altri titoli, ma comunque trovo che sia una scelta interessante. Certo, l'aspetto plasticoso e giocattoloso potrebbe allontanare qualcuno, ma sarebbe un peccato.<br />Comunque l'assortimento degli enigmi secondo me è molto soddisfacente, sia per varietà, sia per compessità. Non è disponibile in Italiano, a quanto mi risulta, ma se vi capita un'edizione in una lingua che conoscete, vi consiglio di provarlo... E sì, in tal caso siete giustificati se lo comprate all'estero ;)</li>
</ul>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-91785915761235146312017-03-15T10:00:00.002+01:002018-01-16T11:59:28.413+01:00Febbraio 2017: giochi fallati e customer care.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwXsblEcNDtM_LByT1h11hU7ixrzjDWSxZsenilK8jj2-TLJd9PhKVBv7zutrRpqi_6Li3nLhjPsVnKpsTlusc1gfIhhYk9pm8oteyIWFTeBTdyujQYdL9NyuiLPoG3kBA6VyrLuGVs1Y/s1600/16997685_10211166968317424_3413082578837264100_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwXsblEcNDtM_LByT1h11hU7ixrzjDWSxZsenilK8jj2-TLJd9PhKVBv7zutrRpqi_6Li3nLhjPsVnKpsTlusc1gfIhhYk9pm8oteyIWFTeBTdyujQYdL9NyuiLPoG3kBA6VyrLuGVs1Y/s320/16997685_10211166968317424_3413082578837264100_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>L'esclusiva Business Lounge di Cannes</i></td></tr>
</tbody></table>
Ed eccoci qua, al secondo blog del 2017, che sarà anche il secondo con la nuova incredibile formula inaugurata il mese scorso! Si è anche trattato del secondo mese di <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/01/2016-si-chiude-unera-2017-si-riparte.html">lavoro insieme a Tambu</a>, che ho sfruttato principalmente per le sue capacità sia organizzative che grafiche, da un lato facendogli sistemare e mettere in ordine gli appunti che ho preso a Norimberga (a cui sono andato da solo perché ormai era già tutto prenotato da tempo e aggiungerlo sarebbe stato problematico), dall'altro facendogli preparare presentazioni e schede dei vari giochi da mandare ai clienti dopo gli appuntamenti.<br />
Si sta confermando un acquisto prezioso, come previsto :)<br />
Per premiarlo(*) l'ho anche portato insieme a me (e al mio prezioso Famiglio) <a href="http://www.festivaldesjeux-cannes.com/festival/introduction">a Cannes</a>, dove ha presenziato ai suoi primi appuntamenti B2B (business to business, per quei due che ancora non conoscessero questa sigla), nello spazio vip vista mare super esclusivo! E credo gli sia piaciuto :)<br />
<span style="font-size: x-small;">(*in realtà per farlo lavorare e per far tirare a lui il trolley con prototipi e giochi editi)</span><br />
<br />
Quindi in totale ecco la sezione che più interessa a chi vuole vedere il mondo degli editori da vicino!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>Ai giochi futuri, ovviamente. A Norimberga si è parlato sia di nuove edizioni dei nostri giochi già editi, sia di nuovi progetti, alcuni presi a <a href="https://sites.google.com/view/ideag2017">Idea G</a> appena un paio di settimane prima della fiera, altri già in nostro possesso da tempo. Abbiamo tante belle idee sottomano e speriamo di pubblicarne il più possibile.</li>
<li>Prima, durante e dopo Cannes invece ci siamo dedicati principalmente a <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2015/09/una-collaborazione-di-cui-andiamo.html">Touché</a>! Eh, sì, <b>finalmente siamo entrati in fase più concreta di sviluppo:</b> <b>abbiamo visto parecchio entusiasmo nel team Repos riguardo al gioco e siamo molto eccitati all'idea di portare avanti questo progetto con loro. </b>Ci avevano detto che avremmo dovuto aspettare prima di iniziare seriamente a dedicarci a questi nostri moschettieri, ma finalmente il momento è giunto e <b>siamo convinti che sia valsa la pena attendere pur di collaborare con loro</b>. Il prodotto ci sembrava già ottimo quando lo stavamo per pubblicare noi, ma adesso ci sembra molto più bello! L'unione sta davvero facendo la forza, in questo caso. <b>Uno per tutti, tutti per uno!</b></li>
<li>Nel frattempo, ovviamente, si continua anche con Grandi Laghi. Abbiamo ingaggiato un esperto di cultura irochese a cui stiamo sottoponendo tutte le bozze di Alan D'Amico man mano che arrivano. Ci stiamo appassionando sempre più al tema e abbiamo tutta l'intenzione di sfornare un prodotto con un'ambientazione davvero curata. A livello di playtest, ormai siamo davvero in dirittura d'arrivo: rimangono ancora un paio di tessere Progresso da tarare a perfezione, ma il gioco gira benissimo e ci appassiona a ogni partita. Bene così!</li>
<li>Concludiamo dando il giusto spazio anche a Drizzit, <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/03/si-riparte-da-drizzit-nuove-carte-e.html">di cui è prevista una nuova uscita a Play</a>: si tratta della scatola che contiene le carte già pubblicate nell'album Print & Play sulla pagina facebook di Post Scriptum, ma con Bigio e Andrea ne abbiamo sfornate altre 5 esclusive... E abbiamo inoltre lavorato all'albetto allegato <b>Drizzit Classics</b>, scegliendo il formato e i contenuti più succosi possibili per valorizzare queste strisce che molti appassionati aspettavano da tempo. Non vediamo l'ora di averlo fra le mani!</li>
</ul>
<br />
<b><span style="font-size: large;">Cosa hanno detto di noi</span></b><br />
Dopo i tanti articoli dei mesi scorsi, comprensibilmente causati dalle tante uscite di fine anno, in questo mese ne segnalo solo un paio:<br />
<br />
<ul>
<li>La <a href="http://boardgamefriends.blogspot.it/2017/02/bella-ziuq.html">recensione di Ziuq da parte di BoardGameFriends</a>, scritta nel solito scanzonato stile di Albo, che ha catturato in pieno lo spirito del gioco;</li>
<li>La <a href="http://geek.pizza/2017/02/23/ludografica-time-bomb/">ludografica di Geek.pizza dedicata a Time Bomb</a>, che ne spiega il funzionamento in modo molto semplice e chiaro. Non che sia un gioco difficile, eh... Però questa paginetta rende bene l'idea. E poi volete mettere la soddisfazione di leggere <i>"Ho voluto provare a tutti i costi Time Bomb a causa di quella P e quella S sulla scatola, perché da un po’ di tempo ho fatto voto di giocare a tutti i giochi a cui lavora Post Scriptum, dai più articolati come Kepler 3042 fino ai più semplici, come questo e nemmeno questa volta sono rimasto deluso"</i> :)</li>
<li>Aggiungo poi un terzo link, in cui non si parla direttamente di noi, ma che ci riguarda in qualche modo: <a href="http://ideeludiche.blogspot.it/2017/02/luigi-bigio-cecchi-vs-alan-damico.html">l'intervista che Dado Critico ha fatto a Bigio e Alan D'Amico su Idee Ludiche</a>. Non ne sapevamo nulla ed è stata una piacevole sorpresa leggere questo post dedicato proprio a due nostri fidati collaboratori. Come ho scritto più volte, creare giochi è un lavoro di squadra, in cui sono sempre coinvolte persone che abbiamo scelto nel tempo e che apprezziamo per la loro serietà e la qualità del loro lavoro. Bigio e Alan sono due ottimi esempi in questo senso e siamo intenzionati a realizzare tanti altri bei progetti con loro.</li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>La polemica del mese</b></span><br />
Allora... In realtà di polemiche iniziate a febbraio ce ne sono state almeno 2, però una, riguardante le traduzioni dei giochi localizzati, è iniziata il 28 e poi si è sviluppata a marzo (quindi magari ne parlerò nel prossimo blog), mentre l'altra ha riguardato la gestione dei gruppi Facebook sui giochi da tavolo e non mi sembra sia un argomento interessante di cui parlare qui. Diciamo che le ho citate solo per far capire che l'universo social legato ai giochi è davvero animato e a volte turbolento e credo che gli addetti ai lavori lo debbano seguire con attenzione. In parte questo avviene e penso che sia un bene, perché non in tutti i settori succede che un utente qualunque scriva una considerazione su un gioco e gli risponda il capo della casa editrice che l'ha pubblicato (e non parlo solo di editori piccoli come noi). Questo filo diretto secondo me è prezioso e a volte anche divertente.<br />
Quindi niente polemica del mese? <i>Ni</i>, nel senso che non linko nessun post in particolare, ma vorrei spendere due parole su un'abitudine abbastanza diffusa, sia su gruppi pubblici, sia su gruppi privati, sia su forum vari, ovvero quella di scrivere che il tal gioco spedito dal tal rivenditore o pubblicato dal tale editore è arrivato con scatola rovinata o pezzi mancanti e/o con errori di stampa.<br />
Personalmente vorrei scoraggiare questa pratica, perché avendo vissuto episodi simili sia da acquirente, sia da venditore, ho sempre risolto tutto con il contatto diretto: quando ho chiesto di ricevere pezzi sostitutivi li ho sempre ricevuti, e quando mi è stato segnalato di spedirli a mia volta, li ho sempre sostituiti a mie spese. In caso di errori di stampa, ho richiesto foto che documentassero, ma per rendermi conto del tipo di errore, non per sfiducia nei confronti dell'interlocutore. Capisco che invece magari un negozio chieda le prove d'acquisto e non trovo la cosa fuori luogo: dopotutto ogni scatola di un gioco Post Scriptum, in un modo o nell'altro, arriva sempre da Post Scriptum, mentre un negoziante ha diritto di sapere se il cliente è effettivamente un cliente.<br />
La cosa più importante, però è che <b>cose come queste possono capitare e non hanno nulla a che fare con la qualità o la professionalità di un editore</b> (e men che meno di un negoziante): quasi nessun editore al mondo stampa e assembla in casa. Un gioco da tavolo è il risultato di un processo produttivo che coinvolge parecchi fornitori: <b>non esiste un macchinario che fa plastica, legno, carte da gioco e tabellone tutto insieme</b>. Ogni fornitore ha i macchinari che fabbricano uno specifico elemento e alla fine qualcuno (di norma la cartotecnica che stampa fisicamente la scatola) li riceve tutti e li assembla.<br />
Ormai ho lavorato a 36 giochi, in carriera, e mi sono avvalso di tanti fornitori diversi. Ognuna di queste ditte al suo interno ha dei dipendenti che fisicamente contano i vari elementi, li dividono per colore e li insacchettano. Succede così per chi fa il legno, la plastica, i mattoncini, gli animaletti gommosi e tutto il resto. Alla fine questi sacchetti confluiscono tutti nel magazzino della cartotecnica scelta per il gioco in questione, dove un'altra persona prende i vari sacchetti e li inserisce nella scatola finale, insieme a tutti gli altri elementi. Dopodiché mette un certo numero di scatole in un cartone, un certo numero di cartoni su un pallet e altre persone si occupano del trasporto fino al mio magazzino. Solo a quel punto io vedo fisicamente le scatole prodotte (a volte ho già visto dei campioni di preproduzione, ma non sempre, e comunque non è detto che siano uguali).<br />
Tutto questo serve per dire che, se un gioco ha un problema in tutte le sue scatole (per esempio se in tutte le scatole di Kepler-3042 mancasse un cubo nero), allora è effettivamente possibile che io abbia sbagliato a dare istruzioni al fornitore, ma se manca un singolo cubo in una singola scatola... Beh, l'utente che acquista la scatola sfortunata ha tutto il diritto di scrivermi e chiedere la spedizione a mie spese dell'elemento mancante o fallato (e in effetti è successo), ma se andasse su un forum a scrivere che i miei giochi non sono curati per questo motivo, mi darebbe fastidio.<br />
Si noti che ciò può succedere anche per stampe decentrate o incomplete: se sono presenti in tutte le scatole, allora c'è un problema nel file, quindi è possibile che sia effettivamente un errore dell'editore, ma se è presente solo in poche scatole, è semplicemente un foglio andato fuori asse di cui l'operaio assemblatore non si è accorto.<br />
Certo, se un fornitore sbagliasse SEMPRE l'assemblaggio di tutti i giochi nonostante abbia ricevuto istruzioni precise e l'editore continuasse a servirsi di lui, allora effettivamente non starebbe mettendo la qualità al primo posto, però io di fornitori che sbaglino in questo modo finora non ne ho mai incontrati.<br />
Semplicemente, è un lavoro ripetitivo, meccanico, che qualcuno definirebbe alienante, svolto da persone che possono sbagliare, ogni tanto. Ma nessun editore può essere fisicamente presente mentre gli addetti dei vari fornitori assemblano i suoi materiali (e non sto parlando di produzioni in Cina, eh: sarebbe impossibile anche realizzando ogni componente in Italia), quindi possiamo concludere questo paragrafo con la frase <i><b>"Non è mica da questi particolari che si giudica un editore"</b></i>.<br />
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<b><span style="font-size: large;">A cosa ho giocato</span></b></div>
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A Grandi Laghi :)<br />
Tanti, tanti playtest ancora, e pochi giochi editi.<br />
Oltre ai consueti appuntamenti del lunedì, mercoledì e venerdì, ho portato avanti la solita serata ludica mensile alla Ca' Buiota, con affluenza davvero notevole e ho partecipato, insieme a <a href="https://www.facebook.com/SlowGameBorgomanero/">SlowGame</a>, a un'iniziativa per bambini organizzata a Gozzano, vicino alla nostra sede, per carnevale, ma in queste occasioni ho spiegato tanto e giocato poco.<br />
Un po' meglio è andata alla domenica ludica dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago/">Custodi del Lago</a> (che sta diventando un altro appuntamento mensile), in cui ho ovviamente playtestato, ma visto che durava tutto il giorno sono riuscito anche a fare qualche partita ad altro.<br />
In totale, quindi, solo 11 giochi.<br />
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In ordine cronologico:</div>
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Zagor: odissea americana<br />
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La festa per Odino</div>
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Mamma mia!</div>
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Formula Dé</div>
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Keep talking and nobody explodes</div>
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Sator - Malleus Maleficarum</div>
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Drizzit: il gioco di carte (con entrambe le espansioni)</div>
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Sushi dice (2)</div>
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Black Stories (2)</div>
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Picassimo</div>
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Mot pour mot<br />
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<li>Due parole su <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/173/formula-de">Formula Dé</a>, quindi! Era un gioco che mettevo in borsa già da mesi, per le serate alla Ca' Buiota, perché lì spesso ci sono gruppi molto numerosi, però non l'avevo mai fatto giocare, principalmente per via della durata. Stavolta l'ho proposto (anzi, imposto) perché c'erano tanti gruppi da gestire e ammetto biecamente che volevo tenerne impegnato uno per parecchio tempo così da seguire gli altri.<br />Problema: mentre lo spiegavo mi è venuta voglia di rigiocarci e mi sono seduto anch'io :)<br />Sì, perché questo gioco, che è vecchio, lungo e ingombrante, ha comunque un fascino magnetico su di me. Che non sono un appassionato di Formula 1, né di nessun altro tipo di automobilismo, beninteso. E ben mi rendo conto che l'enorme <i>downtime</i> fra un turno e l'altro, che di fatto mi permetteva di spiegare altri giochi ad altra gente mentre muovevano i miei avversari, sia un difetto. Anche la durata di un'ora e mezza per una partita da un solo giro e senza qualificazioni è eccessiva, senza dubbio (sì, anche se eravamo in nove a giocare), però che vi devo dire? Ha fascino. Ha fascino perché davvero secondo me esprime il bello e il brutto del dado, ovvero l'imprevedibilità. C'è gestione, in questo gioco. C'è tattica, c'è esperienza e fra un campione e un giocatore alle prime armi, 8 volte su dieci vincerà il campione, però ogni mossa è emozionante e quando il dado si ferma si possono sentire urla e strepiti per opposti motivi.<br />Quindi sì, sto parlando di Formula Dé, ma più ancora sto parlando di tutto un universo di giochi che fanno leva su sentimenti irrazionali, in cui magari ci sono anche pianificazione, gestione del rischio e tattica, ma poi quando si arriva al momento del lancio, un singolo risultato imprevedibile causa esplosioni di giubilo o rabbia.<br />Ma quelli che dicono semplicemente <i>"i giochi di dadi non sono veri giochi"</i> (e ne conosco tanti) temo non lo capiranno mai :(</li>
</ul>
</div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-31408972863723489562017-02-15T14:46:00.001+01:002018-01-16T12:02:59.209+01:00Gennaio 2017: posso costruire la mia copia di un gioco per renderlo più bello?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAhn1Z69YUnLUoun2XwTdW_e2cRwtI76rKqv8G6_NLpC7UqUcw_CK2xiCWbF8k8BSF2Z7zlI22zNzh_S4pefnnc0w2zRLdyPp1hC_Kcj-yFjwdeMunEQriXuJqrWOdY1pFNXiFXYKloZ4/s1600/16251738_1321570284561909_8910489924819025960_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAhn1Z69YUnLUoun2XwTdW_e2cRwtI76rKqv8G6_NLpC7UqUcw_CK2xiCWbF8k8BSF2Z7zlI22zNzh_S4pefnnc0w2zRLdyPp1hC_Kcj-yFjwdeMunEQriXuJqrWOdY1pFNXiFXYKloZ4/s320/16251738_1321570284561909_8910489924819025960_o.jpg" width="320" /></a></div>
Ed eccoci finalmente al primo post mensile del 2017! Prima di tutto, <b>la notiziona!</b><br />
<a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/01/2016-si-chiude-unera-2017-si-riparte.html">Post Scriptum si è ingrandita con l'ingresso di Tambu</a> e questo fatto, oltre a migliorare notevolmente la qualità della mia vita (come ho spiegato <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2017/01/2016-croce-e-delizia.html">qui</a>), mi spinge anche a cambiare la struttura di questi post: tanto ora c'è lui che lavora e io posso dedicarmi a voi, amati lettori! <3<br />
<br />
Ho quindi intenzione di inserire delle sezioni fisse che riassumano in modo più organico ciò che è successo nel mese appena trascorso. Potrà capitare che talvolta una sezione non ci sia, o magari in futuro ne inserirò altre, ma mi sembra comunque un buon metodo per dare maggior senso a questi post riassuntivi che ci tengo a continuare a scrivere ma che, diciamolo, sono parecchio disordinati.<br />
<br />
Partiamo, quindi!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa abbiamo lavorato</b></span><br />
<ul>
<li>Non stupirà sapere che durante il mese di gennaio la maggior parte dei test sono stati dedicati a <b>Grandi Laghi</b>. Il gioco è davvero quasi pronto e stiamo bilanciando le ultime cose. Come spesso succede, il 5% finale dello sviluppo richiede il doppio del tempo rispetto al 95% iniziale. Siamo comunque in linea con il programma e contiamo di avere le regole pronte per fine febbraio.<br />Stiamo anche lavorando sull'ambientazione, sia a livello grafico, sia per la scelta del titolo definitivo, che è tutt'altro che banale.<br />Inoltre, stiamo scrivendo le regole, processo che normalmente ci impegna per qualche mese.</li>
<li>Abbiamo però delle novità anche per i fan di <a href="https://www.facebook.com/Drizzit.by.Bigio">Drizzit</a>! Non mi sbilancio ancora del tutto, ma io, Andrea e Bigio ci siamo incontrati a Torino e abbiamo definito il piano di lavorazione per l'espansione numero 3... E per qualcos'altro che dovrebbe, forse, magari, chissà, uscire prima :)</li>
</ul>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88HuaV0SIFtTqRDFVJGYepEKxDbtIZsbG3zfYfclN518kQwAfb3LamkrASnjEFAQy3xDgrju1jX_neyF2IzvjUjmM8y8imSXpVmbIf4wit2GKNmxidS4Oc1o6aqDHCt2RBG4TfEsaCMY/s1600/15941025_1215651488469868_8124821277401713029_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88HuaV0SIFtTqRDFVJGYepEKxDbtIZsbG3zfYfclN518kQwAfb3LamkrASnjEFAQy3xDgrju1jX_neyF2IzvjUjmM8y8imSXpVmbIf4wit2GKNmxidS4Oc1o6aqDHCt2RBG4TfEsaCMY/s400/15941025_1215651488469868_8124821277401713029_n.jpg" width="300" /></a></div>
<ul>
<li>Per finire, ovviamente, abbiamo dedicato anche parecchio tempo al playtest di altri giochi in vista della fiera di Norimberga. Mi sono presentato con parecchi prototipi, alcuni dei quali presi pochi giorni prima a <a href="https://sites.google.com/view/ideag2017">Idea G</a>, perché abbiamo intenzione di aumentare il numero di uscite, sia per quantità, sia per tipologia (nei prossimi mesi avrete maggiori dettagli sulle nostre scelte). Abbiamo in mano alcuni prodotti che ci sembrano davvero validi e confidiamo che la maggior parte di loro vedrà effettivamente la luce, prima o poi. </li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Cosa hanno detto di noi</b></span><br />
Hanno detto cose buone, come al solito :)<br />
Iniziamo dal contenuto di cui più vado fiero, ovvero il video pubblicato da Link4universe dedicato a <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2016/09/due-nuovi-giochi-geografici.html">S.P.A.C.E.</a><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/7H-9y12N0oo/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/7H-9y12N0oo?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Come chi ci segue ben sa, infatti, tutti noi siamo appassionati di scienza e convinti <i>fan</i> di questo canale di divulgazione astronomica. Non a caso, <a href="https://youtu.be/3-47fYWFayw">avevamo ingaggiato Adrian come consulente scientifico per Kepler-3042</a>. Il video mi piace molto perché spiega bene il gioco, aggiungendo anche alcune curiosità scientifiche extra (oceani di diamanti, rover steampunk, campi magnetici bizzarri e altro ancora). E poi, volete mettere la soddisfazione di vedermi su questo canale???<br />
<br />
Sempre di S.P.A.C.E. si è occupato Nerdando. La loro <a href="http://nerdando.com/2017/01/18/s-p-a-c-e-alla-scoperta-del-sistema-solare/">recensione</a> ci piace davvero molto perché secondo noi coglie in pieno lo spirito di questo piccolo, grande prodotto.<br />
<div>
<br /></div>
Nerdando si è pero occupato anche di Time Bomb, in <a href="http://nerdando.com/2017/01/15/time-bomb-mazzate-ed-esplosioni/">questo articolo</a>. Personalmente, è un gioco che tengo sempre in tasca perché è davvero veloce e divertente. Provatelo, se ne avete occasione!<br />
<br />
Ultima ma non ultima, <a href="http://www.goblins.net/recensioni/kepler-3042-gestionale-spaziale-made-italy">la recensione di Kepler-3042 su La Tana dei Goblin</a>, a cura di Agzaroth. Come ho già avuto modo di dire, il forum della Tana è stato molto prezioso durante la campagna, e Agzaroth stesso ha partecipato attivamente al dialogo con me riguardo al gioco, quindi sono davvero contento gli sia piaciuto (ma non mi stupisce, eh!).<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>La polemica del mese</b></span><br />
Beh, a dire il vero spero che questa sezione non ci sia sempre, però credo che invece sia destinata ad essere un appuntamento molto frequente. Non è necessariamente una cosa negativa, perché anche le polemiche possono essere una dimostrazione di affetto e, soprattutto, di interesse per questo mondo. Dal canto mio, prometto che starò attento a citare solo contenuti scritti in forum o gruppi pubblici, ovviamente. Di norma cerco di evitare di rispondere direttamente, ma a volte non ce la faccio e mi espongo in prima persona. Questo mese l'ho fatto <a href="https://www.facebook.com/groups/49754082455/permalink/10154848695507456/">riguardo ai giochi <i>proxati</i></a>. Non è stato l'unico argomento interessante di cui si è dibattuto in rete, ma è quello su cui ho più da dire (quantomeno in pubblico).<br />
Di fatto, la domanda dell'utente che ha iniziato il post è molto chiara: se volessi rifare una mia versione di un gioco, ad uso personale e per motivi artistici, sarebbe moralmente corretto averlo prima comprato? E la risposta per me è <b>sì, assolutamente sì</b>. Anche se viene usato solo per giocare coi propri amici e anche se la motivazione è di natura estetica o di sfoggio di proprie capacità di artigiano o artista.<br />
Per esempio Alessio, un socio dei <a href="https://www.facebook.com/CustodiDelLago">Custodi del Lago</a> di cui faccio parte, ha realizzato una bellissima copia di Carcassonne Lego per suo diletto, ed è stata molto ammirata da tutti. Ma il gioco ce l'ha e ce l'abbiamo anche in associazione, quindi non ci vedo nessun problema.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4laGYYYGDzw0BXGRIu207SvzLE_KkjTEuoV_6I7wJDMdUZn41EoaRVUPSKtZreHyjJANI_eKkAo09TauQXi0toy7zlwgRlqVKRoprWJZyjiZJCxIzt7tUOtf9jUpijY8jDtDdZuOI88c/s1600/16143870_1321570427895228_4115022164012742428_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4laGYYYGDzw0BXGRIu207SvzLE_KkjTEuoV_6I7wJDMdUZn41EoaRVUPSKtZreHyjJANI_eKkAo09TauQXi0toy7zlwgRlqVKRoprWJZyjiZJCxIzt7tUOtf9jUpijY8jDtDdZuOI88c/s400/16143870_1321570427895228_4115022164012742428_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>E bravo Alessio!</i></td></tr>
</tbody></table>
Attenzione: non sto dicendo che sia <b>illegale</b>: nel gruppo Facebook linkato sopra si è fatta parecchia confusione riguardo a questo punto. Io stesso non credo affatto che sia reato creare una copia artigianale di un gioco per scopi non commerciali (anzi, probabilmente non è reato neppure farlo per scopi commerciali, se non si usano grafiche e loghi di proprietà altrui). E neppure sto dicendo che un editore dovrebbe perseguire chi lo fa, esponendolo al pubblico ludibrio se lo scopre, o in altri modi che francamente fatico persino a immaginare.<br />
Solo, mi spiace constatare che molti appassionati (che come tali dovrebbero essere più che interessati alle dinamiche che muovono questo settore) si siano focalizzati solo sulla legalità o meno della pratica, dicendo che le regole di un gioco non sono soggette a nessuna tutela, senza considerare il fatto che l'autore (e l'editore e tutto il resto del team di sviluppo) su quel gioco ci hanno passato mesi e mesi di lavoro, hanno investito soldi, tempo ed energie. <b>E se un giocatore ci gioca stampandoselo a casa, per qualsiasi motivo lo faccia, secondo me dovrebbe tributare il giusto compenso a chi gli ha permesso di farlo, perché senza autori ed editori non ci sarebbero i giochi.</b><br />
Poi, so benissimo che esiste la compravendita di giochi usati e che molte persone giocano a giochi di proprietà dei propri amici un sacco di volte, senza mai comprarli, ma questi aspetti fanno parte del mercato e sono già calcolati nel prezzo di vendita del prodotto. Invece la riproduzione casalinga no, e secondo me è giusto che non lo sia.<br />
E non c'entra neanche il motivo per cui uno riproduca il gioco ed è parimenti irrilevante se spende di più a farlo da sé che a comprarlo. Di fatto, <b>secondo me sta rompendo il patto sociale fra autore/produttore e acquirente</b>, che è alla base del mercato e anche della passione che tutti ci accomuna.<br />
E questo, <b>secondo me</b> (non secondo la legge, sia ben chiaro) è sbagliato.<br />
Poi ovvio che se scoprissi che qualcuno lo fa coi giochi a cui ho lavorato non farei nulla, ma se me lo chiedeste, come ha fatto l'utente che ha avviato il post, risponderei così.<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>A cosa ho giocato</b></span><br />
In ordine cronologico:<br />
<br />
Maiali al galoppo<br />
Eldritch Horror<br />
Le case della follia<br />
Diamant (2)<br />
Ta-pum!<br />
8 minuti per un impero<br />
S.P.A.C.E.<br />
Kingsport Festival: the card game<br />
Evolution<br />
Imagine<br />
Tales of the arabian nights<br />
Coup<br />
Time Bomb<br />
Automobiles<br />
King of Tokyo<br />
The game<br />
Port Royal<br />
In alto i calici<br />
Kingdomino<br />
Las Vegas: the card game<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Il gioco di cui parlo è <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/171668/grizzled">Ta-pum!</a> che ho avuto occasione di far provare a un paio di nuovi acquisti della ludoteca che si professavano totalmente digiuni di giochi. Per questo motivo ho proposto un collaborativo semplice ma profondo, che li mettesse a proprio agio in quanto dovevano spartire le decisioni di gioco con me e altri due giocatori più esperti, ma allo stesso tempo trasmettesse tensione e li mettesse di fronte a scelte semplici a livello di regole, ma difficili a livello di conseguenze. Penso che come introduttivo sia perfetto, perché per vincere bisogna parlare con i compagni di battaglia, ma non si può dire tutto ciò che si vuole (e ok, questa cosa è comune a moltissimi collaborativi) e le regole sono semplici da spiegare e capire ma, vuoi per l'ambientazione, vuoi per la grafica, l'esperienza secondo me è molto immersiva. Se uno arriva da un universo di tombole, giochi dell'oca e giochi da supermercato vari, di sicuro può rendersi conto di quanta altra bellezza ci sia nascosta nel nostro settore. A volte anche nelle scatole piccole.<br />In questo aspetto trovo davvero azzeccata la meccanica del discorso motivatore: entrambi i neofiti hanno dovuto scegliere cosa dire e li ho visti concentratissimi nella scelta dell'elemento da farci scartare... E felici quando si sono resi conto di averci visto giusto :)<br />Sì, Ta-Pum! è davvero un gran bel giochino!</li>
</ul>
<br />
<br />Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5009437081835487448.post-5903954612658589172017-01-30T15:00:00.000+01:002017-01-31T16:47:49.455+01:002016: Croce e Delizia<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTVPXzVPUQldcuOCIrRXhRKzY70KsFB-RqcRZuAzGS4O7BWT1AjeZSNt6QhQrRg1o8O6td9bmNWgsysscIyXtQSxLigNxbNuPX5aADYYuQejbZVwY1HYy-Fl-omhzwINbVAFmbrpycPXM/s1600/IMG_20161007_224629.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTVPXzVPUQldcuOCIrRXhRKzY70KsFB-RqcRZuAzGS4O7BWT1AjeZSNt6QhQrRg1o8O6td9bmNWgsysscIyXtQSxLigNxbNuPX5aADYYuQejbZVwY1HYy-Fl-omhzwINbVAFmbrpycPXM/s320/IMG_20161007_224629.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Fra le altre cose, quest'anno ne ho compiuti 40...</i></td></tr>
</tbody></table>
E così, come già scritto nel <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2015/01/il-mio-2014-da-giocatore-e-associato.html">2014</a> e <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2016/01/il-mio-2015-ludico.html">2015</a>, eccomi a raccontare il mio 2016 ludico <i>dietro le quinte</i>, cioè più intimo e personale rispetto alle considerazioni ufficiali da editore.<br />
<br />
Ho intitolato questo post <b>Croce e Delizia</b>, perché mai come quest'anno abbiamo messo in cantiere grandi progetti, impegnativi e ambiziosi, che hanno portato tante soddisfazioni ma anche, non lo nego, tantissimo stress.<br />
Volendo scrivere a cuore aperto, lo dico subito: mi sono sentito sull'orlo di una crisi di nervi più di una volta. Gli ultimi mesi dell'anno sono stati pieni di tensione e, se è vero che alla fine siamo riusciti a far andare tutto (quasi) come volevamo, è altrettanto vero che <b>a farne le spese sono stati i miei Punti Sanità Mentale</b>. Ho addirittura sentito fortissima l'esigenza di fare dei giorni di vacanza (una settimana a marzo, tre giorni a novembre), cosa che gli altri anni non era mai stata necessaria. Fortunatamente, la situazione migliorerà drasticamente in questo 2017, come dirò a fine post.<br />
<br />
Veniamo quindi agli accadimenti ludici di quest'anno da poco finito:<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>VITA DA GIOCATORE:</b></span><br />
<br />
<b>CROCE</b><br />
Ho giocato poco :(<br />
Avendo dedicato tantissime serate ai playtest, alla fine ho all'attivo solo 296 partite a 164 giochi diversi, quindi molto meno del 2015. Il gioco a cui ho fatto più partite è stato <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2016/07/un-nuovo-annuncio-ziuq.html">Ziuq</a>, il che ovviamente non stupisce.<br />
Escludendo i titoli di Post Scriptum, il podio va invece a tre giochi semplici, spesso messi in tavola a inizio e fine serata: nell'ordine, <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/45/liars-dice">Perudo</a>, <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/156009/port-royal">Port Royal</a> e <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/173346/7-wonders-duel">7 Wonders Duel</a>. Fra i giochi più complessi, la palma va a <a href="https://boardgamegeek.com/boardgame/171623/voyages-marco-polo">I viaggi di Marco Polo</a>.<br />
Tutti questi titoli mi piacciono parecchio, in modo diverso (per esempio, un Perudo a volte mi è graditissimo, a volte non mi va proprio e non saprei dire da cosa dipenda), quindi è una classifica che non mi stupisce affatto.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW6G1No_uvinA2oaBFRBvi2q1695Ex4hyNNULm39ktk6YMxc-kR7Tbx9YHmVySZFp83pQX0kPMXQMCAW8jlh-seK411qllaYwcvDI3p5zloWvjpd8ugMfr6UN9LB-WQrYB8t-TweXa1Rs/s1600/14100388_873862969413086_6523518746070368714_n+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW6G1No_uvinA2oaBFRBvi2q1695Ex4hyNNULm39ktk6YMxc-kR7Tbx9YHmVySZFp83pQX0kPMXQMCAW8jlh-seK411qllaYwcvDI3p5zloWvjpd8ugMfr6UN9LB-WQrYB8t-TweXa1Rs/s400/14100388_873862969413086_6523518746070368714_n+%25281%2529.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Playtest in corso alla Ludoteca Galliatese</i></td></tr>
</tbody></table>
<b>DELIZIA</b><br />
Sono salito sul podio di un torneo multigioco: dopo una sfilza di quarti posti, sono finalmente riuscito a far parte di una delle squadre premiate. Al torneo <b>Winter is Gaming II</b> organizzato da <b>In ludo Veritas</b> siamo arrivati terzi indossando i colori di <b>SlowGame</b>. Ho raccontato <a href="http://mariosacchi.blogspot.it/2016/12/tiriamo-le-somme-novembre-2016.html">qui</a> la mia soddisfazione, soprattutto per aver fatto meglio de <b>l'Avversario</b> (a onor del vero va detto che di norma si piazza meglio lui di me, in questi tornei).<br />
Per il resto, ho cercato di provare più titoli possibili, mi sono divertito parecchio, ho sfoggiato <i>bon ton</i> in ogni occasione (soprattutto se al tavolo c'era TeOoh Boca) e anche nelle tantissime serate dedicate ai playtest, mi sono comunque divertito come sempre.<br />
D'altronde, che giocare sia la mia attività preferita credo che lo abbiate capito ormai tutti :)<br />
E comunque tutti questi test hanno dato ottimi frutti perché i giochi che ne sono usciti (o che ne stanno uscendo) mi convincono proprio!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60rjxO9hehuj_i984s0mUljEu5lJz5A3oGYS9e52BN8usYFETVHlNu8MWID3NxJ3_JcpqdM3VQ3FF9UQ8atJWgzJeLXGcWkp-n5ojF6zJLgIeKkzePW90f1_JU_JJca1dYuoyH3XGM3M/s1600/Premiazione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60rjxO9hehuj_i984s0mUljEu5lJz5A3oGYS9e52BN8usYFETVHlNu8MWID3NxJ3_JcpqdM3VQ3FF9UQ8atJWgzJeLXGcWkp-n5ojF6zJLgIeKkzePW90f1_JU_JJca1dYuoyH3XGM3M/s400/Premiazione.png" width="387" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>VITA DA ASSOCIATO:</b></span><br />
<br />
<div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;"><b>CROCE</b></span></div>
<span style="font-size: medium;">
</span>
<br />
<div style="font-size: medium;">
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">SlowGame, dopo poco più di due anni, ha dovuto nuovamente cambiare sede. È un passo già accaduto a tutte le associazioni di cui ho fatto parte e porta sempre un po' di scompiglio. A volte si perde gente per strada, a volte se ne acquista. Nel nostro caso ne abbiamo persa un po', ma ne abbiamo poi acquisita altra, quindi ce la siamo cavata, direi.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">La nuova sistemazione al Foro Boario, ospiti della Pro Loco con cui da sempre collaboriamo, è buona e pare che i vantaggi siano reciproci (gli associati consumano, la Pro Loco pratica prezzi bassi, tutti sono contenti). Metto questo cambio fra le croci, perché la decisione di abbandonare Magà non è stata semplice e anche la ricerca della nuova sede è stata non priva di incertezze. Alla fine è andato tutto bene, ma a livello personale è stata una preoccupazione in più in un periodo in cui davvero c'era già tanto, tanto altro da fare.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRH2Dls0GzA9FISJ2OTCqxSFaHMJSSFSO9bPXKZMClDiGVBXqBKatZD6ogsnPAkLWTAB8u3zX21yCGOQhztdiuEz0m9QEmJuhVPPEIIpvMAv2IOfk2dm7hpYNjwTRakUrKaTUtC3EvcUU/s1600/16142388_1265801713465787_3768416838173398294_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRH2Dls0GzA9FISJ2OTCqxSFaHMJSSFSO9bPXKZMClDiGVBXqBKatZD6ogsnPAkLWTAB8u3zX21yCGOQhztdiuEz0m9QEmJuhVPPEIIpvMAv2IOfk2dm7hpYNjwTRakUrKaTUtC3EvcUU/s400/16142388_1265801713465787_3768416838173398294_n.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Nuova sede!</i></td></tr>
</tbody></table>
<b style="font-size: large;">DELIZIA</b></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">Beh, come tutti i più importanti organi di stampa internazionale hanno riportato, sono stato eletto Presidente di <a href="https://www.facebook.com/pg/SlowGameBorgomanero/about/">SlowGame</a>! Sì, lo so la mia naturale modestia(*) mi imporrebbe di inserire questo accadimento fra le croci da portare con umiltà e discrezione (e un po' lo è, in effetti), ma in realtà ci tenevo: pensavo che dopo 3 mandati da Consigliere e in qualità di fondatore della Ludoteca (che di SlowGame è una parte importante, ma non l'unica), fosse giunto il momento di propormi e sono soddisfatto di aver effettivamente ottenuto la carica. L'associazione sta crescendo bene in tutte le sue sezioni: gli incontri di gioco da tavolo, di ruolo e di miniature sono sempre più affollati, sia in sede, sia altrove. Ovviamente è tutto merito mio, eh! Il fatto che con gli altri consiglieri ci siamo diivisi bene i compiti per far crescere ogni sezione dell'associazione è del tutto ininfluente ;)</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">Sono stato anche riconfermato Consigliere dei <a href="https://www.facebook.com/pg/CustodiDelLago/about/">Custodi del Lago</a>, che è ormai una realtà sempre più solida e grande, in continuo progresso da anni.</span><br />
<span style="font-size: medium;">Entrambe le associazioni hanno continuato a organizzare giornate aperte al pubblico o tornei per giocatori esperti (da tavolo e di ruolo), sempre con ottime affluenze. Hanno inoltre partecipato a eventi organizzati da altri cercando di farsi conoscere e di far giocare più gente possibile.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">Se non sono delizie queste :)</span></div>
<span style="font-size: medium;"><span style="font-size: x-small;">(*)potrebbe non esistere</span></span></div>
<span style="font-size: small;">
</span>
<br />
<div style="font-size: x-large;">
<div style="font-size: x-large;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUWDHDZRli0vhnoQximZqP4olzzcIDQkaxWJ4zflDPwMnE5n8dVRxtH_yHYa8XflFCxVuwARbgVE_IEoiYFMuws0GLV8RwsNrcBASQYTQphffxBRm6eMi_1zuhKyLiIlwphfXYlHjWmJc/s1600/13164200_1058061274239833_2215319246419770481_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUWDHDZRli0vhnoQximZqP4olzzcIDQkaxWJ4zflDPwMnE5n8dVRxtH_yHYa8XflFCxVuwARbgVE_IEoiYFMuws0GLV8RwsNrcBASQYTQphffxBRm6eMi_1zuhKyLiIlwphfXYlHjWmJc/s400/13164200_1058061274239833_2215319246419770481_n.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkdzpPiGmFbLeZGCzfTUren0_rfcs_ExK4SHowX3ZrcI9G6m929v5HnjQXXGBBsCZURsRIEhwKsHMVob2Eh5_o7B5HOl908VO09QnXqxwedo5X9MR_xADIiTTTkzYJFkM-WFzDzf3AnWY/s1600/14212558_1136281059751187_7022068924554852187_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkdzpPiGmFbLeZGCzfTUren0_rfcs_ExK4SHowX3ZrcI9G6m929v5HnjQXXGBBsCZURsRIEhwKsHMVob2Eh5_o7B5HOl908VO09QnXqxwedo5X9MR_xADIiTTTkzYJFkM-WFzDzf3AnWY/s400/14212558_1136281059751187_7022068924554852187_n.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy1drsHcS_PtHTtwMzzPPiQ57ON1UpkLx8_b_Djbl2_dEiqI-QbPylM1fp6kfJtqJbW4lVMi5Wj2ag1-NaxgXnDLcLGJFy_nVHUAWkxUTQfBGkjcrvLUVvxPO3jHkX9nZCtPQoFUy4Yrw/s1600/14361358_1191029777615961_830034036605240009_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy1drsHcS_PtHTtwMzzPPiQ57ON1UpkLx8_b_Djbl2_dEiqI-QbPylM1fp6kfJtqJbW4lVMi5Wj2ag1-NaxgXnDLcLGJFy_nVHUAWkxUTQfBGkjcrvLUVvxPO3jHkX9nZCtPQoFUy4Yrw/s400/14361358_1191029777615961_830034036605240009_o.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-size: x-large; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAOSvDu1ivWSWOKo_ztInXtYYa7eNkZIAqEPJHKt4FXYsodCmZnKP-Ue9gWMItR41QEJa_0L6I9OL_Qt9TWpzIBASzZl_i6IS-iIIwq0hmGkFfd78arxNJ86zsH-4JTy7Dcr7jWHxWjkE/s1600/14568035_1215629228489349_637115877852393038_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAOSvDu1ivWSWOKo_ztInXtYYa7eNkZIAqEPJHKt4FXYsodCmZnKP-Ue9gWMItR41QEJa_0L6I9OL_Qt9TWpzIBASzZl_i6IS-iIIwq0hmGkFfd78arxNJ86zsH-4JTy7Dcr7jWHxWjkE/s400/14568035_1215629228489349_637115877852393038_n.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Eventi vari nel corso dell'anno</i></td></tr>
</tbody></table>
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<div style="font-size: x-large;">
<span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></div>
<span style="font-size: large;"><b>VITA DA EDITORE:</b></span></div>
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<span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"></span><br /></span></div>
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<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><b>CROCE</b></span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"></span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Eh... <b>Questo è stato l'anno del grande stress</b>. Principalmente, va detto, per via della <a href="https://www.kickstarter.com/projects/postscriptum-games/kepler-3042">campagna Kickstarter di Kepler-3042</a> che ha assorbito una quantità di tempo ed energie che neanche sapevo di avere. Sapevamo che sarebbe stata dura e ci eravamo preparati bene, quindi alla fine l'abbiamo portata a casa senza disastri, però ciò ha richiesto corse a perdifiato, correzioni in corsa, realizzazione di miracoli e comunque non è andato tutto <b>alla perfezione</b> come avrei voluto. Abbiamo avuto problemi produttivi e ritardi di consegna per colpa di una macchina fustellatrice che si è rotta (quella dei famigerati adesivi) e abbiamo peccato di inesperienza in alcuni aspetti logistici (banalmente, il corriere che usavamo da anni e che si era sempre dimostrato affidabile per un po' di spedizioni ogni tanto, non lo è stato per spedizioni quotidiane e in gran numero).</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Certo, il lavoro di editore è sempre una corsa contro il tempo, c'è sempre da ottimizzare tutto, da far fronte e imprevisti, da chiedere l'impossibile ai fornitori e prometterlo ai clienti, ma con una campagna Kickstarter tutto è amplificato, perché i clienti sono i giocatori stessi e non tutti possono sapere come funzionano certe cose.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">E se si lamentano del fatto che la <i>Kickstarter Exclusive</i> arriva a casa loro dopo che quelle normali sono già nei negozi hanno ragione. Io posso affrettarmi a spiegare sui forum tutti i motivi per cui questo è successo, ma ciò non toglie che sarebbe meglio se non succedesse e che la prossima volta non dovrà succedere.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">E quindi non si dorme la notte, si sta male e si fanno errori a catena anche su altri giochi (nulla che sia effettivamente arrivato sul prodotto finito, tranquilli, ma che ci ha fatto perdere ulteriori ore di lavoro e in un caso anche qualche centinaio di euro).</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><b>Ci sono stati momenti molto difficili, ve lo assicuro. Momenti in cui mi sembrava di stare buttando via in un mese tutta la credibilità costruita in dodici anni</b>, attraverso giochi ben curati e ben sviluppati.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">E Kepler-3042 lo è, eh! Anzi, secondo me è il meglio curato e il meglio sviluppato della mia carriera, però avevamo promesso di mandarlo a tutti a novembre, con la speranza in realtà di spedirlo a ottobre, e invece abbiamo sforato a dicembre. Lo so che per Kickstarter un mese di attesa è la norma, che non viene percepito poi come una tragedia, ma se abbiamo sempre messo la qualità del prodotto davanti a tutto, per me dev'essere qualità in tutto, sia nella realizzazione, sia nella consegna.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Tutta questa tensione si è riversata poi ovviamente su altri aspetti della mia vita, dal fatto di passare le serate del weekend a casa a lavorare o ad andare a dormire stremato, all'enorme irritabilità del periodo pre-Essen, in cui rispondevo male anche a chi mi faceva semplicemente gli auguri di buon compleanno (il quarantesimo, peraltro).</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: medium;">Sì, già che ci siamo, ne approfitto per aggiungere un altro piccolo sfogo. </span><b style="font-size: large;">Odio quando la gente mi augura di divertirmi o, peggio, di provare tanti bei giochi a Essen</b><span style="font-size: medium;">: magari mi divertirò anche, in alcuni momenti, ma ci vado per lavorare e mai come quest'anno era un momento in cui si tiravano le fila di mesi e mesi di fatica. Il fatto che la gente mi parli come se stessi andando in vacanza mi è sempre più insopportabile e le risposte piccate sono sempre più frequenti.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Quindi, alla fine cosa voglio dire con questo lungo paragrafo? Che sì, il mio lavoro mi piace e l'ho voluto fare a tutti i costi, incentrando gli ultimi anni della mia vita unicamente su di esso, ma per la prima volta ho vissuto momenti in cui mi è venuta voglia di smettere.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Se qualche lettore di questo post ha idea di far partire una campagna Kickstarter stia pronto a mesi davvero, davvero duri. E non credo ci sia bisogno di sottolineare che se hanno fatto questo effetto a me che già sapevo come sviluppare e produrre il gioco, figuriamoci come possa essere travolta una persona che non ha mai fatto questo lavoro in vita sua.</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><b>DELIZIA</b></span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Beh, partiamo proprio dal risultato di questi mesi, dunque: <b>Kepler-3042 è fantastico</b>. È il gioco che mi piace di più fra quelli a cui ho lavorato in carriera e sono davvero soddisfatto del risultato finale. È vero che si tratta di un prodotto <a href="https://www.facebook.com/pg/PlacentiaGames/about/">Placentia</a>, ma io e Matteo abbiamo avuto davvero carta bianca nello sviluppo del prodotto e della campagna (con le conseguenze per la mia psiche che avete letto sopra), quindi posso essere orgoglioso di come è uscito. Inoltre, questa estenuante esperienza ci ha insegnato moltissimo e tutti pensiamo davvero che questo gioco ci aprirà nuovi interessanti orizzonti... E meno male, perché tutto questo lavoro deve dare dei bei frutti, no???<br />Ciliegina sulla torta: sono davvero felice di aver potuto lavorare con <b>Adrian Fartade</b> per inserire anche la parte scientifica. Come direbbe lui: WOW!</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: medium; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/3-47fYWFayw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/3-47fYWFayw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
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<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div>
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<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Non c'è però stato solo questo gioco: nel 2016, contando anche le ristampe e le nuove versioni di Brick Party, ho lavorato a <b>dieci giochi editi</b>, più ovviamente tutti quelli in programma per quest'anno o i successivi (di <b>Grandi Laghi</b> immagino abbiate già sentito parlare, no?). In particolare, come già detto più volte, ho adorato <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2016/09/due-nuovi-giochi-geografici.html">S.P.A.C.E.</a>, per via del tema scientifico e perché credo che davvero svolga bene il compito di <i>gamificare</i> un argomento affascinante come l'esplorazione spaziale: da nerd quale sono, non posso che essere orgoglioso di averci lavorato. E poi, certo, per via del suo autore, ma ne parlerò in fondo :)</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Ovviamente anche <b>Ziuq</b> ha un posto speciale nel mio cuore: lavorare con Andrea Pisani (e Carlo Lanzavecchia, ma questo già lo sapevo) è stato davvero divertente e piacevole, compresa l'assurda serata in cui siamo finiti a vedere una puntata di Colorado in una saletta regia nel backstage, con tutti i comici che passavano a chiedere chi fossimo (e io, dico la verità, chiedevo ai miei amici chi fossero loro). A un certo punto ho tentato di spacciarmi per l'emissario di un produttore russo che voleva comprare gli studi, ma non mi hanno creduto...</span></span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;">Va beh, torniamo in tema: i giochi usciti nel 2016 sono stati tanti e non mi metterò a scrivere i miei sentimenti verso ognuno di essi. Sappiate solo che sono molto soddisfatto di come sono usciti, tutti, e che ogni volta che mi è arrivata la prima scatola fresca fresca mi sono sentito emozionato e ripagato di tutto. E questa, sì, è davvero una gran delizia.</span></span></div>
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<span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
<b><span style="font-size: large;">VITA FUTURA:</span></b></span></div>
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<span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></div>
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<span style="font-size: x-small;"><b>DELIZIA</b></span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Ovviamente non mi auguro nessuna croce (anche se inevitabilmente ce ne saranno), mentre sono certo, certissimo che le delizie saranno portate <a href="http://blog.postscriptum-games.it/2017/01/2016-si-chiude-unera-2017-si-riparte.html">dall'ingresso di Tambu in società</a>.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm5lhyUdYSwnzBozEnsMeVeYZPLZKo_-ftm4mIs5PTcqputzMJMyUD-RL3XqpETiIvHAJXTGFWlQf38OWXj5ZSNaFvLB7fX7g1-_wbE0tw8X6fI5h5Tx5c1O5zVa7JO1pVxDfaUYA-fqQ/s1600/16003253_1301660266574876_2859782839598276573_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm5lhyUdYSwnzBozEnsMeVeYZPLZKo_-ftm4mIs5PTcqputzMJMyUD-RL3XqpETiIvHAJXTGFWlQf38OWXj5ZSNaFvLB7fX7g1-_wbE0tw8X6fI5h5Tx5c1O5zVa7JO1pVxDfaUYA-fqQ/s400/16003253_1301660266574876_2859782839598276573_n.jpg" width="301" /></a></span></div>
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<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Più volte, nel corso degli ultimi mesi, ho detto a Matteo che dovevamo assumere qualcuno perché era giunto il momento di ingrandirci e puntare più in alto e perché, lo confesso, avevo davvero bisogno di aiuto. Abbiamo anche sondato alcune persone per questo ruolo, ma quando Tambu, a seguito del lavoro fatto su S.P.A.C.E. si è offerto come socio, non abbiamo avuto dubbi. Ci piace lavorare con lui e siamo certi che il suo apporto gioverà tantissimo ai tanti progetti che abbiamo.</span></div>
<div style="font-size: medium;">
<span style="font-size: x-small;">E ai miei Punti Sanità Mentale, naturalmente ;)</span></div>
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</span></div>
Mario Sacchihttp://www.blogger.com/profile/12229713688722464212noreply@blogger.com0