I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 31 maggio 2017

Aprile 2017: partite complete in fiera o demo di durata ridotta?

Aprile! E di conseguenza... Play!!!! <3
Oh, sì, non ho mai nascosto di amare moltissimo questa fiera! Sì, è sempre stata parecchio stancante anche quando ci andavo senza stand, perché passavo due giorni a playtestare, far giocare o correre da un appuntamento all'altro, ma queste sono le cose che davvero mi fanno amare il mio lavoro!
E infatti tali attività non sono mancate anche quest'anno, nonostante la decisione di prendere uno stand Placentia/Post Scriptum, il primo per noi dopo la prima edizione del 2008 (non è un mistero che io non ami particolarmente il lavoro di venditore in fiera).
Quindi sì, questa edizione è stata ancora più stancante delle ultime, anche se va detto che eravamo in 9 a gestire lo stand, quindi io mi sono potuto dedicare comunque ai miei compiti da boss supremo, ad esempio:
parlare con clienti, parlare con fornitori, parlare con autori, parlare con blogger correre in giro per parlare con altra gente ancora, testare prototipi, valutare illustrazioni, comprare panini, portar fuori pass, trovare qualcosa che serve e che non si è portato, rispondere a svariati tipi di domande e risolvere svariati tipi di problemi, rigorosamente posti da almeno 3 persone diverse in contemporanea.
Inoltre, occasionalmente, spiegare giochi e venderli, ma solo quando gli altri scagnozz collaboratori erano occupati.
Comunque sia, la fiera è andata davvero molto bene: i nostri 7 tavoli sono stati SEMPRE occupati e anche le vendite sono state superiori alle aspettative, quindi sono soddisfatto.
Certo, siamo ancora poco organizzati in questo senso (l'ho già scritto che non mi piace vendere in fiera?), ma alla fine il nostro stand non era così male, dai.

Ho inoltre fatto un giro a Torino Comics come visitatore e immagino vi interessi moltissimo sapere che ho comprato altri volumoni cartonati di Batman, fra cui ho apprezzato particolarmente Il Lungo Halloween. Ma essendo il seguito di Anno Uno, di cui ricrea le atmosfere, non poteva essere altrimenti :)

A cosa abbiamo lavorato
  • A Wendake, tantissimo! Abbiamo ritoccato e bilanciato gli ultimi aspetti di regolamento, stiamo testando al massimo la variante in solitario e stiamo procedendo a spron battuto con le grafiche. Stiamo inoltre impostando la campagna Kickstarter, ovviamente.
  • Non ci è rimasto tempo per molto altro... Abbiamo ricevuto parecchi regolamenti da valutare, ma riusciamo a fare neanche quello. Meno male che alla fine Wendake sarà davvero un gran bel gioco!
Cosa hanno detto di noi

  • Giochi sul nostro tavolo si è occupato di un'anteprima di Wendake, ovviamente provato a Modena, e conferma ciò che ho scritto sopra: sta davvero promettendo bene.
    In generale, anche sui vari gruppi e forum, chi l'ha provato in fiera ne ha scritto molto bene. Siamo ovviamente felici e speriamo che il nostro marchio diventi sempre più garanzia di qualità.
  • Sempre Giochi sul nostro tavolo ha anche dedicato un'entusiastica recensione all'espansione 2.5 di Drizzit e all'albo ad essa allegato. Concordiamo con l'autore quando dice che, associata al base, questa scatoletta può essere un ottimo punto di partenza per entrare nel mondo del nostro elfo scuro preferito.
  • Grazie a Drizzit siamo anche sbarcati su Instagram, visto che Sandro Sacchini si è occupato del gioco base e poi anche di tutte le espansioni, nei post successivi. Abbiamo visto che ha ottenuto parecchi like, quindi siamo soddisfatti che anche il popolo, notoriamente giovane, che frequenta questo social sia attratto dal gioco :)

La polemica del mese

Polemica ormai un po' vecchia, visto che se ne è parlato appena dopo Play: in fiera bisogna giocare partite intere o liberare il tavolo al più presto? In questo post sono stati chiamati in causa direttamente alcuni editori (fra cui io) per dire la loro. Al di là di quanto ho già scritto nel topic, riassumibile in "alcuni giochi si prestano a demo ridotte, altri no", la domanda che mi faccio è: a chi serve una fiera come Play? Ai giocatori esperti? O agli occasionali? O agli editori?
Beh, la mia risposta è "a tutti". Già vi sento sospirare che sono il solito paracul sto cercando di non scontentare nessuno, ma in realtà sono sinceramente convinto che la strada giusta sia trovare l'equilibrio più costruttivo possibile. I giocatori esperti sono una parte importante del settore: sono esigenti a livello di meccaniche, grafica e produzione, sono spesso severi nei giudizi, ma altrettanto spesso entusiasti e pronti a far conoscere i titoli che più ritengono meritevoli. Per una certa tipologia di prodotti (e nel mio caso ovviamente penso a quelli di Placentia Games), sono indispensabili. Il ruolo di ambassador che svolgono è importante e spesso decisivo per le sorti di un titolo o a volte di un'intera casa editrice. E, soprattutto, solo loro si metterebbero a leggere un blog come questo :)
Però una fiera come play non può essere pensata e concepita solo per loro: i giocatori occasionali e le famiglie, in Italia e nel mondo, sono molte di più e sono un'immensa massa di persone che potrebbero scoprire il nostro hobby. Lo vedo settimanalmente in ogni ludoteca che frequento: continuano ad arrivare persone nuove, che nel 90% dei casi diventano frequentatori assidui, ma la prima volta che entrano non conoscono nulla di ciò che giochiamo e facciamo. E allora, sì, il lavoro dei gamers associati è fondamentale, ma è altrettanto fondamentale la presenza di qualcuno su cui svolgerlo (merci, monsieur De Lapalisse)! Ma queste "vittime" vanno trovate e coccolate anche in eventi come Play: la fiera è ormai parecchio conosciuta e pubblicizzata anche al di fuori del cerchio magico degli iper appassionati, quindi è frequentata anche da famiglie e giocatori occasionali, che devono ricevere le giuste attenzioni per reagire positivamente e capire quanto è bello e interessante il nostro mondo.
E poi, ovviamente, la fiera (come ogni fiera) deve essere per gli editori, perché anche se a qualcuno stanno antipatici e li critica o li considera avidi, di fatto senza editori non esisterebbero giochi, e senza giochi... Beh, non serve neanche scriverlo no?
En passant, questa tutela degli editori è lo stesso motivo per cui storco il naso ogni volta che leggo pretese (si badi bene: non richieste, ma pretese) di sconti enormi in fiera: se un editore sceglie di non farli ha i suoi motivi, che possono essere di non concorrenza verso i negozianti suoi clienti o semplicemente può essere che la fiera abbia dei costi molto alti e che banalmente non ci si possa permettere di chiedere troppo poco.
Come dite? Sto andando fuori tema? Tutto questo non c'entra nulla con la durata delle demo?
Beh, ma su quello ho risposto proprio all'inizio della sezione, se ci fate caso :)
In realtà quella diatriba è stato uno spunto per dare un'occhiata a come vengono viste le fiere da parte di alcuni giocatori, che le vorrebbero dedicate esclusivamente a loro, ma questo non è possibile, quantomeno per gli eventi più grandi.
La crescita del settore fa bene a tutti, e passa necessariamente per l'allargamento dell'utenza. Se per qualcuno questo comporta un imbarbarimento, è un problema di quel qualcuno, non certo del nostro hobby :)

A cosa ho giocato

A un po' di titoli, finalmente! Complici la pasquetta ludica e qualche serata finalmente strappata al playtest, ho potuto giocare decisamente di più degli ultimi mesi e confesso che mi serviva davvero!

Brick Party (3)
La isla
Glen more
Kubb
Artè
Jórvík
Boss Monster
La ricerca della felicità
La casa dei sogni (2)
Imhotep
Concept
Mammuz! (2)
Kepler-3042
Time Bomb
Unlock!
Le case della follia
Maiali al galoppo
Cacao
Kingdomino
Abyss
Nome in codice (2)
Splendor
Trotte Quenotte
The networks
Orléans

  • I giochi di piazzamento tessere mi piacciono e Cacao non fa eccezione: pur non avendo regole particolarmente innovative, gira bene e il suo sistema di attivazione dei vari effetti permette qualche colpo tattico niente male. Non un capolavoro, ma un gioco gradevole e veloce, che tutto sommato male non fa: ammetto che questa fascia intermedia è quella che più trovo difficile da giudicare (anche quando mi sottopongono giochi simili per la pubblicazione), ma non di soli cinghiali e party game si può vivere!