lunedì 30 dicembre 2013

Il 2013 è finito. Viva il 2013

Cosa dire, alla fine di questo entusiasmante 2013, se non che è stato l'anno più importante (finora!!!) della storia di Post Scriptum?
Siamo cresciuti, senza dubbio. Siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista.

  • Dal punto di vista mediatico, con l'apertura di questo blog, con quello di Mario Sacchi e con il canale Youtube.
  • Dal punto di vista commerciale, con le nuove partnership internazionali con ditte importanti come Cocktail GamesIelloLifeSyle ltd e Swan Panasia.
  • Dal punto di vista quantitativo, con tre titoli già usciti (ThémAtikFun Farm e Florenza Card Game), più un quarto, Golden Goal, a cui abbiamo lavorato per mesi e che annunceremo ufficialmente a breve.
  • Dal punto di vista produttivo, con il nostro primo gioco localizzato in diverse versioni nazionali (cinque, per il momento) e stampato in 15.000 copie.
Quello che negli anni scorsi era iniziato come un hobby è via via diventato un lavoro, sempre più coinvolgente. Man mano che cresciamo, il mestiere di editori diventa sempre più complesso, ma anche appagante, perché vediamo che i nostri giochi iniziano ad essere diffusi davvero in tutto il mondo e, adesso che si avvicina il decimo anno di attività, ci troviamo a un punto che nel 2005 non avremmo mai osato sognare. Da quei primi giorni, in cui vendere mille copie di un gioco sembrava un traguardo irraggiungibile, abbiamo fatto tanta strada. Abbiamo imparato un mestiere, che secondo noi è il più bello del mondo, e un po' lo abbiamo anche insegnato, con la Guida all'Autoproduzione, con le consulenze, le lezioni, le conferenze e le risposte private alle tantissime persone che ci hanno chiesto consigli e opinioni.
Ora il 2014 è alle porte, con un gioco in uscita subito a inizio anno e tanti altri progetti promettenti.
Buon anno, quindi. Buon anno a tutti quelli che sono stati coinvolti nella realizzazione dei nostri giochi:
  • Paolo Vallerga, prima di tutti, con cui collaboriamo costantemente dal 2006. Abbiamo già realizzato undici giochi insieme e siamo certi che ce ne saranno tanti altri. Spesso la gente ci ha chiesto se facessimo parte della stessa compagnia. No, Post Scriptum e Scribabs sono due realtà separate, ognuna con le proprie peculiarità, ma con la chiara intenzione di continuare a collaborare a lungo.
  • Stefano Groppi, Franco Arcelloni e Sandro Zurla di Placentia Games, che si sono rivolti a noi per il terzo gioco consecutivo, dimostrando che apprezzano il nostro lavoro di consulenti. E, viste le recensioni positive di FlorenzaArk & Noah e Florenza Card Game, non sono gli unici a pensarla così :)
  • Roberto Petrillo di Raven, per aver creduto in Post Scriptum fin dai tempi di Caligula ed essere sempre stato un valido interlocutore per mille questioni riguardanti in qualche modo i nostri giochi (o i suoi) e il mondo ludico in generale.
  • Luca Bellini e Carlo Emanuele Lanzavecchia, per aver proposto a noi le loro idee. Sono due autori geniali, che hanno già un presente di successo e sicuramente anche in futuro sforneranno tanti altri titoli divertentissimi.
  • Erika Signini, per la bravura, la velocità, ma anche la pazienza e la disponibilità che ha sempre dimostrato nell'accontentare le nostre richieste.
  • Massimo Gatto, per aver creduto nei nostri consigli e per averci affidato il suo gioco Golden Goal, di cui presto conoscerete i dettagli.
  • Tutti i nostri playtester e amici del mondo dei giochi: dai giocatori di SlowGameCustodi del Lago e Ludoteca Galliatese, fino agli autori affermati che incontriamo in giro per fiere e ai ragazzi di Lucca GamesBoard Game Designers ItaliaInventori di GiochiGioconomiconGiochi sul Nostro Tavolo, Idee Ludiche e Recensioni Minute, che ci hanno coinvolto nelle loro iniziative.
  • Tutti gli operatori internazionali con cui abbiamo lavorato, che non elenchiamo perché tanto questo Blog è in italiano e non capirebbero :)
  • Tutti quelli che ci seguono. Speriamo che anche nel 2014 possiate giocare tanto come facciamo noi!

BUON ANNO A TUTTI!

lunedì 9 dicembre 2013

Board...game, set and match!

In questo periodo non ci sono particolari notizie da parte di Post Scriptum (siamo in preparazione per Norimberga, ma non ci sono veri e propri annunci da fare), né sul fronte ludoteche (stanno per arrivare le cene di Natale di tutte e tre, ma non credo siano argomenti interessanti per il blog), quindi permettetemi di parlare di una notiziuola futile che però potrebbe rappresentare un'idea da provare per qualcuno: il torneo tennistico.
L'idea è nata quasi per caso: una sera, io e l'Avversario eravamo in ludoteca. Era tardi, la gente con cui avevamo giocato prima era andata a casa e le altre persone presenti erano intente a finire un giocone iper lungo che li avrebbe tenuti impegnati ancora per un'oretta. Noi due volevamo sfidarci a qualcosa, ma dovevamo decidere a cosa (la nostra eterna sfida ormai prosegue da quasi un decennio e bisogna scegliere sempre attentamente, perché nessuno dei due vuole perdere contro l'altro. Mai).
La scelta si stava restringendo a Saint Petersburg e Stone Age, due titoli che piacciono a entrambi (anche se giocati in due), ma non riuscivamo a metterci d'accordo, perché al primo è più forte lui e al secondo sono più forte io.
Decidemmo così di sfidarci tutte le settimane a uno di questi due giochi, vivendo la cosa come un set di tennis: quando si gioca a Saint Petersburg ha lui il servizio, quando si gioca a Stone Age ce l'ho io.
Ok, lo so, a molti sembrerà una minchiatella (termine tecnico), ma di fatto quest'idea aggiunge una tensione che, per giocatori competitivi come noi, risulta estremamente piacevole. Per dire, al momento siamo sul 5 a 5 ed entrambi abbiamo vinto tre partite avendo il servizio e per due volte abbiamo strappato il break all'avversario. Ciò è notevole, perché in precedenza, giocando in amichevole io non l'ho battuto praticamente mai a St. Petersburg e lo stesso vale per lui con Stone Age. Entrambi ci siamo impegnati come non mai, con una concentrazione mai vista prima, per non subire l'onta della sconfitta sul proprio terreno o per provare la gioia di vincere al gioco in cui eravamo sfavoriti. Inoltre, in occasione del set point di lunedì scorso, quando eravamo sul 5 a 4 per lui e si doveva giocare al suo gioco, si avvertiva nell'aria una carica davvero incredibile. Ne è uscita una partita tesissima, in cui personalmente ho osato e rischiato come non avevo mai fatto prima e, quando alla fine ho vinto di pochi punti, ho provato un meraviglioso senso di liberazione.
Ora si avvicina a larghi passi il tie break, che stabilirà il vincitore del primo set (sarà una partita secca a un gioco in cui siamo allo stesso livello) e già non riesco a pensare ad altro. Ma chiunque lo vinca, abbiamo già deciso i giochi per il secondo set, così che la sfida possa continuare ancora a lungo.

Siamo scemi, lo so. Ma ci divertiamo un casino :)

lunedì 2 dicembre 2013

A novembre 2013 ho giocato a:

Mese più scarso del solito, questa volta, per via di alcuni imprevisti che mi hanno fatto saltare ben cinque serate ludiche :(

In ordine cronologico:

Fun Farm (2)
Super Fantasy (2)
Florenza: the card game
Tzolk'in (con espansione Tribù e Profezie)
Vasco da Gama
Targi
Lords of Waterdeep (con espansione Scoundrels of Skullport)
Saint Petersburg
Kingdom Builder
Wherewolf: Red riding hood
Steam Park
Stone Age
Nations
Finca (2)
Tokio
Storie Nere

I giochi di cui parlo questa volta sono:

  • Vasco da Gama è da sempre uno dei miei preferiti: tutti i meccanismi che contiene mi sembrano molto ben oliati e lineari. L'idea di scegliere i numeri che determinano l'ordine di gioco, valutando quanti rischi correre, mi sembra ottima, come pure gli effetti dei personaggi e il sistema di navigazione. Certo, alcuni miei amici non lo giocano volentieri perché trovano difficile pianificare in anticipo l'intero turno, mentre invece per me è una sfida davvero appassionante. In questo mi ricorda Alta Tensione: Fabrikmanager, di cui ho già parlato in termini positivi.
  • A Lords of Waterdeep o, come lo chiamo io, Lords of Kingmaking, tutto sommato gioco volentieri, ogni tanto, a patto di prenderlo solo come un passatempo divertente in cui vince chi subisce meno bastardate dagli altri e in cui non c'è poi molto da pensare. È vero che ci sono parecchie scelte da fare, ma trovo che sia inutile scervellarsi troppo, perché si è totalmente in balia delle azioni altrui. Personalmente non è il mio genere preferito di gioco, ma ogni tanto ci sta.
  • Di Kingdom Builder mi piace l'estrema modularità nella composizione della mappa (che determina quali bonus saranno presenti nella partita in corso) e nell'estrazione degli obiettivi che permettono di far punti. Per il resto è un buon gioco di piazzamento dalla durata contenuta e dalle regole semplici. Vaccarino si conferma bravo a inserire nuove idee su meccanismi già rodati, ma siamo lontani anni luce dalla genialità di Dominion.
  • Tokio è la dimostrazione che basta avere la giusta compagnia e un po' di voglia di giocare, per divertirsi. Ovviamente, funziona meglio nella sua variante alcolica ;)