I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

I giochi visti da chi li fa e li fa giocare

mercoledì 2 luglio 2014

Tiriamo le somme: giugno 2014

Set up in corso!
Questo mese ci sono state un paio di novità nella mia attività di blogger, quindi ho deciso che da ora in poi, oltre a segnalare e commentare ciò che ho giocato, farò la stessa cosa anche per ciò che ho scritto. Chissà, magari a qualcuno interessa andare a leggersi qualcosa che si è perso (e se non è così, pazienza...) :)

Innanzitutto, Post Scriptum ha annunciato l'uscita del gioco di carte di Drizzit. Questa notizia ha mandato in visibilio molti fan del fumetto, ma anche gli appassionati di giochi, perché ad affiancare Bigio come autore c'è il ben noto Andrea Chiarvesio, col quale finalmente realizziamo il desiderio di fare un gioco.
Inoltre, abbiamo dato il via alla serie di post che ripercorre la storia della casa editrice. L'intento è che siano istruttivi per chi vuole approcciarsi a questo mestiere e, grazie all'irriverente ironia del nostro nuovo collaboratore Lord Fiddlebottom, anche divertenti per tutti gli altri. A giugno sono uscite la prima e la seconda puntata, in cui si racconta senza peli sulla lingua la genesi di BauSquitMiao.

Segnalo inoltre che ho aperto il blog autonomo de La Piramide delle Bermuda, la mia rubrica in cui parlo di misteri consigliando un gioco a tema con l'argomento trattato. In questo articolo spiego di cosa si tratta, mentre in quest'altro parlo di oggetti misteriosi (che a molti ricordano UFO) e di codici segreti nei quadri del rinascimento.
I giochi consigliati sono, rispettivamente, ThémAtik e Fresco. È un progetto a cui tengo molto e che, a quanto pare, ha già qualche fan che lo apprezza. Spero possa proseguire a lungo, anche se non è facile da portare avanti. Se non lo conoscete, dateci un'occhiata, perché a mio (imparzialissimo!) parere, gli articoli sono interessanti e divertenti ;)

Per finire veniamo alla solita lista di ciò che ho giocato in questo mese!

In ordine cronologico:
Tash-Kalar
Libertalia
Tsuro
Time's Up
Carcassonne (3)
Notre Dame
Ali
La Boca (2)
Bonbons
ThémAtik
Dixit
Tokaido
Timeline
7 Wonders
Dominion: Intrigue (2)
Florenza Card Game (2)
Thebes
Florenza (2)
Fun Farm
Smash Up
Sheepland (2)
Niagara
Citadels
Colosseum
Carnival Zombie

Iniziamo la consueta zona commenti con due giochi di autori italiani (che conosco personalmente. Sarò oggettivo nel giudicarli? Mah?)
  • Quando è uscito Libertalia l'ho comprato subito perché avevo avuto modo di provarlo circa un anno prima e mi era sembrato molto interessante. Il gioco edito mantiene praticamente tutto del prototipo che avevo testato (eccetto l'ambientazione: everything is better with pirates). Il mio Avversario in ludoteca dice che il gioco è troppo imprevedibile e una volta tentò anche di dimostrare che giocando carte a caso non cambiasse molto rispetto a giocarle con cognizione. In realtà. nell'occasione, non si piazzò molto bene, quindi non me la sento di dargli ragione(*). Di certo, è davvero arduo riuscire a immaginare come si svilupperà la mano e questo può scoraggiare i più calcolatori. A me invece, da ex scacchista, piace cercare di capire cos'hanno in mente i miei avversari e agire di conseguenza. A volte ci riesco :)
  • Sheepland è un gioco semplice, ma molto tattico. Trovo che sia ottimo come introduttivo, perché è facile spiegarne non solo le regole, ma anche gli obiettivi. Già dalla prima partita si riesce a intuire cosa si debba fare per vincere e credo sia un grandissimo pregio per questa categoria di giochi. Certo, poi fare le mosse giuste è tutt'altro che scontato. 
Proseguo poi con altri due titoli che secondo me sono accomunati dal fatto di avere delle regole fortemente legate all'ambientazione e di far vivere un'esperienza di gioco al tempo stesso complessa e leggera (è difficile da spiegare... Diciamo che conta molto la fortuna, ma ci sono tantissime scelte importanti da fare e c'è un forte senso di crescita in entrambi):
  • Colosseum, come tutti i giochi della Days of Wonder, ha una componentistica mozzafiato (all'epoca, fu il primo gioco che vidi con dentro un foglio che spiegava come riporre i pezzi nella scatola): gli stadi e i nobili che girano per la plancia per andare a vedere gli spettacoli mi piacciono molto, anche perché offrono una buona resa estetica con materiali molto semplici, e da editore non posso che apprezzare queste cose. Come dicevo sopra, le regole sono ben legate all'ambientazione: tutti i bonus che permettono di attirare nuovi spettatori sono ben giustificati e mi piace il sistema di dare i punti tenendo conto solo dello spettacolo con più successo mai messo in scena (per intenderci: se col primo ottengo 19 spettatori e col secondo 22, il mio punteggio non diventa 41, ma 22). Personalmente non mi entusiasma la fase di acquisizione tessere, ma non per il fatto che sia molto aleatoria (cosa che farà storcere il naso a qualcuno, ma non a me), bensì perché trovo che l'asta, per come è fatta, spesso non sia una vera asta: succede di frequente, infatti, che a ogni giocatore interessi uno solo fra i set di tessere disponibili e che riesca a prenderlo al minimo perché nessuno rilancia per non correre il rischio di dover prendere qualcosa che non gli serve, non potendo così avere ciò che davvero vuole. Anche la fase di contrattazione fra giocatori spesso si rivela troppo lunga (soprattutto con certe ragazze della mia ludoteca!) e sospetto che sia uno dei motivi per cui ho trovato questo titolo svendutissimo a Essen poco dopo la sua uscita. Per quel po' che ho conosciuto i Tedeschi, mi sembra che amino ben poco i giochi in cui devono contrattare, perché nessuno vuole correre il rischio che il proprio avversario guadagni più di lui. Noi Italiani, invece, spesso e volentieri riusciamo a farlo anche nei giochi in cui non è previsto :)
  • In Thebes, secondo me, la parte di ambientazione è resa ancora meglio: trovo azzeccato che a ogni mossa si debba scegliere se continuare a studiare o se partire per gli scavi, se esporre i propri reperti o proseguire alla ricerca di altri, oppure se tenere conferenze in giro per l'Europa. Soprattutto, mi piace molto la gestione delle settimane di tempo da investire nelle varie azioni. Certo, anche il fatto di non essere sicuri di trovare qualcosa rientra in questa logica simulativa, lo so bene. Infatti il gioco continua a piacermi anche se nella partita qui citata ho continuato a pescare solo sabbia :(
(*) Libertalia è anche all'origine di un tormentone che si trascina ormai da quasi due anni.
Giochi dell'Uva 2012: l'Avversario mi dice: "questo gioco è del tutto imprevedibile. Tanto vale giocare a caso!"
Io rispondo: "non è vero: io in questa partita finora ho sempre ottenuto quello che volevo", dopodiché seguono tre turni di fila in cui mi aggiudico solo tesori negativi o mi vengono uccisi personaggi nel covo.
Da quel momento, quell'orribile essere ne approfitta per dirmi, ogni volta che le cose si mettono male per me: "sì, ma tanto tu riesci sempre a ottenere quello che vuoi!"
Maledetto ;)




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