I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

giovedì 16 luglio 2015

Tiriamo le somme: giugno 2015

Questo post esce parecchio in ritardo rispetto al solito, perché, come vi sarete accorti se avete letto gli annunci di Zena1814, Bretagne e Sator, c'è davvero tantissimo da fare in questo periodo e si fa fatica a trovare anche solo il tempo per scrivere queste poche righe.  E se pensate che ci sono altri annunci da fare, beh, capite bene quanto siano forsennati questi mesi.

Tanto per dire: grazie al fatto che Florenza Card Game è sbarcato su Boardgamearena, avevo iniziato a giocare un po' online, ma sono riuscito a farlo giusto per una settimana prima di esaurire del tutto i miei punti tempo.
Va beh, fortunatamente il mio lavoro mi diverte e soddisfa sempre tanto, quindi non mi lamento (ma me la tiro, quello sì, eh!).

In questo mese, ho comunque trovato il tempo di andare in gita alla Sagra dei fumetti di Verona, insieme ad Andrea Chiarvesio, dove fra le altre cose siamo passati allo stand Shockdom per parlare con Bigio di... Beh, inutile negarlo, per parlare della prossima espansione per Drizzit. Vedremo quando e come sarà nei prossimi mesi :)
Sono poi stato ad altri eventi locali (Cascina Roccafranca a Torino, compleanno della Compagnia della Forca a Gravellona) e soprattutto ho partecipato alla seconda edizione di Game Happens!, con un tavolo tutto dedicato a Post Scriptum e ai suoi giochi. Devo dire che, essendo l'unico a portare prodotti non digitali, ho suscitato parecchia curiosità e c'è sempre stata gente seduta con me, a parlare di giochi da tavolo o ad acchiappare velocemente animaletti gommosi :)

Qui potete trovare il video del minitalk che ho tenuto per l'occasione. Sinceramente ero un po' spaesato (e si vede), perché avevo capito che sarebbe stata una specie di dialogo con pubblico, mentre invece si trattava di parlare a una telecamera. Va beh, si vede che fare lo youtuber non è il mio mestiere, ma in tanti mi hanno detto che i contenuti sono interessanti (persino l'Avversario, pensate un po'), quindi lo pubblico :)
Il titolo è in inglese ma il video è in italiano.



Come sempre, ho cercato di giocare il più possibile. In ordine cronologico:

The Resistance (2)
Coal Baron
Mahé
Time's Up blu
One Night Ultimate Werewolf (2)
Kubb (4)
The Sheep Race
Splendor (2)
Robber Knights
Bang! The dice game (2)
Cani nella vigna
Bruxelles 1893
Martinique
Imperial 2030
DC Comics deck building game
Rush & Bash
Co-Mix
Ascension
Alta Tensione: First Sparks (2)
King of New York
Room 25
Carcassonne: The City (2)
Taluva
Smash Up
St. Petersburg
Richard I
Shogun
Origin
Olympus
To Court the King


  • Mahé è proprio il mio tipo di gioco: press your luck semplicissimo, con regole che si spiegano in un minuto e possibilità di farsi qualche dispetto divertente. Ideale per l'inizio serata, quando stiamo aspettando che arrivino altri giocatori per far partire giochi più lunghi. Stando nel genere, trovo che Can't Stop gli sia superiore, perché l'intervento del giocatore è più importante, mentre qui si va molto più a fortuna, però dura meno e coinvolge fino a 7 giocatori, quindi va benissimo anche questo :)
  • The Sheep Race mi ricorda Royal Turf, che è uno dei miei giochi di Knizia preferiti, anche se qui il caso dice quale pecora muovere e il giocatore decide come muoverla, mentre là è il contrario. In entrambi i giochi comunque bisogna applicare le proprie decisioni a un lancio di dadi in base a delle scommesse fatte in precedenza guardando i valori degli animali in gara. Li trovo entrambi molto divertenti e piacevoli e non saprei dire quale sia il migliore dei due. Nel dubbio, gioco volentieri a entrambi :)
  • Imperial 2030 mi ha spiazzato, lo ammetto. Le regole sono sostanzialmente le stesse del suo predecessore Imperial, però ci sono un paio di differenze che lo cambiano radicalmente (per esempio, il fatto che vengano dati i bonus all'amministratore di una nazione ogni volta che tassa e non solo quando la fa ingrandire) e che hanno fatto sì che perdessi malissimo la partita. Ho l'impressione che questi particolari lo rendano migliore del predecessore, ma devo riprovare a giocarlo entrando nella sua ottica e non in quella dell'altro gioco. La differenza è sottile, ma decisiva.