I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

lunedì 5 agosto 2013

Mario Sacchi nella giuria dello Smart Design 2013

Chi ci conosce e segue questo blog sa che dedichiamo sempre molte energie alle attività che promuovono la crescita del mondo del game design: nei mesi scorsi abbiamo parlato di lezioni ai politecnici di Torino e di Milano, di conferenze e interviste (1 e  2) per spiegare ai neofiti come rapportarsi a un editore e, ovviamente, della Guida all'Autoproduzione. Ora segnaliamo una nuova iniziativa da parte degli amici del Board Game Designers Italia, che ci vede in parte coinvolti: il concorso Smart design 2013, la cui premiazione avverrà a FirenzeGioca il 21-22 settembre (trovate tutte le informazioni a riguardo nel link).
Fra i giurati, come potete vedere, ci sono Mario Sacchi, titolare di Post Scriptum e anche Luca Bellini, autore di Fun Farm, che presto vedrà la luce, come già annunciato.
Inoltre, visti gli ultimi titoli da noi pubblicati, assegneremo la menzione per il miglior Party Game, che premieremo con una copia di ThémAtik, consegnata subito al vincitore, e una di Fun Farm, che gli spediremo a casa appena sarà disponibile.
Conoscendo la competenza degli organizzatori e la creatività degli autori italiani, ci aspettiamo di leggere davvero dei bei regolamenti!

Quindi, cosa state aspettando? Fate vedere di cosa siete capaci!!!

venerdì 2 agosto 2013

A luglio 2013 ho giocato a...

Luglio foriero di un gran numero di partite, anche per via di un paio di serate divulgative organizzate con SlowGame. Per questo motivo c'è un gran numero di giochi facili, spiegati ai profani intervenuti in quelle occasioni.

In ordine cronologico:
Asgard
Kingsburg (con espansione To forge a realm)
Ubongo (3)
ThémAtik (4)
Formula D
Carcassonne (base)
King of Tokyo (2)
Intrigue
Isla Chupita
Il gioco di carte dei Coloni di Catan
Imperial
Dixit (2)
DC Comics deck building game
Dominion (con espansione Dark Ages)
Race for the Galaxy (2)
Kaleidos
Dobble
Rock and ball
Timeline
Carcassonne (con espansioni Inns & Cathedrals e Traders & Builders)
Jungle Brunch
Lupus in tabula
Tsuro
Coyote
Bang!
Dungeon Fighter (3)
Viva il Re
The palaces of Carrara
Hanabi
Augustus
Qwixx

Da notare, proprio alla fine, i tre finalisti dell'ultimo Spiel des Jahres, provati uno dietro l'altro proprio per paragonarli. Il giudizio complessivo è buono, considerato il genere di giochi che questo premio intende promuovere.

Iniziamo dal vincitore:

  • Hanabi in effetti è quello che mi ha colpito di più per il rapporto semplicità/trasportabilità/interazione. La meccanica di "coperta corta" fornita dagli indizi mi sembra funzionare bene, e credo possa essere un buon passatempo da tenere in tasca. Quello a cui forse l'autore non aveva pensato, è che noi Italiani troviamo sempre il modo per darci a vicenda qualche informazione in più del previsto, pur senza violare apertamente le regole ;)
  • Qwixx riprende alcune meccaniche sia da Yahtzee, sia da Keltis o Città Perdute, riducendole all'osso. Devo dire che tutti e tre i miei avversari l'hanno trovato freddo e noioso, mentre a me non è dispiaciuto, ma io sono decisamente appassionato dai giochi di dadi e soprattutto dal genere push your luck, quindi forse non faccio testo. In generale, comunqe, se dovessi scegliere fra i due, comprerei (o regalerei) Hanabi.
  • Augustus l'avevo già provato tre o quattro volte e ci ho rigiocato volentieri. L'idea di Paolo Mori, secondo me è geniale: prendere un meccanismo conosciuto come la tombola e applicarci alcune meccaniche da gioco intelligente è davvero un ottimo modo per avvicinare nuovi adepti, tant'è che come associazione stiamo proprio cercando dei giochi che assomiglino a titoli classici per vincere la tipica ritrosia dell'Italiano medio. Quello che non mi convince, da editore, è la scelta grafica della scatola, che mi ricorda giochi come Tribunus o Trajan. Personalmente, se avessi avuto in mano un titolo con una simile potenzialità, avrei cercato di comunicarlo meglio, con una copertina più adatta: questa secondo me inganna gli acquirenti a due vie. Chi cerca un gioco semplice viene scoraggiato ad acquistarlo, perché si aspetta un titolo da gamer, mentre chi cerca un gioco complesso potrebbe rimanerne deluso. Poi, ovviamente, avendo ottenuto una nomination allo Spiel des Jahres, il gioco venderà tantissimo e, soprattutto, è sotto i riflettori e quindi chiunque bazzichi almeno un po' il nostro mondo sa di cosa si tratta, però da editore, prima di sapere di questo riconoscimento, avrei fatto una scelta diversa (sì, anche sui meeples!)