C'è da dire però che, tutto sommato, il fatto di essere noi stessi giocatori di quel genere ci aiuta parecchio, in merito.
Mario Scriptum è uno di quei giocatori che vuole sempre vincere. È talmente competitivo che alla ludoteca si porta sempre l’avvocato.
LE DOMANDE FREQUENTEMENTE DOMANDATE
a cura di Lord Fiddlebottom
Scrivere un regolamento è una sciocchezza! Perché mai dovrei rivolgermi a Post Scriptum?!
No, aspetta.
Prendere in giro Mario Scriptum è una sciocchezza, scrivere regolamenti non è una sciocchezza.
Un regolamento con una minima frase non chiara può danneggiare tutta l’esperienza di gioco.
Un regolamento deve essere scritto, corretto, riletto, ri-corretto, sistemato, con esempi chiari che possano districare ogni minimo dubbio.
Un po’ di numeri: un gioco come Play Different, appena pubblicato grazie alla consulenza di Post Scriptum, ha richiesto almeno una decina di revisioni del regolamento. E stiamo parlando di un gioco semplicissimo, con poche regole (chiarisco che per "revisione" intendiamo un effettivo cambiamento del file, partendo dal testo già definitivo e controllato N.d.Mario).
Pensate a un gioco come Florenza: solo per la seconda edizione, Mario Scriptum e Matteo Post hanno dovuto fare piccoli cambiamenti alle regole, che hanno richiesto svariate letture e riletture, per verificare che non ci fosse discontinuità nel testo, in seguito ai cambiamenti di gioco.
Mario e Matteo cercano con tutti i mezzi di chiarire ogni dubbio, anche minimo, di rendere la lettura del regolamento fluida, di creare immagini chiare ed esplicative con numerosi esempi di gioco.
La stesura di un regolamento è un’operazione che richiede metodo, ma non solo. Deve venire incontro anche alle esigenze del lettore e del giocatore. Pensate a quei giocatori che si mettono a giocare senza aver nemmeno finito di leggere tutto il regolamento, o a quelli che vanno a cercare il minimo cavillo.
Post e Scriptum si premurano di scrivere regolamenti chiari ed esplicativi alla prima lettura, ma anche privi di elementi che possano creare dubbi e domande esistenziali, tipo “ma perché sto giocando a questo stupido gioco?”
Io per esempio, piuttosto che provare a improvvisarmi sviluppatore di regolamenti, preferisco investire il mio tempo prendendo in giro Mario Scriptum: è più facile e divertente! Mario Scriptum scemotto! Ahahahah! Mario Scriptum puzzone! Ohohohohohoh!
Qualche consiglio per scrivere un buon regolamento?
Può sembrare banale, ma la prima cosa è: non dare nulla per scontato. Ogni singola riga del vostro testo deve essere smontata e analizzata, ripulita da qualsiasi parola ambigua. Immaginatevi di essere sia dei neofiti totalmente ignari del mondo del gioco, sia degli hardcore gamers ultra competitivi.
Scrivere un regolamento non è facile, perché non è detto che il flusso di gioco sia lineare. È come pretendere di scrivere frasi d’amore orinando sulla neve, contro vento.
Ogni termine tecnico deve essere univoco e riconoscibile, e lo stile deve essere uniforme.
Gli esempi sono fondamentali, chiariscono il gameplay, mettono in evidenza dei casi particolari e rispondono a parecchie domande. Un esempio ben concepito vale più di mille descrizioni dettagliatissime.
Se avete dei dubbi su come mettere per iscritto una regola, sappiate che è preferibile un testo un po' colloquiale, ma chiaro e semplice rispetto a un periodo formalmente corretto ma difficile da comprendere. Meglio usare forme gergali, piuttosto!
Qualche consiglio di gioco può essere determinante a valorizzare una data meccanica, e a diminuire il rischio che una specifica regola passi inosservata.
Ecco, ora siete pronti per andare sul form dei contatti di Post Scriptum e mandare il vostro regolamento scritto finalmente bene a modino!
Se invece pensate che non siete ancora abili, potreste sempre tentare la strada del ruffianaggio: scrivere quanto bello e simpatico è Mario Scriptum per farvi aiutare da lui, magari accompagnando il tutto con una vostra foto di una frase d’amore, scritta in giallo, sulla neve.
Lord Fiddlebottom
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