I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

giovedì 29 maggio 2014

29 maggio 2004 - 29 maggio 2014. L'inizio di un'avventura


10 anni!!!



Sono passati dieci lunghi anni dal giorno in cui due ragazzi pieni di speranze e di ingenuità si presentarono per la prima volta in un evento pubblico, con in mano il prototipo del loro primo gioco.
Era il 29 maggio del 2004. L'evento era GiocaVercelli, organizzato dal club TreEmme e il gioco era Medaglia d'Oro, a tutt'oggi ancora inedito, nonostante le pressioni dei primi appassionati che lo provarono.

Fu lì che incontrammo Federico Faenza, Smilzo e tutti gli altri che ci incoraggiarono a continuare nella nostra avventura, senza che nessuno di noi sapesse dove saremmo arrivati.
Nei mesi che separano questo anniversario da quello della nascita ufficiale di Post Scriptum, il 4 maggio 2005, racconteremo la nostra storia, con l'aiuto dei due personaggi Matteo Post e Mario Scriptum, che come noi iniziano da semplici giocatori, per diventare poi... Beh, lo sapete già.


Vi aspettiamo quindi nelle prossime settimane, per rendervi partecipi di un'avventura che ci sta molto a cuore, e che speriamo possa rivelarsi uno stimolo per chi ha un sogno come il nostro.
Non cambiate canale ;)

lunedì 26 maggio 2014

Organizzare eventi ludici, fra soddisfazioni e ostacoli da superare

Torneo in corso!
E così, anche quest'anno, il weekend SlowGame se n'è andato. Come già successe l'anno scorso, anche questa volta ci viene in aiuto il blog Idee Ludiche, nelle persone di Max e Lollo, a cui lascio la cronaca delle due giornate, in modo da potermi concentrare sugli aspetti organizzativi, più in linea con lo scopo di questo blog.

In barba all'ordine cronologico, iniziamo parlando della seconda edizione del torneo multigame a squadre dedicato al nostro amico Francesco Besozzi, che fu tra i fondatori della ludoteca, svoltasi domenica 18 maggio.
L'idea che sta dietro a questo torneo è ambiziosa e non facile da realizzare: far giocare squadre da almeno quattro giocatori a diciotto giochi diversi comporta diverse sfide da affrontare: innanzitutto i giochi devono piacere a tutti, e per questo avevamo fatto un sondaggio informale fra i partecipanti, partorendo questa lista:

Il secondo problema è che i giochi dei tavoli 3 e 4 dovrebbero finire insieme a quelli dei tavoli 1 e 2, e questo non è per nulla facile, perché bisogna stimare le durate delle partite in base al numero dei giocatori e alla loro velocità nel pensare, che ovviamente non è nota. Per esempio, nella nostra ludoteca, sia Stone Age che Kingsburg si risolvono molto più velocemente di quanto abbiamo visto in torneo. Inoltre, il forfait dell'ultimo minuto di una squadra a causa della malattia di un giocatore, ha fatto sì che si creassero solo tavoli da 3 giocatori. Ciò ha comportato due cose:

  1. I giochi dei tavoli 1 e 2 sono finiti parecchio prima di quelli degli altri due. Per evitare che i partecipanti si annoiassero, comunque, avevamo predisposto degli spazi di ludoteca libera che sono stati costantemente sfruttati;
  2. Ci siamo trovati a dover riconsiderare il sistema di punteggio in base alla mancanza di tavoli da 4 persone. In pratica, vista la scarsità di tempo per decidere, abbiamo optato per l'utilizzo dei punteggi Boardgame League, che però probabilmente non sono i migliori per questo tipo di formula, visto che sono pensati per tornei in cui ogni giocatore gioca a tutti i giochi.
Stiamo quindi pensando, per l'anno prossimo, a un sistema di punteggio calibrato espressamente su questo tipo di torneo e che permetta, possibilmente, a una squadra di presentarsi anche con un giocatore in meno, se proprio costretta (su quest'ultimo punto non me la sento di garantire, ma sarebbe decisamente utile).

Al di là di questo, comunque, gli aspetti positivi sono stati sicuramente preponderanti rispetto a quelli negativi e tutti hanno concordato nel dire che l'organizzazione è stata molto buona, più ancora dell'anno scorso. In particolare sono stati apprezzati:
  • il luogo dell'evento, cioè Spazio Vigi, una struttura molto moderna e dotata di ottimo servizio bar, per l'occasione aperta solo per noi:



  • e la scelta di alcuni giochi meno noti (perché un po' vecchi o perché troppo recenti), come Hermagor o Florenza Card Game. Dopotutto, lo scopo principale di questo evento è far conoscere a ogni partecipante giocatori e giochi validi che, per un motivo o per l'altro, gli erano ignoti.
In sostanza, quindi, l'esperienza di questa seconda edizione è stata positiva. Purtroppo, a fine torneo, ci sono stati alcuni strascichi polemici dovuti a incomprensioni fra giocatori di squadre avversarie. Personalmente, ho vissuto molto male queste segnalazioni, che nel titolo del post ho definito ostacoli, ma sono convinto che siano un effetto collaterale che in un torneo (anche amichevole, come questo) a volte si può presentare. Da organizzatore, posso solo auspicare che serva anche questo a rendere migliore la prossima edizione.


Passiamo ora a quello che, come dico sempre, è il mio evento preferito in assoluto, fra quelli che organizzo: la giornata di playtest del 17 maggio. A dire il vero non c'è granché da aggiungere rispetto alla passata edizione: la formula è ormai collaudata e prevede la presenza di una ventina di persone, fra cui nomi noti, come Luca BelliniAndrea Chiarvesio e Pierluca Zizzi (autori ormai affermati e con parecchie pubblicazioni alle spalle), Marco Pozzi (autore del Castles originale), Erika Signini (illustratrice di Castles, Fun Farm e del gioco senza titolo), Matteo Boca (popolare recensore su Youtube) e, dulcis in fundo, Lorenzo Silva di Horrible Games, presente in qualità di amico, ma anche di editore.
La dimensione intima è sempre stata una scelta. L'evento non viene mai pubblicizzato tantissimo (anche se comunque chi voglia partecipare è benvenuto), perché mi piace l'atmosfera amichevole che crea. Il fatto che non ci siano troppi giochi da vedere permette di visionarli con calma e in modo approfondito. Personalmente, amo molto anche il momento del pranzo tutti insieme, che permette di tirare le somme del mattino e iniziare a prendere accordi per il pomeriggio.
Insomma, avrete capito che il motivo per cui questa giornata mi piace così tanto è che racchiude veramente tutti gli aspetti che mi fanno amare la vita ludica:

  • scambiarsi idee e opinioni provando i giochi futuri è davvero una cosa che mi mette a mio agio ed è la parte del lavoro di editore che mi piace di più;
  • essere fra amici permette di esprimere (o ricevere) le opinioni davvero senza peli sulla lingua. E, ovviamente, permette di vivere tutto nel modo più piacevole possibile;
  • organizzare eventi ludici è un'attività che mi impegna, ma mi soddisfa sempre. E questo, fra tutti, è il più semplice e divertente :)
Aggiungiamoci poi chicche come la carta personalizzata di Kingsburg che Andrea ha scritto appositamente per me...


O l'opportunità di filmare un dietro le quinte di TeOoh che riprende in anteprima i materiali del gioco sui moschettieri!


Son soddisfazioni!!!

martedì 20 maggio 2014

Ecco i sei finalisti per il titolo del nuovo gioco!

Bozza di Erika Signini per il gioco
PARBLEU!! Quando abbiamo lanciato il contest per il titolo nel nuovo gioco a cui stiamo lavorando, non ci aspettavamo di ricevere ben 109 proposte! È proprio vero che gli Italiani sono un popolo pieno di inventiva e fantasia. Ringraziamo davvero di cuore tutti quelli che hanno partecipato o seguito questa iniziativa, che non pensavamo potesse diventare così popolare.
La maggior parte dei titoli è visibile sulla nostra pagina Facebook., mentre altri ci sono arrivati come messaggi privati.
Qualcuno si è anche voluto divertire, proponendo titoli burla come MoschettIeri, oggi e domaniSensualità a corteTacchi e mustacchi o Moschettino: vada a bordo, che in effetti ci hanno fatto sorridere.

Alla fine, l'editore e gli autori del gioco hanno selezionato sei "finalisti", che saranno i titoli che proporremo ufficialmente ai nostri distributori, insieme ai quali prenderemo la decisione finale.

In rigoroso ordine alfabetico:

France 1625, di Maurizio Francioni
Les Formidables, di Alessandro Marchesini
Les Valeureux, di Luca Busani
Rues de France, di Marco Garavaglia
Touché, di Lollosven Pacq
Trame nell'ombra, di Silvano Sorrentino

Chi vincerà questo avvincente duello?

venerdì 2 maggio 2014

Ad aprile 2014 ho giocato a:

Doverosa premessa iniziale: a Play non ho giocato a niente, quest'anno. Da un lato è un bene, perché vuol dire che ho avuto tanto lavoro da fare (e, nello specifico, tanti prototipi da provare, fra l'altro molto buoni, in media), ma dall'altro di certo ho invidiato gli amici della ludoteca con cui ero sceso a Modena e che si sono fatti una due giorni di full immersion ludica.
Ci sono comunque state numerose altre occasioni di gioco, in questo mese, a partire dalla Pasquetta, interamente passata a giocare, fino a qualche serata extra in compagnia di nuovi amici che stanno iniziando a entrare nel dorato mondo dei giochi.
Fra l'altro, ho fatto una partita con la loro scatola di Kingsburg, senza espansione. Era davvero tanto che non lo giocavo così e devo dire che cambia parecchio. Ero piuttosto spaesato, lo ammetto: dopo tantissime partite giocate seguendo certe logiche, l'esperienza di gioco è stata davvero tanto diversa. Infatti ho perso :(
Va beh, vediamo i giochi di questo mese!

In ordine cronologico:

The castle of Burgundy
Storie nere
Florenza Card Game (4)
Imperial
Perudo (2)
Ark & Noah (2)
Otto minuti per un impero
Mamma mia!
Radio Londra (2)
Taluva
Steam Park
Kingsburg
Sator Arepo Tenet Opera Rotas
La Boca
Coyote
Il verme è tratto
7 Wonders
To court the king (2)
Lupus in Tabula
The Resistance
Troyes
Hab & Gut
Room 25

E, come al solito, le opinioni!

  • Spesso dico che Mamma mia! secondo me è il miglior gioco di Uwe Rosenberg, ricevendo in risposta sguardi scandalizzati. Sì, lo ammetto: in realtà è un'affermazione a metà fra la battuta e la provocazione, ma un fondo di verità c'è. Intendiamoci: i suoi gioconi (su tutti, Agricola e Le Havre) mi piacciono molto, ma devo essere nello stato d'animo giusto, per giocarci. Invece una partita a Mamma mia! non la rifiuto mai. Lo trovo davvero semplice, divertente, facilissimo da imparare, ma allo stesso crea una bellissima tensione, sia durante la fase di gioco, sia, soprattutto, in quella di risoluzione. Consigliatissimo.
  • Lupus in Tabula è in assoluto il gioco a cui ho fatto più partite, in vita mia, seguito da The Resistance. Per entrambi, sono 54 quelle segnate su BGG, ma in realtà ne avevo fatte parecchie altre a Lupus, prima di iniziare a loggarle sul sito americano.  Entrambi i titoli mi piacciono davvero tanto: The Resistance (rigorosamente giocato senza carte espansione) ha l'indubbio vantaggio di lasciare tutti in gioco fino alla fine, mentre Lupus può essere giocato da molte più persone. Certo, ha il problema dell'eliminazione del giocatore (che personalmente sento molto poco, visto che faccio quasi sempre il master), ma evidentemente la regola dei fantasmi lo risolve sufficientemente bene, visto che in ludoteca ci sono molte persone che lo giocano volentieri. Personalmente apprezzo anche Wherewolf, ma è molto più difficile da far giocare, perché generalmente chi ama questo genere vuole molta semplicità di regole e poteri. Un po' mi spiace, perché lo giocherei volentieri.
  • To court the king è un titolo a cui gioco volentieri in 2-3 giocatori, mentre trovo che soffra di eccessivo downtime in 4-5. Come ho scritto più volte, amo molto i giochi in cui bisogna gestire i lanci di dadi, quindi parte avvantaggiato nelle mie preferenze, però trovo che sia un po' più banale rispetto ad altri dello stesso genere. Spesso le scelte migliori da fare sono molto evidenti e questo lo penalizza un po'. Come detto, comunque, giocando in pochi ciò non è un problema perché la partita dura poco e lascia lo spazio per bullarsi di un lancio fortunato o per canzonare un avversario quando i dadi gli danno contro :)
  • Di 7 Wonders, e di come viene percepito, ho già scritto qualcosa qui. Anche questo è un titolo a cui gioco volentieri, però soffro un po' la mancanza di strategia a lungo termine che mi aspetterei da un gioco di questo genere: fra i vari punteggi, infatti, ci sono le carte verdi e la guerra, che appunto renderebbero al meglio se inseguiti per tutta la partita e trovo che non sia così scontato riuscire a farlo. Di fatto, ho sempre avuto l'impressione che lo sviluppo della partita dipenda esclusivamente dalle carte che si pescano. Attenzione: non ho detto l'esito, ma lo sviluppo: di norma credo che chi gioca meglio vinca, ma la scelta di quale carta giocare, secondo me è quasi sempre immediata e raramente si può iniziare una partita dicendo "oggi voglio provare a seguire questa particolare strategia". Un po' mi spiace.
L'ultimissima annotazione riguarda le quattro partite a Florenza Card Game: ormai si può dire, visto che i nostri amici (e clienti) di Placentia Games ne stanno già parlando: stiamo lavorando all'espansione e ci stiamo divertendo tantissimo, nel farlo! State sintonizzati!